- IL GINOCCHIO.

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Transcript della presentazione:

- IL GINOCCHIO

. .

L' articolazione del ginocchio è composta dal femore, dalla tibia e dalla patella. Lo spessore della cartilagine ialina che riveste il territorio articolare del femore è di 2,5 - 3 mm, nella rotula raggiunge i 4 -5 mm. Tra il femore e la tibia sono interposti due menischi fibrocartilaginei, mediale e laterale.

La capsula articolare è un manicotto che unisce il femore, e la tibia La capsula articolare è un manicotto che unisce il femore, e la tibia. I legamenti del ginocchio sono: in avanti quello della patella; sui lati i collaterali, fibulare e tibiale; dall’interno in dietro e in avanti i leg. crociati post. e ant.

CAPSULA ARTICOLARE

GINOCCHIO DX (davanti)

LA SINOVIALE FORMA UN AMPIO SACCO IN AVANTI ED IN ALTO FRA IL FEMORE ED IL TENDINE DEL M. QUADRICIPITE, CORRISPONDENTE AD UNA MASSA DI TESSUTO ADIPOSO .

Il menisco laterale è più breve,(a forma di lettera o) in avanti si fissa all' estremità intercondiloidea della tibia e sulla faccia laterale del legamento crociato anteriore.

IL MENISCO MEDIALE e’ piu’ lungo, semilunare (a forma di letteraC) ha origine dal margine infraglenoideo e si fissa alla fossa intercondiloidea posteriore e quella del leg. crociato post.

SPOSTAMENTI DEI MENISCHI NELLA FLESSO-ESTENSIONE .

LEGAMENTI CROCIATI .

DECORSO DEI LEGAMENTI CROCIATI Incrociati nello spazio fra loro Fig. 145: incrociati sul piano frontale Fig. 143: incrociati sul piano sagittale Fig. 146 e 147: incrociati con i rispettivi collaterali

leg. crociato anteriore

Leg.crociato posteriore

. .

. .

ESAME CHINESIOLOGICO ANAMNESI ESAME OBIETTIVO ESAME DELLA STABILITA’

ASSI ARTICOLARI .

VARIAZIONE DELL’ ASSE ARTICOLARE .

ALCUNE TIPOLOGIE DI GINOCCHIO .

I MOVIMENTI DEL GINOCCHIO .

INNERVAZIONE

LE PRINCIPALI PATOLOGIE DEL GINOCCHIO LE FRATTURE E LE DISTORSIONI LE LESIONI DEI LEGAMENTI LE LESIONI DEL MENISCO ROTTURA DEL TENDINE ROTULEO LE LESIONI CARTILAGINEE

LE FRATTURE INTERESSANO L’ESTREMITA’ INFERIORE DEL FEMORE, L’ESTREMITA’ SUPERIORE DELLA TIBIA E LA ROTULA. .

LE DISTORSIONI SONO DOVUTE AD UN MOVIMENTO FORZATO IN VARO O IN VALGO, ASSOCIATO A FLESSIONE E ROTAZIONE O IPERESTENSIONE

NEL CASO DI FRATTURE ATTUALMENE SI TENDE A PRATICARE UN OSTEOSINTESI CHIRURGICA. NELLE DISTORSIONI IL TRATTAMENTO PREVEDE L’IMMOBILIZZAZIONE CON MEZZO DI CONTENZIONE MORBIDO O STECCA RIGIDA,IN ESTENSIONE (10 GG.)

. .

RIEDUCAZIONE FUNZIONALE DURANTE L’ IMMOBILIZZAZIONE CONTRAZIONI STATICHE DEL QUADRICIPITE SEMPLICI POI CONTRO RESISTENZA CRIOTERAPIA E MOBILIZZAZIONI PASSIVE DELLA ROTULA GINNASTICA ARTI SUPERIORI E ARTO SANO MOBILIZZAZIONE ATTIVA DELLE DITA DEL PIEDE E MOBILIZZAZIONE ASSISTITA DELL’ANCA

ESERCIZI DURANTE LA FASE DI IMMOBILIZZAZIONE ,

RIEDUCAZIONE FUNZIONALE subito DOPO L’IMMOBILIZZAZIONE CRIOTERAPIA CON IMPACCHI PRIMA E DOPO LE SEDUTE LAVORO ATTIVO DELL’ART. TIBIO-TARSICA E DELLE AA. DEL PIEDE MOBILIZZAZIONE DELLA ROTULA CONTRAZIONI STATICHE DEI GLUTEI ESERCIZI DEGLI ARTI SUPERIORI E RESPIRATORI ESERCIZI ARTI INF. CAUTI

ESERCIZI SUBITO DOPO L’IMMOBILIZZAZIONE .

DOPO LA PRIMA SETTIMANA MOBILIZZAZIONE ATTIVA E CAUTA VERSO L’ESTENSIONE DEL GINOCCHIO CONTRAZIONI STATICHE DEL QUADRICIPITE CON GINOCCHIO IN ESTENSIONE ESERCIZI LEGGERI DI FLESSIONE DEL GINOCCHIO MASSAGGIO CIRCOLATORIO E TONIFICANTE ESERCIZI PROPRIOCETTIVI CON AUSILII (stampelle, spalliera, parallele)

ESERCIZI DOPO LA 1° SETTIMANA .

RIEDUCAZIONE ATTIVA 4\6° SETTIMANA MOBILIZZAZIONI E DEAMBULAZIONI IN ACQUA RAFFORZAMENTO MUSCOLARE ISOMETRICO (QUADRICIPITE E ISCHIATICI), ISOTONICO per tricipide. MOBILIZZAZIONE ARTICOLARE IN FLESSIONE ED ESTENSIONE ESERCIZI ATTIVI, ASSISTITI.

ESERCIZI DOPO LA 4° 6° SETTIMANA .

PERIODO DI RIALLENAMENTO DOPO 6 SETTIMANE RIEDUCAZIONE PROPRIOCETTIVA CON PIANI MOBILI E TAPIS ROULANT DISTINZIONE DEFICIT ARTICOLARE problema muscolare – articolare – strutturale (chirurgico) RIALLENAMENTO ALLO SFORZO (SCALE, SALTELLI, CORSA, SPORT)

ESERCIZI DOPO 6 SETTIMANE .

INDICAZIONI SPECIFICHE PER LESIONE DEL LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE RECUPERO DELLA ESTENSIONE E DELLA FLESSIONE CON ESERC. ATTIVI E PASSIVI RAFFORZAMENTO MUSCOLARE STATICO E DINAMICO DEL QUADRICIPITE RAFFORZAMENTO MUSCOLARE DINAMICO DEGLI ISCHIO-CRURALI

ESERCIZI DOPO LESIONE DEL L.C.A.

LEGAMENTO CROCIATO POSTERIORE IPERTONICITA’ DEL QUADR. (ISOMETRICA E DINAMICA TRA 0° E 60° DI FLESSIONE DOPO 120°) LAVORO DEGLI ISCHIOCRURALI SENZA ROTAZIONE, CONTRO RESISTENZA RAFFORZAMENTO MUSCOLARE DEL TIRANTE ESTERNO E DEL POPLITEO

LEGAMENTO COLLATERALE MEDIALE RAFFORZAMENTO MUSCOLARE PRINCIPALMENTE DEL QUADRICIPITE RAFFORZAMENTO DI TUTTO IL TIRANTE INTERNO (FLESSORI E ROTATORI INTERNI) E DEL TRICIPITE

LEGAMENTO COLLATERALE ESTERNO RAFFORZAMENTO MUSCOLARE DEL QUADRICIPITE RAFFORZAMENTO DEL FLESSORI RAFFORZAMENTO DEL TRICIPITE E DEL POPLITEO

RIEDUCAZIONE PROPRIOCETTIVA -

LESIONI DEL MENISCO SI VERIFICANO MAGGIORMENTE NEGLI SPORTIVI. TRAUMA RAPPRESENTATO DA UNA COMPRESSIONE CON TRAZIONE ISOLATA O COMBINATA, IN PARTICOLARE DA UNA ROTAZIONE DELLA GAMBA CON PIEDE FISSO AL SUOLO. OPPURE DA UN URTO DELLA GAMBA IN CARICO, IN POSIZIONE DI FLESSO-ROTAZIONE

. .

RIEDUCAZIONE FUNZIONALE PRE-OPERATORIA RIDUZIONE DELL’ INFIAMMAZ. ELETTRO-STIMOLAZIONE (ANALGESICA E TROFICA) E STIMOLAZIONE MUSCOLARE RAFFORZAMENTO DEL QUADR., DEGLI ISCHIOCRURALI, DEL TRICIPITE

FASE POST-OPERATORIA 1°- 8° GIORNO ELETTRO-STIMOLAZIONE E CRIOTERAPIA IN PRESENZA DI DOLORI E TUMEFAZIONE GRADUALE MOBILIZZAZ. IN ESTENS. E FLESS (max. 50° - 60°) RAFFORZAMENTO MUSCOLARE DEL QUADR. E ISCHIOCRURALI MOBILIZZAZIONE ATTIVA CONTRO RESISTENZA DELLE ARTICOLAZIONI ANCA E TIBIO-TARSICA MOBILIZZAZIONE PASSIVA DELLA ROTULA POSIZIONE SEDUTA E VERTICALIZZAZIONE LEG-EXTENSION SENZA CARICO MOV. LIMITATO DEAMBULAZ. CON CARICO GRADUALE E TOTALE

Esercizi 1°- 8° giorno e success. 2-4sett.

2\4 SETTIMANE LAVORO DI RAFFORZAMENTO MUSCOLARE IN FLESSO-ESTENSIONE PER ESCURSIONI gradualmente maggiori 60° - 90°. RAFF.MUSC. DEL QUADR., ISCHIOCRURALI (LAVORO IN ECCENTRICO), TENSORE DELLA FASCIA LATA, TRICIPITE ANALITICO (ISOMETRICO E ISOTONICO) GLOBALE

RECUPERO DELLE ESCURSIONI ARTICOLARI MOBILIZZAZIONI ATTIVO-PASSIVE CYCLETTE (quando la flessione arriva a 120°) POSIZIONAMENTI MANUALI IDROTERAPIA SOLLECITAZIONI PROPRIOCETTIVE (PER AUMENTARE LA FORZA CONTRATTILE RIFLESSA DEI LEGAMENTI) CON OPPOSIZIONE MANUALE ESERCIZI GLOBALI A SCOPO FUNZIONALE

ROTTURA DEL TENDINE ROTULEO DOVUTA A UNA CONTRAZIONE BRUSCA DEL QUADRICIPITE CONTRO RESISTENZA O AD UN TRAUMA DIRETTO SUL QUADRICIPITE CONTRATTO. IL TRATTAMENTO E’ CHIRURGICO SUTURA E IMMOBILIZZAZIONE PER 6 SETTIMANE OPPURE CERCHIAGGIO METALLICO E RIEDUCAZIONE IMMEDIATA

RIEDUCAZIONE FUNZIONALE 0 – 6 SETTIMANE TUTORE REGOLATO CON SOLI 15° DI FLEX CON MOVIMENTO VERSO L’ESTENSIONE NO CARICO (PRIMA SETTIMANA) ESERCIZI ISOMETRICI DEL QUADRIC. (IL GIORNO DOPO L’INTERVENTO) ESERCIZI PER TUTTE LE ALTRE ARTICOLAZ. E DISTRETTI MUSCOLARI (FLESS. DORSALE PIEDE) CARICO GRADUALE CON STAMPELLE, TOTALE ENTRO LA 6° SETTIMANA. PROGREDIRE DI 15° A SETTIMANA PER LA FLESSIONE, DAI 95°-100° INSERIRE LA CYCLETTE MOBILIZZAZIONE GRADUALE DELLA ROTULA ED ESERCIZI PROPRIOCETTIVI

LE LESIONI CARTILAGINEE DOVUTE A CADUTA OD URTO DIRETTO, OPPURE PER PRESSIONE BRUSCA LOCALIZZATA,SUCCESSIVA A DISTORSIONE. ALTRESI’ PUO’ ESSERE PROVOCATA DA UN MICROTRAUMA SUCCESSIVO A DISTURBO STATICO DEL GINOCCHIO O AD UNA LASSITA’ LEGAMENTOSA CRONICA

PATOLOGIA DIAGNOSTICABILE MEDIANTE ARTROSCOPIA PATOLOGIA DIAGNOSTICABILE MEDIANTE ARTROSCOPIA. SONO IL RISULTATO DI UNA CINEMATICA ANORMALE DEL GINOCCHIO. RICHIEDONO UN LUNGO PERIODO DI RIEDUCAZIONE E UNA LENTA GUARIGIONE.

RIEDUCAZIONE FUNZIONALE MOBILIZZAZIONE ATTIVA IN SOSPENSIONE IN ACQUA FISIOTERAPIA STRUMENTALE RAFFORZAMENTO MUSCOLARE DEL QUADRICIPITE E DEGLI ISCHIOCRURALI: LAVORO STATICO SENZA CARICO, IN ANGOLAZIONI VARIE ED INDOLORI RAFFORZAMENTO MUSCOLARE DEL TRICIPITE (CON GINOCCHIO BLOCCATO) RIEDUCAZIONE PROPRIOCETTIVA RIALLENAMENTO ALLO SFORZO E ALL’ATTIVITA’ SPORTIVA

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