SUPERFICIE OCULARE E DIABETE

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Transcript della presentazione:

SUPERFICIE OCULARE E DIABETE Occhio e diabete Napoli, 17-18 Aprile 2015 SUPERFICIE OCULARE E DIABETE Gianpaolo Carlini Centro di patologia della cornea e della superficie oculare U.o. di oculistica Dir. Ff. Dott. Beniamino mastursi P.o. san giovanni bosco Asl napoli 1 centro

Cute Palpebre Congiuntiva Cornea Ghiandole lacrimali Film lacrimale Occhio e diabete Napoli, 17-18 Aprile 2015 Cute Palpebre Congiuntiva Cornea Ghiandole lacrimali Film lacrimale LFU Lacrimal Functional Unit Unità funzionale con precisi equilibri

Equilibri che possono essere alterati da molteplici fattori Occhio e diabete Napoli, 17-18 Aprile 2015 Equilibri che possono essere alterati da molteplici fattori

…CONOSCIUTI…………………………RICONOSCIUTI………………….……ELIMINATI Fattori che vanno… …CONOSCIUTI…………………………RICONOSCIUTI………………….……ELIMINATI

Le scelte terapeutiche devono mirare al ripristino degli equilibri alterati

Qualsiasi condizione che riduca la produzione alteri la composizione impedisca la distribuzione del film lacrimale causa la sofferenza delle strutture della SO inficiando sia la qualità della visione che la qualità di vita del paziente.

Deficit lacrimale ed iperevaporazione Iperosmolarità Iperosmolarità Infiammazione Infiammazione Dry Eye Disease

Il Dry-Eye (DED Dry Eye Disease) è una patologia estremamente diffusa, specialmente negli anziani

2414 pazienti di età tra 46 e gli 86 anni, seguiti per 10 anni. Segni e sintomi di sofferenza della superficie oculare presenti nel 21% : 25% nelle donne 17,2% negli uomini

Invecchiamento ghiandola lacrimale Terapie generali (Betabloccanti,psicofarmaci) Terapie topiche con BAK Allergie ed infezioni subcliniche croniche Diminuzione di androgeni Rosacea Atrofia MG Infiammazioni croniche palpebrali

Su una superficie oculare già in sofferenza subclinica il diabete esercita molteplici effetti ‘’destabilizzanti’’

E questi effetti saranno tanto maggiori quanto più lo stato di salute della superficie oculare era precedentemente compromesso

La polineuropatia diabetica periferica coinvolge le fibre del S. N La polineuropatia diabetica periferica coinvolge le fibre del S.N.Autonomo (Neuropatia Autonomica) Gli archi riflessi che regolano la lacrimazione ne risentono significativamente La gh.lacrimale, già danneggiata dalla microangiopatia, produce meno lacrime

Neuropatia autonomica Ipoestesia corneale Iperosmolarità lacrimale Riduzione della produzione lacrimale <Glucosio nel film lacrimale Produzione di citochine infiammatorie

Identificare e rompere i circoli viziosi che mantengono il processo infiammatorio è certamente l’obiettivo che va perseguito

Un attenta anamnesi ed uno scrupoloso esame obiettivo ci permetteranno di stadiare il grado di sofferenza della superficie oculare.

Oggi la terapia del dry-eye non si può limitare ad una generica instillazione di sostituti lacrimali.

Ristabilire il volume lacrimale per bilanciare la osmolarità Controllare i processi infiammatori sempre presenti nel dry-eye Proteggere con soluti compatibili gli epiteli dalla disidratazione Evitare la instillazione di colliri con conservanti Migliorare la funzionalità meibomiana con massaggi caldi Normalizzare la glicemia

Lacrime artificiali purtroppo non esistono. Ma esistono molteplici sostituti lacrimali diversi per: Composizione Concentrazione e peso molecolare dei componenti Densità Osmolarità

VISCOSITA’ Resistenza allo scorrimento (si misura in millipoises) ATTIVITA’ IDRATANTE Capacità dei trattenere l’acqua PSEUDOPLASTICITA’ Capacità di ridurre la viscosità con l’ ammiccamento MUCOADESIVITA’ Capacità di rivestire a lungo la cornea MUCOMIMETICITA’ Caratteristiche simili alla mucina lacrimale ATTIVITA’ RIEPITELIZZANTE Intereazione col recettore CD44 dell’ epitelio

Colliri non viscosi miglior tollerabilità lavaggio delle scorie infiammatorie Colliri viscosi maggiore persistenza miglioramento della qualità ottica

E’ indispensabile nella terapia del dry-eye. TERAPIA CORTISONICA E’ indispensabile nella terapia del dry-eye. La lubrificazione può migliorare solo su una SO non infiammata. Terapia a medio termine, a basso dosaggio e senza conservanti. Scegliere molecole a minor effetto ipertonizzante.

Pregiudicano gravemente lo stato di salute di una SO sofferente. FANS Pregiudicano gravemente lo stato di salute di una SO sofferente. Possono attivare metalloproteinasi fino a causare melting corneale. Possono portare beneficio al polo posteriore ma non alla cornea.

Neutralizzano i mediatori della infiammazione presenti sulla SO RESOLVINE Derivate dagli Omega-3 Neutralizzano i mediatori della infiammazione presenti sulla SO Hanno una attività antinfiammatoria ed immunoregolatrice intrinseca

Nel film lacrimale soluti compatibili possono svolgere un importante ruolo nel proteggere le cellule epiteliali dalla disidratazione (OSMOPROTEZIONE)

L-Carnitina ,Eritrolo e Taurina sono già fisiologicamente presenti nel film lacrimale

Il Trealosio crea,con l’acqua,una struttura rigida in grado di proteggere le membrane cellulari dall‘effetto della disidratazione e della iperosmolarità. Può prevenire e trattare le modificazioni patologiche che l’iperosmolarità determina a carico della superficie oculare.

Il paziente diabetico ha una elevata possibilità di avere uno stato di sofferenza della superficie oculare. Il grado di sofferenza è variabile in funzione della gravità della eventuale neuropatia autonomica diabetica dei valori di glicemia delle patologie locali e generali che coesistono. La raccolta anamnestica e la sintomatologia soggettiva riferita sono fondamentali nell’ inquadramento del paziente e permetteranno di orientarci al meglio nella scelta terapeutica. ,

GRAZIE PER L’ ATTENZIONE