Aneurismi Intracranici: Studio e Trattamento

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Aneurismi Intracranici: Studio e Trattamento Dott.ssa Daniela Gabrielli, Ph.D candidate Istituto di Tecnologie Avanzate Biomediche Dipartimento delle Scienze Cliniche e delle Bioimmagini Università “G. D’Annunzio”- Chieti Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti

Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti 1761, Morgagni – Descrizione autoptica di aneurisma intracranico non rotto 1778, Biumi – Descrizione di emorragia subaracnoidea da rottura di aneurisma cerebrale 1792, Hunter – Prima ipotesi di correlazione aumento dimensioni aneurisma/modificazioni della PA 1808, Cooper – Primo tentativo di legatura di carotide aneurismatica 1885, Horsley – Prima craniotomia per il trattamento di aneurisma cerebrale 1923, Symonds – Descrizione dei sintomi clinici correlati ad ESA e aspetto emorragico del liquor 1927, Moniz – Angiografia Cerebrale 1933, Dott; 1936, TÖnnis; 1938, Dandy 1967, Yasargil – Microneurochirurgia 1974, Serbinenko – Trattamento Endovascolare Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti Sir Astley Cooper 1768-1841 Sir Victor H. Horsley 1857-1916 Epas Moniz 1874-1955 Fedor Serbinenko 1928-2002 2

Epidemiologia Si manifestano clinicamente in età adulta L’incidenza degli aneurismi intracranici nella popolazione è stimata variabile tra 1.5 e 8 casi/100 persone > prevalenza nel sesso F dopo i 40 anni 5-6 membri della famiglia soggetti affetti da malattie genetiche familiari (S. di Marfan, S. Ehlers-Danlos, Malattia di Rendu-Osler) Trasmissione Autosomica Dominante Familiarità? Si manifestano clinicamente in età adulta Incidenza di emorragia da rottura nella I decade: 0.6-1%* nella II decade: 2-3% nella III decade: 3-4% nella IV decade: 15% Il 70% circa degli aneurismi va incontro a sanguinamento tra 50 e 70 anni Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti * di natura infiammatoria o traumatica spesso associati a malformazioni (es. coartazione aortica e rene policistico)

Caratteristiche Morfo-Strutturali Aneurismi Sacculari (più frequenti) Estroflessioni sacculari § difetto congenito/stress emodinamico (biforcazioni e curvature vasali) In base alle dimensioni: piccoli (< 6 mm) medi (6-15 mm) grandi (15-25 mm) giganti (> 25 mm) In base alla morfologia della base di impianto an. con colletto stretto an. privi di colletto Nel lume della sacca aneurismatica (max se di cospicue dimensioni), si possono riscontrare trombi che ne occupano il fondo – protezione alla rottura Il tipo di flusso nella sacca aneurismatica è turbolento (ristagnante/formazione di trombi – vorticoso/> rischio di rottura spontanea) Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti

Caratteristiche Morfo-Strutturali Aneurismi Sacculari (più frequenti) Estroflessioni sacculari § difetto congenito/stress emodinamico (biforcazioni e curvature vasali) Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti

Caratteristiche Morfo-Strutturali Aneurismi Fusiformi (3-13% di tutti gli aneurismi) Dilatazioni che interessano l’intera circonferenza del vaso § alterazioni aterosclerotiche, dissezione, cause infettive, invasione neoplastica della parete arteriosa (sistema vertebro-basilare/cerebrale media e carotide interna) Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti

Eziopatogenesi Aneurismi Intracranici Congeniti (90% circa dei casi) Dilatazione nel punto di minore resistenza (sacculari) § fattori emodinamici § difetto congenito della parete arteriosa Lamina elastica interna/tunica media Difetto di rimodellamento della matrice extracellulare (collagene ed elastina) …ridotto collagene… …aumentata elastasi (enzima di degradazione di elastina e collagene)… Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti Meccanismo apoptotico (perdita di cellule muscolari lisce della parete aneurismatica) & Sakaki T et al. Acta Neurochir 1997:139;469-474 & Stehbens WE et al. Stroke 1998:29;1478-1480

Eziopatogenesi & Intrinsic Pathway-Mediated Apoptosis in Elastase-Induced Aneurysms in rabbits Kadirvel R et al. Am J Neuroradiol 2010:31;165-169 20 rabbits by using the rabbit elastase model Procedure: anesthesia (intramuscular injection of ketamine, xylazine, acepromazine) exposed RCCA (Right Common Carotid Artery) 5F vascular sheath (3 cm cephaled to tha origin of RCCA) 3F Fogarty balloon (at the origin of the RCCA) Porcine Elastase (incubated within the RCCA lumen above the inflated balloon for 20’) Aneurysm samples and unoperated LCCA were harvested at 2 and 12 weeks TUNEL staining (to detect apoptotic cells – final stages) Expression of Caspases (cysteine proteinases of apoptotic cascade-Western blotting) Expression of bcl-2 and Phospho-Bad (antiapoptotic proteins) Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti 8

Eziopatogenesi & Intrinsic Pathway-Mediated Apoptosis in Elastase-Induced Aneurysms in rabbits Kadirvel R et al. Am J Neuroradiol 2010:31;165-169 Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti Our results indicated an increase in apoptotic activity and a decrease in antiapoptotic activity early after aneurysm creation…It is possible that ongoing aneurysm growth is promoted by apoptotic activity within the vessel wall, activity that diminishes with time and explains late stability of aneurysm size 9

Eziopatogenesi Aneurismi Intracranici Aterosclerotici (rari) Dilatazione progressiva della parete arteriosa § lesioni aterosclerotiche (degenerazione ialina, fibrosi della membrana elastica, emorragia subintimale) - fusiformi & Intracranial Fusiform Aneurysm: it’s pathogenesis, clinical characteristics and management Seong-Ho P et al. J Korean Neurosurg 2008:44;116-123 22 patients (mean 45.1 years) with fusiform aneurysm among 2458 patients La rottura in caso di aneurismi traumatici si verifica nella metà dei casi ed è spesso fatale; A. Aterosclerotici: basilare, carotide interna, cerebrale anteriore e media Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti 10

Eziopatogenesi Aneurismi Intracranici Traumatici (rari) Pseudo-aneurismi (piccoli ematomi perivasali, delimitati da collagene in assenza di parete vasale ) Aneurismi (danno della sola lamina elastica interna con erniazione dell’intima) Traumi aperti o chiusi; lesioni iatrogene in corso di interventi neurochirurgici e maxillofacciali (basicranio) La rottura in caso di aneurismi traumatici si verifica nella metà dei casi ed è spesso fatale; A. Aterosclerotici: basilare, carotide interna, cerebrale anteriore e media Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti & Clint W et al. Radiographics 2008:28;1689-1710 11

Eziopatogenesi Aneurismi Intracranici Micotici (rari) Localizzazione di embolo settico a livello della parete arteriosa (max vasi distali della cerebrale media) Degenerazione settica della lamina elastica e degli strati muscolari della parete arteriosa Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti & Wai-Kit Lee et al. Radiographics 2008:28;1853-1868 12

Eziopatogenesi Aneurismi Intracranici Micotici (rari) Localizzazione di embolo settico a livello della parete arteriosa (max vasi distali della cerebrale media) Degenerazione settica della lamina elastica e degli strati muscolari della parete arteriosa Aneurismi secondari ad Affezioni Vasali Displasia fibro-muscolare Sindrome di Marfan Arterite a cellule giganti Angioite granulomatosa LES Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti 13

Fattori di Rischio e Patologie Associate Eziopatogenesi Malattia policistica renale Dispalsia fibro-muscolare Coartazione aortica Sindrome di Ehlers-Danlos tipo IV Pseudoxantoma elastico Teleangectasia emorragica ereditaria Neurofibromatosi di tipo I Deficit di alfa-1-antitripsina Deficit di alfa-glucosidasi Feocromocitoma Sindrome di Klinefelter Anomalie vascolari cerebrali Malformazioni arterovenose e Moya-Moya Infezioni della parete vasale (batteri o miceti) Traumi cranici Embolo neoplastico e neoplasia cerebrale Fumo Uso di cocaina Ipertensione Pillola contraccettiva Abuso di alcool Ipercolesterolemia Fattori di Rischio e Patologie Associate Fattori di Rischio Congeniti Fattori di Rischio Acquisiti Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti 14

Distribuzione Topografica Arteria Carotide Interna 40% Intrapetroso rari Intracavernoso 5% Carotido-oftalmico 5% Carotido-comunicante posteriore 20% carotido corioideo 3% Biforcazione carotidea 7% Arterie cerebrale ant-comunicante anteriore 30% Comunicante anteriore 24% Pericallosa 5% Cerebrale anteriore prossimale (A1) 1% Arteria Cerebrale media 15% Prossimale (M1) 1.5% Biforcazione 13% Distale 0.5% Arteria basilare 12% Biforcazione (apice) 8% Cerebrale posteriore 2% Basilare-cerebellare posteriore 1% Basilare-cerebellare media 1% Arteria vertebrale 3% Tronco arteria vertebrale 1% Cerebellare postero-inferiore 2% Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti

Inquadramento Clinico Fisiopatologia della rottura aneurismatica La sede della rottura è generalmente il punto più sottile della parete aneurismatica (fondo)/> azione delle pulsazioni del sangue Fissurazione della sacca/ stravaso di piccole quantità di sangue/coagulo di fibrina sulla fissurazione ed esternamente alla sacca Breccia di maggiori dimensioni/emorragia di discreta entità che invade gli spazi cisternali Ampia lacerazione della sacca/emorragia intracranica massiva Fattori a rischio per emorragia Diametro aneurisma > 10 mm Aneurismi multipli/lobulati Aumento dimensioni indagini seriate Ipertensione arteriosa Gravidanza/travaglio di parto Fattori Biomeccanici (rottura di aneurisma) Aumento dimensioni dell’aneurisma Aumento PA ( P) Ulteriore degenerazione parietale Ulteriore diminuzione spessore par. Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti

Inquadramento Clinico Fisiopatologia della rottura aneurismatica La sede della rottura è generalmente il punto più sottile della parete aneurismatica (fondo)/> azione delle pulsazioni del sangue Emorragia successiva a rottura: a c b Emorragia subaracnoidea (a) Emorragia cerebro-meningea (b) Emorragia ventricolare (c) La rottura di verifica generalmente in coincidenza di sforzi fisici/in assenza di eventi scatenanti Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti Quadro Clinico tipico: cefalea violenta (frontale/occipito-nucale), vomito, malessere, vertigini, pallore, sudorazione

Inquadramento Clinico Valutazione neurologica Grado 0 Assenza di emorragia Grado 1 Assenza di sintomi o minima cefalea e lieve rigor nucale Grado 2 Cefalea moderata/severa, rigor nucale marcato, no deficit neur Grado 3 Sonnolenza, stato confusionale, deficit neurologico focale Grado 4 Coma, emiparesi moderata o grave, turbe vegetative Grado 5 Coma profondo, crisi di decerebrazione, gravi turbe vegetative Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti

Inquadramento Clinico Sintomi “Premonitori” di rottura aneurismatica Aumento improvviso di volume dell’aneurisma improvviso deficit di un nervo cranico, dolore facciale e periorbitario, cefalea focale Paralisi improvvisa del III n.c. con midriasi da aneurisma della comunicante posteriore/cerebrale posteriore/aneurisma gigante del tratto intracavernoso della carotide interna Trasudazione ematica dalla sacca aneurismatica, senza rottura Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti cafalea frontale o occipitale dopo sforzi fisici, associata a nausea/vomito

Inquadramento Clinico Complicanze Neurologiche Risanguinamento (frequente nelle prime ore e giorni) evento spesso fatale prevenzione (trattamento precoce dell’aneurisma, stato di assoluto riposo) Vasospasmo cerebrale (40-50% dei casi/4ª-5ª giornata-II settimana) fenomeno reattivo al sanguinamento restringimento vasale localizzato o diffuso Prodotti di degradazione del sangue innescano una contrazione della muscolatura liscia della parete vasale mediata da ioni Ca e prostaglandine (E2) Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti La gravità del quadro neurologico varia a seconda del territorio interessato (asintomaticità, cefalea intensa, sonnolenza, emiparesi, turbe fasiche, exitus)

Inquadramento Clinico Complicanze Neurologiche Risanguinamento (frequente nelle prime ore e giorni) evento spesso fatale prevenzione (trattamento precoce dell’aneurisma, stato di assoluto riposo) Vasospasmo cerebrale (40-50% dei casi/4ª-5ª giornata-II settimana) Idrocefalo (15-20% dei casi) acuto: in pazienti con cospicuo sanguinamento subaracnoideo e in caso di emoventricolo/occlusione acuta dell’acquedotto (prime ore dopo l’ESA) Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti cronico: dovuto ad aracnoidite delle cisterne e alterazione del riassorbimento liquorale (a distanza di qualche settimana dall’ESA)

Iter Diagnostico Trattamento Endovascolare Trattamento Chirurgico Obiettivi Identificare la lesione Valutare la sede dell’aneurisma/il numero di aneurismi Valutare il diametro del colletto (rapporto sacca/colletto) Valutare i rapporti con il vaso d’origine e con i vasi vicini Valutare l’eventuale presenza di vasospasmo Trattamento Endovascolare Trattamento Chirurgico Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti

Iter Diagnostico “Gold Standard” Angio-TC Angio-RM Esame Angiografico (DSA) Metodica di riferimento per lo studio degli aneurismi intracranici “Gold Standard” Limiti esame invasivo elevate quantità di mdc iodato > durata del tempo d’esame RX (pz/operatore) Rischio di complicanze Angio-TC Angio-RM Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti

Iter Diagnostico Angio-TC Metodica di pianificazione terapeutica, soprattutto in fase acuta rapidità di esecuzione informazioni tridimensionali MIP, MPR, SSD, VRT (post-processing) Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti & Bernd F et al. Radiographics 2004:24;637-655

Iter Diagnostico & Intracranial Aneurysm in patients with subarachnoid hemorrage: CT Angiography as a primary examination tool for diagnosis-Systemic Review and Meta-Analysis Westerlaan H et al. Radiology 2011:258;134-145 50 studies (4095 patients-homogeneous population) The majority of the studies (n=30) used a four-detector row CT scanner Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti

Iter Diagnostico & Intracranial Aneurysm in patients with subarachnoid hemorrage: CT Angiography as a primary examination tool for diagnosis-Systemic Review and Meta-Analysis Westerlaan H et al. Radiology 2011:258;134-145 50 studies (4095 patients-homogeneous population) The majority of the studies (n=30) used a four-detector row CT scanner Radiographics Factors influencing the accurancy of CT Angiography the experience of the observer small aneurysms (< 5mm) near the central skull base surrounding arteries and fenestration of arteries vascular infundibula may be mistaken for aneurysm if a vessel cannot be identified arising Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti

Iter Diagnostico Angio-TC (Factor influencing its accurancy) “Kissing vessel artifact”: nel 10% dei casi, non è possibile dimostrare un margine di demarcazione netto tra aneurismi di maggiori dimensioni e arteria adiacente (impressione di erronea connessione tra due strutture vascolari) Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti & Bernd F et al. Radiographics 2004:24;637-655

Iter Diagnostico Angio-RM Cause di sintomi neurologici da compressione Metodica fondamentale nello studio di aneurismi di grandi dimensioni (> 15 mm) valutandone le differenti componenti del flusso endoluminale e l’entità del trombo Cause di sintomi neurologici da compressione RM Encefalo di base (localizzazione della lesione, edema, infarcimento emorragico perilesionale, effetto massa) Angio-RM con tecnica TOF 3D (con ricostruzioni MIP visualizzazione di aneurismi < 3 mm); possibili limiti sono la ridotta risoluzione spaziale e la ridotta sensibilità in caso di flusso lenti o particolarmente turbolenti Utile la valutazione delle partizioni (singole sezioni assiali sorgenti dalla TOF) Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti Somministrazione di mdc (in T1) – CEMRA con tecnica al primo passaggio …no informazioni emodinamiche/impregnazione di strutture venose…

Iter Diagnostico “Gold Standard” DSA Valutazione post-trattamento (endovascolare/chirurgico) “Gold Standard” DSA Valutare la stabilità a lungo termine dell’esclusione dell’aneurisma o documentare l’eventuale ricanalizzazione della sacca (indicazione per ulteriore trattamento) Angio-TC artefatti da clips chirurgiche o spirali da embolizzazione Angio-RM (TOF 3D) artefatti da clips chirurgiche o spirali da embolizzazione falsi-neg (rallentamento del flusso/turbolenza del flusso ) Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti

Iter Diagnostico Intracranial Aneurysms treated with coil placement: test characteristics of follow-up MR Angiography-Multicenter Study & Schaafsma JD et al. Radiology 2010:256;209-218 311 patients (343 aneurysms), treated with coil placement DSA/ 3.0 or 1.5-T TOF and contrast material-enhanced MR Angiography Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti

Trattamento Escludere la sacca aneurismatica dal circolo Obiettivo Escludere la sacca aneurismatica dal circolo prevenire l’emorragia (aneurismi non rotti) prevenire il risanguinamento (ESA) Trattamento Endovascolare (occlusione con spirali/coils) Trattamento Chirurgico (craniotomia, clipping del colletto) Valutazione neurologica/Imaging Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti

Trattamento Non esistono CRITERI ASSOLUTI Scelta d’equipe Scelta del Trattamento Non esistono CRITERI ASSOLUTI Caratteristiche del paziente Tipo di emorragia Morfologia della lesione Scelta d’equipe Fattori Struttura-dipendenti pz anziano con patologie extracerebrali associate (> rischio chirurgico): TEV Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti pz con emorragia intracerebrale cospicua: T Chir pz con ESA: TEV/ T Chir in presenza di ESA cospicua (necessità di derivazione ventricolare) pz con aneurisma del circolo posteriore: TEV (> difficoltà d’approccio chirurgico)

Trattamento Trattamento Endovascolare 3D Rotational Angiography (Arco Isocentrico) Memorizzazione Immagine e posizione Arco Dati acquisiti

Trattamento Trattamento Endovascolare Anestesia generale Eparinizzazione generale mantenuta anche dopo 48 h dalla procedura (in caso di aneurismi non rotti) Angiografia Diagnostica per la visualizzazione della lesione (sede/numero/MAV) Scelta della proiezione migliore per la visualizzaione del colletto/valutazione dei rapporti con vasi viciniori Cateterizzazione di ICA distale/AV Raggiungimento dell’aneurisma (Roadmapping) con microcatetere (2-2.5 F) e guida (0.014’’-0.010’’) Posizionamento del microcatetere nella sacca/rilascio di spirali Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti

Trattamento Trattamento Endovascolare Microcatetere e guida preformati/preformabili Rilascio di spirali (GDC) intervallato da controlli angiografici seriati Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti Complicanze: tromboembolismo e rottura della sacca

Trattamento Trattamento Endovascolare Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti & Sluzewski M et al. Radiology 2004:231;653-658

Trattamento Trattamento Endovascolare Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti & Laurent P et al. Neuroradiol 2009:251;846-855

Trattamento Trattamento Endovascolare Ampliamento delle indicazioni al TEV di embolizzazione aneurismi giganti, polilobulati, con ampia base d’impianto, con complessi rapporti “geometrici” con il vaso d’origine o con vasi viciniori Balloon-assisted Coiling (BAC) o Remodelling Technique (RT) Stent-assisted Coiling Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti Protezione del vaso d’origine durante il rilascio di coils

Trattamento Trattamento Endovascolare Balloon-assisted Coiling (BAC) o Remodelling Technique (RT) Indicazioni Aneurismi ad ampia base d’impianto Aneurismi con lobulature basali (anatomia complessa) Rapporto sacca/colletto pari o < 1 (Indice sfavorevole di contenimento endosacculare delle spirali) Rapporto diametro colletto/diametro arteria d’origine < 1 (Indice sfavorevole di occlusione vascolare) Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti

Trattamento Trattamento Endovascolare Balloon-assisted Coiling (BAC) o Remodelling Technique (RT) Indicazioni Aneurismi ad ampia base d’impianto Aneurismi con lobulature basali (anatomia complessa) Aneurismi rotti (no terapia antiaggreg vs stent) Fallimento del coiling convenzionale Emostasi locale (clampaggio temporaneo) in caso di rottura intraprocedurale dell’aneurisma Elevato rischio chirurgico Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti

Trattamento Trattamento Endovascolare Balloon-assisted Coiling (BAC) o Remodelling Technique (RT) Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti & Laurent P et al. Neuroradiol 2009:251;846-855

Trattamento Stent in nitinol (nickel e titanio) Trattamento Endovascolare Stent-assisted Coiling Stent in nitinol (nickel e titanio) Forma predeterminata, flessibile (vasi tortuosi) Posizionamento dello stent (a coprire il colletto dell’aneurisma) Rilascio di coils tramite il microcatetere inserito nella sacca aneurismatica Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti Terapia antiaggregante (Clopidogrel/Ticlopidina)/ Acido Acetilsalicilico per 30 gg dopo la procedura

Trattamento Trattamento Endovascolare Stent-assisted Coiling Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti & Tahtinen O et al. Radiology 2009:253;199-208

Caso Clinico: MG, 54 aa Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti

Caso Clinico: MG, 54 aa Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti

Caso Clinico: MG, 54 aa Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti

Caso Clinico: MG, 54 aa Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti

Grazie per la vostra attenzione Dipartimento di Scienze Cliniche e Bioimmagini Sezione di Scienze Radiologiche - Ud'A - Chieti Grazie per la vostra attenzione d.gabrielli@unich.it