Il Piano di Miglioramento

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Transcript della presentazione:

Il Piano di Miglioramento Sara Mori Milano 26 Ottobre 2015

L’analisi dei dati che permette di orientare il miglioramento Quali dati importanti per migliorare? “I dati giusti sono quelli che aiutano Dirigenti ed insegnanti a comprendere qual è la popolazione a rischio. La domanda è: qual è lo scopo della raccolta dei nostri dati? Ci sono dati utili e non, a seconda degli scopi” (Hargraves , 2014) “Sono importanti quei dati che ci permettono di raccogliere informazioni sulle modalità di lavoro del Dirigente e degli insegnanti per individuare punti di forza e criticità migliorabili” (Datnow et al, 2007)

Individuare la linea strategica del Piano di Miglioramento come riflessione di insieme che orienta la scelta degli obiettivi e indica la modalità che l’organizzazione intende perseguire (Civit delibera 112/2010);

Le parole chiave del Piano di Miglioramento priorità; integrazione; responsabilità; collaborazione; diffusione. (decreto legislativo del 27 ottobre 2009, numero 150)

Se il miglioramento è un viaggio, la scuola ha bisogno di una mappa che sappia essere comprensibile per chi la consulta e che illustri le vie scelte per arrivare alla meta. “Il Piano di Miglioramento diviene dunque uno strumento di progettazione in cui si esplicitano il percorso che si intende intraprendere e si monitora il suo andamento” (Mori, 2014)

Il Piano di Miglioramento nodi cruciali L’importanza di porsi domande condivise : (Cosa) Quali problemi intendo risolvere? Cosa voglio migliorare? (Perché) A quali finalità più generali mi riferisco? A quali obiettivi più specifici mi riferisco? L’obiettivo specifico che mi propongo è in relazione con altri possibili obiettivi specifici? Se sì in che modo?

Esempi di domande guida (Zepeda, 2013) Che scuola vogliamo essere, considerando le possibilità/risorse che abbiamo? Quali sono gli aspetti, i valori più importanti che la nostra scuola dovrebbe “dare” agli studenti? Quale impegno e coinvolgimento sono necessari per attivare un processo di miglioramento effettivo?

Quando si progetta il Piano di Miglioramento (Hopkins and Reynolds,2001) Tenere alta l’attenzione sui risultati degli apprendimenti degli studenti; Aumentare la ricerca e la condivisione delle buone pratiche esistenti all’interno della scuola; Incrementare la consapevolezza del lavoro di squadra e della possibilità di collaborare con agenzie esterne e con il territorio; Far crescere l’attenzione alla creazione e raccolta di dati, sia quantitativi sia qualitativi, per documentare il processo di miglioramento; Coinvolgere l’intera comunità scolastica nel processo di miglioramento.

E’ disponibile nell’area pubblica del sito dell’INDIRE http:\\www E’ disponibile nell’area pubblica del sito dell’INDIRE http:\\www.indire.it\supportomiglioramento un ambiente a supporto della scuola per : La predisposizione e dell’attuazione dei PdM Elenchi di consulenti selezionati e formati dall’Istituto Il sito offre la possibilità di utilizzare una utility online per la compilazione del Piano di Miglioramento

Le tabelle di monitoraggio Tabella 1 - La composizione del nucleo interno di valutazione; Tabella 2 - Priorità di miglioramento, traguardi di lungo periodo e monitoraggio dei risultati; Tabella 3 - Relazione tra obiettivi di processo, aree di processo e priorità di miglioramento Tabella 4 - Pianificazione operativa e monitoraggio dei processi

Le tabelle di monitoraggio Tabella 5 - Azioni specifiche del dirigente scolastico Tabella 6 - Risorse umane interne e relativi costi aggiuntivi Tabella 7 - Risorse umane esterne e risorse strumentali Tabella 8 - Consulenze esterne

PdM Indire: Passi e domande guida 1 SEZIONE: SCEGLIERE GLI OBIETTIVI STRATEGICI IN TRE PASSI Passo 1: verificare la congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi Passo 2: elaborare di una scala di rilevanza degli obiettivi di processo Passo 3: Ridefinire l’elenco degli obiettivi di processo, i risultati attesi, gli indicatori di monitoraggio del processo e le modalità di misurazione dei risultati

2 SEZIONE: DECIDERE LE AZIONI PER RAGGIUNGERE CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO IN TRE PASSI Passo 1: ipotizzare le azioni da compiere considerandone anche i possibili effetti negativi e positivi nel medio e nel lungo termine Passo 2: rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo Passo 3: definire l’elenco delle azioni che verranno messe in atto per raggiungere l’obiettivo

3 SEZIONE: PIANIFICARE LE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO IN TRE PASSI Passo 1: definire l’impegno delle risorse umane e le risorse strumentali; Passo 2: definire i tempi di attuazione delle azioni Passo 3: programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo

4 SEZIONE: VALUTARE, CONDIVIDERE E DIFFONDERE I RISULTATI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO IN QUATTRO PASSI Passo 1: valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV Passo 2: descrivere i processi di condivisione del piano all’interno della scuola Passo 3: descrivere le modalità di diffusione dei contenuti e dei risultati del piano sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione scolastica. Passo 4: descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di Autovalutazione

Tabelle di compilazione Prima sezione: Tabella 1: Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche * Tabella 2: Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto Tabella 3: Risultati attesi e monitoraggio

Seconda sezione: Terza sezione: Tabella 4: Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni Terza sezione: Tabella 5: Descrivere le risorse umane interne alla scuola* Tabella 6: Descrivere le risorse finanziarie esterne alla scuola o i beni materiali* Tabella 7: Tempistica delle azioni Tabella 8: Monitoraggio delle azioni  

Quarta sezione: Tabella 9: La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI * Tabella 10 : Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento Tabella 11 e 12: Le azioni di diffusione dei risultati interne ed esterne alla scuola Tabella 13 e format 14: Composizione del Nucleo di Autovalutazione *

Le sezioni 3 e 4 sono il cuore del Piano di Miglioramento Attenzione Le prime due sezioni (1-2) sono opzionali perché riguardano la riflessione sui processi scelti e il legame con l’innovazione; Le sezioni 3 e 4 sono il cuore del Piano di Miglioramento

Il pdf complessivo http://miglioramento.indire.it/supportoscuole/istituti/pd m_indire_2015.pdf

Il link per la compilazione http://miglioramento.indire.it/pdm/compilazione/ind ex.php

Questione aperte Difficoltà di conciliare per la scuola la valutazione di processo e la valutazione di esito; Rischio di appiattimento dei traguardi da raggiungere; Rischio di non favorire una cultura del miglioramento continuo, ma ridurre tutto ad un adempimento burocratico.

Esercitazione A partire dal proprio RAV provare a pianificare un obiettivo di processo (lavoro individuale) Riflessione in piccolo gruppo su difficoltà emerse; Riflessioni in plenaria.

Grazie per l’attenzione Sara Mori S.mori@indire.it www.indire.it/supportomiglioramento http://www.indire.it/content/index.php?act ion=istituto&id=16703