Competenza orale e scritta Michele A. Cortelazzo Competenza orale e scritta 1
il docente Michele Cortelazzo (Padova 1952) è Professore ordinario di Linguistica italiana nel Dipartimento di Studi linguistici e letterari dell′università di Padova. Ha insegnato anche nella Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori dell′università di Trieste e nelle università di Saarbrücken, Innsbruck, Venezia e Ferrara, oltre che Rijeka (Fiume). È Accademico corrispondente dell'Accademia della Crusca. Il nucleo fondamentale delle sue ricerche riguarda l′italiano contemporaneo e le lingue speciali (linguaggio medico, linguaggio scientifico, linguaggio giuridico). Si è occupato anche dei processi di italianizzazione, in particolare nel Veneto, di storia della lessicografia, di insegnamento della lingua materna. È autore o redattore di diverse opere lessicografiche. Negli ultimi anni si è occupato in particolare di semplificazione del linguaggio amministrativo e di linguaggio istituzionale-politico. Nell'Università di Padova è Delegato del Rettore per la Comunicazione istituzionale. 2
per restare in contatto e-mail: cortmic@unipd.it sito istituzionale: www.disll.unipd.it sito personale: www.cortmic.eu sito del corso: www.cortmic.eu/didattica.html blog: www.cortmic.myblog.it facebook: https://www.facebook.com/SentieriDellaLingua?ref=hl 3
programma 12.10. La variazione linguistica. Il repertorio linguistico italiano Standard e neostandard Scritto e parlato Registri e situazioni comunicative La lingua dei giornali La lingua della televisione e del web L'italiano delle traduzioni I linguaggi settoriali 4
calendario 12.10.2015 Presentazione del corso Il repertorio linguistico italiano 13.10.2015 Standard e neostandard 1 26.10 2015 Standard e neostandard 2 27.10.2015 Scritto e parlato 09.11.2015 Registri e situazioni comunicative 10.11.2015 Verifica Registri linguistici 07.12.2015 La lingua dei giornali 21.12.2015 La lingua della televisione e del web 22.12.2015 Verifica L'italiano delle traduzioni 18.01.2016 Introduzione ai linguaggi settoriali 19.01.2016 Verifica di recupero Introduzione ai linguaggi settoriali 5
orario lunedì, 12.15-13.45 lunedì, 17.15-18.45 martedì, 8.15-10.00 6
tanti modi per dire la stessa cosa non sono affatto a conoscenza di che cosa sia stato loro detto non sono affatto a conoscenza di che cosa abbiano loro detto non so affatto che cosa abbiano loro detto non so affatto che cosa abbian loro detto non so affatto che cosa hanno loro detto non so mica che cosa gli hanno detto non so mica che cosa gli han detto non so mica cosa gli han detto so mica cosa gli han detto so miga cosa che i ghe gà dito (Berruto, G., 1987, Sociolinguistica dell’italiano contemporaneo, con variazioni). 7
varietà della lingua Ogni varietà è un insieme di tratti congruenti di un sistema linguistico che co-occorrono con un certo insieme di tratti sociali, caratterizzanti i parlanti o le situazioni d’uso. È quindi sempre un’entità che presuppone una correlazione tra fatti linguistici e fatti non linguistici, e deve essere caratterizzata sulla base di entrambi. 8
esempi di varietà dell'italiano italiano aulico italiano popolare italiano dei giovani italiano parlato italiano scritto italiano colloquiale italiano trascurato italiano burocratico italiano tecnico-scientifico ……. 9
la variazione linguistica Per variazione linguistica si intende il carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. A livello della generale facoltà del linguaggio verbale si realizza nella diversità delle lingue in cui si articola la capacità umana di parlare. 10
la variazione linguistica A livello di ogni singola lingua storico-naturale si realizza nella diversità interna, che è legata alla diversità dell’accesso e dell’utilizzazione da parte dei singoli parlanti delle lingue e varietà di lingua che lo costituiscono. Le lingue e varietà di lingua presenti nel repertorio di una comunità non sono infatti ugualmente a disposizione né possedute nella stessa misura da tutti i membri della comunità. 11
un modello del repertorio dell'italiano . 12
il repertorio linguistico Repertorio linguistico è l’insieme delle risorse linguistiche a disposizione di una comunità linguistica (repertorio comunitario) o di un parlante (repertorio individuale). Il repertorio linguistico comunitario è l’insieme delle varietà di lingua e dialetto simultaneamente disponibili alla maggior parte dei parlanti di quella comunità, in un dato periodo di tempo. 13
il repertorio linguistico Per descrivere il repertorio linguistico di una comunità non basta individuare le varietà a disposizione dei suoi membri. Occorre anche definire il modo in cui queste si ripartiscono lo spazio comunicativo; le comunità scelgono quali codici isolare nel continuum delle varietà del repertorio (ossia a quali varietà dare un nome esplicito) e a quali di questi assegnare le diverse funzioni comunicative. 14
il repertorio linguistico Nel repertorio linguistico, le varietà linguistiche si dispongono secondo una struttura gerarchica. Si riconoscono due estremi: un polo alto, destinato allo scritto e ai contesti formali (la scuola e l’università, la giustizia, la liturgia, i mezzi di comunicazione ...) e un polo basso, che comprende le varietà che la comunità riserva alla conversazione familiare e ordinaria, spesso apprese dai bambini come lingua di prima socializzazione. Vi possono anche essere una o più varietà che occupano uno spazio intermedio. 15
il repertorio linguistico Il repertorio linguistico individuale è dato dall’insieme di varietà dominato dal singolo parlante. Il repertorio linguistico individuale è in genere un sottoinsieme di quello comunitario, che è una sorta di minimo comune multiplo di quelli degli individui che compongono la comunità. Solo in casi particolari possono esserci varietà che sono appannaggio solo di un parlante o di pochissimi, come avviene nel caso dei bilingui isolati. . 16
il repertorio linguistico Difficilmente un parlante ha accesso a tutte le varietà e a tutti i registri del repertorio linguistico. Tutti i membri di una comunità linguistica condividono però le stesse informazioni su quali risorse sono a disposizione della comunità. 17
dimensioni della variazione linguistica (a) tempo (b) spazio (c) gruppo sociale (d) situazione comunicativa (e) mezzo di comunicazione 18
dimensioni della variazione linguistica 19
fonti Gaetano Berruto, Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo, Roma, NIS, 1987 Gaetano Berruto, Variazione linguistica, in Enciclopedia dell'italiano, vol. II, Roma, Istituto dell'Enciclopedia italiana, 2011. Gaetano Berruto, Varietà, in Enciclopedia dell'italiano, vol. II, Roma, Istituto dell'Enciclopedia italiana, 2011. G. Iannaccaro, Repertorio linguistico, in Enciclopedia dell'italiano, vol. II, Roma, Istituto dell'Enciclopedia italiana, 2011. 20
fonti Inoltre, immagini, commenti, esempi sono state tratti da: diapositive di Isabella Chiari su "La variazione linguistica. Analisi del testo letterario" diapositive di Massimo Cerruti su "Le varietà dell’italiano. L’opposizione formale/informale" appunti di Donatella Lippi su "I medici e le parole" 21