Le regole di determinazione del reddito d’impresa - 3 Avezzano 2015.

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Le regole di determinazione del reddito d’impresa - 3 Avezzano 2015

Interessi passivi art. 96  Reperimento di risorse finanziarie:  A) l’apporto di nuovo capitale di rischio dei soci che verrà remunerato con i dividendi;  B) l’accensione di debiti, mutui e finanziamenti erogati da soci o da terzi e che sono remunerati con gli interessi passivi.

Segue: interessi passivi  I due sistemi non sono equivalenti a fini fiscali:  Gli interessi a differenza dei dividendi sono deducibili dal reddito d’impresa, di qui la particolare attenzione del legislatore per questa componente.

Segue: interessi passivi  Disciplina attuale:  C.d. ROL(Risultato Operativo Lordo): consente la deducibilità degli interessi passivi e degli oneri assimilati fino alla concorrenza degli interessi attivi e dei proventi assimilati, mentre l’eventuale eccedenza è deducibile nel limite del 30% del ROL della gestione caratteristica.  N.B. solo per i soggetti IRES (per soggetti IRPEF cfr. art. 61).

Segue: interessi passivi  Nozione: cfr. co. 3 art. 96:  Interessi passivi ed oneri assimilati relativi ai contratti di mutuo, di locazione finanziaria, all’emissione di obbligazioni e titoli similari e ad ogni altro “rapporto avente causa finanziaria”.

Segue: Esempio A  Impresa individuale: pro rata generale  Situazione:  € ,00 ricavi  € 5.000,00 dividendi maturati, ma non percepiti (imputazione per cassa)  € ,00 plusvalenze (imposizione rateizzata)  € ,00 proventi esenti  € 3.000,00 interessi passivi Pro rata : La percentuale di interessi passivi è pari al rapporto tra: ammontare dei ricavi e proventi che concorrono a formare il reddito e l’ammontare complessivo di tutti i ricavi e proventi

Segue: calcolo pro rata generale Percentuale di pro rata generale %= Tot. Ricavi imponibili + Tot. Altri proventi imponibili _________________________ Tot. Ricavi e proventi imponibili + Tot. Ricavi e proventi esenti

Segue: calcolo pro rata generale Percentuale di pro rata generale %= ,00 Ricavi impon (plus. Imponibili) _________________________ ,00 (Ricavi) e ,00 (plus.) ,00 (prov. Esenti) ,00 / ,00= 0,8461 (84,61%)

Quota di interessi passivi deducibili Interessi passivi €3.000,00 x 0,8641 = € 2.538,30 L’ammontare di interessi passivi deducibile è: € 2.538,00 (84,61% di 3.000,00).

Segue: Esempio B  SPA:  Interessi passivi: € 300,00  Oneri assimilati: € 200,00  Interessi attivi: € 100,00 * valori in migliaia di euro

Segue: Esempio B  1) devo confrontare interessi passivi e oneri assimilati con gli interessi attivi:  Int. pass.+ oneri ass.<int. attivi +prov. ass.  N.B.: in questo caso gli interessi passivi sarebbero integralmente deducibili.

Segue: Esempio B  2) devo confrontare interessi passivi e oneri assimilati con gli interessi attivi:  Int. pass.+ oneri ass.>int. attivi +prov. ass. N.B.: in questo caso gli interessi passivi sarebbero deducibili fino a concorrenza degli interessi attivi 300, ,00 > 100,00 Potrò dedurre solo 100,00 (su 500,00 complessivi)

Segue: Esempio B  Residuano € 400,00 di interessi passivi deducibili nei limiti dl 30% del ROL  ROL: differenza tra il valore della produzione e i costi della produzione (lett. A) e B) art c.c., con esclusione degli ammortamenti e dei canoni di locazione finanziaria dei beni strumentali.

Segue: Esempio B  + Valore della produzione € 1.000,00  - Costi della produzione € 500,00  Risultato= € 500,00  + Amm.immob. mat. e imm. € 60,00  + canoni di leasing 0  ROL € 560,00

Segue: Esempio B Il 30% del ROL= € 168,00 Ne discende che: dell’eccedenza di € la spa potrà dedurre solo € 168,00 Tot. Interessi passivi: € 500,00 Tot. Inter. Pass. Ded.: 100, ,00= € 268,00 Tot. Inter, pass. Ind. = 500,00 – 268,00= € 232,00

Esempio C  SPA:  Interessi passivi € 200,00  Interessi attivi € 50,00  (Interessi passivi) 200,00 > (interessi attivi) 50,00  Può dedurre la quota di 50,00  Eccedenza 150,00 deducibile per il 30% del ROL

Segue: Esempio C  + Valore della prod. € 5.000,00  - Costo della prod. € 1.600,00  Risulato = € 3.400,00  + Amm. Imm. € 300,00  + canoni leasing 0  ROL = € 3.700,00

Segue: Es. C  ROL: € 3.700,00  30% del ROL= € 1.100,00  Eccedenza interessi passivi è di € 150,00 (ben al di sotto della quota di ROL) per cui potrà essere dedotta integralmente.  Tot. Interessi passivi deducibili: 150, ,00 = 200,00 (la totalità)

Ammortamenti  Riguarda i beni ad utilità ripetuta per i quali sorge l’esigenza di distribuirne il costo negli esercizi in cui sono utilizzati dall’impresa.  Immobilizzazioni materiali  Immobilizzazioni immateriali  Rif. Normativo: art c.c.  In ambito fiscale: correlazione con il principio della competenza: i costi devono essere imputati negli esercizi in cui si manifestano i ricavi che hanno concorso a produrre.

Segue: ammortamenti  Beni materiali: solo beni strumentali  Quote di ammortamento: la legislazione fiscale prevede limiti di deducibilità in ragione della tipologia dei beni (art. 102, co. 2, TUIR e D.M )  Dal 2008: abrogati ammortamento accelerato e ammortamento anticipato.  E’ possibile ammortizzare il bene a partire dall’esercizio di entrata in funzione del bene.

Segue : ammortamento  Oggetto dell’ammortamento: è il costo storico del bene (cfr. art. 110 TUIR).  Per i beni di costo unitario non superiore a € 516,46 è ammessa la deduzione integrale delle spese nell’esercizio in cui sono state sostenute.  Terreni: di regola non deducibili perché non suscettivi di deperimento e consumo.

Segue : ammortamento  Esempio A  Copisteria Alfa acquista una fotocopiatrice per € 1.120,00 da Beta che provvede al trasporto e alla installazione per € 80,00.  Alfa stima di stampare una media di copie l’anno, considerato che la stampanate è garantita per copie, Alfa prevede una vita utile di 4 anni.  Quota di ammortamento: : 4 = 300 euro

Segue : ammortamento civilistico  Ammortamento civilistico AnnoQuota ammort. Fondo amm. Valore residuo n n n n

Segue: ammortamento fiscale AnnoQuota amm. C/E Quota amm. Fisc.ric. Variazioni

Segue: Esempio B  Ammortamento brevetto:  Tizio che brevetta un particolare tessuto traspirante e lo vende as Alfa per euro nell’esrercizio n. 1.  Alfa lo utilizzerà solo a partire dall’esercizio n. 2 e stima di trarre benefici economici apprezzabili per i successivi 5 esercizi.

Segue: ammortamento brevetto AnnoQuota amm. Imputata a C/E Quota amm. Fiscal. riconosciuta n n n n n

Piano ammortamento AnnoQuota amm. C/E Quota amm. Fisc. Ric. Variazioni n n n n n n

Segue: Esempio C  Ammortamento avviamento  Pasticceria Alfa che vende l’attività a Beta per ,00 di euro.  Il valore corrente dei singoli beni del ramo di azienda ceduto è di ,00 euro.  Eccedenza ( ,00) è avviamento.

Segue: Esempio C  Secondo la disciplina civilistica (e i principi contabili) l’ammortamento dell’avviamento deve avvenire preferibilmente per quote costanti per un periodo non superiore a 5 anni.  Fiscalmente: il Tuir non consente di dedurre quote di ammortamento in misura superiore ad 1/18 del valore.

Ammortamento avviamento AnnoQuota amm. C/E Quota amm. Fisc. Ric. Variazioni n n n n n. 5 Dal n. 6 in poi apporteremo variazioni di