L’Abitare Condiviso Da house ad home UOC Psichiatria ASL 11 Empoli Gruppo di Lavoro Abitare Supportato Pisa 11 dicembre 2015
Per “Abitare Condiviso” intendiamo una situazione di residenzialità fra due o più utenti realizzata in un appartamento di civile abitazione che può essere di proprietà di un utente (o comunque ad esso intestato) che vive da solo ed è disponibile ad ospitare uno o più altri utenti del servizio preso in affitto da due o più utenti assegnato dai Comuni come emergenza abitativa o come alloggio popolare e condiviso fra più utenti
Giuridicamente gli appartamenti si configurano come un’abitazione privata e i rapporti al loro interno sono regolati da atti privati tra i residenti (se di proprietà di un utente viene in genere corrisposto un affitto più basso rispetto ai prezzi di mercato e tutti i residenti si impegnano a contribuire alle spese: bollette, alimentari, ecc.).
Per poter accedere al progetto, è necessario preliminarmente che l’utente sia in possesso di alcuni requisiti (la valutazione preliminare è effettuata dal gruppo di lavoro): essere in carico alla SMA; aver conseguito un livello di autonomia adeguato; avere la possibilità di contribuire alle spese dell’appartamento
L’UFSMA, previa stipula di un accordo terapeutico-riabilitativo individuale con ogni singolo utente, fornisce un supporto strutturato con personale educativo e assistenziale qualificato in misura spesso quantitativamente più rilevante rispetto agli ordinari sostegni domiciliari.
La presenza negli appartamenti del personale convenzionato è garantita a fasce orarie nei giorni feriali, con modalità diverse a seconda dei bisogni degli ospiti.
ABITARE CONDIVISO Il progetto è supervisionato da operatori di riferimento dell’UFSMA, che si interfacciano con il personale della Cooperativa di Servizi. Il gruppo si riunisce regolarmente per affrontare la gestione operativa degli appartamenti e confrontarsi sugli sviluppi del progetto complessivo. Gli operatori dell’UFSMA collaborano alla gestione generale e garantiscono l’uso flessibile delle risorse; assicurano inoltre il collegamento con altre Agenzie, facilitando il percorso dei progetti individuali curati dai gruppi multidisciplinari di presa in carico.
Abitare Condiviso Comuni appart. persone età media ore di assistenza settimanale Empoli Vinci Limite S.A Certaldo Fucecchio San Miniato
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ABITARE CONDIVISO SU 36 UTENTI, 29 PROVENGONO DA UN PERCORSO DI RESIDENZIALITA’ (80%)
Il processo che porta all’abitare in autonomia è più semplice se gli utenti hanno effettuato un percorso riabilitativo nelle nostre residenze, dove si sperimenta l’abitare in modo protetto con la presenza di operatori che di volta in volta sostengono, stimolano, supportano le azioni necessarie.
E’ dalle residenze stesse, luogo di sperimentazione di sé, di crescita e consapevolezza, ma anche palestra di relazioni duali e gruppali e scoperta del mondo, che spesso nasce il desiderio di autonomia e di riappropriazione del proprio percorso di vita. E’ nelle residenze che nascono affinità, amicizie, si condividono sogni e desideri.
Immaginare costruire e concretizzare insieme agli utenti un appartamento è molto faticoso per tutti: per il paziente, per la famiglia e per gli operatori. L' apertura è il momento più cruciale e delicato, poiché le persone sono inserite in un contesto nuovo e vengono meno le sicurezze e i punti di riferimento. L'unica certezza rimane il campo relazionale in cui ognuno è inserito. Ed è proprio la relazione con gli altri che permette al singolo di potersi sperimentare in altri ruoli.
GLI STRUMENTI DEL PERCORSO ABITARE CONDIVISO Approccio olistico-sistemico all’assistenza Attenzione alla qualità e alla continuità dell’assistenza Collaborazione con tutti gli attori per la costruzione del vivere
Gli attori Cittadino assistito Coabitanti Operatori dei servizi coinvolti Carers familiari Le Associazioni Parenti, amici, vicini, la parrocchia, il bar, la città, le risorse tutte
Il modello: …da house ad home
La Casa: da setting di trattamento a luogo di vita
Individuazione necessità di Amm.ne di Sostegno Indirizzo per la Soluzione dei problemi economici Assistenza nel pagamento di conti e fatture Interventi per il miglioramento delle capacità di gestione autonoma dei problemi economici Interventi di supporto Individuazione delle soluzioni abitative più idonee Stipulazione dei contratti d’affitto e pagamento dei canoni di locazione Acquisto e riparazione di articoli per la casa Contatti con i proprietari degli immobili Miglioramento delle capacità necessarie alla gestione della casa Gestione Economica Interventi di counseling Utilizzo di un approccio orientato alla soluzione dei problemi Integrazione degli interventi di counseling nell’ambito di un supporto continuativo Verifica che gli obiettivi siano condivisi da tutti i membri dell’équipe Miglioramento delle capacità di comunicazione
Interventi riabilitativi Acquisto di generi alimentari e preparazione pasti Acquisto e cura dell’abbigliamento Uso dei mezzi di trasporto Mediazione nelle relazioni familiari e sociali Coinvolgimento del nucleo familiare Gestione delle crisi Interventi di counseling e psicoeducazionali Coordinamento interventi SM - Consultoriali Sostegno e Condivisione Capacità nella vita quotidiana Difesa dei diritti Tutela della salute Supporto alle terapie farm. Educazione sanitaria preventiva Effettuazione di controlli sanitari Organizzazione di visite periodiche Espletamento delle pratiche Accompagnamento c/o uffici Gestione dei budget
Interventi riabilitativi (2) Aiuto nella ricerca di opportunità di lavoro/formazione professionale Cura dei contatti con i datori di lavoro Supporto all’inserimento lavorativo Supporto terapie farmacologiche Supporto terapie farmacologiche Reperimento dei farmaci necessari Somministrazione dei farmaci Interventi a carattere educativo per aumentare la concordance Controllo dell’adesione alla terapia e degli effetti collaterali Inserimento lavorativo
L'appartamento, secondo la nostra esperienza si stabilizza dopo circa un anno. Le emozioni, come gli oggetti, ritrovano le nuove collocazioni anche spaziali, e il ruolo attivo degli utenti prende forma (Massimo è capace nel districarsi nelle commissioni amministrative, Claudio nel fare la spesa o nel cucinare): l'house diventa home, lo stare diventa abitare.
Da house ad home Dallo stare all’abitare Poter radicare e produrre nuovi legami recuperare il ‘common sense’ della vita e delle relazioni conquistare un’integrazione sociale oggettivamente e soggettivamente soddisfacente
Il ruolo dell’operatore supporto sostegno mirato all'individuo e finalizzato a valorizzare le sue parti sane mediazione intervento che l'operatore agisce sia tra individuo-ambiente, tra individuo con altri individui, ma anche tra ciò che il paziente desidera fare e ciò che realmente può fare (in termini di risorse ed energie)
Il ruolo dell’operatore valorizzazione e rafforzamento di tutti quegli aspetti che rappresentano una raggiunta integrazione sociale, che spesso nei nostri pazienti sono poco sperimentati o sopiti del tutto (ricerca di abbigliamento adeguato all'età e alla moda, attivazione di hobbies, frequentazione di luoghi ed eventi consoni con l’età e i desideri, cura dei particolari della casa -tende cuscini fiori arredo curato- che si apre ad amici, cene, interessi condivisi, giochi, familiari).
Da protesi ad autoriparazione Da prescrizioni a percorso Da aiuto domestico a percorso dei legami Quali obiettivi?
Perché l’abitare condiviso? migliora la qualità della vita aiuta a esprimere bisogni previene le ricadute migliora la compliance combatte lo stigma riduce i costi