IL CONTRATTO INTERNAZIONALE VENDITA AGENZIA DISTRIBUZIONE _____ PROF. TOMMASO FEBBRAJO Università di Macerata t.febbrajo@unimc.it
I INTRODUZIONE
LEGGE APPLICABILE QUALE LEGGE SI APPLICA AD UN CONTR. INT? NORME NAZIONALI SCELTE DALLE PARTI O DAL Diritto Internazionale Privato (DIP)
GIURISDIZIONE CHI RISOLVE LE CONTROVERSIE IN UN CONTR. INT? I TRIB. DI UNO STATO ARBTRATO INTERNAZ.
Clausole di legge applicabile e foro Legge applicabile Al presente contratto si applica la legge nazionale italiana Foro competente A decidere delle controversie nascenti dal presente contratto sarà il Foro di Ancona
CONCLUSIONE Non esiste un ordinamento giuridico SOVRANAZIONALE. Centralità del contratto
Centralità del contratto Le parti possono/devono: Definire il contenuto Scegliere la legge applicabile Scegliere il giudice competente
Non è così semplice Norme di applicazione necessaria Foro e normative inderogabili Normativa sul riconoscimento sentenze
Organizzazioni attive nel commercio intern. UNICTRAL (Commissione delle Nazioni unite per il dir. comm. Int.) - 1966 - Obiettivo: rimuovere gli ostacoli al commercio internazionale derivanti dalle disparità delle legislazioni nazionali attraverso una progressiva armonizzazione del diritto del commercio internazionale Contributi: - Convenzione di Vienna sui contratti di vendita int. (1980) - Regolamento arbitrale - Banca dati giurisprudenza lodi arbitrali
Organizzazioni attive nel commercio intern. CAMERA DICOMMERCIO INTERN. (CCI) – 1919 - Obiettivo: predisposizione di norme e modelli contrattuali Contributi: - Incoterms (termini commerciali, FOB, CIF, CCP, etc.) - Norme e usi uniformi sui crediti documentari - Clausole di forza maggiore e di hardship - Modelli di contratto
Organizzazioni attive nel commercio intern. ISTITUTO INTER. PER L’UNIFICAZIONE DEL DIRITTO PRIVATO (UNIDROIT) Obiettivo: studiare e realizzare strumenti per una progressiva modernizzazione ed armonizzazione del diritto privato degli Stati Contributi: numerose convenzioni internazionali - convenzione di Ottawa del 1988 sul leasing finanziario e sul factoring int. - “Principi” Unidroit (disciplina del contratto)
II Legge applicabile
Distinzione fondamentale DIRITTO APPLICABILE: Quali norme disciplinano il contratto? GIURISDIZIONE: Chi deciderà eventuali controversie? Non coincidono
Legge applicabile: rilevanza pratica QUANTO E’ IMPORTANTE SPECIFICARE LA LEGGE APPLICABILE? NON BASTA UNA DISCIPLINA DEL CONTRATTO DETTAGLIATA? NO! LEGGE FONDAMENTALE PER:APPLICAZIONE, INTERPRETAZIONE, INTEGRAZIONE
Legge applicabile: rilevanza pratica INTEGRAZIONE Un esportatore tedesco intende nominare una società francese come suo agente per la Francia. Le parti negoziano un contratto dettagliato, ma quando si trovano ad affrontare il tema del diritto applicabile, l'agente francese chiede che il contratto sia sottoposto al diritto francese, mentre il preponente tedesco preferirebbe il diritto tedesco. Alla fine, il preponente tedesco decide che non vale la pena di perdere tempo su questioni puramente legali e le parti concordano di non risolvere espressamente la questione. Nel silenzio del contratto, l’agente francese ha diritto all’indennità di fine rapporto e se sì in quale misura?
Legge applicabile: rilevanza pratica Diritto tedesco: indennità max un anno di provvigioni e solo se provato il vantaggio del preponente Diritto francese: indennità dovuta sempre e pari ad almeno due anni di provvigioni
Legge applicabile: rilevanza pratica INTERPRETAZIONE E APPLICAZIONE Un produttore italiano acquista alcuni macchinari da un fornitore americano. Dato che ha assolutamente bisogno di ricevere le apparecchiature entro una certa data, per poter rispettare i termini di consegna già concordati con i suoi clienti, le parti concordano che in caso di ritardo nella consegna il fornitore sarà tenuto a pagare una penale del 5% del prezzo dei macchinari per ogni giorno di ritardo. Il contratto non prevede nulla in merito alla legge applicabile.
Legge applicabile: rilevanza pratica Diritto italiano: la penale è valida anche senza danno ma può essere ridotta dal giudice (valida – riducibile) Diritto americano: la penale è valida solo se c’è danno e non come strumento per indurre all’adempimento (nulla)
QUAL’E’ LA LEGGE CONCRETAMENTE APPLICABILE? DUE ALTERNATIVE LEGGE NAZIONALE (individuata dalle parti o dal dip) LEX MERCATORIA (solo in caso di arbitrato internazionale)
QUAL’E’ LA LEGGE CONCRETAMENTE APPLICABILE? COSA SUCCEDE SE LE PARTI NON HANNO SPECIFICATO LA LEGGE APPLICABILE? Hanno specificato il foro competente = (applicazione del dip del paese scelto) Non hanno specificato il foro competente = (applicazione del dip del giudice adito per primo)
Le norme di diritto internazionale privato (DIP) Tutti i principali ordinamenti giuridici nazionali dispongono di un sistema di norme di diritto internazionale privato, e cioè di norme che permettono di determinare la legge applicabile a fattispecie caratterizzate da elementi di estraneità rispetto all’ordinamento del paese in questione.
Le norme di diritto internazionale privato (DIP)- definizione L’insieme delle regole e dei principi volti a disciplinare i rapporti giuridici tra privati che presentano elementi di estraneità rispetto a un determinato ordinamento statale.
Le norme di diritto internazionale privato (DIP)- definizione Norme fondamentali di diritto internazionale privato in Italia: l. 218/1995, che determina l’ambito della giurisdizione italiana, pone i criteri per l’individuazione del diritto applicabile a fatti e rapporti che presentano elementi di estraneità rispetto all’ordinamento italiano, e disciplina l’efficacia delle sentenze e degli atti stranieri.
Le norme di diritto internazionale privato (DIP)- definizione Struttura tipica della norma di diritto internazionale privato: descrizione in maniera astratta, dei fatti che intende disciplinare; il criterio di collegamento, volto a identificare l’ordinamento competente a regolare un rapporto che presenta carattere di estraneità rispetto all’ordinamento interno e che il legislatore prende in considerazione ai fini dell’individuazione dell’ordinamento straniero da richiamare.
Le norme di diritto internazionale privato (DIP)- esempio Art. 29, l. 218/1995 I rapporti personali tra coniugi aventi diverse cittadinanze sono regolati dalla legge dello Stato nel quale la vita matrimoniale è prevalentemente localizzata.
Le norme di diritto internazionale privato (DIP) Problema: ogni Stato ha il suo DIP La medesima situazione decisa da due giudici diversi, sulla base dei rispettivi Dip, può condurre ad applicare leggi differenti.
Le norme di diritto internazionale privato (DIP) Un esportatore tedesco conclude un contratto di compravendita con un acquirente thailandese. Il contratto, che non contiene una clausola di scelta del diritto applicabile, viene stipulato a Bangkok. Quando in seguito insorge una controversia, gli avvocati delle parti si domandano quale sia il diritto che deve essere applicato
Le norme di diritto internazionale privato (DIP) Possibili soluzioni: Uniformazione del DIP Convenzione dell’Aja del 1955 sulla lege applicabile alle vendite intern. Di oggetti mobili corporali Convenzione Aja 1978 sul diritto applicabile al contratto di agenzia
Le norme di diritto internazionale privato (DIP) Possibili soluzioni: Uniformazione del DIP Roma I (regolamento 593/2008) – convenzione sul diritto applicabile alle obbligazioni contrattuali Roma II (reg. 864/2007), sul diritto appl. Alle obbl. extracontr.
Roma I- criteri di collegamento Criteri specifici Contratto di vendita di beni è disciplinato dalla legge del paese nel quale il venditore ha la residenza abituale; Contratto di prestazione di servizi è disciplinato dalla legge del paese nel quale il prestatore di servizi ha la residenza abituale; Contratto avente per oggetto un diritto reale immobiliare o la locazione di un'immobile è disciplinato dalla legge del paese in cui l’immobile è situato;
Roma I- criteri di collegamento Contratto di affiliazione (franchising) è disciplinato dalla legge del paese nel quale l'affiliato ha la residenza abituale; Contratto di distribuzione è disciplinato dalla legge del paese nel quale il distributor ha la residenza abituale.
Roma I- criteri di collegamento Criteri sussidiari Ove non siano applicabili i criteri specifici precedenti, si applica la legge della parte che deve effettuare la prestazione caratteristica Ove nessuno dei criteri precedenti è appl., legge del paese con cui il contratto presenta il collegamento più stretto
Clausole di scelta del foro applicabile Legge applicabile Il presente contratto è disciplinato dalla legge italiana. Applicable Law This contract is governed by the laws of ..... (nome del paese)
Clausole di scelta del foro applicabile Da evitare! Legge applicabile NO! In caso di controversia sull’interpretazione del presente contratto, gli arbitri applicheranno le disposizioni di legge dell’ordinamento della Repubblica italiana.
Clausole di scelta della legge applicabile Possibili opzioni ❖ Scelta della propria legge ❖ Scelta della legge del paese della controparte ❖ Scelta della legge di un paese terzo ❖ Lex mercatoria e soluzioni simili ❖ Rinuncia a qualsiasi scelta
La scelta della legge del proprio Paese è sempre la migliore? Un produttore tedesco di macchine utensili conclude con una società italiana un contratto di concessione di vendita per la distribuzione dei propri prodotti sul mercato italiano. Il contratto – espressamente sottoposto al diritto tedesco – come voluto dal produttore prevede un controllo minuzioso delle attività del concessionario, compresa l'obbligazione a carico di quest'ultimo di trasmettere al concedente i nomi dei clienti a cui rivende i prodotti. Inoltre, è espressamente stabilito che il concessionario non avrà alcun diritto all'indennità di clientela al momento della cessazione del contratto. Per il produttore è stata la scelta giusta?
III Giurisidzione
E’ sufficiente scegliere il Foro competente? Talvolta fare causa in un Paese straniero potrebbe essere molto oneroso e di esito incerto Talvolta le sentenze italiane non sono riconoscibili in un Paese straniero Contromisura: trovare soluzioni contrattuali
Importanza della scelta del metodo di risoluzione delle controversie Un produttore italiano ha venduto beni del valore di 30,000 USD a un cliente di un paese dell’Estremo Oriente, con pagamento mediante rimessa diretta a sessanta giorni dalla fattura. Tuttavia, il cliente rifiuta di pagare la merce, invocando pretesi vizi dei beni venduti. Il contratto di compravendita non dice nulla riguardo alla risoluzione delle controversie. Da un esame sommario del sistema processuale e della prassi giudiziaria del paese del compratore emerge che iniziare una procedura nello Stato del compratore sarebbe eccessivamente oneroso (e di esito incerto), mentre un’eventuale sentenza italiana non sarebbe riconoscibile nel paese della controparte.
LE CONTROVERSIE SARANNO DECISE DA: Possibili opzioni LE CONTROVERSIE SARANNO DECISE DA: Giudici ordinari (nazionali) Arbitri
Arbitrato: i pro Neutralità Competenza degli arbitri Procedura semplice e informale Segretezza Riconoscibile all’estero (convenzione di New York del 1958) La sentenza del proprio Paese può non essere riconosciuta nel Paese della controparte Il giudizio nel Paese della controparte può essere dall’esito incerto e molto costoso
IV Il contratto di vendita
La convenzione di Vienna del 1980 Il contratto di vendita internazionale è uno dei pochi contratti ad avere una disciplina internazionale Si tratta della Convenzione di Vienna del 1980 Disciplina uniforme della vendita internazionale Quando uno Stato aderisce alla convenzione, essa diviene parte del diritto interno La CdV è in vigore in più di 70 Paesi
La convenzione di Vienna del 1980 A cosa serve? Un esportatore francese vende dei profumi ad un acquirente cinese. Il contratto viene concluso attraverso uno scambio di fax, senza però indicare la legge applicabile. Successivamente nasce una controversia tra le parti riguardo a pretesi difetti della merce, ed in particolare riguardo alla tempestività della denuncia dei vizi da parte del compratore. Sia Cina che Francia hanno sottoscritto la convenzione di Vienna. Quale diritto dovrà applicarsi? Convenzione di Vienna artt. 38 - 40
La convenzione di Vienna del 1980 Non risolve tutti i problemi Disciplina solo gli aspetti caratterizzanti il contratto di vendita. Per il resto della disciplina, si ripropone il problema: quale diritto si applica?
La convenzione di Vienna del 1980 Non risolve tutti i problemi Una società francese vendeva abiti prêt-à-porter della collezione «Kenzo» ad un acquirente belga. Le condizioni generali del venditore stabilivano che in caso di annullamento dell'ordine da parte del compratore quest'ultimo avrebbe pagato una somma pari al: - 30% del prezzo in caso di annullamento comunicato entro 15 giorni alla conferma d'ordine, - 50% del prezzo in caso di annullamento comunicato entro 55 giorni alla conferma d'ordine, e - 100% del prezzo in caso di annullamento comunicato oltre 45 giorni alla conferma d'ordine
La convenzione di Vienna del 1980 Quando si applica? Hanno aderito alla Convenzione tutti gli Stati dei contraenti Ha aderito alla Convenzione lo Stato la cui disciplina si applica al contratto Lo hanno stabilito espressamente le parti in una clausola contrattuale
La convenzione di Vienna del 1980 Quando si applica? Un produttore spagnolo vende il proprio sherry ad un importatore del Regno Unito, avente la propria sede d'affari a Londra. Il contratto nulla stabilisce in merito alla legge applicabile. L'importatore inizia una causa davanti al tribunale della sede del venditore spagnolo, lamentando dei difetti del prodotto. Il Regno Unito non è uno Stato contraente della Convenzione di Vienna, la Spagna sì. Si applica la convenzione di Vienna?
INCOTERMS cosa sono? Acronimo di international commercial terms. Gruppo di termini utilizzati nel campo delle importazioni ed esportazioni, valida in tutto il mondo, che definisce in maniera univoca e senza possibilità di errore ogni diritto e dovere competente ai vari soggetti giuridici coinvolti in una operazione di trasferimento di beni da una nazione ad un'altra. Sono “codificati” dalla Camera di Commercio internazionale e revisionati periodicamente (ultima nel 2010)
INCOTERMS cosa sono? TERMINI “E”: si tratta del solo termine Ex works - Franco fabbrica (EXW) che prevede il minimo di obblighi del venditore, il quale è solo tenuto a mettere la merce a disposizione del compratore nei propri locali.
INCOTERMS cosa sono? TERMINI “F”: Questi comprendono i termini Free Carrier (FCA), Free alongside ship (FAS), Free on Board (FOB). Il trasporto principale è a carico del compratore. Il venditore adempie all'obbligo di consegna rimettendo la merce al trasportatore terrestre o marittimo che effettua il trasporto principale.
INCOTERMS cosa sono? TERMINI “C”: Comprende i termini Cost and Freight (CFR), Cost Insurance and Freight (CIF), Carriage Paid to (CPT) e Carriage and Insurance paid to (CIP). Il venditore paga il trasporto fino ad un luogo convenuto (di solito nel paese del compratore).
INCOTERMS cosa sono? TERMINI “D”: Questi termini, Delivered at Place (DAP), Delivered At Terminal (DAT) e Delivered Duty Paid (DDP) comportano l'assunzione da parte del venditore dei costi e dei rischi fino al luogo di destinazione.
V Il contratto di agenzia e distribuzione
Entrare in un nuovo mercato PRESENZA DIRETTA: Franchising, joint venture di distribuzione,etc. PRESENZA INDIRETTA Intermediari (agenti, procacciatori di affari) Acquirenti rivenditori (distribuzione, etc.)
Entrare in un nuovo mercato Presenza indiretta Agente o distributore? AGENTE Vantaggi. Controllo sulla clientela Svantaggi. Indennità di fine rapporto Rischio di insolvenza a carico dell’esport.
Entrare in un nuovo mercato Presenza indiretta Agente o distributore? DISTRIBUTORE Vantaggi. Organizza la rivendita e servizi post vendita Rischio di insolvenza a carico del distributore No indennità di fine rapporto Svantaggi. No controllo sulla clientela
Agente di commercio Nozioni base Cosa fa? Promozione e negoziazione di affari in cambio di una provvigione, da calcolarsi sul valore dell’affare concluso
Agente di commercio Nozioni base Come lo fa? Con rappresentanza Senza rappresentanza (n.b.: Ingh. implicito) Autonomo Subordinato (n.b. Belgio e Francia)
Agente di commercio Nozioni base Come lo fa? Con rappresentanza Senza rappresentanza (n.b.: Ingh. implicito) Autonomo Subordinato (n.b. Belgio e Francia)
Agente di commercio Nozioni base Normativa comunitaria Direttiva CEE n. 86/653 Tentativo di armonizzare le discipline nazionali europee.
Agente di commercio contratto Durata e scioglimento Tempo ind. + recesso libero con preavviso (o indennità di mancato preavviso) Tempo det. + recesso solo per giusta causa
Contratto di distribuzione Normativa comunitaria antitrust (regolamento 330/2010) No divieti di rivendita dei prodotti No prezzi imposti. Sì, consigliati. No contr. a tempo ind. Max 5 anni.