Francesca Grassi © CO.IN.FO – Franco Bochicchio e Francesca Grassi
È la comunicazione che trae impulso dalla propria volontà. Deriva infatti dal latino SPONTE, ovvero volontà, impulso. È dunque la modalità “istintiva” che utilizziamo per entrare in contatto con gli altri. È la comunicazione propriamente volta, tesa, diretta ad un preciso obiettivo. Deriva infatti dal latino INTÈNDERE, composto da IN verso e TENDERE, ovvero dirigere, volgere i sensi, l’animo, le cure, la mente ad un dato termine. È dunque la modalità “guidata” che mettiamo in pratica per entrare in relazione con gli altri.
Francesca Grassi © CO.IN.FO – Franco Bochicchio e Francesca Grassi
IMPOSSIBILITÀ DELLA NON-COMUNICAZIONE Mi vorrà dire che è stanco? La comunicazione spontanea esiste sempre, a obiettivi impliciti e dunque ampi margini di interpretazione. La comunicazione intenzionale esiste solo in presenza di un obiettivo esplicito e in assenza di spazi interpretativi..
Francesca Grassi © CO.IN.FO – Franco Bochicchio e Francesca Grassi META-COMUNICAZIONE Se contenuto e relazione sono coerenti, la comunicazione non presenta ostacoli. Se non c’è coerenza tra ciò che viene detto e come viene detto, siamo portati a credere maggiormente alla relazione (COME) che al contenuto (COSA). La comunicazione intenzionale deve essere coerente.
Francesca Grassi © CO.IN.FO – Franco Bochicchio e Francesca Grassi MODALITÀ COMUNICATIVE Ti amo Utilizziamo in modo privilegiato: la modalità verbale per comunicare contenuti, la modalità non verbale per comunicare relazioni. La comunicazione verbale è volontaria e sotto il nostro diretto controllo. La comunicazione non verbale è spontanea e sfugge in buona parte al nostro controllo..
Francesca Grassi © CO.IN.FO – Franco Bochicchio e Francesca Grassi EMPATIA Ho ragione io!! No, Io! L’empatia è la capacità di “mettersi nei panni dell’altro”, e comprendere meglio il suo punto di vista. Riconoscere unicamente il proprio punto di vista significa solo “comunicare se stessi” e non comunicare con gli altri.