«MA IL SUO CUORE È LONTANO DA ME» (Marco 7,1-23) PARROCCHIA MARIA SS. ADDOLORATA OPERA DON GUANELLA – BARI Anno Pastorale
Strumenti per capire Con questo brano si ritorna al clima delle controversie (Mc 2,1- 3,6). Gesù affronta un grave ostacolo presente non solo nella mentalità dei farisei, ma anche in quella dei discepoli: il falso concetto di purità.
Il legame tra questa disputa e il contesto in cui ci si trova è molto significativo: una delle difficoltà su cui si erano bloccati i discepoli è stata quella di recarsi di nuovo sull’altra sponda del lago, quella pagana, caratterizzata agli occhi di un buon giudeo proprio dalla impurità (tombe, demoni, porci...).
E un pagano - in quanto peccatore - è una persona impura che rende impuri con la sua sola presenza!
Veniva quindi negata implicitamente la possibilità di ammettere un pagano alla salvezza (cfr. il brano seguente, Mc 7,24-30, la donna siro-fenicia: il pane ai «cagnolini»!).
v. 2 mani immonde... non lavate. Non tanto norma igienica, quanto osservanza rituale.
v. 3 tradizione degli antichi. Precetti e pratiche (norme rituali) aggiunte alla legge (Lv 11-16).
v. 6 Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti. [...] Questo popolo mi onora... Citazione di Is 29,13.
v. 10 Mosè infatti disse: «Onora tuo padre e tua madre». Citazione di Es 20,12; Dt 5,16 e Es 21,17; Lv 20,9.
Nel passo parallelo di Matteo c’è l’espressione: «Dio ha detto» (Mt 15,4).
v. 11 Korbàn. In aramaico (altre parole aramaiche in Mc 3,17; 5,41; 7,34; 14,36; 15,22.34) significa offerta sacra (con voto).
Se si faceva voto di donare al tesoro del tempio i beni necessari per il sostentamento dei genitori, si era dispensati dal soccorrerli (offerte intoccabili!).
- Il v. 16 manca nei più autorevoli manoscritti antichi.
v. 17 lontano dalla folla [...] lo interrogavano sul significato di quella parabola. Spiegazione privata ai discepoli. Qui il termine parabola (traduzione dell’ebraico mashal) significa sentenza incisiva ed enigmatica. Probabilmente riferita al fatto che...
v. 19 Dichiarava così mondi tutti gli alimenti. È una riflessione di Marco sulla parola di Gesù. L’abrogazione dei divieti alimentari doveva togliere ogni ostacolo alla comunione di mensa tra cristiani di origine ebraica e cristiani di origine pagana.
Fu uno dei grossi problemi dibattuti nel I concilio di Gerusalemme (At 15, ; cfr. pure At 10,9- 16; Rm 14; Gal 2,11-16; Col 2, ) e segna il passaggio dalla legge esterna, fatta di divieti e prescrizioni, alla libertà della grazia e dello Spirito.
v. 21 dal cuore degli uomini. Centro della personalità, dove si maturano le scelte libere e coscienti.
- escono le intenzioni cattive. I dodici mali che escono dall’uomo indicano come la purità e l’impurità riguardano anzitutto la persona e non le cose.
Così è dimostrata l’ipocrisia dei farisei (v. 7) che pongono la salvezza nell’esteriorità e non nella conversione del cuore. Cfr. pure Rm 1,28-32; Gal 5,19-21.
Piste di riflessione L’uso della legge e delle tradizioni come autogiustificazione è insieme effetto e causa della durezza del cuore, che ci impedisce di riconoscere la realtà di Dio amore.
Il discorso di Gesù è una contrapposizione tra le tradizioni e la Parola di Dio. Il vangelo è critico verso le tradizioni e le mette sempre al vaglio dello Spirito per discernere se sono conformi o meno alla norma suprema dell’amore.
Oltre quelle religiose, soprattutto oggi, ci sono tante tradizioni: «si dice», «si fa»... basate sulle implacabili leggi dell’avere, del potere, del prestigio, del mercato, della moda... Tante abitudini scontate e vincolanti impediscono di osservare l’unica legge dell’amore.
Suggerimenti per pregare Chiedere al Signore di aiutarci a scoprire ogni nostro atteggiamento di ipocrisia, per vedere e correggere ciò che tiene il nostro cuore schiavo e lontano da lui;
- di aprirci gli occhi su ciò che riteniamo importante (tanto importante da considerarlo scontato e sacrosanto) ma che è un ostacolo ad amare lui e gli altri.
Ringraziare Gesù che ci ha liberato dai tabù, dai pregiudizi razziali e religiosi e ci ha restituito la libertà di essere in comunione con tutti i fratelli.
Signore Gesù, concedimi di conoscere la durezza del mio cuore che mi rende attaccato alle mie tradizioni, alle mie abitudini, e mi impedisce di vivere la legge dell’amore che tu mi hai indicato nel dono di te stesso. Amen.