LE AVVENTURE DEL DETECTIVE FAUSTO ELIGREEN
Era il 30 settembre del Era una giornata come le altre. Verso le 9:00 partimmo per la gita a Lagdei.
Prof Mantovani e la Prof Gamba ci fecero conoscere Antonio, che sarebbe stato la guida per questi due giorni.
Questo comportamento fece innervosire i due prof e qualche alunno. Antonio non fece altro che criticare e correggere le cose dette da Fausto.
Il prof Mantovani e la prof Gamba terminarono la cena, Maicol andò al bagno perché non si sentì bene e Eleonora e Elisa che andarono a lavarsi i denti. Dopo cena i prof ci proposero di uscire a giocare, prima della passeggiata notturna. Non tutti uscirono.
Verso le 2:30, durante la notte, le ragazze sentirono un forte urlo. La passeggiata notturna finì e, dopo aver recitato la preghiera insieme, ognuno si ritirò nuovamente nelle proprie stanze per fare una bella dormita.
Le ragazze, ripensando all’urlo della notte, si preoccuparono e salirono per bussare alla porta di Antonio. Lui non rispose. Nessuno vide Antonio.
A questo punto le femmine chiamarono il prof Mantovani e Maicol che decisero di sfondare la porta chiusa a chiave. Una volta sfondata entrarono e trovarono Antonio morto.
Al rifugio si cercava di capire perché l’assassino poteva aver fatto una atto tanto crudele.
Per lui era una vera e propria lotta contro il tempo. La partenza era prevista per le 15:00 e mancavano solo 4 ore.
Gli alunni stavano terminando il pranzo quando Fausto entrò nella sala da pranzo e fece segno di stare zitti e ascoltare. Si mise al centro della stanza. Aveva gli occhi di tutti.
“È successo tutto in una notte. Deve esser stato un colpo ben meditato. I colpevoli sono la prof Gamba, il prof Mantovani, Maicol, Elisa e Eleonora. L’urlo che sentirono le ragazze infatti non lo sentirono gli altri perché fu molto soffocato.
Questa mattina poi notai che cinque persone erano più stanche delle altre.
Un altro colpo per il detective Fausto. Prese il telefono e chiamò la polizia che arrivò e arrestò l’assassina e i complici.