USO DEL DENARO A.Contardi “Verso l’autonomia” ed.Carocci 2004.

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USO DEL DENARO A.Contardi “Verso l’autonomia” ed.Carocci 2004

PREMESSA Si impara ad utilizzare il denaro solo se si spende Prima si inizia a spenderlo, poi a riconoscerlo e a conteggiarlo: prima la familiarità e il valor d’uso, poi la competenza Le esercitazioni si fanno solo col denaro vero e con il proprio (maggiore veridicità e coinvolgimento emotivo) Il denaro si conta quando poi lo si va ad utilizzare nella realtà (maggiore motivazione)

Fase 1- Il riconoscimento Il ragazzo estrae il denaro dal portafoglio, DISTINGUENDO IN DUE MUCCHI LE MONETE E I “SOLDI DI CARTA” Si riconoscono i biglietti uno per uno mettendo INSIEME LE BANCONOTE UGUALI TRA LORO Si fanno notare al ragazzo colore, dimensioni e si legge il numero scritto sopra la banconota lo stesso procedimento si segue con le MONETE Bisogna insistere sul fatto che le monete bicolori sono Euro e le altre centesimi

Fase 2- “Più grande, più piccolo” Si parte dai “soldi di carta” Si pone la domanda: “Tra questi biglietti quale vale di più?” oppure “Con quale puoi comprare più cose?” Se il ragazzo è in difficoltà si scrivono su un foglio in colonna i valori dei diversi biglietti e si prova a leggere e confrontare. Si possono confrontare i numeri riferendosi ad esperienze concrete “ingrassi di più mangiando 1 panino o 10?” La stessa procedura con le monete, distinguendo le monete Euro dai centesimi. Va sempre ricordato che gli Euro valgono più dei centesimi.

Fase 3- Conteggio Si inizia a CONTEGGIARE MONETE E BANCONOTE DELLO STESSO TAGLIO Con diversi tagli si comincia a contare DAL TAGLIO MAGGIORE I ragazzi utilizzano volentieri le DITA DELLE MANI (da incentivare) Lo stesso procedimento con le monete Si sconsiglia il conteggio con centesimi di scarso valore (rossi) e si suggerisce di mettere in evidenza i rapporti di equivalenza (due monete con su scritto 50 valgono come 1 euro)

Fase 4- Lettura dei prezzi Si inizia l’apprendimento della lettura dei prezzi da tagli interi : 1, 5, 10, 20… Si inseriscono poi i numeri con la virgola e SI DA UN NOME ALLA VIRGOLA: “E” Si impara a leggere il numero davanti alla virgola, poi la virgola e poi il numero successivo 2, 80 DUE e OTTANTA Gli espositori dei Grandi magazzini sono un ottimo luogo di esercitazione nella realtà

Fase 5- Dare il corrispettivo in denaro Dopo aver letto un prezzo si chiede al ragazzo di fornire la cifra corrispondente E’ opportuno iniziare con richieste di NUMERI “INTERI”: 1,2,5,10 Quando si inseriscono numeri con la virgola si invita il ragazzo a scomporre il numero e se non si hanno monete (centesimi) sufficienti si suggerisce di AGGIUNGERE 1 UNITÀ o di dare un taglio superiore. Questo ci permette di introdurre il concetto di taglio superiore e di resto. E’ particolarmente importante introdurre il concetto di taglio superiore con l’Euro perché ci sono tante monete difficili da riconoscere e conteggiare.

Fase 6- Il resto COMPRENDERE IL CONCETTO DI RESTO “resto” significa avere dei soldi indietro perché ne sono stati dati più di quelli necessari. Il primo passo è accorgersi che talvolta riceviamo dei soldi indietro. QUANDO DOBBIAMO AVERE IL RESTO Il secondo passo sta nel capire quando questo accade, cioè quando diamo di più. E’ necessario quindi abituare i ragazzi al concetto di “taglio superiore”.

QUANTO DOBBIAMO AVERE IL RESTO E infine come si calcola il resto che devo avere? O ancor meglio come si verifica? NON per sottrazione “denaro dato - spesa = resto” “€ 10- € 6= € 4” MA piuttosto nella verifica per somma aggiuntiva “costo oggetto + resto che viene fornito dal negoziante = denaro dato” € 6 + € 4 = € 10 seguendo il comportamento del negoziante mentre ci dà il resto