Lo statuto e l’organizzazione degli organi politici della Città Metropolitana di Torino giuseppe formichella SCUOLA ANCI PER GIOVANI AMMINISTRATORI
2 La Città Metropolitana di Torino una popolazione di individui una popolazione di individui una superficie di kmq una superficie di kmq 315 comuni 315 comuni
3 più di km di strade extraurbane (di cui più del 50% in territorio montano, 7 gallerie di lunghezza superiore a 500 m, più di 200 ponti di attraversamento dei corsi d’acqua principali oltre alla rete delle strade statali trasferita dall’ANAS nella quasi totalità alla Provincia) più di km di strade extraurbane (di cui più del 50% in territorio montano, 7 gallerie di lunghezza superiore a 500 m, più di 200 ponti di attraversamento dei corsi d’acqua principali oltre alla rete delle strade statali trasferita dall’ANAS nella quasi totalità alla Provincia)
4 un patrimonio immobiliare, di cui fanno parte inoltre 200 edifici, di cui 160 a destinazione scolastica, frequentati da più di 88 mila studenti e 3 mila docenti/impiegati, oltre agli edifici che ospitano funzioni pubbliche di importanza strategica quali la Questura, la Prefettura, il Comando Regionale Carabinieri, il MIUR etc.. un patrimonio immobiliare, di cui fanno parte inoltre 200 edifici, di cui 160 a destinazione scolastica, frequentati da più di 88 mila studenti e 3 mila docenti/impiegati, oltre agli edifici che ospitano funzioni pubbliche di importanza strategica quali la Questura, la Prefettura, il Comando Regionale Carabinieri, il MIUR etc..
5 rappresentanza territoriale Tale situazione pone, innanzitutto, un problema di rappresentanza territoriale e di raccordo tra le differenti aree con il capoluogo
6 processo elettorale del Consiglio metropolitano diffusione e delocalizzazione dei seggi elettorali nelle diverse zone diffusione e delocalizzazione dei seggi elettorali nelle diverse zone dieci comuni “capofila” secondo criteri “storici” di organizzazioni consortili dei servizi, forme di collaborazione tra enti, ripartizione delle funzioni regionali ed amministrative (consorzi per la gestione dei rifiuti, centri per l’impiego, organizzazione sanitaria ecc…) dieci comuni “capofila” secondo criteri “storici” di organizzazioni consortili dei servizi, forme di collaborazione tra enti, ripartizione delle funzioni regionali ed amministrative (consorzi per la gestione dei rifiuti, centri per l’impiego, organizzazione sanitaria ecc…)
7 LE FUNZIONI DELLA CITTA’ METROPOLITANA le funzioni fondamentali della Provincia le funzioni fondamentali della Provincia le funzioni attribuite dalla legge alla Città Metropolitana nell’ambito del processo di riordino delle funzioni delle province (secondo l’accordo in sede di Conferenza Stato – Regioni e il disegno di legge regionale ) le funzioni attribuite dalla legge alla Città Metropolitana nell’ambito del processo di riordino delle funzioni delle province (secondo l’accordo in sede di Conferenza Stato – Regioni e il disegno di legge regionale ) le funzioni fondamentali attribuite ai sensi dell’art. 117, secondo comma, lett. p), della Costituzione le funzioni fondamentali attribuite ai sensi dell’art. 117, secondo comma, lett. p), della Costituzione adozione e aggiornamento di un piano strategico del territorio metropolitano adozione e aggiornamento di un piano strategico del territorio metropolitano pianificazione territoriale generale pianificazione territoriale generale
8 strutturazione e organizzazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici strutturazione e organizzazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici mobilità e viabilità nell’ambito metropolitano mobilità e viabilità nell’ambito metropolitano promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale promozione e coordinamento dei sistemi di informatizzazione e di digitalizzazione in ambito metropolitano promozione e coordinamento dei sistemi di informatizzazione e di digitalizzazione in ambito metropolitano ulteriori funzioni attribuite dallo Stato e dalle regioni in attuazione dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza, di cui all’art. 118,comma 1, della Costituzione ulteriori funzioni attribuite dallo Stato e dalle regioni in attuazione dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza, di cui all’art. 118,comma 1, della Costituzione
9 LO STATUTO
10 Principi generali e funzioni La Città Metropolitana di Torino è ente territoriale di area vasta, nella quale sono ricomprese, rappresentandole, le comunità locali La Città Metropolitana di Torino è ente territoriale di area vasta, nella quale sono ricomprese, rappresentandole, le comunità locali
11 finalità istituzionali persegue le seguenti finalità istituzionali, tenendo conto delle specificità territoriali: persegue le seguenti finalità istituzionali, tenendo conto delle specificità territoriali: cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano; cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano; promozione della tutela e della valorizzazione delle identità culturali in un quadro organico, integrato e policentrico; promozione della tutela e della valorizzazione delle identità culturali in un quadro organico, integrato e policentrico; gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione di interesse della Città Metropolitana; gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione di interesse della Città Metropolitana;
12 cura delle relazioni istituzionali afferenti al proprio livello, garantendo e promuovendo ogni forma di collaborazione e cooperazione con le città e le aree metropolitane europee; cura delle relazioni istituzionali afferenti al proprio livello, garantendo e promuovendo ogni forma di collaborazione e cooperazione con le città e le aree metropolitane europee; promozione di aggregazioni comunali, nelle diverse modalità previste dalla legge. promozione di aggregazioni comunali, nelle diverse modalità previste dalla legge.
13 Coordina la propria attività con quella dei comuni singoli o associati del suo territorio, in conformità ai principi di sussidiarietà, adeguatezza, differenziazione e di condivisione democratica nel rispetto della cultura di governo e della esperienza amministrativa dei comuni del proprio territorio. Coordina la propria attività con quella dei comuni singoli o associati del suo territorio, in conformità ai principi di sussidiarietà, adeguatezza, differenziazione e di condivisione democratica nel rispetto della cultura di governo e della esperienza amministrativa dei comuni del proprio territorio.
14 La Città Metropolitana ispira la sua attività ai seguenti principi favorire la partecipazione dei cittadini singoli o associati e degli enti locali alle scelte politiche della comunità favorire la partecipazione dei cittadini singoli o associati e degli enti locali alle scelte politiche della comunità
15 perseguire l’equilibrio e il decentramento territoriale nella distribuzione delle risorse e delle strutture di servizio, al fine di garantire un uniforme sviluppo dell'intero territorio, ponendosi come garante dell'autonomia e dello sviluppo dei comuni, nonché dei territori marginali rispetto ai centri dell'area urbana; perseguire l’equilibrio e il decentramento territoriale nella distribuzione delle risorse e delle strutture di servizio, al fine di garantire un uniforme sviluppo dell'intero territorio, ponendosi come garante dell'autonomia e dello sviluppo dei comuni, nonché dei territori marginali rispetto ai centri dell'area urbana;
16 riconoscere le esigenze della montagna derivanti dalla sua diversità strutturale, assicurando alle popolazioni di essa parità di diritti sostanziali per quanto riguarda l’accesso ai servizi, le opportunità di occupazione e la protezione dalle calamità naturali e perseguendo il superamento delle condizioni strutturali di marginalità socio-economica e di svantaggio naturale presenti nel territorio montano; riconoscere le esigenze della montagna derivanti dalla sua diversità strutturale, assicurando alle popolazioni di essa parità di diritti sostanziali per quanto riguarda l’accesso ai servizi, le opportunità di occupazione e la protezione dalle calamità naturali e perseguendo il superamento delle condizioni strutturali di marginalità socio-economica e di svantaggio naturale presenti nel territorio montano;
17 Sussidiarietà La Città Metropolitana ispira la propria attività al principio di sussidiarietà, ai sensi dell’art. 118 della Costituzione, e di collaborazione con le realtà sociali dell'area metropolitana anche attraverso forme di confronto periodico La Città Metropolitana ispira la propria attività al principio di sussidiarietà, ai sensi dell’art. 118 della Costituzione, e di collaborazione con le realtà sociali dell'area metropolitana anche attraverso forme di confronto periodico
18 Pianificazione strategica Il Piano strategico è l’atto di indirizzo e di programmazione per lo sviluppo di carattere sociale, economico e ambientale del territorio metropolitano, nonché per l'esercizio delle funzioni dei Comuni e delle Unioni di Comuni, anche nell’esercizio di funzioni delegate o attribuite dalla Regione Il Piano strategico è l’atto di indirizzo e di programmazione per lo sviluppo di carattere sociale, economico e ambientale del territorio metropolitano, nonché per l'esercizio delle funzioni dei Comuni e delle Unioni di Comuni, anche nell’esercizio di funzioni delegate o attribuite dalla Regione
19 contenuti il piano strategico metropolitano definisce gli obiettivi generali, settoriali e trasversali di sviluppo per l’area metropolitana, ed individua il piano strategico metropolitano definisce gli obiettivi generali, settoriali e trasversali di sviluppo per l’area metropolitana, ed individua le priorità di intervento, le priorità di intervento, le risorse necessarie al loro perseguimento, le risorse necessarie al loro perseguimento, i tempi e il metodo di attuazione, nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale i tempi e il metodo di attuazione, nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale
20 principi i procedimenti di formazione, adozione e revisione del piano strategico metropolitano si ispirano i procedimenti di formazione, adozione e revisione del piano strategico metropolitano si ispirano al principio di trasparenza e partecipazione, al principio di trasparenza e partecipazione, ad equilibrate opportunità e risorse tra le zone omogenee ad equilibrate opportunità e risorse tra le zone omogenee Ad un processo condiviso con tutti i soggetti pubblici e privati che vivono ed operano nel territorio della Città metropolitana Ad un processo condiviso con tutti i soggetti pubblici e privati che vivono ed operano nel territorio della Città metropolitana
21 principi il piano strategico metropolitano triennale, ha carattere: il piano strategico metropolitano triennale, ha carattere: di indirizzo e di programmazione per l'Ente e per l'esercizio delle funzioni dei comuni e delle unioni di comuni, così come definito dalla legge 56/14 di indirizzo e di programmazione per l'Ente e per l'esercizio delle funzioni dei comuni e delle unioni di comuni, così come definito dalla legge 56/14 partecipato e condiviso, in grado di favorire la creazione di visioni di sviluppo anche di lungo periodo, e di creare e consolidare reti di rapporti tra soggetti e tra territori partecipato e condiviso, in grado di favorire la creazione di visioni di sviluppo anche di lungo periodo, e di creare e consolidare reti di rapporti tra soggetti e tra territori
22 principi abilitante, nel creare le condizioni più favorevoli allo sviluppo e alla crescita abilitante, nel creare le condizioni più favorevoli allo sviluppo e alla crescita selettivo e concreto, nell'individuare ambiti di azione, politiche, priorità di intervento e risorse disponibili selettivo e concreto, nell'individuare ambiti di azione, politiche, priorità di intervento e risorse disponibili
23 linee di indirizzo il procedimento di formazione del piano strategico triennale della Città metropolitana di Torino si fonda su linee di indirizzo mirate a ricercare una visione condivisa per lo sviluppo futuro dell'intero territorio, e orientate ad individuare obiettivi, strategie e azioni concrete ed operativamente attuabili nel breve e medio periodo il procedimento di formazione del piano strategico triennale della Città metropolitana di Torino si fonda su linee di indirizzo mirate a ricercare una visione condivisa per lo sviluppo futuro dell'intero territorio, e orientate ad individuare obiettivi, strategie e azioni concrete ed operativamente attuabili nel breve e medio periodo
24 partecipazione e confronto La Città metropolitana dovrà definire le modalità operative di partecipazione e confronto con gli altri enti pubblici, le forze economiche e sociali, la società civile, i corpi intermedi, il mondo della cultura e della ricerca La Città metropolitana dovrà definire le modalità operative di partecipazione e confronto con gli altri enti pubblici, le forze economiche e sociali, la società civile, i corpi intermedi, il mondo della cultura e della ricerca
25 Dimensione spaziale metropolitana La Città di Torino: La Città di Torino: progetti già individuati per l'area metropolitana "ristretta" dal Piano "Torino metropoli 2025" (riferito ai 38 comuni della cintura considerati nel Piano Strategico del Capoluogo approvato nel 2015) progetti già individuati per l'area metropolitana "ristretta" dal Piano "Torino metropoli 2025" (riferito ai 38 comuni della cintura considerati nel Piano Strategico del Capoluogo approvato nel 2015)
26 La Città Metropolitana dovrà definire una visione metropolitana di area vasta, da tradurre in strategie e azioni capaci di creare nuove opportunità di sviluppo per tutti i territori della Città metropolitana (315 comuni), coinvolgendo una pluralità di attori pubblici e privati (imprenditori, professionisti, università e centri di ricerca,…), ed innescando meccanismi virtuosi di cooperazione. dovrà definire una visione metropolitana di area vasta, da tradurre in strategie e azioni capaci di creare nuove opportunità di sviluppo per tutti i territori della Città metropolitana (315 comuni), coinvolgendo una pluralità di attori pubblici e privati (imprenditori, professionisti, università e centri di ricerca,…), ed innescando meccanismi virtuosi di cooperazione.
27 Relazioni e interrelazioni La Città metropolitana di Torino è La Città metropolitana di Torino è una città di città, una città di città, ma certamente anche un territorio di territori, ma certamente anche un territorio di territori, ciascuno con le proprie caratteristiche e peculiarità, con elementi di forza e di debolezza, in molti casi differenti, con caratteristiche identitarie ben chiare e definite
28 punti di forza porta da e verso la Francia e la Svizzera porta da e verso la Francia e la Svizzera punto di snodo tra Mediterraneo e Europa continentale punto di snodo tra Mediterraneo e Europa continentale antica tradizione manifatturiera fatta non solo da grandi industrie, ma anche da una rete di pregiate attività di impresa locali medio piccole antica tradizione manifatturiera fatta non solo da grandi industrie, ma anche da una rete di pregiate attività di impresa locali medio piccole crescente vivacità culturale che si riverbera nella sempre maggiore attenzione al sistema del turismo crescente vivacità culturale che si riverbera nella sempre maggiore attenzione al sistema del turismo presenza di poli di formazione e di ricerca di alto livello presenza di poli di formazione e di ricerca di alto livello
29 il tessuto produttivo locale coinvolgimento di tutti soggetti interessati dalle politiche per l’innovazione coinvolgimento di tutti soggetti interessati dalle politiche per l’innovazione imprese imprese università e sistema della ricerca, università e sistema della ricerca, istituzioni pubbliche e istituzioni pubbliche e utilizzatori finali utilizzatori finali attraverso forme di dialogo sociale ed istituzionale attraverso forme di dialogo sociale ed istituzionale
30 localizzazioni spaziali maggior infrastrutturazione digitale del territorio maggior infrastrutturazione digitale del territorio l’infrastrutturazione viaria e ferroviaria l’infrastrutturazione viaria e ferroviaria i treni ad alta velocità supportano il nascere e il consolidarsi di relazioni sempre più forti tra i principali nodi strategici per lo sviluppo economico a livello nazionale (Torino, Milano, Bologna, Firenze, Roma,…) ed europeo (Lione, Parigi,..) i treni ad alta velocità supportano il nascere e il consolidarsi di relazioni sempre più forti tra i principali nodi strategici per lo sviluppo economico a livello nazionale (Torino, Milano, Bologna, Firenze, Roma,…) ed europeo (Lione, Parigi,..)
31 UN MODELLO DI SVILUPPO SOSTENIBILE ED EQUO La ricerca di una sempre migliore qualità della vita dei cittadini La ricerca di una sempre migliore qualità della vita dei cittadini la sostenibilità ambientale la sostenibilità ambientale Indirizzo coordinato nella gestione integrata dei servizi pubblici (acqua, rifiuti) Indirizzo coordinato nella gestione integrata dei servizi pubblici (acqua, rifiuti) un’equa accessibilità alle risorse e ai vantaggi un’equa accessibilità alle risorse e ai vantaggi bilanciata distribuzione delle pressioni ambientali bilanciata distribuzione delle pressioni ambientali
32 Migliorare la mobilità Migliorare la mobilità Rafforzare e consolidare una rete stabile di rapporti con le altre Città metropolitane Italiane, Europee ed internazionali Rafforzare e consolidare una rete stabile di rapporti con le altre Città metropolitane Italiane, Europee ed internazionali Ridurre le distanze fra mondo della ricerca e imprese Ridurre le distanze fra mondo della ricerca e imprese Sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove attività economiche Sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove attività economiche
33 Sostenere la crescita dell'occupazione Sostenere la crescita dell'occupazione Promuovere la creazione di una rete strutturata e solida tra i diversi soggetti locali che si occupano di turismo (culturale, sportivo, religioso, ecologico, enogastronomico) Promuovere la creazione di una rete strutturata e solida tra i diversi soggetti locali che si occupano di turismo (culturale, sportivo, religioso, ecologico, enogastronomico) Sostenere l’incremento delle presenze turistiche e la differenziazione dell'offerta Sostenere l’incremento delle presenze turistiche e la differenziazione dell'offerta
34 STRATEGIE DI SVILUPPO GLOBALI E LOCALI La strategia di sviluppo del territorio della Città metropolitana di Torino non può dunque che essere "unica" e condivisa dall'intero territorio La strategia di sviluppo del territorio della Città metropolitana di Torino non può dunque che essere "unica" e condivisa dall'intero territorio
35 Linea strategica 1 Transizione dalla governance "provinciale" a quella metropolitana". Transizione dalla governance "provinciale" a quella metropolitana". Rafforzamento/creazione di relazioni forti, stabili e funzionali tra le diverse parti del territorio metropolitano Rafforzamento/creazione di relazioni forti, stabili e funzionali tra le diverse parti del territorio metropolitano
36 Linea strategica 2 Valorizzazione del patrimonio umano e professionale del territorio metropolitano favorendo l’inclusione sociale e l’accesso ai servizi pubblici locali Valorizzazione del patrimonio umano e professionale del territorio metropolitano favorendo l’inclusione sociale e l’accesso ai servizi pubblici locali
37 Linea strategica 3 Internazionalizzazione della Città metropolitana nel suo complesso, utilizzando come motore le vocazioni "forti" dei diversi territori e attrazione di investimenti e talenti anche attraverso politiche di marketing territoriale metropolitano Internazionalizzazione della Città metropolitana nel suo complesso, utilizzando come motore le vocazioni "forti" dei diversi territori e attrazione di investimenti e talenti anche attraverso politiche di marketing territoriale metropolitano
38 Linea strategica 4 Creazione di un contesto più favorevole all'attività di impresa, sostenendone i "fattori abilitanti" Creazione di un contesto più favorevole all'attività di impresa, sostenendone i "fattori abilitanti"
39 Linea strategica 5 Promozione della cultura e della ricerca scientifica Promozione della cultura e della ricerca scientifica
40 AGENDA STRATEGICA DI AZIONI: SELETTIVITÀ E RISORSE PSMTo dovrà essere fortemente selettivo PSMTo dovrà essere fortemente selettivo razionalizzare il processo decisionale razionalizzare il processo decisionale Individuare una quantità definita e ragionevole di progetti concretamente cantierabili Individuare una quantità definita e ragionevole di progetti concretamente cantierabili In tal senso si ipotizza la predisposizione di una Agenda strategica triennale di azioni da verificare, aggiornare e monitorare annualmente In tal senso si ipotizza la predisposizione di una Agenda strategica triennale di azioni da verificare, aggiornare e monitorare annualmente
41 PROGRAMMA DI LAVORO PER LA FORMAZIONE E ADOZIONE DEL PSM PROGRAMMA DI LAVORO PER LA FORMAZIONE E ADOZIONE DEL PSM FASE 1 - definizione e condivisione di una prima proposta di schema generale di psmto FASE 1 - definizione e condivisione di una prima proposta di schema generale di psmto FASE 2 - definizione e condivisione della proposta preliminare di piano strategico triennale e di agenda strategica di azioni FASE 2 - definizione e condivisione della proposta preliminare di piano strategico triennale e di agenda strategica di azioni
42 FASE 3 - definizione e condivisione del piano strategico triennale e di una agenda strategica annuale di azioni FASE 3 - definizione e condivisione del piano strategico triennale e di una agenda strategica annuale di azioni FASE 4 - attuazione ed implementazione del piano FASE 4 - attuazione ed implementazione del piano FASE 5 - monitoraggio e aggiornamento annuale del piano FASE 5 - monitoraggio e aggiornamento annuale del piano
43 Pianificazione territoriale Il Piano è approvato dal Consiglio metropolitano, acquisito il parere obbligatorio dell’Assemblea dei sindaci delle zone omogenee e il parere vincolante della Conferenza metropolitana e sentite le realtà sociali Il Piano è approvato dal Consiglio metropolitano, acquisito il parere obbligatorio dell’Assemblea dei sindaci delle zone omogenee e il parere vincolante della Conferenza metropolitana e sentite le realtà sociali
44 principi I procedimenti di formazione, adozione e revisione del Piano si ispirano al principio di trasparenza e partecipazione dei cittadini singoli o associati I procedimenti di formazione, adozione e revisione del Piano si ispirano al principio di trasparenza e partecipazione dei cittadini singoli o associati
45 contenuti Il piano territoriale generale metropolitano (PTGM), comprende le strutture di comunicazione, le reti di servizi e delle infrastrutture appartenenti alla competenza della comunità metropolitana, anche fissando vincoli e obiettivi all’attività e all’esercizio delle funzioni dei comuni Il piano territoriale generale metropolitano (PTGM), comprende le strutture di comunicazione, le reti di servizi e delle infrastrutture appartenenti alla competenza della comunità metropolitana, anche fissando vincoli e obiettivi all’attività e all’esercizio delle funzioni dei comuni
46 efficacia il PTGM assume l'efficacia di Piano territoriale di coordinamento di cui all’art. 20, comma 2 e seguenti, del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 il PTGM assume l'efficacia di Piano territoriale di coordinamento di cui all’art. 20, comma 2 e seguenti, del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267
47 Integrazione dati la Città metropolitana, in raccordo con la Regione Piemonte e gli enti competenti, promuove la formazione ed integrazione delle banche dati territoriali ed ambientali, attraverso la cartografia digitale e gli osservatori tematici la Città metropolitana, in raccordo con la Regione Piemonte e gli enti competenti, promuove la formazione ed integrazione delle banche dati territoriali ed ambientali, attraverso la cartografia digitale e gli osservatori tematici
48 zone omogenee PTGM può essere formato ed aggiornato anche per zone omogenee PTGM può essere formato ed aggiornato anche per zone omogenee la Città metropolitana di Torino ha convenuto di individuare sul proprio territorio n. 11 "zone omogenee" quale articolazione operativa della Conferenza metropolitana, disciplinate da apposito regolamento approvato dal Consiglio metropolitano la Città metropolitana di Torino ha convenuto di individuare sul proprio territorio n. 11 "zone omogenee" quale articolazione operativa della Conferenza metropolitana, disciplinate da apposito regolamento approvato dal Consiglio metropolitano
49 zone omogenee le zone omogenee costituiscono articolazione sul territorio delle attività e dei servizi decentrabili della Città Metropolitana e possono divenire ambito ottimale per l´organizzazione in forma associata di servizi comunali e per l´esercizio delegato di funzioni di competenza metropolitana le zone omogenee costituiscono articolazione sul territorio delle attività e dei servizi decentrabili della Città Metropolitana e possono divenire ambito ottimale per l´organizzazione in forma associata di servizi comunali e per l´esercizio delegato di funzioni di competenza metropolitana
50 continuità dovrà essere stabilita una continuità con la pianificazione territoriale provinciale dovrà essere stabilita una continuità con la pianificazione territoriale provinciale sul contenimento del consumo di suolo, sul contenimento del consumo di suolo, sulla ricerca della sicurezza idrogeologica dei territorio, sulla ricerca della sicurezza idrogeologica dei territorio, sulla ricerca di coerenza tra le politiche urbanistiche locali, sulla ricerca di coerenza tra le politiche urbanistiche locali, sulla definizione di strategie di carattere sia generale, sia di settore, sulla definizione di strategie di carattere sia generale, sia di settore, sulla definizione di schemi strutturali di area vasta (sui temi delle infrastrutture viarie e ferroviarie, del verde,…) sulla definizione di schemi strutturali di area vasta (sui temi delle infrastrutture viarie e ferroviarie, del verde,…)
51 GLI ORGANI DELLA CITTA’ METROPOLITANA
52 Organi della Città Metropolitana Sono organi della Città Metropolitana, ai sensi della legge 56/2014: Sono organi della Città Metropolitana, ai sensi della legge 56/2014: Il/la Sindaco/a metropolitano/a; Il/la Sindaco/a metropolitano/a; il Consiglio metropolitano; il Consiglio metropolitano; la Conferenza metropolitana. la Conferenza metropolitana.
53 Sindaco Sindaco Il Sindaco è l’organo responsabile dell’amministrazione della Città Metropolitana, ha la rappresentanza legale dell’ente e rappresenta tutti i cittadini che fanno parte della comunità metropolitana. Il Sindaco è l’organo responsabile dell’amministrazione della Città Metropolitana, ha la rappresentanza legale dell’ente e rappresenta tutti i cittadini che fanno parte della comunità metropolitana.
54 funzioni rappresenta la Città Metropolitana; rappresenta la Città Metropolitana; convoca e presiede il Consiglio metropolitano e la Conferenza metropolitana; convoca e presiede il Consiglio metropolitano e la Conferenza metropolitana; sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all’esecuzione degli atti; sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all’esecuzione degli atti; adotta il regolamento sugli uffici e i servizi, sulla base dei criteri generali del Consiglio, e ne nomina i responsabili; attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione; adotta il regolamento sugli uffici e i servizi, sulla base dei criteri generali del Consiglio, e ne nomina i responsabili; attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione;
55 propone al Consiglio gli schemi di bilancio e delle relative variazioni; propone al Consiglio gli schemi di bilancio e delle relative variazioni; sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio, nomina, designa e revoca i rappresentanti della Città Metropolitana negli enti, aziende, società ed organismi comunque denominati; sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio, nomina, designa e revoca i rappresentanti della Città Metropolitana negli enti, aziende, società ed organismi comunque denominati;
56 adotta tutti gli atti non rientranti nella gestione amministrativa, finanziaria e tecnica spettante ai dirigenti, al Segretario o al Direttore generale, che non siano riservati dalla legge o dallo statuto al Consiglio o alla Conferenza Metropolitana; adotta tutti gli atti non rientranti nella gestione amministrativa, finanziaria e tecnica spettante ai dirigenti, al Segretario o al Direttore generale, che non siano riservati dalla legge o dallo statuto al Consiglio o alla Conferenza Metropolitana; può dichiarare gli atti immediatamente eseguibili. può dichiarare gli atti immediatamente eseguibili.
57 può in ogni caso sottoporre al parere del Consiglio metropolitano, alla Conferenza Metropolitana e/o all’Assemblea dei Sindaci delle zone omogenee, atti che rientrano nella propria competenza può in ogni caso sottoporre al parere del Consiglio metropolitano, alla Conferenza Metropolitana e/o all’Assemblea dei Sindaci delle zone omogenee, atti che rientrano nella propria competenza
58 linee programmatiche Entro 90 giorni dall’insediamento Entro 90 giorni dall’insediamento il Sindaco le presenta al Consiglio metropolitano il Sindaco le presenta al Consiglio metropolitano il Consiglio esprime eventuali orientamenti il Consiglio esprime eventuali orientamenti Nei 15 giorni successivi alla chiusura della discussione in Consiglio, il Sindaco adotta in via definitiva il programma del mandato. Nei 15 giorni successivi alla chiusura della discussione in Consiglio, il Sindaco adotta in via definitiva il programma del mandato. Anche i cittadini singoli o associati possono far pervenire le loro osservazioni e proposte. Anche i cittadini singoli o associati possono far pervenire le loro osservazioni e proposte.
59 Vicesindaco Il Sindaco nomina un Vicesindaco, dandone tempestiva comunicazione al Consiglio metropolitano, stabilendo le eventuali funzioni a lui delegate. Il Sindaco nomina un Vicesindaco, dandone tempestiva comunicazione al Consiglio metropolitano, stabilendo le eventuali funzioni a lui delegate. Il Vicesindaco esercita le funzioni del Sindaco in ogni caso in cui questi sia assente o ne sia impedito. Il Vicesindaco esercita le funzioni del Sindaco in ogni caso in cui questi sia assente o ne sia impedito.
60 Vicesindaco decade dalla carica quando la sua nomina sia revocata dal Sindaco Vicesindaco decade dalla carica quando la sua nomina sia revocata dal Sindaco Nel caso in cui il Sindaco decada dalla carica per cessazione dalla titolarità dell’incarico di Sindaco del proprio comune, il Vicesindaco rimane in carica fino all’insediamento del nuovo Sindaco Nel caso in cui il Sindaco decada dalla carica per cessazione dalla titolarità dell’incarico di Sindaco del proprio comune, il Vicesindaco rimane in carica fino all’insediamento del nuovo Sindaco
61 deleghe Il Sindaco può assegnare ad uno o più Consiglieri deleghe, definendone la natura e i contenuti Il Sindaco può assegnare ad uno o più Consiglieri deleghe, definendone la natura e i contenuti per materia, per materia, per ambito territoriale per ambito territoriale o per progetti. o per progetti.
62 Le deleghe possono comportare Le deleghe possono comportare l’attribuzione ai Consiglieri delegati del potere di compiere atti rientranti nelle competenze del Sindaco metropolitano e di sovrintendere alla loro esecuzione l’attribuzione ai Consiglieri delegati del potere di compiere atti rientranti nelle competenze del Sindaco metropolitano e di sovrintendere alla loro esecuzione le attività di referto al Consiglio in merito agli atti compiuti nel loro esercizio le attività di referto al Consiglio in merito agli atti compiuti nel loro esercizio
63 organismo di coordinamento Il Sindaco, il Vicesindaco e i consiglieri delegati si riuniscono in un organismo di coordinamento. Il Sindaco, il Vicesindaco e i consiglieri delegati si riuniscono in un organismo di coordinamento. L'organismo di coordinamento concorre alle elaborazione di politiche, atti e proposte da presentare al Consiglio, nonché al complessivo coordinamento delle attività della Città Metropolitana. L'organismo di coordinamento concorre alle elaborazione di politiche, atti e proposte da presentare al Consiglio, nonché al complessivo coordinamento delle attività della Città Metropolitana.
64 collegialità I consiglieri delegati ispirano la propria azione alla ricerca di concordia nelle decisioni, facendo ricorso a consultazioni preventive, preferendo le soluzioni che favoriscano la condivisione delle scelte, fornendo informazioni puntuali e tempestive sugli atti compiuti. I consiglieri delegati ispirano la propria azione alla ricerca di concordia nelle decisioni, facendo ricorso a consultazioni preventive, preferendo le soluzioni che favoriscano la condivisione delle scelte, fornendo informazioni puntuali e tempestive sugli atti compiuti.
65 Il Sindaco deve vigilare sull’esercizio concreto della delega, Il Sindaco deve vigilare sull’esercizio concreto della delega, impartendo direttive, impartendo direttive, avocando a sé specifici atti, avocando a sé specifici atti, sostituendosi al delegato in caso di inerzia, sostituendosi al delegato in caso di inerzia, revocando la delega stessa, con esplicita motivazione. revocando la delega stessa, con esplicita motivazione. Gli atti di delega e di revoca sono comunicati al Consiglio nella prima seduta utile. Gli atti di delega e di revoca sono comunicati al Consiglio nella prima seduta utile.
66 Consiglieri metropolitani Il Consiglio è composto dal Sindaco metropolitano, che lo presiede, e da 18 consiglieri, eletti, nel loro seno, dai sindaci e dai consiglieri comunali in carica. Il Consiglio è composto dal Sindaco metropolitano, che lo presiede, e da 18 consiglieri, eletti, nel loro seno, dai sindaci e dai consiglieri comunali in carica.
67 Elezione del Consiglio L’elezione del Consiglio si svolge secondo le modalità stabilite dalla legge dello Stato L’elezione del Consiglio si svolge secondo le modalità stabilite dalla legge dello Stato Il Consiglio metropolitano promuove e favorisce modalità elettorali che attraverso una adeguata distribuzione dei seggi elettorali sul territorio, favoriscano la più ampia rappresentatività di tutte le zone omogenee così come istituite dal presente Statuto, in considerazione della peculiarità territoriale della Città Metropolitana di Torino. Il Consiglio metropolitano promuove e favorisce modalità elettorali che attraverso una adeguata distribuzione dei seggi elettorali sul territorio, favoriscano la più ampia rappresentatività di tutte le zone omogenee così come istituite dal presente Statuto, in considerazione della peculiarità territoriale della Città Metropolitana di Torino.
68 Il Consiglio è dotato di autonomia finanziaria, funzionale e organizzativa. Il Consiglio è dotato di autonomia finanziaria, funzionale e organizzativa. Il funzionamento del Consiglio, nel quadro dei principi stabiliti dallo Statuto, è disciplinato dal regolamento, approvato a maggioranza assoluta dei suoi componenti, che disciplina altresì la gestione delle risorse assegnate per il suo funzionamento. Il funzionamento del Consiglio, nel quadro dei principi stabiliti dallo Statuto, è disciplinato dal regolamento, approvato a maggioranza assoluta dei suoi componenti, che disciplina altresì la gestione delle risorse assegnate per il suo funzionamento.
69 Il Consiglio è presieduto dal Sindaco metropolitano che lo convoca e ne fissa l’ordine del giorno. Il Consiglio è presieduto dal Sindaco metropolitano che lo convoca e ne fissa l’ordine del giorno. All’attività del Consigliosi applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di legge previste per i Consigli comunali All’attività del Consigliosi applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di legge previste per i Consigli comunali
70 Il Consiglio metropolitano è l’organo di indirizzo e di controllo politico- amministrativo della Città Metropolitana. Il Consiglio metropolitano è l’organo di indirizzo e di controllo politico- amministrativo della Città Metropolitana.
71 Competenze del Consiglio Il Consiglio metropolitano ha competenza sui seguenti atti fondamentali: Il Consiglio metropolitano ha competenza sui seguenti atti fondamentali: proposta alla Conferenza metropolitana dello Statuto e delle sue modifiche; proposta alla Conferenza metropolitana dello Statuto e delle sue modifiche; costituzione di zone omogenee, per specifiche funzioni e tenendo conto delle specificità territoriali costituzione di zone omogenee, per specifiche funzioni e tenendo conto delle specificità territoriali
72 adozione di un piano strategico triennale del territorio metropolitano da sottoporre al parere vincolante della Conferenza metropolitana, acquisito il parere obbligatorio dell’Assemblea dei Sindaci delle zone omogenee; adozione di un piano strategico triennale del territorio metropolitano da sottoporre al parere vincolante della Conferenza metropolitana, acquisito il parere obbligatorio dell’Assemblea dei Sindaci delle zone omogenee; aggiornamento annuale del piano strategico triennale del territorio metropolitano, acquisito il parere obbligatorio dell’Assemblea dei sindaci delle zone omogenee e della Conferenza metropolitana; aggiornamento annuale del piano strategico triennale del territorio metropolitano, acquisito il parere obbligatorio dell’Assemblea dei sindaci delle zone omogenee e della Conferenza metropolitana;
73 indirizzi, piani, programmi per la tutela e la valorizzazione dell'ambiente; indirizzi, piani, programmi per la tutela e la valorizzazione dell'ambiente; piani territoriali, ivi compresi quelli di coordinamento territoriale e quelli relativi alle strutture di comunicazione, alle reti di servizi e delle infrastrutture appartenenti alla competenza della comunità metropolitana, incluse quelle relative alla mobilità e alla viabilità; piani territoriali, ivi compresi quelli di coordinamento territoriale e quelli relativi alle strutture di comunicazione, alle reti di servizi e delle infrastrutture appartenenti alla competenza della comunità metropolitana, incluse quelle relative alla mobilità e alla viabilità;
74 indirizzi, piani e programmi per la promozione e il coordinamento dello sviluppo economico sociale, anche assicurando sostegno e supporto alle attività economiche, ambientali e di ricerca innovative e coerenti con la vocazione della Città Metropolitana come delineata nel piano strategico del territorio; indirizzi, piani e programmi per la promozione e il coordinamento dello sviluppo economico sociale, anche assicurando sostegno e supporto alle attività economiche, ambientali e di ricerca innovative e coerenti con la vocazione della Città Metropolitana come delineata nel piano strategico del territorio;
75 piani per sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici; piani per sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici; programmazione della rete scolastica, nel rispetto della programmazione regionale, definendo una linea di priorità per la salvaguardia della sicurezza delle scuole; programmazione della rete scolastica, nel rispetto della programmazione regionale, definendo una linea di priorità per la salvaguardia della sicurezza delle scuole;
76 indirizzi, piani e programmi per la promozione e il coordinamento dei sistemi di informatizzazione e di digitalizzazione in ambito metropolitano; indirizzi, piani e programmi per la promozione e il coordinamento dei sistemi di informatizzazione e di digitalizzazione in ambito metropolitano; adozione e modifiche degli statuti delle aziende speciali e degli enti partecipati; adozione e modifiche degli statuti delle aziende speciali e degli enti partecipati;
77 indirizzi relativi alle aziende pubbliche e agli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza; indirizzi relativi alle aziende pubbliche e agli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza; indirizzi sulla nomina, designazione e revoca dei rappresentanti della Città Metropolitana negli enti, aziende, società ed organismi comunque denominati; indirizzi sulla nomina, designazione e revoca dei rappresentanti della Città Metropolitana negli enti, aziende, società ed organismi comunque denominati;
78 criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi; criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi; approvazione delle convenzioni tra i comuni e la Città Metropolitana, partecipazione della Città stessa a eventuali forme associative e convenzioni anche con comuni esterni al suo territorio; approvazione delle convenzioni tra i comuni e la Città Metropolitana, partecipazione della Città stessa a eventuali forme associative e convenzioni anche con comuni esterni al suo territorio;
79 adozione, su proposta del Sindaco metropolitano, degli schemi di bilancio preventivo annuale e pluriennale e delle relative variazioni nonché del rendiconto della gestione. Gli schemi di bilancio preventivo annuale e pluriennale nonché il rendiconto della gestione devono essere sottoposti al parere della Conferenza metropolitana; adozione, su proposta del Sindaco metropolitano, degli schemi di bilancio preventivo annuale e pluriennale e delle relative variazioni nonché del rendiconto della gestione. Gli schemi di bilancio preventivo annuale e pluriennale nonché il rendiconto della gestione devono essere sottoposti al parere della Conferenza metropolitana;
80 approvazione della stipulazione di mutui, laddove non siano già espressamente previsti in atti a contenuto generale del Consiglio, aperture di credito ed erogazione di prestiti obbligazionari; approvazione della stipulazione di mutui, laddove non siano già espressamente previsti in atti a contenuto generale del Consiglio, aperture di credito ed erogazione di prestiti obbligazionari; deliberazioni sulle spese che impegnino i bilanci per esercizi successivi, escluse quelle relative alle locazioni di immobili e alla somministrazione e fornitura di beni e servizi a carattere continuativo deliberazioni sulle spese che impegnino i bilanci per esercizi successivi, escluse quelle relative alle locazioni di immobili e alla somministrazione e fornitura di beni e servizi a carattere continuativo
81 indirizzi e regolamenti relativi ai tributi di competenza della Città Metropolitana e alla disciplina generale delle tariffe relative all’utilizzazione di beni e servizi; indirizzi e regolamenti relativi ai tributi di competenza della Città Metropolitana e alla disciplina generale delle tariffe relative all’utilizzazione di beni e servizi; istituzione di apposite Consulte tematiche per l’implementazione della funzione “democrazia partecipata” più volte richiamata. istituzione di apposite Consulte tematiche per l’implementazione della funzione “democrazia partecipata” più volte richiamata. in generale: indirizzi, piani, programmi, regolamenti su tutte le funzioni che la legge attribuisce alle città metropolitane. in generale: indirizzi, piani, programmi, regolamenti su tutte le funzioni che la legge attribuisce alle città metropolitane.
82 Iniziativa delle deliberazioni L'iniziativa spetta: L'iniziativa spetta: Al Sindaco; Al Sindaco; a ciascun consigliere; a ciascun consigliere; alla Conferenza metropolitana; alla Conferenza metropolitana; a due o più consigli comunali o a una o più unioni dei comuni o unioni montane dei comuni, che rappresentino almeno il 3 per cento della popolazione residente della Città Metropolitana; a due o più consigli comunali o a una o più unioni dei comuni o unioni montane dei comuni, che rappresentino almeno il 3 per cento della popolazione residente della Città Metropolitana; ad almeno 10 consigli comunali; ad almeno 10 consigli comunali; a cittadini iscritti nelle liste elettorali dei comuni facenti parte del territorio della Città Metropolitana. a cittadini iscritti nelle liste elettorali dei comuni facenti parte del territorio della Città Metropolitana.
83 prerogative I consiglieri metropolitani hanno il dovere di esercitare con lealtà le loro funzioni e decadono dalla carica nei casi previsti dalle leggi e dal regolamento del Consiglio. I consiglieri metropolitani hanno il dovere di esercitare con lealtà le loro funzioni e decadono dalla carica nei casi previsti dalle leggi e dal regolamento del Consiglio. I consiglieri metropolitani hanno diritto: I consiglieri metropolitani hanno diritto: di ottenere dagli uffici della Città Metropolitana, nonché dagli enti partecipati o comunque dipendenti e dai gestori di pubblici servizi di interesse generale tutte le notizie ed informazioni in loro possesso, utili all'espletamento del loro mandato, anche tramite la disponibilità di strumentazione informatica per l'accesso alle informazioni; di ottenere dagli uffici della Città Metropolitana, nonché dagli enti partecipati o comunque dipendenti e dai gestori di pubblici servizi di interesse generale tutte le notizie ed informazioni in loro possesso, utili all'espletamento del loro mandato, anche tramite la disponibilità di strumentazione informatica per l'accesso alle informazioni;
84 Di analogo diritto godono i consiglieri dei comuni ricompresi nel territorio metropolitano, rispetto agli uffici e alle istituzioni della Città Metropolitana. Gli accordi di reciprocità fra Città Metropolitana e comuni specificano a chi spetti, e secondo quali regole, valutare l’accettabilità delle richieste presentate alle funzioni istituzionali del richiedente verificandone la rispondenza alle leggi ed ai regolamenti applicabili. Di analogo diritto godono i consiglieri dei comuni ricompresi nel territorio metropolitano, rispetto agli uffici e alle istituzioni della Città Metropolitana. Gli accordi di reciprocità fra Città Metropolitana e comuni specificano a chi spetti, e secondo quali regole, valutare l’accettabilità delle richieste presentate alle funzioni istituzionali del richiedente verificandone la rispondenza alle leggi ed ai regolamenti applicabili.
85 di chiedere la convocazione del Consiglio metropolitano nel numero e secondo le modalità stabilite dalla legge, indicando le questioni di competenza del Consiglio medesimo che il/la Sindaco/a metropolitano/a deve inserire nell'ordine del giorno e discutere nella prima seduta; di chiedere la convocazione del Consiglio metropolitano nel numero e secondo le modalità stabilite dalla legge, indicando le questioni di competenza del Consiglio medesimo che il/la Sindaco/a metropolitano/a deve inserire nell'ordine del giorno e discutere nella prima seduta; di esercitare, anche singolarmente, l'iniziativa su ogni oggetto di competenza deliberativa del Consiglio, e per quanto attiene l'indirizzo ed il controllo su tutte le questioni di competenza istituzionale della Città Metropolitana, tramite la formulazione di questioni o di proposte di provvedimenti da adottarsi dal Consiglio o di emendamenti; di esercitare, anche singolarmente, l'iniziativa su ogni oggetto di competenza deliberativa del Consiglio, e per quanto attiene l'indirizzo ed il controllo su tutte le questioni di competenza istituzionale della Città Metropolitana, tramite la formulazione di questioni o di proposte di provvedimenti da adottarsi dal Consiglio o di emendamenti; di presentare interrogazioni, interpellanze e mozioni, alle quali, secondo le previsioni del regolamento consiliare, deve essere data sollecitamente, e comunque entro trenta giorni, risposta scritta o risposta verbale in aula o in commissione. di presentare interrogazioni, interpellanze e mozioni, alle quali, secondo le previsioni del regolamento consiliare, deve essere data sollecitamente, e comunque entro trenta giorni, risposta scritta o risposta verbale in aula o in commissione.
86 Conferenza metropolitana La Conferenza metropolitana è l’organo collegiale composto da tutti i sindaci dei comuni compresi nella Città Metropolitana, con poteri propositivi, consultivi, nonché deliberativi in relazione alla approvazione dello Statuto e delle modifiche statutarie, ai sensi dell’art. 1, commi 8 e 9, della legge n. 56/2014. La Conferenza metropolitana è l’organo collegiale composto da tutti i sindaci dei comuni compresi nella Città Metropolitana, con poteri propositivi, consultivi, nonché deliberativi in relazione alla approvazione dello Statuto e delle modifiche statutarie, ai sensi dell’art. 1, commi 8 e 9, della legge n. 56/2014.
87 funzioni La Conferenza metropolitana svolge funzioni consultive in relazione ad ogni oggetto di interesse della Città Metropolitana, su richiesta del Sindaco o del Consiglio metropolitano. Qualora il Consiglio metropolitano non intenda conformarsi al parere della Conferenza metropolitana è tenuto a darne adeguata motivazione. La Conferenza metropolitana svolge funzioni consultive in relazione ad ogni oggetto di interesse della Città Metropolitana, su richiesta del Sindaco o del Consiglio metropolitano. Qualora il Consiglio metropolitano non intenda conformarsi al parere della Conferenza metropolitana è tenuto a darne adeguata motivazione.
88 In particolare la Conferenza metropolitana, esprime il parere vincolante sull’adozione del Piano Strategico e del Piano territoriale proposti dal Consiglio metropolitano, con i voti che rappresentino almeno la maggioranza assoluta dei presenti. In particolare la Conferenza metropolitana, esprime il parere vincolante sull’adozione del Piano Strategico e del Piano territoriale proposti dal Consiglio metropolitano, con i voti che rappresentino almeno la maggioranza assoluta dei presenti.
89 La Conferenza metropolitana delibera in materia di Statuto ed esprime il parere obbligatorio sugli schemi di bilancio con le modalità previste dall’art. 1, comma 8, della legge n. 56/2014. La Conferenza metropolitana delibera in materia di Statuto ed esprime il parere obbligatorio sugli schemi di bilancio con le modalità previste dall’art. 1, comma 8, della legge n. 56/2014.
90 Per non bloccare un adempimento (approvazione del bilancio), previsto per legge in tempi predeterminati, nel caso in cui il parere non venga espresso dalla Conferenza Metropolitana entro 30 giorni dalla data di convocazione per il bilancio preventivo e di 10 giorni per il rendiconto della gestione, il Consiglio può procedere all’approvazione del bilancio preventivo e del rendiconto della gestione anche in assenza dello stesso. Per non bloccare un adempimento (approvazione del bilancio), previsto per legge in tempi predeterminati, nel caso in cui il parere non venga espresso dalla Conferenza Metropolitana entro 30 giorni dalla data di convocazione per il bilancio preventivo e di 10 giorni per il rendiconto della gestione, il Consiglio può procedere all’approvazione del bilancio preventivo e del rendiconto della gestione anche in assenza dello stesso.
91 la Conferenza, quando esprime parere vincolante, assume le proprie deliberazioni a maggioranza dei voti, sempre che questi rappresentino almeno un terzo dei comuni e la maggioranza della popolazione complessivamente residente. In tutti gli altri casi la Conferenza vota a maggioranza dei presenti, che devono comunque essere pari alla metà più uno dei componenti. la Conferenza, quando esprime parere vincolante, assume le proprie deliberazioni a maggioranza dei voti, sempre che questi rappresentino almeno un terzo dei comuni e la maggioranza della popolazione complessivamente residente. In tutti gli altri casi la Conferenza vota a maggioranza dei presenti, che devono comunque essere pari alla metà più uno dei componenti.
92 Rapporti tra Città Metropolitana e comuni o unioni di comuni
93 Zone omogenee In considerazione del fatto che la Città Metropolitana di Torino è caratterizzata da una estesa dimensione territoriale e da una grande frammentazione amministrativa e tenuto conto delle caratteristiche di policentrismo degli insediamenti socio demografici, delle localizzazioni produttive, del sistema ambientale e delle relazioni economiche, culturali e del rapporto estensione territorio/popolazione … In considerazione del fatto che la Città Metropolitana di Torino è caratterizzata da una estesa dimensione territoriale e da una grande frammentazione amministrativa e tenuto conto delle caratteristiche di policentrismo degli insediamenti socio demografici, delle localizzazioni produttive, del sistema ambientale e delle relazioni economiche, culturali e del rapporto estensione territorio/popolazione …
94 zone omogenee la Città Metropolitana è costituita da zone omogenee caratterizzate da contiguità territoriale e con una popolazione non inferiore a abitanti. la Città Metropolitana è costituita da zone omogenee caratterizzate da contiguità territoriale e con una popolazione non inferiore a abitanti. Le zone omogenee sono istituite dal Consiglio metropolitano, sentiti preliminarmente i Comuni coinvolti, e sentita la Conferenza metropolitana, secondo quanto previsto dalla legge Le zone omogenee sono istituite dal Consiglio metropolitano, sentiti preliminarmente i Comuni coinvolti, e sentita la Conferenza metropolitana, secondo quanto previsto dalla legge
95 Al fine di consentire una efficace partecipazione e condivisione dei comuni al governo della Città Metropolitana, le zone omogenee costituiscono articolazione operativa della Conferenza metropolitana. Al fine di consentire una efficace partecipazione e condivisione dei comuni al governo della Città Metropolitana, le zone omogenee costituiscono articolazione operativa della Conferenza metropolitana. Esse esprimono pareri sugli atti del Consiglio metropolitano che le riguardano specificatamente e partecipano alla formazione condivisa del Piano strategico e del Piano territoriale metropolitano, secondo modalità stabilite dal regolamento sulle zone omogenee. Esse esprimono pareri sugli atti del Consiglio metropolitano che le riguardano specificatamente e partecipano alla formazione condivisa del Piano strategico e del Piano territoriale metropolitano, secondo modalità stabilite dal regolamento sulle zone omogenee.
96 Le zone omogenee costituiscono altresì articolazione sul territorio delle attività e dei servizi decentrabili della Città Metropolitana e possono divenire ambito ottimale per l’organizzazione in forma associata di servizi comunali e per l’esercizio delegato di funzioni di competenza metropolitana. Le zone omogenee costituiscono altresì articolazione sul territorio delle attività e dei servizi decentrabili della Città Metropolitana e possono divenire ambito ottimale per l’organizzazione in forma associata di servizi comunali e per l’esercizio delegato di funzioni di competenza metropolitana.
97 Le zone omogenee sono disciplinate da apposito regolamento approvato dal Consiglio metropolitano, sentita la Conferenza metropolitana. Le zone omogenee sono disciplinate da apposito regolamento approvato dal Consiglio metropolitano, sentita la Conferenza metropolitana. Eventuali modifiche all'intesa costitutiva delle zone omogenee, ovvero alla delimitazione delle stesse, non comportano modificazioni dello Statuto. Eventuali modifiche all'intesa costitutiva delle zone omogenee, ovvero alla delimitazione delle stesse, non comportano modificazioni dello Statuto.
98 Assemblea dei Sindaci Ogni zona omogenea è retta dall’Assemblea dei Sindaci dei comuni facenti parte della singola zona omogenea che nomina nel proprio seno un portavoce, come previsto dal regolamento di cui al comma 4. Ogni zona omogenea è retta dall’Assemblea dei Sindaci dei comuni facenti parte della singola zona omogenea che nomina nel proprio seno un portavoce, come previsto dal regolamento di cui al comma 4.
99 Collegio dei portavoce E’ istituito il Collegio dei portavoce che svolge funzioni di coordinamento tra le zone omogenee e gli organi della Città Metropolitana. E’ istituito il Collegio dei portavoce che svolge funzioni di coordinamento tra le zone omogenee e gli organi della Città Metropolitana.
100 La Città Metropolitana può esercitare le proprie funzioni amministrative in forma decentrata, mediante l’organizzazione presso le zone omogenee di uffici comuni con le amministrazioni comunali e le unioni di comuni. La Città Metropolitana può esercitare le proprie funzioni amministrative in forma decentrata, mediante l’organizzazione presso le zone omogenee di uffici comuni con le amministrazioni comunali e le unioni di comuni.
101 unione e fusione tra i comuni Ai fini di un’ottimale organizzazione dei servizi sul territorio, la Città Metropolitana sostiene e promuove, anche mediante l’impiego di proprie strutture e risorse umane, i processi di unione e di fusione tra i comuni delle singole zone omogenee, favorendo la progressiva aggregazione e semplificazione delle diverse forme associative tra i comuni, anche attraverso convenzioni tra zone omogenee attigue. Ai fini di un’ottimale organizzazione dei servizi sul territorio, la Città Metropolitana sostiene e promuove, anche mediante l’impiego di proprie strutture e risorse umane, i processi di unione e di fusione tra i comuni delle singole zone omogenee, favorendo la progressiva aggregazione e semplificazione delle diverse forme associative tra i comuni, anche attraverso convenzioni tra zone omogenee attigue.
102 Trasferimento di funzioni Il Consiglio metropolitano, su proposta del Sindaco, può Il Consiglio metropolitano, su proposta del Sindaco, può trasferire specifiche funzioni della Città Metropolitana alle zone omogenee sulla base delle singole specificità territoriali e a condizione che le stesse trasferire specifiche funzioni della Città Metropolitana alle zone omogenee sulla base delle singole specificità territoriali e a condizione che le stesse costituiscano e rendano operativa una sola unione di comuni comprendente la totalità del territorio di riferimento, costituiscano e rendano operativa una sola unione di comuni comprendente la totalità del territorio di riferimento, ovvero federino l’intero territorio mediante una o più convenzioni tra unioni di comuni e/o comuni. ovvero federino l’intero territorio mediante una o più convenzioni tra unioni di comuni e/o comuni.
103 nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza, possono essere conferite funzioni della Città Metropolitana a nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza, possono essere conferite funzioni della Città Metropolitana a comuni singoli comuni singoli unioni di comuni unioni di comuni convenzioni plurifunzionali, convenzioni plurifunzionali, purché aventi popolazione superiore a abitanti. La deliberazione del Consiglio individua le risorse umane, finanziarie e strumentali connesse all’esercizio delle funzioni conferite La deliberazione del Consiglio individua le risorse umane, finanziarie e strumentali connesse all’esercizio delle funzioni conferite
104 All’attuazione della delibera consiliare provvede il Sindaco tramite convenzione tra la Città Metropolitana e i Comuni, le Unioni di comuni, i comuni convenzionati o le Zone Omogenee interessate, precisando All’attuazione della delibera consiliare provvede il Sindaco tramite convenzione tra la Città Metropolitana e i Comuni, le Unioni di comuni, i comuni convenzionati o le Zone Omogenee interessate, precisando la durata dei conferimenti la durata dei conferimenti i compiti di coordinamento e vigilanza riservati alla Città Metropolitana i compiti di coordinamento e vigilanza riservati alla Città Metropolitana le risorse le risorse
105 Rapporti convenzionali di avvalimento o delega tra la Città Metropolitana e i comuni o le loro unioni
106 avvalimento il Consiglio metropolitano può deliberare l’avvalimento in favore della Città Metropolitana o, viceversa, in favore dei comuni o delle unioni di comuni interessate, delle rispettive strutture, al fine di esercitare in forma congiunta funzioni dei due livelli di governo. il Consiglio metropolitano può deliberare l’avvalimento in favore della Città Metropolitana o, viceversa, in favore dei comuni o delle unioni di comuni interessate, delle rispettive strutture, al fine di esercitare in forma congiunta funzioni dei due livelli di governo. Nelle convenzioni sono disciplinati gli aspetti organizzativi del rapporto di avvalimento Nelle convenzioni sono disciplinati gli aspetti organizzativi del rapporto di avvalimento
107 delega dell’esercizio di funzioni Le convenzioni sono stipulate dal Sindaco e delle stesse viene data tempestiva comunicazione al Consiglio metropolitano. Le convenzioni sono stipulate dal Sindaco e delle stesse viene data tempestiva comunicazione al Consiglio metropolitano. In alternativa all’avvalimento, le convenzioni di cui possono prevedere la delega dell’esercizio di funzioni dei comuni da essi, ovvero dalle proprie unioni, alle strutture della Città Metropolitana, che ne diventa capofila In alternativa all’avvalimento, le convenzioni di cui possono prevedere la delega dell’esercizio di funzioni dei comuni da essi, ovvero dalle proprie unioni, alle strutture della Città Metropolitana, che ne diventa capofila
108 Accordi, intese e altre forme di collaborazione tra Città Metropolitana e comuni La Città Metropolitana può stipulare accordi, intese e altre forme di cooperazione e collaborazione con i comuni del territorio ai fini La Città Metropolitana può stipulare accordi, intese e altre forme di cooperazione e collaborazione con i comuni del territorio ai fini della organizzazione e gestione comune di servizi della organizzazione e gestione comune di servizi della gestione coordinata e condivisa dell’esercizio delle rispettive funzioni della gestione coordinata e condivisa dell’esercizio delle rispettive funzioni della realizzazione di opere pubbliche di comune interesse della realizzazione di opere pubbliche di comune interesse Gli accordi e altri atti previsti dal comma precedente sono adottati dal Consiglio metropolitano, su proposta del Sindaco Gli accordi e altri atti previsti dal comma precedente sono adottati dal Consiglio metropolitano, su proposta del Sindaco
109 Assistenza tecnico-amministrativa ai comuni e cooperazione metropolitana gestione e valorizzazione delle risorse umane gestione e valorizzazione delle risorse umane prevenzione della corruzione e promozione della trasparenza prevenzione della corruzione e promozione della trasparenza appalti ed acquisti, di gestione di reti e servizi informatici e realizzazione di opere pubbliche appalti ed acquisti, di gestione di reti e servizi informatici e realizzazione di opere pubbliche pianificazione territoriale ed urbanistica pianificazione territoriale ed urbanistica
110 Accordi tra Città Metropolitana, Comuni e unioni di comuni esterni al territorio metropolitano Accordi tra Città Metropolitana, Comuni e unioni di comuni esterni al territorio metropolitano
111 IL GRADO DI DEMOCRATICITA’ CON PARTICOLARE RIGUARDO ALL’ELEZIONE DIRETTA DEL SINDACO METROPOLITANO ALL’ELEZIONE DIRETTA DEL SINDACO METROPOLITANO ALL’INTRODUZIONE DI ISTITUTI ALL’INTRODUZIONE DI ISTITUTI DI DEMOCRAZIA DIRETTA DI DEMOCRAZIA DIRETTA
112 elezione diretta del Sindaco L’elezione diretta del Sindaco non risulta allo stato possibile, perché non si configura per la Città Metropolitana di Torino nessuna delle due condizioni, alternativamente necessarie, ai sensi di quanto disposto dall’art. 1, comma 22, della Legge 56/2014: L’elezione diretta del Sindaco non risulta allo stato possibile, perché non si configura per la Città Metropolitana di Torino nessuna delle due condizioni, alternativamente necessarie, ai sensi di quanto disposto dall’art. 1, comma 22, della Legge 56/2014: l’articolazione del comune capoluogo in più comuni a seguito di referendum l’articolazione del comune capoluogo in più comuni a seguito di referendum una popolazione superiore a tre milioni di abitanti. una popolazione superiore a tre milioni di abitanti.
113 il contesto l’attenzione per la rappresentatività dei territori l’attenzione per la rappresentatività dei territori il loro coinvolgimento sia in fase di programmazione che di decisione il loro coinvolgimento sia in fase di programmazione che di decisione la centralità delle aree omogenee rispetto al comune capoluogo, la centralità delle aree omogenee rispetto al comune capoluogo, sono tutti strumenti che lo Statuto appronta per recuperare lo squilibrio tra i territori più distanti e con peculiarità diverse, per la effettiva omogenizzazione dell’intero contesto amministrato
114 strumenti di democrazia diretta lo statuto prevede lo statuto prevede la partecipazione popolare, la partecipazione popolare, il referendum consultivo, il referendum consultivo, le forme di consultazione e la democrazia in rete, le forme di consultazione e la democrazia in rete, con una disciplina di dettaglio da adottare mediante regolamento
115 principio del coinvolgimento Si prevede che la Città metropolitana informa la sua attività al principio del coinvolgimento e della più ampia consultazione dei comuni, singoli o associati, e delle comunità ricomprese nel suo territorio e, al fine di assicurare un costante contatto fra l’ente e i cittadini, adotta un regolamento sulla democrazia partecipata che disciplina i casi e le modalità in cui possono essere attuate forme di consultazione e di referendum popolare. Si prevede che la Città metropolitana informa la sua attività al principio del coinvolgimento e della più ampia consultazione dei comuni, singoli o associati, e delle comunità ricomprese nel suo territorio e, al fine di assicurare un costante contatto fra l’ente e i cittadini, adotta un regolamento sulla democrazia partecipata che disciplina i casi e le modalità in cui possono essere attuate forme di consultazione e di referendum popolare.
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