«AZIENDA ZERO» ZERO SOCIALE?

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Giuseppina Rossi
Advertisements

L’infermiere di famiglia
9 Circoscrizioni 9 Distretti Sociali 1 U.O. Cittadini senza Territorio
Il Sistema Sanitario in controluce Sostenibilità economica e qualità dellassistenza Rapporto 2012.
Ministero della salute Direzione generale per i rapporti con lUnione europea e per i rapporti internazionali La salute nella strategia di Lisbona Roma,
COMPLESSITÁ, SOSTENIBILITÁ E OSPEDALI IN UNA RETE DI SERVIZI
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Strumenti e percorsi per la protezione civile locale Antonio Triglia - Formez Torino, 28 Giugno 2006 Progetto Sindaci.
Deliberazione Giunta Regionale Toscana n. 716 del 3 agosto 2009
Tesi di Specializzazione : Assistenza primaria sul territorio: A. C. N
Le politiche sanitarie, laboratorio della riforma SCIENZA DELLAMMINISTRAZIONE 2008 Andrea Tardiola.
MILLEGPG uno strumento per migliorare e migliorarsi
“Percorsi di cura in riabilitazione:
Piano Strategico pagina 1 PIANO STRATEGICO : PERCORSO E PRIME PROPOSTE Piacenza, 3 giugno 2008.
Le Cure Primarie nel sistema della Sanità Territoriale Dario Grisillo
CASA DELLA SALUTE E INTERVENTO DOMICILIARE
PIANO INTEGRATO DI SALUTE SALUTE MENTALE E INTERVENTO DOMICILIARE
Igiene generale ed applicata
Buongiorno a tutti Forum PA 2005.
Il percorso ospedale territorio del paz ortopedico traumatologico
Trasparenza e rendicontazione in sanità
Assessore Ambiente e Partecipazione
LE PRESTAZIONI SANITARIE
ASSISTENZA DOMICILIARE AL MINORE CON PATOLOGIA CRONICA
SISTEMA SANITARIO ITALIANO CARATTERISTICHE UNIVERSALE SOLIDALE OMS (2000): ITALIA II SISTEMA SANITARIO MIGLIORE DEL MONDO COME EFFICIENZA DI SPESA E ACCESSO.
Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16
… il nostro PIZZO: -il cittadino/a va dal medico di famiglia per un problema che necessita di visita specialistica. -lo specialista riceve in tempi idonei.
Programmazione sanitaria, Promozione della salute e Qualità
PIANO SOCIO-SANITARIO REGIONALE
RIFONDARE LA MEDICINA GENERALE UN ATTO DI LUNGIMIRANZA POLITICA UN ATTO DI LUNGIMIRANZA POLITICA O UN NUOVO SPAZIO DI CONTRATTAZIONE SINDACALE? O UN NUOVO.
MEDICI DI MEDICINA GENERALE E PEDIATRI DI LIBERA SCELTA
La cooperazione tra medici di medicina generale
La società della salute COMUNITA MONTANA DEL MUGELLO CHE COSA E: definizione DALLA SANITA (diagnosi- cura- riabilitazione) gli obiettivi della politica.
Strumenti operativi Si tratta di strumenti la cui finalità è quella di migliorare l’organizzazione dell’assistenza e, di conseguenza, favorire l’erogazione.
1 ACCORDO REGIONALE MG 2006 NCP MODELLO ORGANIZZATIVO promosso in Emilia – Romagna a cura di Ester Spinozzi Rimini 21 ottobre 2006 DIREZIONE GENERALE SANITA.
Convegno “Governance sanitaria, modelli unici regionali
D.ssa Maria Pompea Bernardi Commissario Straordinario
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi Dipartimento di Medicine e Specialità Mediche.
PROMOZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO DI SERVIZI SOCIALI E SOCIOSANITARI
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
Bilancio Sociale di Mandato Giovedì 24 Giugno 2010 Sala Baglivi, Complesso Monumentale S. Spirito in Saxia Borgo S. Spirito, 2 - Roma.
Problematiche etiche nelle professioni sanitarie Il punto di vista del medico di medicina generale Legnago 20/11/2013 dr. Andrea Cesaro.
Dott. Giorgio Martiny Direttore Generale ASL4 Chiavarese Regione Liguria ForumPa 2004 Roma, 12/05/2004.
Medicina di Comunità Aspetti Culturali
ISPO Il mondo delle relazioni pubbliche oggi in Italia Studio quantitativo Rapporto di ricerca Maggio 2008.
1Forum PA-sanità-sociale, LAURA PELLEGRINI Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali La centralità del territorio, la cooperazione interistituzionale,
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità Medicina di Comunità Aspetti Culturali CdL in Medicina e Chirurgia.
Le leggi di riordino del SSN:
Il sistema sanitario Insieme di istituzioni, attori e risorse umane /materiali che concorrono alla promozione, al recupero e al mantenimento della salute.
Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione.
L’associazione infermieristica: una risposta libero professionale alle richieste di assistenza dei cittadini Andrea Guandalini Presidente Collegio IPASVI.
IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE Prof. Andrea Mignone (Università degli Studi di Genova) Storia della Pubblica Amministrazione II Anno Accademico 2008/2009.
1 Finanziaria 2003 – riflessi sul S.S.N. Convegno Nazionale 12 febbraio 2003 – Intervento Giorgio Rabino 2003 Legge Finanziaria 2003 Capo I Disposizioni.
Servizi Bibliotecari della Provincia di Reggio Emilia :: Autunno–Inverno 2005 :: La biblioteca è un gran bel posto :: Ciclo di conferenze e incontri Assemblea.
Azienda Zero e 7 Ulss 1. E' istituita, ai sensi dell'articolo 60 dello Statuto, l'Azienda per il governo della sanità della Regione del Veneto, di seguito.
La Professione del Medico
L’ORGANIZZAZIONE PUBBLICA
DIREZIONE SANITARIA AZIENDA OSPEDALIERA “LUIGI SACCO”
E-health digitalizzazione e semplificazione Angelo Lino Del Favero Presidente Federsanità ANCI “L’Informazione nella sanità digitale: qualità, sicurezza,
PROGETTAZIONE DEI PERCORSI (PDTA – PCA – PAI) STRUMENTI E METODI PER PROGETTARE, GESTIRE E MONITORARE UN PERCORSO 30 OTTOBRE 2014 Caterina E. Amoddeo Direttore.
Orientamento per il successo scolastico e formativo PIANO REGIONALE ORIENTAMENTO USR Lombardia 1° incontro – Introduzione.
Assistenza Sanitaria Alto Adige 2020 Linee guida per lo sviluppo 1 Assistenza Sanitaria Alto Adige 2020 Linee guida per lo sviluppo Assessora dott. ssa.
Elementi costitutivi di un Sistema Qualità Corso di Formazione Residenziale “Il Manuale di Accreditamento della funzione specialistica Nefrologica” Aprile.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Scuola di Specializzazione in Medicina di Comunità Direttore Prof. Maria Angela Becchi La Specializzazione in Medicina.
1 Assistenza sanitaria - Alto Adige 2020 Indirizzi di sviluppo Assessora dott.ssa Martha Stocker Bolzano, Settembre 2014.
Strategia per il riordino ospedaliero Bologna – 29 novembre 2013 Eugenio Di Ruscio.
Convegno “ANCORA NEL LABIRINTO?" Regioni e enti locali piemontesi di fronte a una nuova transizione istituzionale 16 giugno 2014 Matteo Barbero (Regione.
Stato dell’arte sulle attività regionali in materia di ECM Filippo Melita Treviso 11/2/2005.
L’ECM per potenziare il fattore di sviluppo “capitale umano” nella sanità Filippo Palumbo Direttore Generale della Programmazione sanitaria, dei livelli.
Bilancio di Esercizio Azienda Ospedaliero- Universitaria di Bologna CTSS 8 maggio 2013.
Transcript della presentazione:

«AZIENDA ZERO» ZERO SOCIALE? TOMBOLO 27 OTTOBRE 2015 Prof. Marilisa Andretta

Le Aziende ULSS e Ospedaliere del Veneto AZIENDA ULSS N. 1 BELLUNO AZIENDA ULSS N. 2 FELTRE (BL) AZIENDA ULSS N. 3 BASSANO DEL GRAPPA (VI) AZIENDA ULSS N. 4 ALTO VICENTINO AZIENDA ULSS N. 5 OVEST VICENTINO AZIENDA ULSS N. 6 VICENZA AZIENDA ULSS N. 7 PIEVE DI SOLIGO AZIENDA ULSS N. 8 ASOLO AZIENDA ULSS N. 9 TREVISO AZIENDA ULSS N. 10 VENETO ORIENTALE AZIENDA ULSS N. 12 VENEZIANA AZIENDA ULSS N. 13 MIRANO AZIENDA ULSS N. 14 CHIOGGIA AZIENDA ULSS N. 15 ALTA PADOVANA AZIENDA ULSS N. 16 PADOVA AZIENDA ULSS N. 17 MONSELICE AZIENDA ULSS N. 18 ROVIGO AZIENDA ULSS N. 19 ADRIA AZIENDA ULSS N. 20 VERONA AZIENDA ULSS N. 21 LEGNAGO AZIENDA ULSS N. 22 BUSSOLENGO AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA AZIENDA OSPEDALIERA DI VERONA ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO  

Comunicato stampa N° 1042 del 18/06/2013 SANITA’: GIUNTA VENETA APPROVA SCHEDE OSPEDALIERE E TERRITORIALI. ZAIA, “RIFORMA EPOCALE. SENZA TAGLI, CON LO SGUARDO AL FUTURO” Comunicato stampa N° 1042 del 18/06/2013 (AVN) Venezia, 18 giugno 2013 Prende corpo la grande riforma della sanità veneta delineata dal nuovo Piano Sociosanitario Regionale. La Giunta regionale ha infatti approvato oggi le tanto attese schede di dotazione ospedaliera e territoriale.  Grande rafforzamento della sanità territoriale con la nascita degli ospedali di comunità e delle medicine di gruppo integrate per portare le cure più vicine alla gente; nessun taglio di posti letto, ma una diminuzione di quelli per acuti a favore dell’attivazione di letti di comunità.

Comunicato stampa N° 1042 del 18/06/2013 SANITA’: GIUNTA VENETA APPROVA SCHEDE OSPEDALIERE E TERRITORIALI. ZAIA, “RIFORMA EPOCALE. SENZA TAGLI, CON LO SGUARDO AL FUTURO” Comunicato stampa N° 1042 del 18/06/2013 (AVN) Venezia, 18 giugno 2013 L’ASSISTENZA OSPEDALIERA IN SINTESI La rete ospedaliera per acuti è organizzata secondo il sistema “Hub” (fulcro) and “Spoke” (raggio) diffusissimo nei più avanzati sistemi sanitari internazionali. Sono previsti due Centri “Hub” di riferimento europeo, indicati nelle Aziende Ospedaliere Universitarie di Padova e Verona con compiti di ricerca, didattica e cura. Nascono inoltre Centri Hub di riferimento provinciale dove sono collocate tutte le specialità ospedaliere con garanzia di risposta per le alte specialità e di supporto per la rete degli ospedali definiti “Spoke” e tarati ognuno per fornire assistenza ad un popolazione di circa 200 mila abitanti cadauno.

Cure primarie - Primary health care (PHC) Per cure primarie si intende il primo livello di contatto ed intervento tra il medico (o un altro operatore sanitario di base) ed il paziente, all’interno di una comunità. Questa funzione è normalmente assegnata al Medico di Medicina Generale (o medico di base). La prima assistenza a livello territoriale del medico o altro operatore sanitario (ad eccezione dei servizi di emergenza) è qualificata come “cura primaria” in opposizione alle “cure secondarie” verso le quali il paziente può essere eventualmente indirizzato successivamente. Cure secondarie - Secondary health care Per cure secondarie si intendono tutte le cure specialistiche fornite in ospedale(ambulatorialmente o in fase di ricovero) a pazienti esterni o interni. In molti sistemi sanitari l’accesso alle cure secondarie è subordinato alla prescrizione di un servizio di cure primarie. Cure terziarie - Tertiary health care Per cure terziarie si intendono i servizi medici di altissima specializzazione, normalmente non usufruibili tra le cure secondarie e generalmente disponibili a livello nazionale o internazionale.

Le professioni sanitarie ‘secondo l’ISTAT’ Classificazione delle professioni sanitarie: Gli specialisti della salute (medici) Gli specialisti delle scienze della vita (biologi, biofisici, veterinari…) Le professioni tecniche nelle scienze della salute e della vita (infermieri, professioni sanitarie riabilitative, professioni tecniche della prevenzione, professioni tecnico-sanitarie dell’area tecnico- diagnostica assistenziale, ottici, optometristi…)

MEDICINA CONVENZIONATA M.A.P. (Medici Assistenza Primaria) : -MMG (Medici Medicina Generale) -PLS (Pediatri di libera scelta) In Italia sono 4. 211.799 - SUMAI (Specialisti Ambulatoriali Convenzionati) - SAI (Specialistica ambulatoriale interna) ed altre professionalità sanitarie(biologi, chimici, psicologi ambulatoriali…)

ASSISTENZA DISTRETTUALE L’area Attività Distrettuali del Settore Assistenza Distrettuale e Cure Primarie fa capo alla Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria della Area Sanità e Sociale. Argomenti di interesse: Dipendenze Salute Mentale Sanità Penitenziaria Rete e integrazione – Promozion e della Salute Cure palliative e Terapia del dolore Medicina dello Sport Nutrizione Artificiale Domiciliare Condizioni di esenzione

Assistenza integrata VOL Volontariato SAA Servizio assistenza anziani MCA Medicina Complementare e Alternativa MET Medici Emergenza Territoriale SID Servizio Infermieristico Domiciliare SPEC Specialistica ETI Assistenza Medica a distanza UTAP Unità Territoriale di Assistenza Primaria UCP Unità di cure Primarie CAP Centri Assistenza Primaria CPC Comitato Provinciale di Coordinamento( INAIL ISPESL INPS Vigili del Fuoco) LHCC Centro di Cura per la Salute del Territorio per stranieri e italiani all’estero Assistenza integrata

Gli indicatori della salute Quali sono le caratteristiche demografiche della popolazione? Quali sono i problemi di salute più rilevanti? Come si caratterizza il contesto economico del territorio? Gli stili di vita della popolazione sono orientati a prevenire patologie croniche o invalidanti? Le aree tematiche sono: la demografia il contesto economico produttivo i determinanti di salute i problemi di salute Il profilo di salute contribuisce ad evidenziare possibili aree di intervento, fornendo informazioni utili a chi assume decisioni che, direttamente o indirettamente possono influire sullo stato di salute della popolazione.

Il territorio del Veneto e suddivisione provinciale

quotidianosanità.it   04 OTTOBRE 2015  Spesa sanitaria torna a crescere nel 2014 (+0,89%). Aumentano i costi per farmaci, dispositivi medici e consulenze. Il report Agenas Dopo la discesa degli ultimi anni torna a salire la spesa per la sanità. Crescono i costi per prodotti farmaceutici ed emoderivati (+7,09%), dispositivi medici (3,41%), manutenzioni e riparazioni (+5,62%). Dal 2008 ticket cresciuti del 26%. Mobilità sanitaria a quota 3,8 mld. Ma nonostante le spese in più, grazie alle coperture extra (le tasse) il Ssn chiude l’anno con un avanzo di 600 mln. In sei anni il ticket è cresciuto del 26%. Mentre l’analisi del finanziamento della spesa sanitaria rileva un aumento del Fondo sanitario nazionale che dal 2008 al 2014 cresce del 9%. Avanza il territorio. La spesa per Livelli Essenziali di Assistenza indica che l’assistenza ospedaliera passa dal 48,16% del 2008 al 44,72% del 2013; quella per l’assistenza distrettuale passa dal 47,51% del 2008 al 51,09% del 2013. (Agenas-Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali)

«Se i costi salgono ci vuole un altro modello di Sanità» La Stampa 01.05.2013 «Se i costi salgono ci vuole un altro modello di Sanità» La prima azione da compiere sarebbe una riorganizzazione generale degli ospedali in base alle esigenze reali del territorio, cominciando con l’abolire le strutture più piccole e periferiche, non solo inefficienti dal punto di vista economico ma anche potenzialmente dannose per la salute. Lorenza Castagneri

PROGETTO DI LEGGE N° 23 PDL n. 23 : Istituzione dell'Ente di Governance della sanità regionale veneta denominato "Azienda per il Governo della sanità della Regione del Veneto - Azienda Zero". Disposizioni per la individuazione dei nuovi ambiti territoriali delle aziende ULSS

Le sette nuove ULSS Le Aziende Sanitarie subiranno una drastica riduzione: le attuali 21 diventeranno 7, una per provincia. Saranno mantenute l’Azienda ospedaliera di Padova, l’Istituto Oncologico Veneto e l’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona.

Il Gazzettino di Padova 31.01.2015 di Daniela Boresi «La sanità riparte dall’Azienda zero: super-holding per calmierare i costi» Le grandi scelte a un’agenzia centralizzata, l’organizzazione dei servizi alle Asl che verrebbero dimezzate

di Daniela Boresi Si chiamerà “Azienda zero”, sarà una centrale acquisti, farà sintesi di bilancio, gestione del personale, supererà le Asl e diventerà la “via veneta” alla riorganizzazione della Sanità, con la benedizione del Ministero dell’economia e finanza e del Ministero della Salute che hanno dato l’ok alla fattibilità. Una rivoluzione che la gestione Zaia sta studiando da tempo per superare quello che per la sanità sta diventando un vero e proprio killer: la sostenibilità. Il Veneto, e su questo il presidente Zaia è stato sempre categorico, non pensa di introdurre nuove tasse, quindi la strada deve essere altra.

AZIENDA ZERO La decisione di creare un nuovo Ente denominato Azienda Zero risponde alle finalità di unificare e centralizzare le funzioni di programmazione, attuazione sanitaria e socio- sanitaria, nonché di coordinamento e governance del Sistema Sanitario, riconducendo a esso le attività di gestione tecnico- amministrativa su scala regionale. ( La Difesa del Popolo. Luca Coletto, assessore alla Sanità Veneta)

AZIENDA ZERO Un unico Ente per coordinare gli acquisti, la formazione del personale, l’accreditamento delle strutture private e il monitoraggio dei costi standard. La conseguenza è permettere alle ULSS sul territorio «di occuparsi al meglio dell’organizzazione delle prestazioni e dei servizi ai cittadini» ( La Difesa del Popolo. Luca Coletto, assessore alla Sanità Veneta)

Liste d’attesa (Progetto di Legge n° 24) Per l’amministrazione Zaia la partita cruciale è quella sulle liste d’attesa. Dati ufficiali sulle aperture degli ambulatori in orario serale e festivi non ce ne sono, se non numeri in assoluto. «Il relativo progetto di Legge, il n° 24, vuole garantire una riduzione dei tempi massimi previsti per le diverse classi di priorità dal Piano Nazionale di Governo delle liste di attesa, assicurando nel contempo trasparenza ed equità a tutti gli assistiti nel territorio regionale» ( La Difesa del Popolo. Luca Coletto, assessore alla Sanità Veneta)

La partita delle liste di attesa Ci saranno classi di prestazioni che prevedono tempi precisi: U entro 24 ore dalla presentazione B entro 10 giorni D entro 30 giorni P entro 60-90 giorni secondo le indicazioni del medico prescrittore, come avviene già adesso. Gli ambulatori devono rimanere aperti fino alle 23 almeno 3 giorni alla settimana e dalle 8 alle 12 di domenica e nei festivi. ( La Difesa del Popolo. Luca Coletto, assessore alla Sanità Veneta)

«Azienda zero, in Veneto è pronta la riforma della sanità»  Corriere del Veneto  Michela Nicolussi Moro 06.10.2015 «Azienda zero, in Veneto è pronta la riforma della sanità» Programmazione accentrata e riduzione delle Usl da 21 a 7 sono il cardine della manovra. Zaia: «Così risparmiamo». Le perplessità dell’opposizione Si preannuncia come la riforma epocale della Sanità veneta, che entro fine anno dovrebbe cambiare radicalmente l’attuale assetto del sistema. Ma se è chiaro a tutti il taglio delle Usl, che si vorrebbe far coincidere con le nuove nomine dei direttori generali in scadenza il 31 dicembre prossimo, meno scontato è il significato dell’Azienda Zero. 

quotidianosanità.it Martedì 15 SETTEMBRE 2015  Veneto. “L’azienda zero” di Zaia liquida il federalismo sanitario e azzera assessorati e aziende Quella che ci propone Zaia è una azienda panottica che vigila e controlla il mondo dei costi come se fosse un carcere. Si palesa una totale sfiducia nei confronti delle persone, nei cittadini e negli operatori come se la sanità veneta fosse stata costruita per opera dello spirito santo e non da loro. Essi paradossalmente sono dei costi che 'il gigante dai cento occhi' deve controllare.  “L’azienda zero” di Zaia in realtà è un super ente che più che essere zero, finisce per azzerare assessorati e aziende. Il problema del cosiddetto “riordino” ormai è diventato una questione nazionale. Di regione in regione stanno smontando la sanità pubblica. L’azienda è morta perché le regioni l’hanno fatta morire e ora disperate senza né arte e né parte in barba alle riforme decise dal parlamento hanno deciso di contro riformare il sistema.  Ivan Cavicchi

quotidianosanità.it Lunedì 21 SETTEMBRE 2015  Veneto. Bottega (Nursind): “Con 'azienda zero' deriva aziendalistica dei servizi sanitari più avanzati” Snellire l’apparato amministrativo, razionalizzare gli impianti di laboratorio, centralizzare gli acquisti, gli uffici economici, gli uffici legali, i concorsi, ecc. significa ottimizzare la spesa senza intaccare i servizi ai malati - e su questo sono d’accordo - ma non porre fiducia sulle competenze degli operatori riconoscendo loro la capacità di compiere scelte per il bene del paziente significa snaturare (deprofessionalizzare) i professionisti della salute che hanno nelle loro scelte la responsabilità della vita di migliaia di persone. E su questo sento di dissentire. Andrea Bottega –segretario nazionale Nursind

quotidianosanità.it Martedì 06 OTTOBRE 2015  Veneto. Anaao Assomed: “Progetto Azienda Zero pericolo e rischioso, serve invece nuova Agenzia Regionale Socio-Sanitaria” Il sindacato dei medici dirigenti lancia la proposta di un'Agenzia potenziata nelle sue funzioni, “che sia compatibile con la normativa nazionale e regionale vigente, con compiti di servizio nei riguardi degli organismi politici e di governo regionali e delle Aziende Sanitarie, nel rispetto delle rispettive competenze e prerogative”.  “Siamo contrari al progetto di legge n 23 - Adriano Benazzato, Segretario Anaao Assomed Regione Veneto - che evidenzia chiari e pesanti profili di illegittimità, anche costituzionale… Anaao Assomed propone quindi in alternativa la creazione di una nuova Agenzia Regionale Socio – Sanitaria potenziata nelle sue funzioni…

quotidianosanità.it Mercoledì 23 SETTEMBRE 2015  Veneto. Azienda Zero. Mozione del M5S: “Sbagliato ridurre coinvolgimento Comuni in sanità regionale” I consiglieri pentastellati chiamano in causa tutti i Comuni affinché si oppongano a un progetto che “accentra i poteri di programmazione e spesa in capo ad un solo soggetto". Per il Movimento è interessante la parte che stabilisce  un ripensamento dei bacini territoriali delle Ulss e che specifica la necessità di tagliare i costi burocratici, ma la soluzione non è un azienda-mostro che gestisce oltre 8miliardi euro all'anno”. Il Gruppo 5stelle in Consiglio Regionale ha presentato una mozione affinché tutti i consigli comunali dicano "No all'Azienda Zero". Il testo, nel quale si impegna "la Giunta regionale a rivedere il Pdl 23", in particolare in quelle parti che si riferiscono all'Azienda Zero e che riducono il coinvolgimento dei Comuni nella sanità regionale …

(Agenas-Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) quotidianosanità.it  Martedì 29 SETTEMBRE 2015  Appropriatezza e innovazione sostenibile. La sfida per la sanità in un convegno Agenas Nel corso dei lavori è stata presentata una ricerca, finanziata dal Ministero della Salute e coordinata da Agenas, che ha l’obiettivo di garantire l’accesso alle innovazioni tecnologiche, dismettendo nello stesso tempo quelle obsolete. Il tutto attraverso un’attenta pianificazione che tenga conto della disponibilità delle risorse, dei bisogni della popolazione, delle innovazioni del Sistema sanitario e delle pratiche cliniche e organizzative locali.  In un contesto storico di spending review è urgente approfondire, indagare e condividere con le Regioni metodi e strumenti affinché nuove tecnologie si possano sostituire e non semplicemente aggiungere a quelle obsolete, consentendo un utilizzo efficace delle risorse nel rinnovamento e nella rimodulazione dell’offerta sanitaria. (Agenas-Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali)

quotidianosanità.it  Sabato 03 OTTOBRE 2015  Intervista a Sergio Venturi, il nuovo “Ministro” della Salute delle Regioni: “Ai medici dico di volare alto. Se si scrive una norma è sacrosanto che vi siano delle sanzioni”. E sui nuovi tagli? “Con i se non si va da nessuna parte” Nominato Coordinatore della Commissione Salute delle Regioni - per la quale ha annunciato una spending review interna, "43 gruppi nella commissione sono troppi" - dice la sua sulla vertenza appropriatezza che sta scuotendo il mondo medico e non solo: "Se si scrive una norma è sacrosanto che venga contemplato anche un aspetto sanzionatorio. In Francia, Germania, negli Stati Uniti, il medico che prescrive esami inappropriati ne risponde". E poi una stoccata ai Comuni: «Dovrebbero pensare anche loro alle centrali uniche per gli acquisti» Passiamo da una razionalizzazione all’altra. Nel question time alla Camera il premier Renzi ha detto che, per il 2016, la base di partenza del fondo sanitario sarà di 111 miliardi. Quindi 4,4 miliardi in meno rispetto a quanto stanziato dalla legge di stabilità dell’anno scorso e 2 in meno rispetto al decreto Enti Locali di agosto. Sulle centrali uniche in sanità ci sono però pro e contro. Le piccole imprese, ad esempio, hanno espresso molte perplessità. (Ester Maragò)

invito al presidente Zaia» Il Gazzettino di Padova 03.10.2015 «I sindaci contestano l'Azienda Zero: invito al presidente Zaia» «Siamo davanti ad un neocentralismo sanitario e siamo contrari al criterio del raggruppamento secondo i confini geografici». Tra i nodi della riforma ancora da chiarire c'è proprio la decisione di centralizzare nell'Azienda Zero ogni decisione, togliendo di fatto il potere di controllo della Conferenza dei sindaci.

Il Mattino di Padova Venerdì 09.10.15 Zorzato ai Sindaci « Azienda Zero è il nuovo Mose 2.0»: un solo uomo gestirà 45 miliardi. Coro di proteste degli amministratori dell’Alta Padovana: - Preoccupati della mancanza di confronto e del rischio di distruggere un modello che, nell’Alta, è riconosciuto come vincente (Bottaro, Zanon Scattolin). -Insieme a Usl 16 e 17, andremo a formare una Uls provinciale da quasi 1.000.000 di abitanti con realtà e bilanci disomogenei (Bolis). -Non c’è nessuna traccia di federalismo (Conte). -Non c’è nessuna ragione valida per procedere con tutta questa fretta (Sinigalia e Patron). -Pericoloso accentramento di potere (Casarin). -Non vengono ridotte le poltrone (Baggio).

Il Gazzettino di Padova 20.09.2015 I sindaci si spaccano sull'Azienda zero: Gianella: «Bitonci ci convochi subito» La riforma secondo i sindaci ridurrebbe in maniera significativa la voce in capitolo dei comuni per quel che riguarda la gestione della sanità sul territorio.

Benazzi: «Per Vigonza la riforma sanitaria sarà soltanto positiva» Il Gazzettino di Padova 02.10.2015 Benazzi: «Per Vigonza la riforma sanitaria sarà soltanto positiva» L'ospedale di Camposampiero è fortunato perchè gli viene riconosciuta la sede per il Cto di riferimento e questo significa avere risorse, professionalità e apparecchiature. Nessuno penserà mai di toccare i due ospedali e vedo un futuro roseo per le Ulss provinciali». i consiglieri Paolo Pinton (Udc), Antonino Stivanello (Pd), Fausto Gerometti, (M5S) e Francesco Alibrandi (Movimento Cittadini X Vigonza) hanno sollevato preoccupazioni in relazione al ruolo della Conferenza dei sindaci, che nella riforma sembrerebbe destinata a sparire, e al futuro dei servizi sociali.

Sanità: «Qualche modifica, ma si fa l’Azienda Zero» Il Giornale di Vicenza 07.10.2015 Sanità: «Qualche modifica, ma si fa l’Azienda Zero» Il consigliere Fabrizio Boron, presidente della V Commissione Sanità, afferma: E’ un vantaggio accentrare tutto l’Amministrativo. Resta il direttore sociale, più confronto con i Comuni. Prima di arrivare al voto di novembre Zaia e la sua maggioranza dovranno affrontare una battaglia politica dura. Non è praticabile l’idea di ‘smembrare’ i confini delle Ulss attuali Le sette Ulss avranno ancora il direttore dei servizi sociali La programmazione sanitaria resta in capo al Consiglio Regionale ed alla Giunta Si troverà il modo di garantire un ruolo indiscutibile alle Conferenze dei Sindaci nel rapporto con le Ulss. Piero Erle

Dobbiamo tornare a investire sulle competenze Libero mercato 30.11.2012 Dobbiamo tornare a investire sulle competenze La crisi che stiamo scontando, si protrarrà, ancora a lungo: essa è infatti legata in modo inscindibile e assai pericoloso ad un grave depauperamento del capitale umano. La cultura ci ha portati a prescindere da ogni responsabilità in termini di costruzione di valore e addirittura a disinvestire sulle competenze professionali delle persone. Sul versante politico emerge sempre più la necessità di riformare il sistema. Amministratore del Gi Group e presidente del Gi Group Accademy

«Bisogna ripartire dalle persone» La Difesa del Popolo 02.06.2013 Intervista di Mario Bertolissi che valuta il nuovo cammino delle riforme. «Bisogna ripartire dalle persone» Occorrerebbe scegliere proprio gli uomini che si sono segnalati per la loro indipendenza di pensiero, perché dicono la loro opinione a prescindere dal loro convincimento politico. «A nulla servirà una riforma istituzionale se a essa non corrisponderà una profonda riforma morale. L’Italia ha bisogno soprattutto di cuori e pensieri nuovi» (Bruno Forte) I cittadini devono rendersi conto che interessarsi delle istituzioni è un dovere che incombe su tutti.

GRAZIE PER L’ATTENZIONE