 Come abbiamo visto ciascuno dei principali economisti/sociologi, da Smith a Keynes, che ha analizzato il capitalismo gli ha attribuito tratti specifici,

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 Come abbiamo visto ciascuno dei principali economisti/sociologi, da Smith a Keynes, che ha analizzato il capitalismo gli ha attribuito tratti specifici, si tratta del frutto della irriducibilità dell’economia ad hard science  Considerando le diverse interpretazioni si possono sintetizzare alcuni aspetti fondamentali (=istituzionali) dell’economia capitalista: il sistema monetario, il sistema degli scambi di mercato, la produzione di merci e servizi da pare di imprese private  Il giudizio degli economisti non è unanime

Il finanziamento della produzione con capitale monetario appositamente creato e in ogni momento disponibile per essere ceduto è lo stigma del capitalismo come sistema economico. Infatti imprese, salariati e commercio esistevano anche nei sistemi precedenti

 E’ fondato sulla competizione D/O che coordinano credito produzione e consumo nella sequenza D-M-D  Esiste anche un circuito D – D perché tutto può essere posto sul mercato come prodotto finanziario questo conferisce al sistema flessibilità e dinamismo ma è fonte di instabilità  L’incertezza del valore nel tempo alimenta i mercati speculativi dove l’elemento che domina acquisti e vendite sono le aspettative

 La produzione di beni avviene in imprese che riuniscono capitale fisico e monetario coordinato dall’imprenditore.  Al interno la mano invisibile del mercato cede il passo all’autorità

 I capitalismo comprende 4 tipi di mercato al cui interno l’incontro D/O determina vari tipi di prezzo:  mercato capitale monetario/ finanziario (interesse)  mercato del lavoro (salario)  mercato di produzione delle merci  mercato dei prodotti finanziari  Gli autori che ne hanno esaminato il funzionamento hanno tratto conclusioni divergenti  Smith: mano invisibile efficienza, ma anche coesione sociale, il mercato unisce non divide  Weber, Marx, Keynes: proprietà, disparità e conflitti  L’isolamento artificiale di questi contesti delinea, per dirla con Polany, un “economico” desembedded dalla società e dalle sue istituzioni. Ma è veramente così?

 Il rapporto tra lo stato e l’economia è il frutto di un vecchio accordo che si saldò in occidente tra una borghesia che accantona la pretesa di governare in cambio di alcune garanzie  La perfetta libertà smithiana non è naturale, ma costruita  Lo stato interviene anche a garantire che la concorrenza si preservi livelli accettabili

 Perché il capitalismo si diffonda è necessaria una ideologia ad esso favorevole espressa da norme, simboli, valori condivisi.  Come si è detto l’interpretazione più celebre relativa alle variabili che hanno permesso tale trasformazione dello spirito acquisitivo nonché la definizione dello spirito del capitalismo si deve a Max Weber  Tuttavia gli venne data una mano:  Herbert Spencer ( ) contribuì a creare un clima assai favorevole e grazie a Henry Ward Beecher il messaggio di Spencer venne aggiustato in modo da non collidere con la versione creazionista  William Graham Sumner permise ai ricchi di alleggerirsi la coscienza un fatto che si spiega anche con la differenza tra la società Usa e la società Europea: nella prima la divisione tra privilegio e miseria era individuale,nella seconda era una questione di classe

Nella trasformazione industriale degli USA indubbiamente ebbero un posto importante la crescita delle metropoli e la tecnologia ma appunto anche (e forse soprattutto) l’esistenza di una ideologia favorevole al capitalismo e alla libera iniziativa  Andrew Carnegie accomunava i milionari alle api e sosteneva la necessità di “preservarli” >  William Graham Sumner, professore a Yale: >  Calvin Coolidge, presidente dal 1923 al 1929: > (*) Per le citazioni cfr: J.L. Thomas, La nascita di una potenza mondiale. Gli Stati uniti dal 1877 al 1920, Bologna, Il mulino, 1988, p. 15 e p. 23, G. Mammarella, Destini incrociati. Europa e USA nel XX secolo, Laterza Roma-Bari, 2000, p. 21 e J. K. Galbraith, Storia dell’economia, Rizzoli, BUR, 2012, p. 140

 In altro elemento su cui si sono concentrati economisti e sociologi è quel processo di consumo compulsivo che deve essere innescato per sostenere l’economia stigmatizzato da Thorstein Veblen  Il ‘68: Herbert Marcuse e l’uomo a una dimensione  In realtà, come abbiamo detto, se guardiamo il mondo contadino dell’Ancien Régime, si è trattato di una vera e propria mutazione antropologica