Il denaro Il denaro esiste da prima del capitalismo, ma è qui che acquisisce peculiarità distintive ed è responsabile di due specifiche disfunzioni Il denaro svolge alcune funzioni fondamentali: Mezzo di scambio e di liquidazione Riserva di valore Unità di conto (moneta): è un compito assolto bene a due condizioni: se il suo valore è stabile nel tempo se ha un uso generale Circa l’origine del denaro esistono due teorie
Come nasce il denaro? La teoria metallista Il principale fautore è Karl Menger ( ) che ritiene nasca spontaneamente nell’ambito del baratto (quindi privatamente e orizzontalmente) Il baratto, tipico dell’economia naturale, è complesso è faticoso : in assenza di una moneta n merci conducono alla esigenza di conosce C n,2 rapporti di scambio e non ammette dilazioni di pagamento Ogni merce può essere denaro purché abbia certe caratteristiche (merce pre- moneta) ma col tempo questa funzione venne sempre più svolta dai metalli (proto- moneta) Un passaggio cruciale si ha quando lo stato (uno stato) ne fissa il valore e assume il monopolio della coniazione La riforma carolingia La moltiplicazione delle zecche e lo svilimento della moneta XII nasce il soldo grosso XIII secolo, la coniazione dell’oro: tre circuiti monetari La rivoluzione dei prezzi: fattori monetari e reali
Cercai di affittare una imbarcazione presso un agente [che]voleva essere pagato in avorio e io non ne possedevo. Seppi intanto che Mohamed Sahlib aveva avorio e desiderava cotone, ma io non avevo cotone grezzo. Venni a sapere che mohamed garib possedeva del cotone grezzo e aveva bisogno di filo di cotone. Io ne possedevo e cosi’ potei dargli la quantita’ che gli serviva egli mi diede il cotone grezzo che diedi a mohamed salib il quale diede all’agente l’avorio che desiderava. Cosi’ potei affittare l’imbarcazione Cit. in F. Spinelli, La Moneta dall’oro all’euro.
Come nasce il denaro? La teoria cartalista La teoria della moneta cartalista (Knapp, 1905): la genesi della moneta va ricercata nel settore pubblico e nelle relazioni di debito tra gli stati e i loro membri : la moneta emerge da una relazione debito/credito, il denaro è una promessa oltre che un mezzo di pagamento L’innovazione avviene nel 1694: la carta moneta è introdotta in uno spazio monetario pre-esistente (si vedano appunti lezione Schumpeter) Il valore dipende dal fatto che circola per volontà dello stato: lo stato accetta in pagamento delle imposte una moneta denominata in una certa valuta e con questo definisce un’area di sovranità monetaria Sono quindi le imposte a generare una domanda di moneta
Un poco di storia Il sistema monetario deriva dalla integrazione di reti commerciali /finanziarie private con il supporto della valuta pubblica. Iniziano a circolare documenti probatori di un rapporto creditizio (pagherò, banca Palmstruck ecc) Le cose cambiano nel 1694: si crea un compromesso tra un potere forte e uno, all’epoca, più debole. La fusione dei due tipi di denaro è reciprocamente vantaggiosa Nel XIX secolo alcune banche acquisiscono il ruolo di banca centrale il debito dello stato rappresenta il loro patrimonio Accanto ad esse altre banche generano denaro grazie al meccanismo della riserva frazionaria (vedi appunti lezione Schumpeter)
Il mercato del denaro e la produzione del credito Mette in relazione domanda e offerta ma questa non può essere lasciata libera La domanda di denaro per produzione consumi privati è soddisfatta dalle banche, private la banca centrale può agire come lender of last resort La promessa dello stato di saldare il suo debito è il tassello che regge il sistema. Lo stato deve essere un debitore credibile, oltre alla carta moneta il debito circola in forma di bond: se uno stato è credibile può indebitarsi a costi più bassi (Washington: miliardi di dollari) La credibilità implica una inflazione contenuta, il controllo della inflazione è affidato alle banche centrali Si fa anche conto su meccanismi di forward guidance
Fonte: Panorama, 29 aprile 2014
La classifica europea del debito pubblico