La didattica ermeneutica esistenziale.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Insegnamento della Religione Cattolica Istituto secondario di primo grado “ G.Galilei” - Cecina “Il reciproco amore fra chi apprende e chi insegna è.
Advertisements

L’insegnamento della Religione nel nostro Istituto
RICERCA - AZIONE Macro-concetto Portatore di
ALTRE SINGOLE OSSERVAZIONI GENERALI
CARDUCCI ALTRE SINGOLE OSSERVAZIONI GENERALI ALTRE OSSERVAZIONI SONO DIPONIBILI RELATIVAMENTE AD OGNI SINGOLA CLASSE.
Giugno Dal pensiero lineare al pensiero complesso: educare “alla” e “attraverso” la complessità Giugno
INCIPIT Dall’esperienza al problema:
La ricerca guidata in Internet
didattica orientativa
Incontro formativo del 13 ottobre 2011
Le nuove indicazioni per lIrc nella scuola secondaria di II grado Frosinone, 7 ottobre 2010.
La valutazione dei corsisti I si i no i pensavo e i vorrei dei commenti finali …..ad un certo punto della vita si pensa di sapere tutto poi si scopre.
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
Gli Apprendimenti come si realizzano e cosa producono.
SEMINARIO PROVINCIALE PROGETTO EMERGENZA LINGUA Sintesi e conclusioni Modena 18 Maggio 2011 Modena – USR Progetto ELLE – Gruppo Tutor Senior.
DAL PERCORSO DI ORIENTAMENTO AL PROCESSO DECISIONALE
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO (strumento di lavoro)
UN ORATORIO MULTICULTURALE E MULTIRELIGIOSO?
COSTRUIRE E VALUTARE UN PROGETTO DI ORIENTAMENTO
Inserire i nuovi media nella scuola Certi rapporti dagli Usa, ma anche da Italia, dicono che i bambini trascorrono in media 5 ore al computer su Internet.
LA CLASSE, LABORATORIO DEL FARE comunità di pratica Luciano Rondanini
Servizio nazionale per la pastorale giovanile Presentano Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro.
Nuove tecnologie e Didattica della Storia
Struttura logica del curricolo tra obiettivi, competenze e finalità
La formazione degli insegnanti Giuliana Rocca, Dario Signorelli Torino, 23 maggio 2008.
PERSONALIZZAZIONE apprendimento e insegnamento valorizzazione dell’alunno Innovare la didattica per personalizzare L'educazione personalizzata non si riduce.
Accompagniamo i giovanissimi a farsi testimoni coraggiosi e attenti, con i propri atteggiamenti e le proprie scelte, di unesperienza di fede talmente.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
ESPERIENZA DIDATTICA Progetto
LAmbiente, inteso come sistema vivente, è un campo didattico che offre infinite possibilità di approccio e di proposte formative …
Il concetto di competenza nella scuola dell’infanzia alla luce delle Nuove Indicazioni per il Curricolo Maila Pentucci.
VIAGGIO NEL NOSTRO PIANETA SANITA’
Contenuti Disciplinari
Irc e competenze rinnovamento nella continuità
Il progetto è la volontà del I Circolo Didattico di fare dellintegrazione una esperienza di concreto e significativo arricchimento per tutti. Ciò al fine.
La motivazione scolastica nel curricolo di scuola.
LE MAPPE PER INSEGNARE.
IL CURRICOLO: MOTIVAZIONE E ORIENTAMENTO I motivi di una scelta Lorientamento è un processo unitario che si inserisce nel contesto educativo come una modalità
Verso una scuola ben fatta Linee di ricerca e azione per una progettazione formativa sostenibile Le proposte del Nucleo Provinciale per le Indicazioni:
Incontro annuale IdR 20 maggio 2010
VERSO UN CURRICOLO DIOCESANO
Quando la valutazione è ricerca a cura di Fabiana Fabiani.
ISTITUTO COMPRENSIVO GORLAGO PROGETTO ORIENTAMENTO D’ISTITUTO
Il futuro è oggi. Orientare per non disperdere
L’ Apprendimento Cooperativo nella scuola del FARE - prof
indicazioni per il curricolo
PROTOCOLLO DI INTESA PER LE ATTIVITÀ DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA (DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO) di cui all’art. 7, c.1,
LA LIM IPPSA NINO BERGESE.
Le RACCOMANDAZIONI per l’IRC nella SECONDARIA DI PRIMO GRADO Aggiornamento IdR Settembre 2005 a cura di Flavia Montagnini.
Piano Regionale di formazione Anno scolastico 2014/2015 Torino, 27 gennaio 2015 A cura di Donatella Gertosio Incontro con i tutor /facilitatori.
DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO IRC:
Università degli Studi di Macerata
Nuove modalità di accesso al sapere e l’apprendimento partecipato
LABORATORI Scuola Secondaria di II grado A cura di Flavia Montagnini Referente diocesana della Formazione RIFLETTERE, PROGETTARE, REALIZZARE: perché le.
SVILUPPOAPPRENDIMENTO QUALI POSSIBILI CONTAMINAZIONI? PSICOLOGIA NEUROSCIENZE EVENTI PSICHICI MANIFESTAZIONI QUADRO ESISTENZIALE FENOMENOLOGICO L’ATTIVITÁ.
Educare e comunicare la fede oggi l’impegno catechistico in Italia. dal Documento Base a Verona Intervento di Luciano MEDDI – Caserta 24 settembre.
Verifica e Valutazione competenze
Laboratorio didattica dell’area antropologica
ISTITUTO COMPRENSVO DI ALI’ TERME POF
PROGETTO DIDATTICO Con il patrocinio del e del.
Progetto di Formazione-Intervento® ……… ………….. Laboratorio processi e cultura organizzativa d’impresa Nome e cognome studente/i FOTO del/degli.
4. Per intervenire … Le attività La consultona de errores Questa attività è il naturale prolungamento della precedente, con la quale condivide obiettivi.
Alcuni spunti di riflessione sulla didattica della matematica.
Proviamo a riflettere insieme GMD FLIPPED CLASSROOM 14/04/2015.
Orientamento ORIENTAMENTO Progetto scuola secondaria I grado a.s
Istituto Comprensivo Fibonacci Le scuole che lo compongono: - due plessi di scuola dell’infanzia (M. Betti e G. Rodari) - due plessi di scuola primaria.
ScuolaVita Educare oggi: dalla Scuola alla Vita 5 marzo 2015 Siracusa.
Come si insegna, come si impara Una cultura, un gruppo, per sopravvivere deve trasmettere ai giovani conoscenze e valori ciò avviene in contesti formali.
Verticalità intesa come continuità nello sviluppo dei contenuti e nella costruzione dei concetti nella scuola primaria e secondaria di I° e II° grado Didattica.
Far lezione con gli E.A.S 12 aprile Si può fare?
Transcript della presentazione:

La didattica ermeneutica esistenziale. Un nuovo metodo di “fare” scuola.

Perché l’ermeneutica? La vera novità del procedimento ermeneutico: porre al centro del processo didattico il soggetto e i suoi bisogni. La ricerca della verità e di senso avviene tramite l’analisi delle domande esistenziali che partono dal soggetto che apprende in un “circolo ermeneutico” che tende a dare delle risposte via via più complete e proponendo nuove domande da cui ripartire. La base scientifica del metodo ermeneutico è ampiamente trattata in “Z.Trenti – R.Romio. Pedagogia dell’apprendimento nell’orizzonte ermeneutico, Torino, Elledici, 2006”.

Perché esistenziale? Si tratta una “rivoluzione copernicana” del fare scuola. L’esistenza, il concreto vivere, le domande degli alunni il loro “esistere nel mondo”, diventano il centro del fare scuola. I contenuti servono per dare delle risposte, non sono il fine del processo di apprendimento che va inteso come un “cammino continuo di avvicinamento alla verità”.

Come funziona la DEE? L’insegnante interroga e suscita la domanda; l’allievo riflette e cerca la risposta, i valori reali sono l’esperienza di vita vissuta; la finalità è fare esperienza personale; la didattica si occupa di accompagnare la persona. L’obiettivo finale non sarà quello di trasmettere delle “verità” calate dall’alto, ma di costruire la conoscenza dell’atteggiamento religioso, del fenomeno religioso.

Il ruolo del libro di testo? Offre stimoli e contributi, approfondimenti e indicazioni di percorsi. Supporta il docente nel processo di apprendimento e nelle sue varie fasi. Orienta l’alunno nelle varie direzioni di ricerca alle sue domande.

Quali sono le fasi della DEE? La didattica ermeneutica è un processo da svolgersi con dei ragazzi, a volte adolescenti, che sono pieni di risorse, domande, ma anche di distrazioni e difficoltà di concentrazione. Lo schema proposto per la nuova didattica del fare aiuta il docente a gestire meglio la classe e a risultare più efficace nel suo intervento.

la situazione concreta. Dovrà essere fatta un’analisi della situazione esistenziale concreta, (condizione sociale, familiare, psicologica, culturale degli alunni) e, ove possibile, trovare i punti di interesse che ognuno, ogni singolo, può manifestare, a livello sia esplicito che implicito.

2) La motivazione. Il processo che s’intende mettere in atto con gli alunni, il metodo proprio della didattica ermeneutica e i vari passaggi che la compongono deve essere ogni volta esposto e concordato con gli alunni. I ragazzi diventano parte attiva, creativa e critica di tutto il processo.

3) Interrogativi autentici. Per poter formulare degli interrogativi autentici e aprire la strada ad una “risposta autentica” è necessario che il docente metta nelle condizioni ogni alunno di esprimere quegli interrogativi che albergano nella vita di ognuno e che nell’adolescente si legano strettamente con la ricerca di una propria identità. Sarà necessario quindi in ogni classe un attento lavoro di dialogo e ricerca delle migliori condizioni che permettano ad ognuno di esprimersi.

4) La domanda mirata. La domanda deve scaturire dalle indicazioni raccolte nelle analisi della situazione concreta e poi della formulazione degli interrogativi. La domanda, in altri termini, indica la direzione in cui cercare. No a domande preconfezionate e uniche, ma i bisogni e gli interrogativi vanno accolti tutti e valorizzati.

5) Confronto con la cultura. Il docente guida nella ricerca e approfondimento di testi significativi per il tema che si sta trattando. Si predilige in questa prima fase la narrazione, i testi in stile giornalistico, ma possono anche essere proposti video e contenuti multimediali.

6) Altre religioni. In una società sempre più multi-culturale e multi-religiosa è necessario proporre il punto di vista delle altre religioni per costruire una risposta adeguata e completa.

7) La tradizione e le fonti. Si propone agli alunni una scelta di testi della Bibbia, Antico e Nuovo Testamento. Vengono approfonditi i testi della tradizione cattolica che si riferiscono ai temi trattati.

8) Sintesi e risposte. Il processo di apprendimento ha un momento di sintesi in cui tutti i contributi vengono riassunti, dal docente e dagli alunni, in una risposta. La risposta sarà tanto più efficace quanto più aprirà nuovi campi di ricerca e di approfondimento.

Pensare religiosamente La DEE aiuta l’alunno a pensare religiosamente: fornisce la capacità di utilizzare il linguaggio religioso per potersi orientare nelle scelte e farne un cittadino più consapevole. Aiuta il docente a gestire la classe con un metodo coinvolgente basato sul “fare” e non solo sul conoscere.