Giulia Porro e Francesca Trinchi 5C
Cos'è la CEDU? La Convenzione Europea per la salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle libertà fondamentali (CEDU). Essa è stata firmata a Roma nel 1950 dai 13 paesi membri del Consiglio d'Europa. Entra in vigore nel 1953 (Italia 1954)
Obiettivo Da cosa è composta? Particolarità garantire il riconoscimento e l’applicazione universali ed effettivi dei diritti Da cosa è composta? è composta da 59 articoli e 6 protocolli Particolarità La CEDU è l'unica convenzione in materia che permette ai cittadini di far ricorso alla corte europea dei diritti dell'uomo (sede a Strasburgo) se tali diritti non vengono garantiti
TITOLO I DIRITTI E LIBERTÀ Articolo 2: Diritto alla vita Articolo 3: Proibizione della tortura Articolo 4: Proibizione della schiavitù Articolo 5: Diritto alla libertà e alla sicurezza Articolo 9: Libertà di pensiero e religione Articolo 10: Libertà di espressione Articolo 11: Libertà di riunione e di associazione Articolo 12: Diritto a un matrimonio Articolo 14: Divieto di discriminazione
DIRITTO ALLA VITA 1.Il diritto alla vita di ogni persona è protetto dalla legge. Nessuno può essere intenzionalmente privato della vita, salvo che in esecuzione di una sentenza capitale pronunciata da un tribunale, nel caso in cui il reato sia punito dalla legge con tale pena. 2. La morte non si considera cagionata in violazione del presente articolo se è il risultato di un ricorso alla forza resosi assolutamente necessario: (a) per garantire la difesa di ogni persona contro la violenza illegale; (b) per eseguire un arresto regolare o per impedire l’evasione di una persona regolarmente detenuta; (c) per reprimere, in modo conforme alla legge, una sommossa o un’insurrezione.
IL DIRITTO ALLA IL DIRITTO ALLA VITA IN ITALIA VITA NEL MONDO - La Costituzione della Repubblica italiana non fa espressamente riferimento al diritto alla vita, ma l'articolo 2 dichiara che "la repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo", tra cui il diritto alla vita. Inoltre, è vietata la pena di morte (articolo 27 della Costituzione). - Il codice penale, nell'art. 575 punisce gravemente il delitto all'omicidio. IL DIRITTO ALLA VITA NEL MONDO l'Art. 3 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo: "ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona". L'Art. 6 del Patto internazionale sui diritti civili e politici :"il diritto alla vita è inerente alla persona umana. Questo diritto deve essere protetto dalla legge. Nessuno può essere arbitrariamente privato della vita.
PROIBIZIONE DELLA TORTURA Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti. IN ITALIA - L'Italia è ancora uno di quei pochi paesi che non ha ancora approvato il reato di tortura. Dal caso "scuola diaz" del 2001 ad adesso ci sono state molte proposte in parlamento ma nessuna legge è ancora stata approvata, come si può vedere nell'articolo del 2 ottobre del 2015 dell'Espresso. NEL MONDO La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo afferma nell'Art. 5 che nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamenti o punizioni crudeli,inumani o degradanti. L'ONU ha ratificato una convenzione contro la tortura e altre pene o trattamenti inumani, crudeli o degradanti.
PROIBIZIONE ALLA SCHIAVITÙ Nessuno può essere tenuto in condizioni di schiavitù o di servitù. 2. Nessuno può essere costretto a compiere un lavoro forzato od obbligatorio. 3. Non è considerato «lavoro forzato od obbligatorio» ai sensi del presente articolo: (A) il servizio militare o qualunque servizio richiesto in caso di crisi o di calamità che minacciano la vita o il benessere della comunità; (B) qualunque lavoro o servizio facente parte dei normali doveri civici.
PROIBIZIONE DELLA SCHIAVITÙ IN ITALIA SCHIAVITÙ NEL MONDO Il divieto di schiavitù è tra i più antichi del diritto internazionale consuetudinario. Esso risale al 1815, quando è stata ratificata una “Dichiarazione Relativa l’Abolizione Universale della Tratta degli Schiavi”. Esso viene ripreso Nell’Articolo 4 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, dove si afferma che:" Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma", mentre l’articolo 8 del Patto internazionale sui diritti civili e politici,dichiara: “Nessuno può essere costretto a compiere un lavoro forzato od obbligatorio”. PROIBIZIONE DELLA SCHIAVITÙ IN ITALIA Il divieto di schiavitù non è citato nella costituzione, ma si può collegare all'art.3, che dice che "tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge" e che "è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitando di fatto la libertà dei cittadini”. Inoltre, la legge del 2013 definisce come reato la riduzione e mantenimento in schiavitù.
DIRITTO ALLA LIBERTÀ E ALLA SICUREZZA Ogni persona ha diritto alla libertà e alla sicurezza. Nessuno può essere privato della libertà, se non nei casi seguenti e nei modi previsti dalla legge: - se è detenuto regolarmente in seguito a condanna da parte di un tribunale competente; - se si trova in regolare stato di arresto o di detenzione per violazione di un provvedimento - se si tratta della detenzione regolare di un minore decisa allo scopo di sorvegliare la sua educazione - se si tratta della detenzione regolare di una persona suscettibile di propagare una malattia contagiosa, di un alienato, di un alcolizzato, di un tossicomane o di un vagabondo; - se si tratta dell’arresto o della detenzione regolari di una persona per impedirle di entrare illegalmente nel territorio
DIRITTO ALLA LIBERTÀ NEL MONDO L’Articolo 3 della dichiarazione universale dei diritti umani riprende il diritto alla libertà e alla sicurezza e dichiara che Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona. DIRITTO ALLA LIBERTÀ IN ITALIA L'articolo 13 della Costituzione afferma che "la libertà personale è inviolabile". Non è ammessa qualsiasi restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'Autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge. “Bisogna sempre avere il coraggio delle proprie idee e non temere le conseguenze perchè l’uomo è libero solo quando può esprimere il proprio pensiero senza piegarsi ai condizionamenti." (Charlie Chaplin)
LIBERTÀ DI PENSIERO E DI RELIGIONE 1. Ogni persona ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo, così come la libertà di manifestare la propria religione o il proprio credo individualmente o collettivamente, in pubblico o in privato, mediante il culto, l’insegnamento, le pratiche e l’osservanza dei riti. 2. La libertà di manifestare la propria religione o il proprio credo non può essere oggetto di restrizioni diverse da quelle che sono stabilite dalla legge e che costituiscono misure necessarie, in una società democratica, alla pubblica sicurezza, alla protezione dell’ordine, della salute o della morale pubblica, o alla protezione dei diritti e della libertà altrui.
LIBERTÀ DI PENSIERO E DI RELIGIONE IN ITALIA La libertà di religione viene ripresa dagli articoli 8 e 19 della Costituzione, mentre la libertà di pensiero e espressione si può trovare nell’articolo 21. LIBERTÀ DI PENSIERO E DI RELIGIONE NEL MONDO Il congresso dell’Unione Internazionale Etico-Umanista (International Humanist and Ethical Union) del 2014, tenutosi a Oxford,ha approvato la Dichiarazione sulla libertà di pensiero e di espressione. “La libertà di pensiero è la capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro” Immanuel Kant
LIBERTÀ DI ESPRESSIONE Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera. 2. L’esercizio di queste libertà, poiché comporta doveri e responsabilità, può essere sottoposto alle formalità, condizioni, restrizioni o sanzioni che sono previste dalla legge e che costituiscono misure necessarie.
LIBERTÀ DI ESPRESSIONE IN ITALIA LIBERTA DI ESPRESSIONE NEL MONDO La libertà di espressione viene citata anche nell’articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. La libertà di espressione si può trovare nell’articolo 21 della costituzione La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire. George Orwell
LIBERTÀ DI RIUNIONE E DI ASSOCIAZIONE 1. Ogni persona ha diritto alla libertà di riunione pacifica e alla libertà d’associazione, ivi compreso il diritto di partecipare alla costituzione di sindacati e di aderire a essi per la difesa dei propri interessi. 2. L’esercizio di questi diritti non può essere oggetto di restrizioni diverse da quelle che sono stabilite dalla legge e che costituiscono misure necessarie.
ASSOCIAZIONE NEL MONDO LIBERTÀ DI RIUNIONE E ASSOCIAZIONE IN ITALIA La libertà di espressione si può trovare negli articoli 17 e 18 della costituzione La libertà di espressione viene citata anche nell’articolo 20 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
DIRITTO A UN MATRIMONIO A partire dall’età minima per contrarre matrimonio, l’uomo e la donna hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia secondo le leggi nazionali che regolano l’esercizio di tale diritto.
DIRITTO A UN MATRIMONIO IN ITALIA DIRITTO A UN MATRIMONIO NEL MONDO Il diritto al matrimonio viene citato anche nell’articolo 16 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Il diritto al matrimonio e alla famiglia vengono ripresi dall’articolo 29 della Costituzione PERCHE IN ITALIA NON è POSSIBILE IL MATRIMONIO TRA PERSONE DELLO STESSO SESSO? Ciò non è possibile, poiché è contro il principio del matrimonio come “società naturale”, fondata sull’unione di un uomo e una donna, presente nell’art. 29 Cost. e in tutte le leggi in cui si parla di “marito” e “moglie”. È vietata anche la trascrizione di un matrimonio celebrato all’estero tra persone dello stesso sesso perché “in contrasto con l’ordine pubblico interno”.
DIVIETO DI DISCRIMINAZIONE Il godimento dei diritti e delle libertà riconosciuti nella presente Convenzione deve essere assicurato senza nessuna discriminazione, in particolare quelle fondate sul sesso, la razza, il colore, la lingua, la religione, le opinioni politiche o quelle di altro genere, l’origine nazionale o sociale, l’appartenenza a una minoranza nazionale, la ricchezza, la nascita od ogni altra condizione.
“Tra le persone veramente istruite non c'è discriminazione.” -Confucio DIVIETO DI DISCRIMINAZIONE IN ITALIA DIVIETO DI DISCRIMINAZIONE NEL MONDO Il divieto di discriminazione viene ripreso dalla Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale (1965) e dagli articoli 1 e 7 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo. Il divieto di discriminazione si può trovare nell’articolo 3 della Costituzione. “Tra le persone veramente istruite non c'è discriminazione.” -Confucio
CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO TITOLO II CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO
La Corte Europea dei diritti dell'uomo è un organo permanente ed è stata istituita per assicurare il rispetto dei diritti umani. divisa in: - Giudice unico - Comitati di tre giudici, - Camere di sette giudici - Camera Grande di diciassette giudici La sua sentenza è definitiva Ogni Stato aderente alla Convenzione viene rappresentato da un giudice che viene eletto tra tre candidati dall’Assemblea parlamentare dello Stato con la maggioranza.
Protocollo addizionale alla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali ARTICOLO 2 Diritto all’istruzione Il diritto all’istruzione non può essere rifiutato a nessuno. Si può trovare anche nell'Art. 26 della dichiarazione universale diritti dell’uomo.
http://youtu.be/ZIZdL5HsnE0 DIRITTO ALL'ISTRUZIONE PER LE RAGAZZE MALALA Malala Yousafzai è un’attivista pakistana, nota per il suo impegno per per il diritto all’istruzione. Il 9 ottobre 2012 è stata colpita alla testa da uomini armati, ma è sopravvissuta all'attentato. In seguito, il portavoce dei talebani pakistani, ha dichiarato che la ragazza “è il simbolo degli infedeli e dell'oscenità”. Nel 2010 ha vinto il Premio Nobel della pace. "Non mi importa di dovermi sedere sul pavimento a scuola. Tutto ciò ciò che voglio è istruzione. E non ho paura di nessuno."
La pena di morte è abolita. Nessuno può essere Protocollo no 6 alla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali, relativo all’abolizione della pena di morte di Strasburgo. ARTICOLO 1 Abolizione della pena di morte La pena di morte è abolita. Nessuno può essere condannato a tale pena né giustiziato. I principali esecutori di condanne a morte sono: l’Arabia Saudita, l’Iraq, l’Iran, gli Usa, il Pakistan, e la Cina che però mantiene il segreto di Stato sul numero di esecuzioni. L’unico stato europeo che applica la pena di morte è la Bielorussia.
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