Strategie di prezzo e qualità delle esportazioni italiane: i settori tessile-abbigliamento, calzature e gioielleria Giorgia Giovannetti Dirigente Area Studi Ricerche e Statistiche, ICE g.giovannetti@ice.it Roma, 11 gennaio 2007
I tre settori: Tessile-abbigliamento, calzature e gioielleria settori fondamentali per il Made in Italy Sono soggetti a concorrenza dei paesi emergenti: alta intensità di lavoro, tecnologia relativamente bassa. Le quote di mercato dell’Italia sulle esportazioni mondiali sono alte, ma anche in discesa negli ultimi anni - Settori nei quali l’upgrading qualitativo può essere una risposta vincente per cavalcare la globalizzazione
Davvero importanti per l’Italia? peso sul totale manifatturiero Nel XXI secolo, nell’era della new economy di internet e della globalizzazione i settori tradizionali del Made in Italy continuano ad incidere molto sul nostro tessuto industriale, in termini di occupazione, di imprese, di fatturato ma soprattutto in termini di capacità di creare ricchezza e benessere nel nostro paese….
In (forte) attivo… milioni di euro
Importanti anche nel mondo? Negli ultimi anni si è però assistito ad una perdita di competitività nei nostri principali settori di esportazione…. Pressione competitiva proveniente soprattutto dalle economie emergenti. Nel Tessile e Abbigliamento perdiamo quote di mercato sulle esportazioni mondiali ma non rispetto ai nostri concorrenti europei, mentre nel calzaturiero e nella gioielleria anche rispetto a loro…..
Tessile abbigliamento: i principali concorrenti
Calzature: i principali concorrenti
Gioielleria: i principali concorrenti
I VMU: tessile e abbigliamento
I VMU: calzature
I VMU: gioielleria
Quantità: tessile e abbigliamento
Quantità: calzature
Quantità: gioielleria
Riassumendo Calo dei volumi Forte aumento dei valori medi unitari (escluso gioielleria) Aumento dei prezzi superiore ai concorrenti (anche europei) Perché? C’è dietro un upgrading qualitativo? Prezzi più alti e quantità più basse!!! Tale fenomeno è stato causato da una perdita di competitività delle nostre imprese che hanno riversato i maggiori costi sostenuti sui prezzi oppure da un miglioramento qualitativo dei prodotti esportati che ha permesso di aumentare i prezzi? Al fine di indagare sulle cause dell’aumento dei valori medi unitari è stato costruito un indice che permette di scomporre tale crescita per isolare un eventuale upgrading qualitativo dei beni esportati nei diversi comparti.
Misurare la qualità Prezzi più alti = qualità più alta Equazione che può essere vera /oppure verosimile Indicatori di qualità assoluta e relativa e stime econometriche Prezzi più alti e quantità più basse!!! Tale fenomeno è stato causato da una perdita di competitività delle nostre imprese che hanno riversato i maggiori costi sostenuti sui prezzi oppure da un miglioramento qualitativo dei prodotti esportati che ha permesso di aumentare i prezzi? Al fine di indagare sulle cause dell’aumento dei valori medi unitari è stato costruito un indice che permette di scomporre tale crescita per isolare un eventuale upgrading qualitativo dei beni esportati nei diversi comparti.
Analisi dei mutamenti qualitativi in termini assoluti Gli indicatori Confronto del livello qualitativo delle esportazioni italiane rispetto quello dei concorrenti Analisi dei mutamenti qualitativi in termini assoluti Indice aggregato prezzo qualità Indice differenza in prezzo qualità
Le stime Se la Qualità migliora misura del potere di mercato delle imprese esportatrici italiane analisi della qualità percepita nei mercati esteri Se la Qualità migliora l’elasticità della quota di mercato in volume vs differenziale di prezzo in media diminuisce L'applicazione degli indicatori ai dati di commercio internazionale per i diversi settori ha evidenziato i limiti conoscitivi di tali strumenti. Questi indici, infatti, possono essere influenzati non solo da variazioni o differenziazioni qualitative, ma anche da altri fattori congiunturali e strutturali (mutamenti nella competitività, variazioni dei tassi di cambio, pure strategie di prezzo, etc.). Per cercare di superare questi vincoli interpretativi e, in generale, migliorare la comprensione del fenomeno vengono presi in esame alcuni modelli empirici che cercano di valutare gli effetti della qualità sulla domanda di esportazione di beni da un paese. Questi modelli, presentati nell’ultima parte del lavoro, si basano sulla relazione che intercorre tra differenziazione verticale dei prodotti, sostituibilità dei beni e potere di mercato complessivo delle imprese esportatrici. Viene quindi proposta una metodologia econometrica per stimare l'elasticità della quota di mercato in volume rispetto al differenziale di prezzo con i concorrenti. Il modello proposto si basa sull’assunzione che una maggior qualità dei beni esportati produca una minor elasticità della domanda rivolta alle esportazioni del paese.
I risultati per i tre settori
Qualità assoluta: abbigliamento
Comportamenti diversi su mercati diversi UE 15 Extra UE
Qualità assoluta: calzature
Qualità assoluta: gioielleria
Qualità relativa: abbigliamento (vs Francia e Germania )
Qualità relativa: abbigliamento Rispetto ai paesi emergenti Rispetto ai paesi avanzati
Qualità relativa: calzature Rispetto ai paesi emergenti Rispetto ai paesi avanzati
Qualità relativa: gioielleria Rispetto ai paesi emergenti Rispetto ai paesi avanzati
I risultati delle stime: potere di mercato In conclusione, la complessità del fenomeno che stiamo trattando rende difficile individuare un'unica modalità di misurazione che possa cogliere tutti gli aspetti della differenziazione qualitativa negli scambi internazionali. Tuttavia riteniamo che, combinando informazioni ottenute con analisi basate su più metodologie empiriche complementari, sia possibile tentare di comprendere quale sia il livello di differenziazione verticale e l'evoluzione della qualità delle esportazioni di un paese.
Le evidenze emerse dalle stime
La differenziazione qualitativa negli scambi internazionali è un fenomeno complesso difficile da individuare in un'unica modalità di misurazione In sintesi: Rispetto ai concorrenti specializzazione nelle produzioni a + elevati VMU; Upgrading qualitativo interno alle singole produzioni; Alcuna variazione rilevante nella tipologia di prodotti, ad eccezione dell’Abbigliamento nell’UE, dove ci si è spostati verso prodotti a + elevati VMU e nella Gioielleria dove invece è avvenuto il contrario; Abbiamo valutato l’upgrading qualitativo combinando 2 metodologie complementari: Indici di Qualità Stime econometriche Progressiva riduzione dell’elasticità della domanda rispetto al prezzo. + elevato potere di mercato