PERCORSO GRAVIDANZA A BASSO RISCHIO NELLA REGIONE DEL VENETO

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PERCORSO GRAVIDANZA A BASSO RISCHIO NELLA REGIONE DEL VENETO PROGETTO PILOTA Relatore Dr.ssa Monica Cecchin Belluno, 23 ottobre 2015

PREMESSA L’OMS raccomanda la “vigilanza di tutte le gestanti che dovrebbero essere considerate come potenzialmente capaci di avere una gravidanza fisiologica fino a quando non ci sono chiare evidenze del contrario” (Essential antenatal, perinatal and postpartum care WHO 2002). La gravidanza non va trattata come una patologia, bensì come una condizione fisiologica a basso rischio di complicanze finché non emergono evidenze contrarie.

IL RUOLO DELLA OSTETRICA OMS “ Care for normal pregnancy and birth should be demicalized” Individua nell’ostetrica/o, il professionista sanitario indicato per l’assistenza alla gravidanza con normale decorso (Essential antenatal, perinatal and postpartum care WHO 2002).

IL RUOLO DELLA OSTETRICA Unione Europea La situazione è eterogenea: Paesi con completa autonomia delle ostetriche, in altri Paesi meno. Tuttavia la Normativa Europea è chiara: Direttiva 2005/36/CE (recepita con il Decreto Legislativo n. 206 del 6 novembre 2007) : autorizza le ostetriche ad “accertare la gravidanza e in seguito sorvegliare la gravidanza diagnosticata come normale da un soggetto abilitato alla professione medica, effettuare gli esami necessari al controllo dell'evoluzione della gravidanza normale; prescrivere gli esami necessari per la diagnosi quanto più precoce di gravidanze a rischio”

LE EVIDENZE SCIENTIFICHE INDICANO CHE: Minor numero di ricoveri in gravidanza Minori interventi ostetrici durante il parto Maggiore frequenza di inizio allattamento al seno Minore durata di eventuale ricovero del neonato Maggiore soddisfazione delle donne per l’assistenza ricevuta Non ci sono differenze significative per gli altri esiti

PERCORSO DELLA GRAVIDANZA A BASSO RISCHIO NELLA REGIONE DEL VENETO L’AVVIO REGIONALE Dopo il confronto con altri Paesi Europei e Regioni d’Italia, nel mese di gennaio 2015 il Direttore Generale della Area Sanità e Sociale ha istituito un Gruppo Tecnico PERCORSO DELLA GRAVIDANZA A BASSO RISCHIO NELLA REGIONE DEL VENETO Obiettivo «Promuovere percorsi assistenziali appropriati e diversificati per grado di rischio, attivando un sistema di controllo in cui le gestanti identificate a «basso rischio» dallo specialista siano monitorate da personale ostetrico, seguendo uno specifico protocollo […].

GRUPPO TECNICO REGIONALE Componenti Prof. Massimo Piergiuseppe Franchi – Direttore scuola di Specializzazione in Ginecologia e Ostetricia – Università di Verona Prof. Giovanni Battista Nardelli - Direttore scuola di Specializzazione in Ginecologia e Ostetricia – Università di Padova Dott. Enrico Busato – Direttore U.O. di Ostetricia e Ginecologia Azienda Ulss n. 9 Treviso Dott. Simone Tasso Dirigente medico - Responsabile del Progetto. Dott.ssa Paola Casson – Dirigente Servizio per le professioni sanitarie Azienda Ulss n. 9 Treviso Dott.ssa Emanuela Busa – Coordinatrice AFP CdL in Ostetricia – Università di Padova Dott. ssa Elisabetta Roncoroni – Coordinatrice infermieristica – Area Sanità e Sociale Regione Veneto Dott. ssa Monica Cecchin – Coordinatrice infermieristica - Area Sanità e Sociale Regione Veneto Sig. Giampietro Gridelli – Funzionario – Area sanità e sociale – Regione Veneto

IL GRUPPO TECNICO REGIONALE Il Gruppo tecnico ha lavorato su 3 linee principali: Revisione della letteratura scientifica Confronto modelli organizzativi con altre Regioni/Paesi Valutazione normativa di riferimento

Durata 1 anno prolungabile in caso di inadeguato arruolamento PROGETTO PILOTA La DGR 568/2015 prevede l’attivazione di un Progetto Pilota in 3 ULSS regionali che hanno dimostrato di avere già attivato percorsi simili a quello proposto Durata 1 anno prolungabile in caso di inadeguato arruolamento

LE FASI DEL PERCORSO: Presa in carico di tutte le gravidanze Classificazione in base al rischio (basso o meno) Assegnazione delle gravidanze a basso rischio al personale ostetrico Riorganizzazione della attività con valorizzazione del ruolo dei professionisti coinvolti

LE FASI DEL PERCORSO: IL PRIMO CONTATTO Avviene con modalità individuata dall’Azienda e, di norma, mediante presentazione della ricetta con la prescrizione “prima visita ostetrica per gravidanza”. L’Azienda organizza il percorso in modo che la paziente giunga alla valutazione specialistica dopo la presa in carico da parte dell’ ostetrica/o. Al fine di facilitare l’accessibilità alla gestante, l’Azienda può organizzare le fasi del percorso anche in sedi diverse (territoriali e/o ospedaliere), purché sia assicurata la continuità assistenziale.

LE FASI DEL PERCORSO: IL PRIMO CONTATTO L’ostetrica: Raccoglie le informazioni e i referti degli esami utili all’inquadramento clinico di competenza dello specialista Individua eventuali fattori di rischio anche prescrivendo prestazioni mancanti, per evitare alla gestante di ritornare dal proprio medico curante o accedere allo specialista con esami incompleti. Invia allo specialista, entro i tempi previsti dal presente percorso e con tutta la documentazione raccolta, le gestanti che accedono entro la 13^ settimana e che non presentano fattori di rischio. Oltre la 13^ settimana e/o in presenza di fattori di rischio, la gestante deve essere tempestivamente inviata allo specialista per la valutazione.

Il medico specialista: LE FASI DEL PERCORSO: LA VALUTAZIONE SPECIALISTICA E L’ IMMISSIONE NEL PERCORSO Il medico specialista: effettua l’inquadramento clinico anche sulla base delle informazioni raccolte dalla ostetrica/o riportate nella cartella di monitoraggio della gravidanza e valuta se la gravidanza è o meno a basso rischio. Tale valutazione deve essere effettuata entro la 13^ settimana. In caso di gravidanza a basso rischio, l’ostetrica/o prende in carico la gestante programmando i successivi controlli/accessi

LOGO AZIENDA Questionario Rilevazione della qualità percepita nell’assistenza della gravidanza a basso rischio Gentile signora, Le chiediamo cortesemente di compilare il presente questionario. I risultati consentiranno di individuare eventuali criticità e margini di miglioramento di cui tener conto nel progettare un percorso di gestione della gravidanza a basso rischio più aderente possibile alle necessità delle donne che si rivolgono a questo Servizio.   Le chiediamo di rispondere a ciascuna domanda indicando con una X la risposta. Nel compilare il questionario le ricordiamo che non esistono risposte giuste o sbagliate: la migliore è quella che più si avvicina alla sua esperienza. Una volta completata la compilazione, le chiediamo di inserire il questionario nell’apposito contenitore. In che modo ritiene di essere stata seguita durante il percorso? Scarso Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo Come valuta le informazioni ricevute? Scarse Insufficienti Sufficienti Buone Ottime Ha avuto difficoltà ad accedere al servizio? Si No Osservazioni:__________________________________________________________________________________________

FORMAZIONE DEGLI OPERATORI GLI OBIETTIVI Conoscere il nuovo modello regionale per la gestione della gravidanza a basso rischio da parte di personale ostetrico Saper utilizzare gli strumenti operativi previsti (scheda ostetrica, prescrizione dematerializzata) Saper gestire la gestante nelle diverse fasi del percorso

Cronogramma progetto pilota 2015 2016   FASI gennaio febbraio marzo aprile maggio * giugno * luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre maggio ** giugno ** 1 istituzione gruppo di lavoro regionale 2 definizione percorso della gravidanza a basso rischio 3 deliberazione del percorso della gravidanza a basso rischio 4 condivisione del progetto con le direzioni delle ULSS n.1,3 e 9 coinvolte nella fase pilota 5 realizzazione percorso formativo 6 attivazione del progetto pilota 7 esecuzione verifiche trimestrali (stato avanzamento, risultati, qualità percepita dalle gestanti 8 relazione conclusiva * partenza progetto **conclusione progetto

"Soltanto chi osa spingersi un po’ più in là scopre quanto può andare lontano" Sergio Bambarén