EURIPIDE.

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EURIPIDE.
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EURIPIDE

Dati biografici Euripide nasce a Salamina nel 485 o 480 a.C.; muore in Macedonia alla corte del re Archelao nel 405 a.C. Molte notizie della sua biografia hanno sapore aneddotico e derivano o da spunti presenti nelle sue opere oppure dalle distorsioni dei comici. dato aneddotico origine rapporti con i sofisti e Socrate attitudine dei suoi personaggi a filosofeggiare accusa di ateismo scetticismo religioso di alcuni personaggi misoginia trae origine dalle deformazioni comiche isolamento in una grotta a Salamina mancata integrazione di Euripide nella società a lui contemporanea Euripide > Dati biografici

La produzione Le 17 tragedie superstiti di Euripide possono essere suddivise in quattro gruppi di tragedie in base ai temi e alle scelte drammaturgiche: temi tragedie le grandi eroine Alcesti (438), Medea (431), Ippolito (428) la guerra Eraclidi (430), Andromaca (429-425?), Ecuba (425/424?), Supplici (423/422?), Troiane (415) la critica al mito e alla religione Eracle (416?/414?), Elettra (413?), Ifigenia in Aulide (405?/403?), Baccanti (405?/403?) le tragedie d’intrigo Ifigenia in Tauride (414?/413?), Elena (412), Ione (411?), Fenicie (411-409?), Oreste (408) Euripide > La produzione

Le “impronte digitali” di Euripide Euripide dà voce ai tomenti della coscienza della polis ateniese. Nel suo teatro: sono frequenti i riferimenti alla realtà di Atene (la guerra, i temi della sofistica, la figura della donna); i protagonisti sono privi di valenze eroiche e vicini all’uomo comune: anche dei grandi eroi si mettono in rilievo debolezza, fragilità, dubbi e disagio esistenziale, concedendo spazio all’analisi degli impulsi irrazionali; emerge un atteggiamento di critica nei confronti del mito e della religione tradizionale; c’è grande attenzione per l’organizzazione dell’intreccio e dei movimenti scenici. Euripide Euripide > Le “impronte digitali” di Euripide

Le grandi eroine Le tragedie di questo gruppo si incentrano su personaggi femminili dotati di spiccata personalità e di caratteristiche fuori del comune. tragedie tematiche Alcesti esaltazione della philia coniugale e della fedeltà, tanto nella donna quanto nell’uomo dignità nell’affrontare la sofferenza Ippolito incoronato l’antisocratismo di Fedra: la conoscenza prodotta dall’analisi razionale non si identifica con il bene, ma con la dolorosa consapevolezza dell’immutabilità della situazione critica alla retorica violenza delle passioni Euripide > Le grandi eroine

Medea Medea è una delle tragedie più audaci di Euripide: le laceranti contraddizioni del suo animo fanno della protagonista un personaggio immortale nella storia del teatro. Gli elementi fondamentali della Medea scena a Corinto coro donne di Corinto trama Giasone ripudia Medea preferendole Glauce, figlia di Creonte, re di Corinto. Medea ordisce la sua vendetta: un peplo e una corona imbevuti di filtri magici eliminano Glauce e il padre; Medea stessa uccide i figli avuti da Giasone e ne porta via con sé i cadaveri temi rappresentazione della diversità: Medea è donna, barbara, esule, maga complementarità di fattori razionali e irrazionali la psicologia “eroica”: orgoglio, ira, desiderio di gloria Medea Euripide > Medea

La guerra Le tragedie di questo gruppo sono accomunate dalla riflessione etica sulla guerra; viene rifiutata ogni forma di idealizzazione e giustificazione dei conflitti militari. tragedie le due tematiche più significative Eraclidi allusioni alla politica ateniese all’inizio della guerra del Peloponneso pessimismo nei confronti di una realtà mutevole e incontrollabile Andromaca polemica antispartana e rifiuto di un’ideologia bellicista indecifrabilità degli dèi e della realtà Supplici critica alla democrazia imperialista valorizzazione dei legami familiari Troiane denuncia degli orrori della guerra consapevolezza dell’impossibilità della pace Euripide > La guerra

Ecuba Tra le tragedie dedicate alla guerra l’Ecuba è la più cupa: nessuna consolazione per il presente né speranza per il futuro. Un monito contro l’imperialismo di Atene. tragedie le due tematiche più significative scena campo greco nel Chersoneso Tracio coro schiave troiane trama Ecuba, prigioniera degli Achei, perde la figlia Polissena, sacrificata sulla tomba di Achille, e il figlio Polidoro, ucciso a tradimento da Polimestore, re di Tracia, cui era stato affidato. Questi viene accecato da Ecuba, che ne uccide i figli; un serrato confronto tra i due chiude la tragedia. temi precarietà della condizione umana (Ecuba, da regina a schiava) inutilità della vendetta (agone tra Ecuba e Polimestore) riflessione sui mali della guerra, in particolare sulla schiavitù (Polissena) Euripide > Ecuba

Il mito e la religione Al centro di queste tragedie vi è consapevolezza della casualità che regola le vicende umane e dell’ambiguità degli dèi, presentati come ostili e imprevedibili; il mondo eroico e mitico viene desacralizzato. tragedie tematiche principali Eracle precarietà della condizione umana ostilità degli dèi nei confronti degli uomini il valore della solidarietà e dell’amicizia Elettra nobiltà d’animo vs. nobiltà di nascita polemica antidelfica: Apollo è istigatore di un matricidio Ifigenia in Aulide la labilità psichica dei personaggi la demitizzazione del mondo eroico Euripide > Il mito e la religione

Baccanti L’ambiguità è la nota dominante nelle Baccanti: essa investe non solo lo statuto del dionisismo, col suo rituale esotico e sanguinario, ma la stessa posizione di Euripide nei confronti del sacro. Gli elementi fondamentali delle Baccanti scena a Tebe coro le donne tebane in preda al furore bacchico trama Giunto a Tebe in incognito, Dioniso porta al delirio le donne della città, che fuggono sul Citerone. Invano Penteo si oppone al dionisismo, nonostante i consigli di Tiresia e Cadmo; finirà per essere fatto a pezzi dalla madre Agave, in preda al furore bacchico temi ambiguità del dionisismo (liberazione degli impulsi irrazionali vs. distruttività incontrollata) indecifrabilità del volere divino e della condizione umana Euripide > Baccanti

Le tragedie d’intrigo Il gruppo delle tragedie d’intrigo si caratterizza per la complessità della trama, ricca di rovesciamenti e di colpi di scena. Elemento ricorrente è l’intervento del deus ex machina, che avvia a soluzione l’intreccio. tragedie tematiche Ifigenia taurica interazione tyche (cieco caso)-techne (capacità operativa dell’uomo); enigmaticità della realtà, segnata da improvvisi capovolgimenti Elena rapporto realtà/apparenza (l’eidolon di Elena) tragedia di evasione: rifuggire dagli orrori della guerra Ione recupero di una fede popolare, fatta di devozione e non di dubbi dominio della tyche, cui il protagonista rivolge una preghiera Fenicie il mito dei Labdacidi Oreste solidarietà familiare e amicizia (Pilade), valori di fronte alla mancanza di certezze religiose e all’inaffidabilità delle istituzioni umane Euripide > Le tragedie d’intrigo

Elena Con l’Elena Euripide rivisita ancora una volta la saga troiana, toccando il tema della guerra, ma non cede al pessimismo: la fantasia e l’intrigo permettono di evadere dai confini di una realtà tragica e incontrollabile. Gli elementi fondamentali dell’Elena scena in Egitto, a Faro coro prigioniere greche trama a Troia non è andata la vera Elena, ma una sua immagine: è quanto scopre Menealo, naufragato sull’isola egiziana di Faro, dove Elena era stata condotta da Hermes. Dopo il riconoscimento, i due sposi fuggono, eludendo con l’inganno la sorveglianza di Teoclimeno, che avrebbe voluto sposare Elena struttura rapporto realtà/apparenza (l’eidolon di Elena) l’arbitrio della tyche rende la realtà refrattaria alla progettualità umana Euripide > Elena

Il dramma satiresco: il Ciclope Il Ciclope è l’unico dramma satiresco integralmente conservato; incerta la sua datazione. La trama ricalca in chiave parodica il IX libro dell’Odissea. Gli elementi fondamentali del Ciclope scena in Sicilia, presso l’antro di Polifemo coro satiri, figli di Sileno, catturati da Polifemo trama Odisseo approda in Sicilia e viene catturato da Polifemo, che divora due dei suoi compagni; per vendicarsi decide di ubriacarlo e accecarlo. I Satiri, pur desiderando la libertà, hanno paura e lasciano agire l’eroe e i suoi compagni. Il piano ha successo e tutti riescono a fuggire temi spunti sofistici, p. es. disprezzo delle leggi, edonismo, diritto del più forte; ricerca del comico ed enfasi sul carattere paradossale delle situazioni Euripide > Il dramma satiresco: il Ciclope

Lawrence Alma-Tadema, La morte di Ippolito (1860) La drammaturgia di Euripide Il carattere fortemente innovativo del teatro euripideo può aver contribuito allo scarso successo di pubblico e alle critiche di Aristofane e Aristotele. I personaggi di Euripide sono spesso: eroi dei mito umanizzati e presentati in condizioni di debolezza; figure marginali nel teatro tragico (donne, schiavi, giovani). Muta anche il ruolo del coro che: risulta sempre più sganciato dall’azione; vede i suoi spazi ridotti a favore dei virtuosistici canti degli attori. Lawrence Alma-Tadema, La morte di Ippolito (1860) Euripide > La drammaturgia di Euripide

La drammaturgia di Euripide La drammaturgia euripidea conosce significative sperimentazioni anche sul piano della struttura. Ecco le più significative: il prologo assume sempre più spesso carattere informativo; il finale vede di frequente l’intervento di un deus ex machina e contiene un aition, cioè il racconto dell’istituzione di un culto; l’agone e la sticomitia permettono la costruzione di discorsi molto articolati sotto il profilo dialettico e analitico. Giuseppe Maria Crespi, Elena acceca Polimestore (prima metà XVIII sec.) Euripide > La drammaturgia di Euripide

Anselm Feuerbach, Ifigenia in Tauride (1871) L’ideologia Il teatro di Euripide esercita, come quello di Eschilo e di Sofocle, un’azione didattica, ma con modalità peculiari: in un periodo in cui crollano le certezze del regime pericleo, Euripide propone una didattica del dubbio e della sospensione del giudizio; ricorre al razionalismo per mettere in luce le aporie della realtà; esprime incertezza e scetticismo riguardo alla religione; afferma la centralità della tyche; priva il mito della funzione paradigmatica che tradizionalmente gli apparteneva. Anselm Feuerbach, Ifigenia in Tauride (1871) Euripide > L’ideologia

Lo stile La stessa carica innovativa si riscontra anche sul piano delle scelte stilistiche: nelle parti recitate penetra il linguaggio della quotidianità; nelle rheseis e negli agoni si avverte l’influsso di tecniche argomentative di matrice sofistica; nelle parti liriche il linguaggio si fa più raffinato, con neologismi e la semplificazione dei nessi sintattici. Una Menade Euripide > Lo stile