PONTE NOSSA 04/09/2015 – 11/09/2015 Lettura della relazione clinica e sua interpretazione in funzione della progettazione di Piani Didattici Personalizzati.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
DISTURBO EVOLUTIVO SPECIFICO delle ABILITA’ SCOLASTICHE (F 81) ICD10
Advertisements

Percorso Educativo Personalizzato strumenti compensativi: strumenti compensativi: ogni insegnante indicherà gli strumenti compensativi che lo studente.
Scuola e Disturbi Specifici dellApprendimento Indicazioni legislative e operative per la formulazione del Piano Didattico Personalizzato.
P.D.P. “Piano Didattico Personalizzato”
DISTURBI SPECIFICI APPRENDIMENTO D.S.A
Il decreto di legge per i DSA
personalizzazione e inclusione
Comprensione del testo
Utilizzo strumenti compensativi e dispensativi per i DSA
LE MISURE DISPENSATIVE
Mestre, r.anoè. Il processo di inclusione in Italia Elevata giurisdizionalizzazione Debolezza del quadro di riferimento pedagogico Prevalenza.
E possibile distinguere i D.S.A. in Dislessia Dislessia: difficoltà specifica nella lettura. In genere il bambino ha difficoltà a riconoscere e comprendere.
Piano Didattico Personalizzato
DSA UNA SFIDA PER LA SCUOLA Como – I.C. Borgovico 21 novembre 2012.
Verona, r.anoè. Il processo di inclusione in Italia Elevata giurisdizionalizzazione Debolezza del quadro di riferimento pedagogico Prevalenza.
Indicazioni compilazione Curricolo anno scolastico 2013/2014
Valutazione alunni DSA DPR 122/2009Art. 10 La valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei.
I disturbi specifici dell’apprendimento
Strumenti Compensativi nella didattica quotidiana.
Circolare Ministeriale Prot. n. 4099/A/4 del
IPERATTIVITÀ A SCUOLA Contributo di Teresina Ranzato e Edina Kadic
Un progetto di intervento in rete per l’uso efficace degli strumenti compensativi da parte dei bambini con D.S.A. M.Massini, M.Calanca, M.P.Ciancaglioni,
Normativa recente di riferimento (si trova sul sito del ministero alla voce DSA) LEGGE 8/10/2010 n.170 DM 12/7/2011 LINEE GUIDA 12/7/2011 Circolare regionale.
I DISTURBI SPECIFICI D’APPRENDIMENTO
LEGGE n.170/2010 Legge sui … DSA.
LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico Riconosce e definisce la dislessia, la.
I Disturbi specifici di Apprendimento
Corso di Alta Formazione per docenti di scuola superiore di 1° e 2° grado nell’ambito del Progetto nazionale “A scuola di dislessia” organizzato da MIUR.
LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ALLEGATE AL DECRETO MINISTRIALE 12 LUGLIO.
I disturbi specifici dell’apprendimento Definizione, tipologia, normativa, strumenti compensativi 12 aprile 2011.
VERIFICA E VALUTAZIONE PER ALUNNI CON DSA
ADHD ADHD Il Disturbo da Deficit di Attenzione ed Iperattività ADHD e le circolari del MIUR sui BES.
INDICAZIONI PER I DOCENTI
BES: ASPETTI NORMATIVI
(DIRETTIVA MINISTERIALE 27 DICEMBRE 2012)
Dalla normativa all’individuazione precoce degli indicatori:
Esempio di PDP Nome e Cognome Data di nascita Classe
Elaborare il piano didattico personalizzato
STRUMENTI COMPENSATIVIE MISURE DISPENSATIVE
Sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico, propone di adottare le seguenti misure di carattere transitorio, allo scopo di consentire il.
L’integrazione scolastica dell’alunno DSA
DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO
Una scuola di tutti e di ciascuno DSA e BES 11 Aprile 2014 Relatrice: Tiziana Bianconi.
E PER TUTTI GLI ALTRI ALUNNI CON BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE (EX DIRETTIVA MINISTERIALE del 27/12/2012)
P IANO A NNUALE D’ I NCLUSIVITÀ ALUNNI Carloforte 09 maggio 2015.
ALUNNI CON ATTESTAZIONE DI D.S.A
Integrazione sulla parte dedicata ai DSA Strumenti compensativi: sintesi vocale, registratore, programmi di video scrittura, calcolatrice, tabelle, formulari,
Laboratorio sul software "LeggiXme"
30 Ottobre 2012 P.D.P. “Piano Didattico Personalizzato” sc. Primaria P.D.P. “Piano Didattico Personalizzato” sc. Primaria A driana V olpato.
Lettura della relazione clinica e sua interpretazione in funzione della progettazione di Piani Didattici Personalizzati Dott.ssa Anna Noemi Trussardi Neuropsicologa.
DSA ed Esame di Stato 1. ESAMI DI STATO La materia degli esami di Stato è regolata dall’art. 6 comma 3 del DM 5669/2011. Il coordinatore avrà cura di.
L'educazione all'uso dei software compensativi
D.S.A. Disturbi Specifici di Apprendimento
Dalla Diagnosi di DSA al PDP
Decreto attuativo 5669 del 12 luglio 2011 Linee guida
Mappa dei Bisogni Educativi Speciali
D.S.A. LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.
Fornisce indicazioni organizzative sull'inclusione degli alunni con difficoltà di apprendimento “dovute a svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici.
DSA DISLESSIE DISGRAFIE DISORTOGRAFIE DISCALCULIE DISTURBI DELLE ABILITA’ NUMERICHE E ARITMETICHE.
BES: parliamone insieme
Art. 3 – Linee guida 1. Gli Uffici Scolastici Regionali, le Istituzioni scolastiche e gli Atenei, per l’attuazione delle disposizioni del presente decreto,
FS AREA 1 LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di DSA Disturbi Specifici di Apprendimento in ambito scolastico.
STRUMENTI COMPENSATIVI
L’area dei Bisogni Educativi Speciali, conosciuta in Europa come Special Educational Needs, rappresenta quell’area dello svantaggio scolastico che comprende.
Legge 104/92 ART. 3 comma 1: … E’ persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva,
C entro T erritoriale per l’ I nclusione Verdellino Formazione docenti 31 marzo 2016.
Progetto di Screening dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento Anno scolastico Istituto Comprensivo di Luzzara 19 maggio 2016.
PROBLEMATICHE PIU’ RILEVANTI
DSA E BES ALL’ESAME DI STATO. NORMATIVA  DPR 122/2009  Legge 170/2010  Decreto ministeriale n del 12 luglio 2011  Circolare Ministeriale per.
Percorso formativo docenti neoassunti 2015/16 Bisogni educativi speciali Barbara Carta.
Transcript della presentazione:

PONTE NOSSA 04/09/2015 – 11/09/2015 Lettura della relazione clinica e sua interpretazione in funzione della progettazione di Piani Didattici Personalizzati Dott.ssa Anna Noemi Trussardi Neuropsicologa – Psicoterapeuta trussardianna@yahoo.it

“Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà l’intera vita a sentirsi stupido” ALBERT EINSTEIN

INCLUSIONE SCOLASTICA affermazione del diritto alla persona ad essere presente in ogni contesto scolastico; tale presenza sia dotata di significato e di senso e consenta il massimo sviluppo possibile in ciascuno delle: abilità capacità potenzialità

Quindi… Non è il soggetto che deve essere adatto, MA sono i contesti che devono essere adattati, strutturati in modo più o meno duttile, plurale, e quindi fruibili a diversi livelli di competenze, di conoscenze, di capacità e di possibilità. MA… come fare?

Tali attività individualizzate possono essere Individualizzare “l’azione formativa individualizzata pone obiettivi comuni per tutti i componenti del gruppo-classe ma è concepita adattando le metodologie in funzione delle caratteristiche individuali dei discenti, con l’obiettivo di assicurare a tutti il conseguimento delle competenze fondamentali del curricolo, comportando quindi attenzione alle differenze individuali in rapporto ad una pluralità di dimensioni.” strategie compensative (computer, sintesi vocale…) verifiche adattate nella modalità di richiesta esercizio metodo di studio Tali attività individualizzate possono essere realizzate nelle fasi di lavoro individuale in classe o in momenti ad esse dedicati

nell’ottica di promuovere un apprendimento Personalizzare “L’azione formativa personalizzata ha, in più, l’obiettivo di dare a ciascun alunno l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità e, quindi, può porsi obiettivi diversi per ciascun discente, essendo strettamente legata a quella specifica ed unica persona dello studente a cui ci rivolgiamo.” uso dei mediatori didattici (schemi, mappe concettuali, etc.), attenzione agli stili di apprendimento, calibrazione degli interventi sulla base dei livelli raggiunti, nell’ottica di promuovere un apprendimento significativo

DIFFERENZIARE in un’ottica di personalizzazione della didattica non significa differenziare l’alunno ma il contesto! PERCHE’? gli permetto di raggiungere risultati soddisfacenti e gratificanti che lo motiveranno alla partecipazione attiva in contesto scolastico  DIDATTICA INCLUSIVA

… il problema è che il mondo cambia continuamente sotto i nostri occhi, e non ci si può adattare a questi cambiamenti senza acquisire nuovi strumenti e capacità… JEFF BEZOS (inventore di amazon)

COSA POSSO FARE? Formalizzare a livello di team docenti, consiglio di classe, ecc. IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE dell’alunno a disagio o in difficoltà  PATTO FORMATIVO con la famiglia SCRITTURA di tali accorgimenti COME?

PROGRAMMA di OGGI: Riferimenti per la lettura della diagnosi Lettura ragionata di alcune relazioni cliniche (4 casi: DSA; DAA; ADHD; RIT COGN) visione materiali per il lavoro di rielaborazione personale  quali strumenti proporre??? divisione in gruppi di lavoro per il prossimo incontro

RELAZIONE CLINICA CON DIAGNOSI (CODICE ICD-10 NON SEMPRE PRESENTE) E’ DIVERSO DA CERTIFICAZIONE AI SENSI DELLA LEGGE 104 E DELLA LEGGE 170 (CODICE ICD-10 SEMPRE PRESENTE)

QUALI CODICI ICD-10? F70 E SUCCESSIVI: RITARDO COGNITIVO  legge 104 F90.0: DISTURBO DELL’ATTIVITA’ E DELL’ATTENZIONE (ADHD) F81 E SUCCESSIVI: DSA  legge 170 F81.9: DISTURBO DELLE ABILITA’ SCOLASTICHE NON ALTRIMENTI SPECIFICATO ASSE Z: SVANTAGGIO SOCIOAMBIENTALE (Z62; Z63…)

PROTOCOLLO DIAGNOSTICO Valutazione della presenza o assenza di patologie neurologiche; Valutazione della presenza o assenza di psicopatologie primarie; Valutazione della presenza o assenza di deficit sensoriali - uditivi o della visione; Valutazione con prove standardizzate per: · Efficienza intellettiva; · Lettura nelle componenti di Correttezza e Rapidità di un brano; · Correttezza e Rapidità nella lettura di liste di parole e non parole; · Scrittura nella componente di dettato ortografico, liste di parole e nonparole; · Calcolo nella componente del calcolo scritto e del calcolo a mente, lettura di numeri e scrittura di numeri.

LEGGE 170 E SUCC. DECRETI MODELLO REGIONALE PER LA CERTIFICAZIONE DSA: ANAMNESI ESAME NEUROLOGICO FUNZIONAMENTO COGNITIVO APPRENDIMENTI AREA EMOTIVO-RELAZIONALE  SCRENING CON SCALE DI RILEVAZIONE (CONNERS – CBCL) APPROFONDIMENTI: LOGOPEDICO PSICOMOTORIO NEUROPSICOLOGICO PSICODIAGNOSTICO

Punteggi statistici NORMA AREA PIU’ CHE ADEGUATA AREA DEFICITARIA AREA BORDERLINE

Quindi…. PUNTEGGIO STANDARD: media=100; deviazione=15, difficoltà se inferiore a 70 PUNTEGGIO PONDERATO: media=10; deviazione= 3, difficoltà se inferiore a 4 PUNTEGGIO Z: media=0,00; difficoltà se inferiore a -2 dev. st. CENTILE: media=50; difficoltà se inferiore a 2° centile – border se inferiore a 10° centile PUNTEGGIO T: media=50; deviazione=10; difficoltà se superiore a 70 o inferiore a 30

Prove screening (MT): CRITERIO COMPLETAMENTE RAGGIUNTO PRESTAZIONE SUFFICIENTE RICHIESTA DI ATTENZIONE RICHIESTA DI INTERVENTO IMMEDIATO  ED ORA UN PO’ DI PRATICA!!!!

Caso 1: DSA – LUCA – 3° ELEM Caso 2: DSA in bilinguismo – ARWA – 3° ELEM Caso 3: DAA – GIOVANNI - 4° ELEM Caso 4: DAA – DAVIDE – 1° SUP – legge 104 – insegnante di sostegno Caso 5: ADHD– BENEDETTA - 1° MEDIA – dovrà ripeterla perché è stata bocciata!

RIVEDIAMO I PRINCIPALI PUNTEGGI STATISTICI

PUNTI Z I punti Z sono quelli scritti con valori positivi (ad esempio +0.15) o negativi (- 1.34) a cui è aggiunta l’unità di misura: DEVIAZIONI STANDARD (cioè la distanza della prestazione del soggetto dalla media nazionale). Talvolta viene semplificato con la scritta D.S. oppure dev. st. oppure d.s.  ad esempio -1.34 dev. st Valore medio: 0.00 dev. st.; è la prestazione media – norma statistica Valore compreso tra -1.00 dev. st. e +1.00 dev. st: la prestazione è in range di norma, adeguata Valore compreso tra -1.00 dev. st. e -2.00 dev. st.: prestazione ai limiti inferiori della norma (BORDERLINE); Richiesta di Attenzione Valore inferiore a -2,00 dev. st.:prestazione deficitaria, difficoltà significativa; Richiesta Intervento Immediato Valore oltre+1.00 dev. st.: prestazione migliore della media – buone abilità

CENTILI - PERCENTILI Indicano la percentuale dei soggetti che possiede una prestazione inferiore e/o maggiore rispetto al bambino che ha fatto il test. Valore medio: 50° percentile/centile, è la prestazione media – norma statistica Valore fra 25° - 49° percentile/centile: è la prestazione in range di norma Valore fra 25° e 16° centile: fascia bassa della norma Valore fra 5° - 10° percentile/centile: è la prestazione ai limiti inferiori di norma – prestazione borderline; Richiesta di Attenzione Valore < 5° percentile/centile: indica la difficoltà significativa, la prestazione è deficitaria Al di sopra del 50° centile: buone abilità

PUNTEGGI STANDARD Ad esempio i quozienti/indici della valutazione cognitiva (WISC-IV) Valore medio: 100 P.S. o PS o Punt St, è la prestazione media, norma statistica Valore fra 100 e 85: prestazione in range di norma Valore fra 84 e 70: prestazione ai limiti inferiori di norma – prestazione borderline Valore al di sotto di 70: significativa difficoltà Valore al di sopra di 100: buone abilità – prestazione superiore alla media

PUNTEGGI PONDERATI Ad esempio i vari punteggi delle singole prove della valutazione cognitiva (WISC-IV) Valore medio: 10 P.P. o PP o Punt Pond, è la prestazione media, norma statistica Valore fra 10 e 7: prestazione in range di norma Valore fra 7 e 4: prestazione ai limiti inferiori di norma – prestazione borderline Valore al di sotto di 4: significativa difficoltà Valore al di sopra di 10: buone abilità – prestazione superiore alla media

LUCA – DSA + DSL evitare la lettura ad alta voce in classe, a meno che sia Luca a chiedere di poter leggere, chiamandolo preferibilmente all’inizio del brano o su testi già letti in precedenza (ad esempio per compito); tenere in considerazione l’importanza della leggibilità di materiali/verifiche proposte, quindi utilizzare la videoscrittura (evitando la scrittura manuale), carattere sans serif, sufficientemente grande (almeno 12); mantenere l’utilizzo del carattere meglio leggibile ed automatizzato, da concordare con Luca; utilizzare il pc per la videoscrittura con correttore ortografico, inizialmente a casa per permettere a Luca di apprezzarne l’utilizzo; favorire il piacere della narrazione attraverso l’ascolto di audiolibri, libri parlati, proporre software specifici per l’utilizzo di libri digitali (sintesi vocale) in funzione di una maggiore autonomia nello studio;

non tenere conto degli errori ortografici nelle valutazioni, limitandosi a segnare con una X la riga contenente gli errori che si chiederà a Luca di trovare e correggere; privilegiare le interrogazioni orali alle verifiche scritte, anche nelle lingue straniere, meglio se programmate, accompagnandolo attraverso domande guida e semplificando la strutturazione linguistica; preferire verifiche scritte con risposta breve, di collegamento e completamento, domande a scelta multipla, per ridurre l’impegno di letto- scrittura; concedere più tempo (o ridurre il numero di item) per l’esecuzione di esercitazioni e verifiche; favorire lo studio attraverso materiali sintetici, schemi e tabelle consuntive, da utilizzare sia durante l’esercizio che nel momento della verifica delle competenze

PDP: chiaro e sintetico 1. Obiettivi didattici: in riferimento a cosa applico semplificazione (materia, oppure attività, ad esempio: comprensione del testo) 2. Strategie e metodologie proposte Strumenti compensativi Strumenti dispensativi Modalità di verifica Criterio di valutazione

AD ESEMPIO… 1. OBIETTIVO: studio autonomo (ST/GEOGR/SC/DIRITTO/….) 2. STRATEGIE INCLUSIVE: recupero delle conoscenze pregresse sull’argomento (brain storming), far lezione attraverso video, assegnare il compito di trovare materiali audio-video sull’argomento, fornire schemi e mappe concettuali…

3. STRUMENTI COMPENSATIVI: uso del pc per videoscrittura (prendere appunti), sintesi vocale, mappe, schemi, riassunti ecc. 4. STRUMENTI DISPENSATIVI: studio mnemonico di date, nomi, lessico specifico; riduzione di compiti scritti a casa; lettura autonoma; ecc. 5. MODALITA’ DI VERIFICA: interrogazioni programmate; prevalenza di verifiche orali; fornire verifica in formato digitale; uso di strumenti compensativi (permettere l’uso del glossario atlante, schemi….); verifiche ridotte in quantità di item; verifiche semplificate nelle consegne; verifiche con risposta breve, vero/falso, collegamento, scelta multipla… 6. CRITERI DI VALUTAZIONE: si tiene conto del contenuto più che della forma, si valuta la capacità di usare strumenti compensativi in autonomia….

GRAZIE PER L’ATTENZIONE E BUON LAVORO!!!!!