Ci sono delle leggi nazionali sul reinserimento dei detenuti in misura alternativa al carcere? L’articolo 2 della legge penitenziaria del 24/11/2009 precisa.

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Ci sono delle leggi nazionali sul reinserimento dei detenuti in misura alternativa al carcere? L’articolo 2 della legge penitenziaria del 24/11/2009 precisa che il servizio pubblico penitenziario francese partecipa all’esecuzione delle decisioni penali. Contribuisce all’inserimento e al reinserimento delle persone che gli sono affidate dall’autorità giudiziaria. È organizzato in modo tale da assicurare l’individuazione e la gestione delle pene delle persone condannate. In questo contesto, lo SPIS, servizio dell’amministrazione penitenziaria francese, assicura questa mission.

Servizio Penitenziario d’inserimento e misure di sospensione (SPIP) Lo SPIP interviene in regime aperto e in regime chiuso, presso le persone incarcerate, previa consultazione delle autorità giudiziarie per le misure alternative al carcere. La sua missione principale è la prevenzione della recidiva. A questo fine, le sue mansioni si declinano attorno a tre assi: La valutazione, il monitoraggio e il controllo delle persone; Supporto alla decisione giudiziaria con l’obiettivo di personalizzarla; L’inserimento o il re inserimento delle persone poste in esecuzione penale. Per realizzare questi obiettivi, lo SPIP partecipa agli organismi locali che si occupano di sicurezza della prevenzione alla delinquenza. Gli altri partner pubblici (distretti territoriali e organismi sociali) accompagnano nella missione di inserimento dell’amministrazione penitenziaria, permettendogli di inserirsi nelle politiche pubbliche della Politique de la Ville, l’accesso all’abitazione, a lavoro e la formazione professionale, alle azioni culturali o di educazione per la salute. Concretamente si appoggia su partenariati associativi che attuano azioni legate alla cura, all’alloggio, alla formazione e al lavoro. Lo scopo è quello di mobilitare dei dispositivi di diritto comune per questa specifica utenza.

Partenariati istituzionali dello SPIP Giudice di applicazione delle pene (JAP) Incaricato di seguire la vita dei condannati all’interno e all’esterno del carcere. Interviene dopo la condanna a una pena privativa o restrittiva della libertà. A questo titolo, il giudice di applicazione delle pene fissa le principali modalità del trattamento penitenziario. Mission Locale È un’associazione con il compito di offrire un servizio pubblico di inserimento sociale e professionale. Assicura delle funzioni di accoglienza, informazione, orientamento e di accompagnamento per aiutare i giovani dai 16 ai 25 anni, usciti dal sistema scolastico. Polo Lavoro É un ente pubblico incaricato dell’impiego in Francia: accoglienza, accompagnamento, indennizzi dei richiedenti lavoro e prospezione del mercato del lavoro.

Partenariato associativo dello SPIP Spazio Integrazione- DON BOSCO E’ un dispositivo per i giovani in esecuzione penale costruito intorno a due assi: - Accompagnamento sociale e educativo - Accompagnamento alla formazione Emergence E’ un’associazione che mira a favorire il reinserimento dei soggetti che escono di prigione: centro di alloggio e reinserimento sociale, accoglienza per le famiglie dei detenuti, mediazione penale, aiuto alle vittime d’infrazione penale… Centro Comunale di Azione Sociale, associazioni sportive e culturali, organismi di formazione, cantieri d’inserimento… Altri

Le principali misure alternative al carcere Rinvio con messa alla prova Rinvio di pronuncia della pena a una data successiva, allorquando il tribunale valuta che il reinserimento della persona sta per essere acquisito, che il danno causato è in via di riparazione o che il disturbo risultate dall’infrazione sta cessando. La persona può dunque essere sottomessa al rispetto di uno a più obblighi fissati dal tribunale. Controllo giudiziario Misura alternativa al carcere ordinata dal giudice d’istruzione o dal giudice delle libertà e della detenzione, in attesa di giudizio. La persona condannata è sottoposta a certi obblighi e può beneficiare, in funzione della sua situazione, di un accompagnamento socio – educativo. Libertà condizionata Misura di gestione della pena per i condannati che manifestano dei notevoli sforzi si riadattamento sociale. Dopo la legge del 2009, la persona condannata che giustifica il suo « coinvolgimento in qualsiasi altro valido progetto di inserimento o di reinserimento » può ugualmente aspirare a una misura di libertà condizionata (intervento attivo di ricerca d’impiego, imprenditorialità…). La persona è rimessa in libertà prima della data prevista di fine pena, con la riserva del rispetto degli obblighi per un periodo di prova. Passato questo periodo, se non si è verificato alcun tipo di incidente, si considera che la persona abbia scontato integralmente la sua pena. Permesso di uscita Misura decisa dal giudice di applicazione delle pene che permette alla persona detenuta, sotto determinate condizioni, di lasciare la struttura penitenziaria per un certo periodo di tempo (massimo da 3 a 10 giorni a seconda del regime detentivo), al fine di mantenere dei legami familiari o preparare un progetto di uscita (colloquio di lavoro, appuntamento in un centro di housing sociale o di cura….)

Collocamento all’esterno Pianificazione di una pena detentiva che permette alla persona condannata di scontare la sua pena fuori dalla struttura. Può essere assicurata da associazioni, convenzionata con l’amministrazione penitenziaria, proponendo alloggio, impiego e/o formazioni. Collocamento sotto sorveglianza elettronica Misura di controllo giudiziario o di gestione della pena. Il condannato sconta la sua pena presso un luogo designato (domicilio o housing sociale) dal magistrato che fissa le ore durante il quale la persona può uscire per partecipare ad un’attività professionale, seguire una formazione, partecipare alla vita famigliare…Un sistema elettronico permette di controllare a distanza gli spostamenti. Semi-libertà Modalità d’esecuzione di una pena sotto un regime particolare di detenzione, che permette alla persona condannata di assentarsi dalla struttura penitenziaria per esercitare un’attività professionale, seguire una formazione, beneficiare di un trattamento medico o di partecipare in modo costante a un qualsiasi progetto specifico per l’inserimento o il re inserimento, con lo scopo di prevenire i rischi di recidiva, compiendo notevoli sforzi di riadattamento sociale. Sospensione con messa alla prova Misura che permette a un condannato di non scontare in detenzione tutta o una parte della pena, alla doppia condizione che non venga condannato durante il periodo di prova per una nuova infrazione, e che rispetti uno o più obblighi fissati dal tribunale. Lavoro di pubblica utilità (TIG) Misura alternativa al carcere, che richiede l’accordo del condannato per essere giudicato e che consiste in un lavoro non retribuito a beneficio di una struttura pubblica, di un distretto territoriale o di un’associazione.

Processo d’integrazione Spazio Inserimento un lavoro di partenariato…