EPILESSIA Il termine "epilessia", che deriva dal greco "epilambanein" (essere sopraffatti, essere colti di sorpresa), sta ad indicare una modalità di reazione.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI
Advertisements

MENINGITI E ENCEFALITI
VOCAL EMERGENCY SYSTEM ( VES)
Documentazione scientifica aziendale
Gruppo tecnico regionale emergenze infettive Piano per lorganizzazione regionale della risposta alle emergenze infettive deliberato dalla Giunta regionale.
L’epilessia è una affezione frequente
DEFINIZIONE TIPOLOGIA MODALITA’ DI RICHIESTA
Dott.ssa Elisabetta Muccioli
Dott.ssa Elisabetta Muccioli
STORIOGRAFIA 1817 JAMES PARKINSON 1967 COTZIAS.
Terapia farmacologica del diabete
RITARDO MENTALE LIEVE Aspetti Generali
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento: Dislessia e Disortografia
Le Emorragie intracraniche
Il Papillomavirus Umano (HPV)
FIRE-AICE. Bando 2012 per lassegnazione di fondi a progetti di ricerca in:Epilessia farmaco resistente: Meccanismi fisiopatologici, aspetti clinici e nuovi.
Dissecting the effect of therapy in a rat model of human focal cortical dysplasia (Effetto della terapia anti-epilettica in un modello animale di displasia.
Dott.ssa Luciana Tramacere Dott. Gianni Fonti
(Eventuale sostituzione)
SINTOMI NEUROLOGICI FOCALI
PROBLEMI / SINTOMI COMUNI NEI PAZIENTI AFFETTI DA DISTURBI NEUROLOGICI – 1/3 DISTURBO DI COSCIENZA DETERIORAMENTO DELLA MEMORIA, DELL’INTELLETTO, DEL COMPORTAMENTO.
Una malattia rara e quasi “sconosciuta”
L’emofilia.
Le epilessie.
CARATTERIZZAZIONE DI NUOVI MECCANISMI CHE SOTTENDONO
Dieci semplici regole per migliorare la comunicazione medico-paziente Non esprimere mai troppi concetti contemporaneamente. Quando si parla.
Basi epidemiologiche ed inquadramento diagnostico
CHE COS’E’ QUESTO DIABETE ?
Sindrome Metabolica 1.
Cefalea Sintomo o Malattia ?.
TRAUMI CRANICI INCIDENZA
UNIVERSITA’ DI CATANIA
Epilessia Dott.ssa Maria Riello. L'epilessia è una sindrome caratterizzata dalla ripetizione di crisi epilettiche dovute all'iperattività di alcune cellule.
LA CORTECCIA CEREBRALE
Dr Ettore Beghi Seminario per gli studenti di medicina
CROCE VERDE PORTO S ELPIDIO ARGOMENTI ARGOMENTI IL CUORE IL CUORE EMERGENZE EMERGENZE CARDIACHE CARDIACHE STATO DI SHOCK STATO DI SHOCK EDEMA POLMONARE.
Laboratorio area psicologica
Il Cannabidiolo nelle epilessie farmaco-resistenti infantili
Staminali e Diabete L’utilizzo delle cellule staminali per la cura del diabete e i vantaggi per le persone affette dalla malattia.
Urgenze ed Emergenze Neurologiche
ALLERGIE L’ allergia è un malfunzionamento del sistema immunitario che provoca una reazione contro sostanze di norma innocue, chiamate allergeni. Dott.ssa.
Jalal Nazih ed Ivan Rizzato
Cenni di epidemiologia
Epilessia a scuola.
OSSA E ARTICOLAZIONI ALCUNE MALATTIE.
Colite La sindrome del colon irritabile (IBS, Irritable bowel syndrome in inglese) è un disturbo che tra i suoi sintomi più frequenti annovera crampi,
APPROPRIATEZZA TERAPEUTICA E ADERENZA ALLA TERAPIA
MALATTIE CARDIOVASCOLARI
Le Malattie Cardiovascolari
Fibromialgia La fibromialgia muscolare si verifica nel 90% dei casi portando fatica e spossatezza ai soggetti colpiti, conseguenza derivata dalla difficoltà.
Ipertensione Resistente. IPERTENSIONE RESISTENTE: UNA «MALATTIA SOCIALE» Un miliardo di persone nel mondo soffre di Ipertensione e si stima di raggiungere.
FARMACI A SCUOLA DIABETE MELLITO SCANZANO JONICO 11 e 14 APRILE 2014
LA SCLEROSI MULTIPLA (S.M)
DISTURBI METABOLICI Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana
EDUCAZIONE DEL PAZIENTE E SOMMINISTRAZIONE DELLE CURE
UN GENE UNA MALATTIA ETEROGENEITÀ GENETICA TEST DI COMPLEMENTAZIONE
La dimensione del problema
24 MAGGIO 2014.
Disturbi comportamentali e levetiracetam in pazienti con neoplasia cerebrale ed epilessia: uno studio retrospettivo P. Casiraghi°, S. Bellocchi°, M. Polosa°,
NPI e Patologie prevalenti peculiari
manifestazioni parossistiche
Donata Rodi 16 febbraio 2012.
IL CLOPIDOGREL NEL PAZIENTE CON PREGRESSO STROKE Damiano Parretti
Carla Antoniotti a.a.2015/2016.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO
Epilessia, assunzione di farmaci e difficoltà di apprendimento
Donata Rodi 6 febbraio 2013.
Cause delle lesioni cerebrali. Tumori cerebrali Il tumore o neoplasia è una massa cerebrale che cresce indipendentemente dal resto del corpo: Meningiomi.
Cos'è la febbre? La febbre è un aumento della temperatura corporea superiore ai 37°C se misurata per via cutanea (ascellare), o superiore ai 37,5°C se.
Encefalopatie evolutive. Rappresentano dal 20 al 40 % delle encefalopatie su base genetica Ne sono fino ad ora individuate circa 200 entità cliniche Hanno.
Transcript della presentazione:

EPILESSIA Il termine "epilessia", che deriva dal greco "epilambanein" (essere sopraffatti, essere colti di sorpresa), sta ad indicare una modalità di reazione del Sistema Nervoso Centrale a diversi stimoli. L' epilessia, o meglio le epilessie, visto che se ne conoscono oltre 40 tipi, sono definite sulla base di due criteri: - Clinico, vale a dire la presenza delle crisi - Evolutivo, cioè la tendenza al ripetersi delle crisi

UN PO’ DI STORIA… Gli egizi: il geroglifico NSJT = epilessia E quale è quei che cade, e non sa como, per forza di demon ch’a terra il tira o d’altra oppilazion che lega l’omo, quando si leva, che intorno si mira tutto smarrito dalla grand’angoscia ch’egli ha sofferta, e guardando sospira Dante descrive una crisi convulsiva “La Divina Commedia” (1302-1321), Inferno, Canto XXIV, 112-117 Si dice soffrissero di tale patologia grandi personaggi, come Alessandro Magno, Giulio Cesare, Giovanna D’Arco o Napoleone; certamente ne soffrivano Dostoewski, Flaubert, Paganini, van Gogh, una prova che l’epilessia non lede le capacità intellettive, né il rendimento nella vita pratica

EZIOLOGIA Le epilessie interessano l'1 per cento della popolazione italiana, oltre 500.000 persone. L'incidenza è di 50 nuovi casi per ogni 100.000 persone ogni anno, vale a dire circa 25.000 nuove unità all'anno. Possono insorgere a qualsiasi età; in circa l'80 per cento dei casi, tuttavia, le crisi iniziano prima dei 20 anni, nell'infanzia e nell'adolescenza. L'epilessia è pertanto un problema di vasta rilevanza tanto che in Italia è stata riconosciuta come malattia sociale nel 1965. In base all’origine o eziologia dell’epilessia si distinguono tre grandi classi: epilessie idiopatiche o primarie, epilessie sintomatiche o secondarie ed epilessie criptogenetiche (cioè la cui origine non è identificata)

Le crisi epilettiche sono sempre dovute alla presenza di un gruppo più o meno grande di cellule nervose che tendono ad avere una attività eccessiva, comunemente definita come "ipereccitabilità". Se paragoniamo le cellule nervose nel loro complesso ad una complicata rete elettrica, possiamo grossolanamente assimilare l'origine della crisi ad una piccola "scarica" elettrica eccessiva ed incontrollata che inizia all'improvviso, generalmente finisce rapidamente ed abitualmente non lascia nessuna conseguenza

Tale scarica eccessiva può coinvolgere un numero limitato di cellule nervose, come nelle epilessie focali, o essere un fenomeno diffuso ad ampie aree della corteccia cerebrale, come nelle epilessie generalizzate Foto: Neuroni

EPILESSIE IDIOPATICHE O PRIMARIE Sono epilessie per le quali si riconosce quasi sempre un'origine genetica. Sono caratterizzate dall'assenza di malattie metaboliche o strutturali del cervello all'origine del disturbo e da un quadro neurologico del tutto normale nei periodi intercritici, cioè negli intervalli tra le crisi. Il fatto che la struttura del cervello sia normale suggerisce che le epilessie idiopatiche o primarie siano di tipo benigno, cioè che le crisi siano facilmente controllabili con la terapia e in un'elevata percentuale di casi, la terapia potrà essere sospesa dopo qualche anno senza che si ripresentino le crisi. Il Grande male, sebbene caratterizzato da crisi che possono apparire spaventose, appartiene il più delle volte a questa categoria

EPILESSIE SINTOMATICHE O SECONDARIE Sono forme epilettiche per le quali si riconosce un'origine malformativa o patologica del cervello. È evidente dal nome stesso (secondarie) che in queste epilessie le crisi sono il segno, la conseguenza, di un problema sottostante, un disordine a livello dei neuroni. Mentre nei bambini, sette volte su dieci, le epilessie sono di tipo idiopatico-primario, quindi benigne, quando l'epilessia insorge in età adulta è molto spesso sintomatica e le cause più frequenti sono i traumi cranici, i tumori cerebrali o esiti di interventi chirurgici al cervello, l'ictus (infarto cerebrale o emorragia cerebrale) e il morbo di Alzheimer, caratterizzato dalla degenerazione del cervello e da disturbi metabolici, cioè malfunzionamento dei reni o del fegato o del pancreas, con aumento delle sostanze tossiche nel sangue

EPILESSIE CRIPTOGENETICHE Si tratta di forme epilettiche di cui non si conosce l'origine, ma che si suppone derivino da alterazioni strutturali del cervello. Infatti, sono caratterizzate da un grave quadro di alterazioni neurologiche e dalla presenza di più tipi di crisi contemporaneamente. Si manifestano nella primissima infanzia e hanno generalmente una prognosi non buona per quanto riguarda il controllo delle crisi e lo sviluppo del bambino. Vi sono, poi, condizioni patologiche diverse dall'epilessia che possono causare l'insorgenza di crisi tonico-cloniche. Queste condizioni sono: diabete - infezioni cerebrali (meningite, encefalite) colpo di calore – avvelenamento - ipoglicemia (livelli di zucchero nel sangue molto bassi) - febbre alta - traumi cranici. In tutti questi casi, l'insorgenza di una crisi epilettica è segno di estremo aggravamento della malattia e richiede immediato ricorso al Pronto Soccorso

E’ DAVVERO EPILESSIA?... Il fatto che una persona abbia avuto una crisi epilettica non significa che sia affetta da epilessia. Le crisi epilettiche, infatti, sono sintomo di un malfunzionamento del cervello, che può dipendere, come abbiamo visto, anche da cause metaboliche risolvibili. Si può parlare di epilessia (o meglio ancora di sindrome epilettica) quando vi è una tendenza ad avere crisi ricorrenti. In pratica questo significa che non è mai sufficiente una crisi convulsiva per poter far diagnosi di epilessia. Le crisi devono essersi ripetute nel tempo. La diagnosi di epilessia e il riconoscimento del tipo di epilessia si basano sull'anamnesi, che può mettere in luce una familiarità, traumi cranici o vascolari; sull'attento esame fisico del paziente da parte di un neurologo e sull'esecuzione di alcuni esami strumentali di cui il più importante è l'elettroencefalogramma (EEG)

COME SI CURA L’EPILESSIA - 1 - La terapia dell'epilessia si fonda sul principio di cercare di ottenere la completa libertà dalle crisi, ma senza compromettere eccessivamente la funzionalità del paziente con gli effetti collaterali dei farmaci anticonvulsivanti. La terapia farmacologica dell'epilessia viene sempre iniziata con un solo farmaco del quale vengono aumentate gradualmente le dosi fino a raggiungere la completa libertà dalle crisi o fino a che insorgono effetti collaterali che vengono giudicati eccessivi. Se il primo farmaco non è sufficientemente efficace o non è abbastanza ben tollerato si passa a un altro farmaco, sempre usato da solo.

COME SI CURA L’EPILESSIA - 2 - È soltanto dopo aver provato due o tre farmaci da soli (monoterapia) senza successo che si tenterà la somministrazione contemporanea di due farmaci. Questo perché la monoterapia è considerata la migliore strategia terapeutica per la cura dell'epilessia ed è stato dimostrato in diversi studi che l'associazione di due o più farmaci determina un aumento di efficacia modesto a fronte di un aumento sensibile degli effetti collaterali.