IL CLOPIDOGREL NEL PAZIENTE CON PREGRESSO STROKE Damiano Parretti

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Trattamento del sanguinamento da varici
Advertisements

Cortona lavviso, la toccatina, la mancanza, la balurdia, l colpo, la paralise e lembolo comme ce se nacorge che se fà e comme virà a finì !
Microemboli: revisione
Cardiopatie emboligene: quale la terapia?
Campagna Educazionale Regionale ANMCO Toscana DIFENDIAMO IL CUORE Casciana Terme, 12 gennaio 2008, Gran Hotel San Marco Lefficacia della prevenzione secondaria.
1° Campagna Educazionale Regionale ANMCO Toscana DIFENDIAMO IL CUORE Casciana Terme 12 gennaio 2008 Sorveglianza epidemiologica regionale delle malattie.
I nuovi obiettivi terapeutici allo studio con statine
I NUOVI OBIETTIVI TERAPEUTICI ALLO STUDIO CON STATINE LINEE GUIDE E PRATICA CLINICA FIRENZE 15/03/2008.
Perche’ i diabetici sono pazienti ad alto rischio?
Le indicazioni attuali alla rivascolarizzazione precoce
PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIO-VASCOLARI IN MEDICINA GENERALE
IPERTENSIONE ARTERIOSA
Le Emorragie intracraniche
Malattie cerebrovascolari 2a parte
Ictus ischemico in corso di coronarografia
Cefalea emicranica sintomatica Presentazione di un caso clinico
MALATTIE CEREBROVASCOLARI:
Valutazione Economica del MRC/BHF Heart Protection Study 1 Heart Protection Study Collaborative Group University of Oxford, UK Copyright © 2008 Merck Sharp.
IL “PARADIGMA STORICO” DELLA FORMAZIONE E DELLA PRATICA MEDICA
Le domande 1. Come si possono generare diseguaglianze di salute in ambito sanitario? 2. Esistono evidenze dellesistenza di tali diseguaglianze in Italia?
Dott.ssa Luciana Tramacere Dott. Gianni Fonti
3° Incontro nazionale A.I.G.
Opzioni mediche e chirurgiche nei GIST in fase avanzata.
Emicrania e patologia cardiovascolare
BPCO stabile: Terapia combinata con Corticosteroidi Inalatori + Beta-2- agonisti long acting In un recente studio clinico prospettico randomizzato e controllato.
La prevenzione secondaria nell’ictus cerebrale
La gestione del rischio cardiovascolare: il Modello GIANO I DATI Guido Giustetto GIANO Un modello professionale che può incidere sulla salute Torino, 18.
Il documento regionale
Basi epidemiologiche ed inquadramento diagnostico
Impatto sulla salute del modello GIANO: si può misurare ?
Prevenzione secondaria: Terapia farmacologica a lungo termine
Ricerca collaborativa europea
Diabete-Stenosi carotidea ENDOARTERIECTOMIA
TRAUMI CRANICI INCIDENZA
INTRODUZIONE La prevenzione cardiovascolare primaria consiste nel trattamento prolungato di soggetti a rischio aumentato, ma senza segni e sintomi, di.
SANITA’ Elio Agostoni Dipartimento di Neuroscienze
LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DELL’ICTUS CEREBRALE ISCHEMICO
MALATTIE CEREBROVASCOLARI
GESTIONE DIAGNOSTICO-TERAPEUTICA
L’anziano cardiopatico con co-morbilità:
LE MALATTIE CEREBROVASCOLARI NELLE DONNE Prevalenza e Prognosi Dott
Il Cuore Delle Donne: Linee Guida 2014 per la Prevenzione delle Malattie Cardiovascolari nelle Donne Dr Roberto Mocchegiani, Cardiologo Ancona
Le Malattie Cardiovascolari
Percorso Diagnostico-Terapeutico (PDT)
Una giovane di 58 anni post operata
Dapoxetina FAQ.
Prevenzione cardiovascolare, definizione e gestione del rischio
Ipertensione arteriosa e complicanze cerebrali
1 Dimensioni del problema. 2 3 Anziani nell’ULSS 20 nel 2002 il 19.2% della popolazione superava i 65 anni e il 9% i 75 il 30% degli anziani sono disabili.
IL TRATTAMENTO ENDOVASCOLARE NELL’ICTUS ISCHEMICO ACUTO: ESPERIENZA DEL CENTRO ICTUS DELL’OSPEDALE SAN MARTINO DI GENOVA m.t. Infante, D. rizzi, a. murialdo,
Umbria Fibrillazione Atriale (UFA):
La dimensione del problema
Il monitoraggio continuo della pressione arteriosa nella fase acuta dell’emorragia cerebrale intraparenchimale: risultati preliminari dello studio BP-MONICH.
L’approccio musicoterapeutico e i contenuti del progetto Prof
Cristina Paci UOC Neurologia Area Vasta 5
Algoritmo presrizione NAO
LA MEDICINA DI GENERE NELLA PRATICA CLINICA Dott.a Maria Grazia SERRA UNITA’ OPERATIVA COMPLESSA DI MEDICINA AZIENDA OSPEDALIERA“CARDINALE G.PANICO” TRICASE.
AWARENESS AWARENESS E BIS BIS dott.ssa Valentina Trapasso dott.ssa Valentina Trapasso.
1 1.La Nota disciplina le sole indicazioni riguardanti le dislipidemie vengono suddivise in quattro classi: l’ipercolesterolemia poligenica, le dislipidemie.
LINEE GUIDA 2010 ACCF/AHA per la valutazione del Rischio CV nel soggetto adulto asintomatico In collaborazione con:  American College of Cardiology Foundation,
Consumo di alcol Martedì 17 Aprile 2007 Claudio Annovi Settore Dipendenza Patologiche, Progetto Alcol - AUSL Modena I risultati degli studi trasversali.
ANATOMIA E FISIOLOGIA della CIRCOLAZIONE CEREBRALE.
IL RUOLO DELL’ETÀ E DEL GENERE NEL RECUPERO FUNZIONALE POST STROKE Dr.ssa E Andrenelli, Prof.ssa MG Ceravolo.
17 aprile 2007 Dott. Claudio Andreoli Medico di Medicina Generale.
16 Congresso Nazionale Associazione Italiana di Psicogeriatria La malattia di Fabry in psicogeriatria. L’esperienza del reparto di Neurologia di Vittoria.
Vorapaxar (Zontivity®)
Introduzione. Il rischio di stroke nelle donne affette da fibrillazione atriale non valvolare (FANV) è più elevato rispetto agli uomini. Una recente metanalisi.
1 PREVENZIONE DEL SUICIDIO DI PAZIENTE IN OSPEDALE Raccomandazione n. 4, Marzo 2008.
Come riconoscere e curare l’ipercolesterolemia poligenica?
Faenza, 20 Novembre 2018 Corso per MMG – Parkinson:Stato dell’arte
Transcript della presentazione:

IL CLOPIDOGREL NEL PAZIENTE CON PREGRESSO STROKE Damiano Parretti Responsabile Nazionale Area Cardiovascolare SIMG

Epidemiologia dell’ictus in Italia donne 5,9% uomini 7,4% 65-84 anni Malattie CV Neoplasie Ictus Cause di morte 10-12% di tutti i decessi per anno Prevalenza 6,5% 80% nuovi eventi 196.000 ictus/anno Incidenza 20% recidive Mortalità 30-40% dei casi Mortalità: 20-25% dei casi 30 giorni 1 anno 1/3 presenta un elevato grado di disabilità Ictus

Ictus ischemico e ictus emorragico Emorragia intraparenchimale 15-20% Emorragia subaracnoidea 3% SPREAD – Stroke Prevention and Educational Awareness Diffusion Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento

VIII rapporto Health Search – anni 2013-2014 Prevalenza d’uso % di farmaci cardiovascolari in soggetti con diagnosi di ictus: analisi per categorie terapeutiche (anni 2005-2013) La prevalenza d’uso dei farmaci antitrombotici in soggetti con diagnosi di ictus si attesta nei vari anni osservati tra 70 e 80%. Ciò significa che circa un quarto di questi soggetti non è in terapia antitrombotica VIII rapporto Health Search – anni 2013-2014

Media eventi CV per anno % Studio CAPRIE : Clopidogrel VS Aspririna-Gruppo Stroke Deficit neurologico focale di verosimile origine aterotrombotica Trascorsi >1 settimana e < 6 mesi dall’evento Segni neurologici persistenti da più di una settimana dall’evento TAC o RM che escludano emorragia cerebrale o patologia non rilevante Criteri di inclusione Età media anni Media eventi CV per anno % ASA 64,7 7,71 Clopidogrel 64,5 7,15 Riduzione del rischio relativo 7,3% in favore di clopidogrel IC 95% (-5,7 a 18,7) (p: 0,26)

NEI TIA E NELL’ICTUS ISCHEMICO NON CARDIOEMBOLICO E’ INDICATO: Prevenzione secondaria: terapia farmacologica a lungo termine Raccomandazioni di SPREAD NEI TIA E NELL’ICTUS ISCHEMICO NON CARDIOEMBOLICO E’ INDICATO: Trattamento antiaggregante per la prevenzione delle recidive Trattamento antiaggregante con ASA 100-325 mg/die Trattamento antiaggregante con clopidogrel 75 mg/die Trattamento antiaggregante con ticlopidina 500 mg/die: profilo di sicurezza meno favorevole rispetto a clopidogrel. Richiede controllo emocromo ogni 2 settimane per i primi 3 mesi Nel caso di debba prescrivere una tienopiridina, secondo il gruppo SPREAD è indicato il clopidogrel Grado A Grado A Grado A Grado A GPP

Guidelines for the Prevention of Stroke in Patients With Stroke or Transient Ischemic Attack Recommandations ASA (da 50 mg/die a 325 mg/die) in monoterapia (Class I; Level of Evidence A), la combinazione ASA 25 mg e dipiridamolo 200 mg/2 die (Class I; Level of Evidence B), e clopidogrel 75 mg in monoterapia (Class IIa; Level of Evidence B) sono tutte opzioni accettabili per una terapia iniziale. La scelta di un agente antiaggregante piastrinico dovrebbe essere individualizzata in base al profilo di rischio del paziente, dei costi, della tollerabilità e di altre caratteristiche cliniche Furie et al. Stroke. 2011;42:227-6

Prevenzione secondaria dello stroke: Terapia a lungo termine Sintesi 12-6 La complessità delle numerose analisi statistiche derivate dagli studi recentemente pubblicati sui farmaci antiaggreganti piastrinici, impiegati sia da soli sia in associazione, rilevano come, a fronte delle diverse situazioni cliniche presentate dal paziente, sempre più il medico debba individualizzare le scelte. Sebbene l’ASA rimanga il farmaco di prima scelta nella prevenzione secondaria degli eventi cerebrovascolari, è lecito prendere in considerazione la terapia con clopidogrel in pazienti con intolleranza o documentata resistenza all’ASA e che abbiano comunque presentato un nuovo evento in corso di trattamento con ASA o con l’associazione tra dipiridamolo e ASA.

CONCLUSIONI La terapia antiaggregante piastrinica è uno strumento fondamentale per la prevenzione secondaria dopo ictus ischemico o TIA. Le principali linee guida nazionali e internazionali raccomandano ASA come prima scelta. Tuttavia una percentuale non trascurabile di pazienti mostra recidive di eventi cerebrovascolari nonostante la profilassi con ASA. La resistenza all’ASA potrebbe essere implicata in questi insuccessi clinici ma l’argomento è ancora fortemente dibattuto. In caso di recidiva ictale in corso di ASA può essere giustificato l’impiego, in alternativa, di clopidogrel la cui efficacia è pari o superiore a quella di ASA.