TUCIDIDE.

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TUCIDIDE

La storiografia di Tucidide Tucidide è una figura fondamentale nello sviluppo della storiografia. Per comprendere la sua importanza occorre soffermarsi su tre elementi-chiave: dimensione contenutistica: selezione della materia politico-militare; dimensione letteraria: scelte stilistiche funzionali ad analisi complesse destinate a essere diffuse in forma scritta; dimensione politica: la conoscenza e l’analisi del passato consentono di individuare costanti storiche e di conoscere risorse economiche e militari proprie dei nemici, elementi utili per l’uomo politico. Soldato spartano Tucidide > La storiografia di Tucidide

Dati biografici Le notizie sulla vita di Tucidide sono scarse e di incerta interpretazione. anno eventi ante 455 a.C. nasce in una famiglia imparentata con Milziade e Cimone, quindi probabilmente ostile a Pericle 424/3 a.C. ricopre la strategia, è attivo nell’area della Tracia, dove aveva l’appalto per le miniere d’oro del Pangeo 424-404 a.C. esilio ventennale? In Tracia, nel Peloponneso o in Italia? post 404 a.C. morte Tucidide Tucidide > Dati biografici

Le Storie Le Storie trattano in 8 libri la guerra del Peloponneso, giungendo fino al 411 a.C. Ecco i contenuti più importanti e la loro ripartizione nei vari libri: libro contenuti I (capp. 1-23) proemio, archeologia e sezione metodologica I (capp.24-88) le cause del conflitto I (capp. 89-118) la pentekontaetia II l’epitafio di Pericle e l’inizio della peste V il dialogo di Meli e Ateniesi VI-VII la spedizione in Sicilia VIII il colpo di Stato dei Quattrocento Tucidide > Le Storie

La scelta dell’argomento Nel proemio delle Storie (l. 1,1) Tucidide presenta la guerra del Peloponneso come l’evento bellico più grande tra quelli occorsi al popolo greco. La sua importanza è ricondotta a tre cause: è una lotta intestina che coinvolge l’intero mondo greco; è uno scontro ideologico che oppone democrazia e aristocrazia; è un conflitto distruttivo, perché Sparta e Atene, cuori dei due schieramenti, sono al culmine della loro potenza. Stele funeraria Tucidide > La scelta dell’argomento

Il palazzo di Cnosso (Creta) L’Archeologia La dimostrazione delle affermazioni contenute nel proemio è offerta ai lettori nell’Archeologia (l. 1,2-19). Archaiologìa vuol dire “discorso sull’antichità”. Questa sezione, un ponte tra il passato remoto della Grecia e il presente, contiene: una sintesi della storia greca dalle origini fino V sec. a.C.; una panoramica sulle principali potenze navali; un resoconto dei mutamenti costituzionali che dalla monarchia condussero alle tirannidi. Il palazzo di Cnosso (Creta) Tucidide > L’Archeologia

Il metodo Come si vede, Tucidide concentra la sua attenzione sulla tematica politico-militare. Questo implica delle scelte metodologiche ben precise (l. 1,20-23): prende la distanza dai poeti, che abbelliscono il passato, e dai logografi, più interessati al mito e al diletto degli ascoltatori che alla verità; impiega lessico e modalità di analisi tipiche della medicina ippocratica (sintomi, diagnosi, prognosi); inserisce discorsi ricostruiti secondo il criterio della verisimiglianza perché siano modelli dal punto di vista politico e retorico, con il ricorso ad alcune pratiche tipiche della sofistica (discorsi contrapposti). Scena di battaglia Tucidide > Il metodo

Tucidide e la tradizione letteraria Per apprezzare la grandezza di Tucidide occorre valutare i suoi rapporti con l’epica, da sempre deputata alla trasmissione della memoria storica, e con il suo predecessore Erodoto. genere continuità/innovazione epica tre i tratti di continuità rispetto all’epica: selezione della materia storica per completare un ciclo la visione diretta è privilegiata rispetto ad altri tipi di documentazione i discorsi sono una componente fondamentale dell’opera Erodoto il rapporto con Erodoto è all’insegna dell’allontanamento: la storiografia non è historìes apòdexis (“esposizione di una ricerca”), ma analisi di avvenimenti l’opera è destinata a un pubblico selezionato e ha di mira l’utilità Tucidide > Tucidide e la tradizione letteraria

I Propilei (Atene, acropoli) L’ideologia politica Tucidide non approva nessun modello politico astratto, ma giudica in funzione degli uomini e dei risultati raggiunti. Ecco perché: la democrazia periclea controllata dal primo cittadino è valutata positivamente (l. 2,65); i successori di Pericle alla guida del partito democratico vengono aspramente criticati per la disastrosa conduzione della guerra; viene approvata la costituzione moderata dei Cinquemila; si esprime ammirazione per Sparta (in questo si deve forse leggere un omaggio alle tradizionali posizioni aristocratiche della famiglia di Tucidide). I Propilei (Atene, acropoli) Tucidide > L’ideologia politica

L’Epitafio di Pericle La pagina in cui Tucidide esprime maggiore vicinanza alla democrazia ateniese è senza dubbio l’epitafio, pronunciato da Pericle per onorare i caduti del primo anno di guerra al momento della loro solenne sepoltura. In questo discorso Pericle presenta Atene come maestra della Grecia e ne tratteggia la civiltà in una prospettiva di forte idealizzazione: la democrazia permette ai meritevoli di assumere responsabilità di governo, senza limitazioni dovute al censo; nella sfera privata c’è tolleranza e valorizzazione dell’arte del vivere; rispetto agli Spartani gli Ateniesi godono di maggiore liberà, ma non per questo mancano di coraggio. Pericle Tucidide > L’Epitafio di Pericle

Lingua e stile Nell’antichità Tucidide è stato considerato il massimo rappresentante dello stile elevato, severo e veemente. Ecco le caratteristiche fondamentali del suo stile: Le Storie: lingua e stile dialetto attico nella sua forma antica lessico preferenza per espressioni astratte (infiniti, participi e aggettivi neutri sostantivati), voci arcaiche, termini tecnici e qualche colloquialismo sintassi frequente uso di frasi nominali e participiali; inconcinnitas e variatio; ricchezza di antitesi e gnomai discorsi brevi e poco caratterizzati per essere ricostruzioni fedeli; probabile carattere esemplare: i discorsi sviluppano il maggior numero possibile di concetti generali adatti alla circostanza, ma devono essere abbastanza brevi per poter essere memorizzati Tucidide > Lingua e stile

La questione tucididea Quando Tucidide intuì la portata della guerra del Peloponneso all’interno del mondo greco? Fin dall’inizio del conflitto o nel corso delle ostilità? La risposta a questa domanda determina ipotesi differenti in merito alla genesi dell’opera. teoria nuclei concettuali la doppia fase redazionale (Ullrich) prima stesura (dopo il 421): racconto dei primi dieci anni di guerra (ll. I-IV) seconda stesura (dopo il 404): Tucidide narra il seguito di una guerra che sembrava conclusa, ma che torna a riaccendersi (ll. V-VIII) la teoria unitaria (Finley) Tucidide concepisce un progetto unitario e alla fine della guerra scrive la sua monografia il doppio progetto (Ziegler) da un iniziale progetto di storia nazionale greca (Archeologia e pentekontaetia) si passa a una monografia sulla guerra del Peloponneso Tucidide > La questione tucididea