Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali
Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Il Programma Triennale è lo strumento definito dall’art. 3 della L.R. 5/2004 con cui la Regione esercita le funzioni di programmazione, coordinamento e valutazione degli interventi normati dalla legge regionale stessa, in tema di integrazione dei cittadini stranieri. PER UNA COMUNITA’ INTERCULTURALE Il Programma Triennale per l’integrazione dei cittadini stranieri approvato l’8 aprile 2014 dall’Assemblea Legislativa
Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali CONCETTI CHIAVE DEL TRIENNALE (1) - La cornice dei prossimi anni I cambiamenti demografici di una popolazione che invecchia, il calo della fascia di popolazione italiana in età lavorativa, la richiesta di lavoro in alcuni specifici segmenti e la esistenza di un consolidato sistema di welfare hanno rappresentato e rappresentano la cornice entro la quale agiranno i flussi migratori in Emilia-Romagna nei prossimi anni
Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali CONCETTI CHIAVE DEL TRIENNALE (2) - Crescente diversità culturale Una popolazione regionale sempre più eterogenea (per provenienze, lingue, culture, religioni, condizioni socio- economiche) pone il tema cruciale della necessità di ridefinire un nuovo patto di cittadinanza tra migranti e nativi e tra nuovi residenti e amministrazioni locali
Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali CONCETTI CHIAVE DEL TRIENNALE (2) - Crescente diversità culturale Vanno potenziate le politiche pubbliche volte ad investire nella diversità e nel dialogo culturale, ponendo al centro le persone ed i diritti fondamentali di cui sono titolari per rafforzare la coesione sociale, garantire pari opportunità di accesso, equità di trattamento e prevenire potenziali discriminazioni e conflittualità sociali
Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali CONCETTI CHIAVE DEL TRIENNALE (3) - Cambio di paradigma Lo scenario impone, a monte, un cambio di paradigma: occorre definitivamente abbandonare una lettura del fenomeno migratorio come questione sostanzialmente “di nicchia”, marginale, a cui rispondere con alcuni interventi specifici e con una parte della società organizzata (quella più attenta e sensibile) che si mette in gioco. Questo approccio, anche se adottato in buona fede, rappresenta una resistenza al processo di cambiamento in corso.
Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali CONCETTI CHIAVE DEL TRIENNALE (3) - Cambio di paradigma E’ l’insieme della comunità regionale che deve assumere una consapevolezza interculturale diffusa e responsabile, che deve maturare un atteggiamento positivo verso la diversità e dare solide garanzie in tema di diritti fondamentali e parità di trattamento.
Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali CONCETTI CHIAVE DEL TRIENNALE (4) - Accompagnare l’insieme dei servizi La sfida dei prossimi anni sarà quella di accompagnare gradualmente l’insieme dei servizi di welfare nella definizione di risposte culturalmente competenti ed efficaci a fronte di bisogni e/o fenomeni di complessità inedita espressi dalle persone straniere
Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali CONCETTI CHIAVE DEL TRIENNALE (5) - La crisi: priorità su processi di riqualificazione e conversione lavorativa Nel breve periodo si prefigura uno scenario di stabilizzazione dei fabbisogni occupazionali che richiede prioritariamente investimenti sui processi di riqualificazione e riconversione dei lavoratori stranieri disoccupati, attraverso programmi di politiche attive del lavoro, in particolare rivolti ad un reinserimento nei settori a forte innovazione e sviluppo. Ciò significa spostare l’attenzione delle politiche dai flussi di ingresso alla qualità dell’integrazione, considerando l’integrazione un fattore decisivo delle politiche di investimento regionali
Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali CONCETTI CHIAVE DEL TRIENNALE (6) - Investire sulla qualità per massimizzare l’incidenza quale fattore di sviluppo L’Europa ha ribadito come questione migratoria, coesione sociale e sviluppo regionale siano ambiti strettamente connessi. La Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, fa riferimento all’integrazione effettiva e responsabile nel mercato del lavoro delle persone immigrate. Per il periodo , il nuovo Fondo Sociale Europeo ed il Fondo Asilo e Migrazione rappresenteranno una opportunità per rafforzare le politiche regionali nell’ottica della integrazione.
Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali CONCETTI CHIAVE DEL NUOVO TRIENNALE (7) - Riconoscere alcune dimensioni tipiche del migrante (lingua, normativa, primo orientamento, transnazionalità) L’esperienza di questi anni ha evidenziato la presenza di alcune dimensioni «tipiche» della condizione migrante a partire da una specifica e complessa normativa nazionale, un diffuso fabbisogno linguistico e di primo orientamento ai servizi e dalla persistenza di una dimensione transnazionale del proprio progetto di vita.
Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali CONCETTI CHIAVE DEL TRIENNALE (8) - Saper distinguere i volti dell’immigrazione Non ha senso parlare indistintamente di immigrazione e immigrati. Esistono molti volti del fenomeno migratorio con bisogni ed aspettative differenti (genere, età, status giuridico, qualifiche, vulnerabilità, progetti migratori...). Attraverso la attivazione di reti tematiche La Regione può affrontare e interagire con realtà specifiche del fenomeno migratorio: mondo femminile, realtà giovanili, rifugiati e richiedenti asilo, antidiscriminazione, lotta alla tratta degli esseri umani, ecc
Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali CONCETTI CHIAVE DEL TRIENNALE (9) - Approccio dal basso e gioco di squadra Dal punto di vista attuativo, va ribadito e rafforzato un autentico approccio “dal basso” nel quale gli Enti Locali esercitino funzioni di governo per la programmazione e la realizzazione degli interventi, attivando il coinvolgimento di una vasta gamma di attori, istituzionali e non (Enti periferici dello Stato, Soggetti del Terzo Settore, Scuole, Imprese) puntando comunque sempre sul protagonismo attivo degli stessi migranti. La dimensione locale è fondamentale, perché i processi identitari ed i percorsi inclusivi sono strettamente condizionati dalla qualità delle relazioni che le persone vivono nel proprio territorio circostante.
Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali CONCETTI CHIAVE DEL TRIENNALE (10) - Le principali sfide: donne Diverse sono le potenziali difficoltà che le donne straniere possono incontrare nel processo di inclusione sociale a partire da una condizione di isolamento territoriale e sociale, una scarsa opportunità di apprendimento della lingua italiana, ed una difficoltà a ridefinire il proprio ruolo nella famiglia. Le politiche regionali e locali devono assumere tra le questioni prioritarie il tema della integrazione socio- economica delle donne migranti, della valorizzazione delle loro competenze e della loro capacità di mediazione tra generi, generazioni, contesti di origine e provenienza
Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali CONCETTI CHIAVE DEL NUOVO TRIENNALE (10) - Le principali sfide: giovani Ragazzi e ragazze di origine straniera chiedono di essere considerati a tutti gli effetti cittadini di questa regione, alla pari dei loro coetanei italiani, e di impegnarsi, insieme a loro, nella vita sociale, culturale, politica per lo sviluppo della comunità locale e regionale. Essi possono davvero contribuire alla costruzione di una regione più creativa, più innovativa, pronta a confrontarsi con le sfide della dimensione internazionale. La capacità inclusiva del sistema scolastico e la capacità di rispondere alle aspettative di mobilità sociale, in particolare di raggiungere una condizione socio-economica migliore di quella dei loro genitori, rappresentano le questioni strategiche sulle quali lavorare con le nuove generazioni nei prossimi anni
Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali QUATTRO OBIETTIVI STRATEGICI (1) Inclusione Il raggiungimento di un buon livello di inclusione sociale delle persone migranti rappresenta al tempo stesso un obiettivo da perseguire ed un processo che le politiche regionali e locali devono promuovere ed indirizzare attraverso la realizzazione di una pluralità di interventi multidimensionali (scuola, formazione, lavoro, sociale, salute, casa) e tra loro strettamente connessi
Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali QUATTRO OBIETTIVI STRATEGICI (2) Equità e diritti Il raggiungimento di un buon livello di inclusione sociale delle persone migranti rappresenta al tempo stesso un obiettivo da perseguire ed un processo che le politiche regionali e locali devono promuovere ed indirizzare attraverso la realizzazione di una pluralità di interventi multidimensionali (scuola, formazione, lavoro, sociale, salute, casa) e tra loro strettamente connessi
Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali QUATTRO OBIETTIVI STRATEGICI (3) Cittadinanza Il tema della partecipazione rappresenta un elemento fondamentale per una effettiva integrazione delle persone straniere, in quanto abbassa il pericolo di esclusione sociale e spinge ad una presenza responsabile, ad un farsi carico insieme ai cittadini italiani, delle problematiche e delle sfide del territorio in cui si vive. Le politiche regionali possono promuovere una molteplicità di forme di “cittadinanza attiva”. Sullo sfondo il tema strategico del diritto di voto
Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali QUATTRO OBIETTIVI STRATEGICI (4) Antidiscriminazione La Regione, ha un Centro regionale contro le discriminazioni, basato sul principio della prossimità e quindi su di una rete territoriale. Occorre ampliare gli ambiti di azione a tutti i fattori di discriminazione indicati all’art. 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea: sesso, razza, colore della pelle, origine etnica o sociale, caratteristiche genetiche, lingua, religione o convinzioni personali, opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, appartenenza ad una minoranza nazionale, patrimonio, nascita, handicap, età o orientamento sessuale. Azioni di prevenzione, educazione, sensibilizzazione, e rimozione delle discriminazioni.
Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali LE TRE AZIONI PRIORITARIE (da intendersi come strumenti trasversali rispetto a ciascuna delle politiche settoriali) la mediazione e formazione interculturale; la promozione di informazione e conoscenza diffusa dei diritti e doveri; la promozione ed il coordinamento delle iniziative per l’apprendimento e l’alfabetizzazione alla lingua italiana.
Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali MONITORAGGIO E VALUTAZIONE In coerenza con quanto indicato dal Programma (Capitolo 3 Promozione, strumenti di coordinamento interno e monitoraggio) si procede alla ricostituzione di un gruppo tecnico interassessorile ( coordinato dal Servizio Politiche per l’accoglienza) finalizzato a: – sviluppare il processo di monitoraggio delle azioni e delle risorse programmate secondo una griglia di indicatori definita; – predisporre una Relazione finale entro il 31/12/2017 che illustri lo stato di attuazione degli obiettivi fissati dal Programma e i risultati delle azioni promosse per il loro conseguimento; – predisporre il lavoro tecnico preparatorio finalizzato a rispondere adeguatamente alle esigenze conoscitive espresse dalla clausola valutativa prevista dalla LR 5/2004 (art. 20)
Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali ATTIVARE UNA PROGRAMMAZIONE INTEGRATA Multisettoriale: capace di integrare politiche, servizi ed iniziative che fanno riferimento ad aree diverse, ma complementari; Multilivello: capace di coinvolgere tutti gli attori istituzionali competenti e superare la frammentarietà delle competenze; Multistakeholders: capace di coinvolgere tutti i soggetti interessati in modo partecipato Plurifondo: capace di garantirre una maggiore sinergia nella gestione delle risorse e rafforzare la complementarietà degli interventi. Passare da un progetto ad una logica di programma integrato
Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali LE PRINCIPALI AZIONI IN AMBITO SOCIALE Integrazione (es. apprendimento lingua italiana) e mediazione interculturale, sociale e dei conflitti sistematizzazione e connessione degli sportelli (sociale, lavoro, immigrazione, urp) al fine di qualificare e dare omogeneità alle informazioni e favorire l’accesso ai servizi dei cittadini stranieri interventi di promozione interculturale (comunicazione interculturale, Centri interculturali ecc) e coinvolgimento dei giovani di origine straniera e/o associazionismo migrante connessione tra interventi governativi (prima e seconda accoglienza) ed azioni a livello regionale (es. Protocolli) e/o distrettuali (integrazione sociale, formazione/lavoro, salute, volontariato) per richiedenti asilo e rifugiati. Attivazione di reti regionali su singoli temi.
Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Erano i «balordi di Molenbeek» «Negli ultimi anni vent’anni si è scelta una finta pace sociale che poi significava indifferenza reciproca, ognuno per sé» «Nonostante una parte dell’immigrazione sia arrivata alla terza generazione non è ancora riuscita a impossessarsi degli strumenti necessari per partecipare all’attività democratica.» Annalisa Gadaleta, Ass. alla Cultura di Molenbeek (di origine italiana)