Dalla Buona Scuola al DDL: cosa succede alla pubblica istruzione?

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Dalla Buona Scuola al DDL: cosa succede alla pubblica istruzione?

FINALITA’ DEL DDL “Disciplina l’autonomia delle istituzioni scolastiche, anche in relazione alla dotazione finanziaria, allo scopo di garantire la massima flessibilità, efficienza e efficacia del servizio scolastico e alla integrazione e miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, alla introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale. In tale ambito, l’istituzione scolastica effettua la programmazione triennale dell’offerta formativa per il potenziamento della conoscenze e delle competenze degli studenti e l’apertura della comunità scolastica al territorio”

OBIETTIVI CLIL (e inglese nella primaria con insegnanti specialisti o fornitura di servizi esterni) Arte e musica (nella primaria anche con l’utilizzo di docenti di altri ordini di scuola) diritto, economia, scienze motorie Alternanza scuola-lavoro nell’ultimo triennio della secondaria (minimo 400 ore nei tecnici e professionali, minimo 200 ore nei licei) Apprendistato (dai 15 anni di età) Competenze digitali

OBIETTIVI Riduzione numero di alunni per classe Percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli studenti Potenziamento italiano per gli stranieri Interazione della scuola col territorio (famiglie, terzo settore, imprese) Convivenza civile e legalità Personalizzazione Potenziamento competenze logico-matematiche

IL SUPER DS Redige il piano triennale Propone gli incarichi di docenza dall’albo territoriale, in base al curriculum del docente Assegna bonus premiali ai dipendenti Sceglie fino a 3 collaboratori

PIANO TRIENNALE Nel piano triennale sono esposti i seguenti punti: POF Fabbisogno dei posti comuni e di sostegno (organico dell’autonomia) Fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa Fabbisogno di infrastrutture e attrezzature

ITER DEL PIANO TRIENNALE Il DS, ad ottobre, lo predispone sentiti il Collegio dei Docenti ed il Consiglio d’Istituto. L’USR valuta la compatibilità economico-finanziaria e la coerenza con gli obiettivi della Buona Scuola Il MIUR conferma o chiede correttivi (sul piano delle risorse e degli organici) Il DS, a febbraio, opera le eventuali modifiche e lo rende attuabile per il prossimo triennio ALTRO CHE AUTONOMIA…

IMMISSIONI IN RUOLO: CHI Per l’a.s. 2015/2016 l’organico dell’autonomia va determinato entro il 31 maggio 2015 Le assunzioni coprono i posti vacanti e disponibili risultanti Sono assunti: 50% posti per alcuni vincitori concorso (“individuati a livello di albo territoriale”) 50% posti per alcuni iscritti in GAE (“individuati a livello di albo territoriale”) Coloro che residuano da queste due fasi, coprono eventuali posti disponibili a livello nazionale

IMMISSIONI IN RUOLO: QUANTE? mila posti: fabbisogno ordinamentale potenziamento offerta formativa persone circa è il dato fornito dal MIUR sul numero di aspiranti presenti in GAE e graduatorie di merito

IMMISSIONI IN RUOLO: COME? Gli interessati presentano domanda di assunzione, esprimendo ordine di gradimento fra albi territoriali (solo per chi è nelle graduatorie concorsuali regionali?) e con priorità per i posti di sostegno. In subordine, fra le classi di concorso, quella con maggior punteggio o, a parità di punti, dell’ordine scolastico superiore. In caso di indisponibilità dei posti per gli albi territoriali indicati, non si procede all’assunzione. Come si viene assunti in questa fase, per punteggio o per scelta del DS?

IMMISSIONI IN RUOLO: COME? Dopo l’assunzione, il DS può assegnare incarichi anche su classi di concorso per cui non si è abilitati (ma per la quale si possiedono i titoli di studio necessari) Non sono assunti i docenti già in ruolo, che ancora si trovino in graduatorie per altre classi di concorso Gli interessati riceveranno proposta di assunzione, a cui dovranno rispondere entro 10gg., pena la perdita dell’assunzione. L’incarico dato dal DS è triennale. Se non viene rinnovato che succede?

CHE SUCCEDE ALLE GRADUATORIE? Dal 1 settembre 2015 perdono validità: le graduatorie ad esaurimento le graduatorie concorsuali pre Non possono essere reiterati contratti per coloro (docenti e ATA)che abbiano già 36 mesi di servizio su posto vacante (i destinatari della Sentenza europea) E le graduatorie d’Istituto? Permane solo la prima fascia (fino al 2016/2017) per eventuali supplenze ancora necessarie. Ma non sarà aperta a nuovi inserimenti.

ANNO DI FORMAZIONE PER NEOASSUNTI Il personale è “sottoposto al periodo di formazione e prova”, “sottoposto a valutazione da parte del dirigente […] anche prevedendo verifiche e ispezioni in classe”. Ad ogni neoassunto è assegnato un docente- tutor, anche reclutato all’esterno dell’Istituzione scolastica. “In caso di valutazione negativa, il DS provvede alla dispensa dal servizio con effetto immediato, senza obbligo di preavviso”

VALORIZZAZIONE DEL MERITO Il DS, sentito il Consiglio d’Istituto, assegna annualmente una somma (bonus) per la valorizzazione del merito dei docenti, sulla base dei risultati ottenuti in termini di qualità dell’insegnamento, di rendimento degli studenti, di metodologie innovative e di contributo all’Istituzione scolastica.

FINANZIAMENTI PRIVATI Cinque per mille: è una nostra proposta, ma è rischioso avere la possibilità di indicare specifiche scuole. Noi proponiamo la creazione di un Fondo che ripartisce le risorse a tutta l’Istruzione pubblica e statale School Bonus: erogazioni liberali da parte di singoli, enti commerciali e imprese, per finanziare le strutture e interventi per migliorare l’occupabilità degli studenti

Inoltre… Carta per l’aggiornamento e la formazione del docente (500 euro annui): proposta contenuta nella nostra piattaforma contrattuale Formazione in servizio obbligatoria Open data: portale unico dei dati delle scuole, dal piano triennale ai curricula di docenti e studenti Detraibilità, fino a 400 euro annui per alunno, per la frequenza di scuole paritarie Confermati scatti di anzianità – sospesa la proposta degli scatti di competenza

LA MAXI DELEGA AL GOVERNO Approvando il DDL, il Governo (art.21) è delegato ad adottare, entro 18 mesi, uno o più decreti in materia di istruzioni, su temi nodali quali: Modalità di abilitazione dei docenti Riforma esami di Stato Autonomia scolastica Assunzione e formazione dei DS Riforma organi collegiali Ciclo unico infanzia da 0 a 6 anni

IL CONTRATTO, QUESTO SCONOSCIUTO “Le norme della presente legge sono inderogabili e le norme e le procedure contenute nei contratti collettivi, contrastanti con quanto previsto dalla presente legge, sono inefficaci”

Criticità principali Discrezionalità del DS e rapporto di dipendenza diretto Scompare il personale ATA Fine della collegialità Fine della libertà di insegnamento Piano di assunzioni e sentenza europea non rispettati: tutti i docenti e gli ATA con almeno 36 mesi di servizio devono essere immessi in ruolo Contratto non rinnovato e modificato unilateralmente Nessun confronto con i sindacati (i «corpi intermedi» sono visti come un ostacolo e non come una risorsa) Mancanza di reale confronto con gli addetti ai lavori (lavoratori, associazioni, non serve parere del CNPI) Introduzione dei finanziamenti privati (il Governo non ha soldi da investire nella scuola statale) e sgravi per le paritarie