Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Consiglio dei ministri dell’U.E. Commissione Europea
Advertisements

COSA SUCCEDE IN CLASSE ?. TUTTO INIZIA DA QUI: IL PARLAMENTO APPROVA LA LEGGE 133.
L’istruzione, la crisi ed il mercato del lavoro giovanile
Azione 1 Formazione linguistica ed educazione civica : Fondo Europeo per l'Integrazione di cittadini di Paesi terzi -Annualità Presentazione a cura.
1 I motivi di intervento dello Stato nelleconomia Scienza delle Finanze V ITT Prof.ssa Mariacristina Cristini.
Anno scolastico Funzione Strumentale Area 2 Franca Ida Rossi
Corso di Scienza delle finanze
Unione Europea.
Convegno Nazionale AIMC - Acireale, 19 e 20 marzo 2011
LO STATO.
LO STATO NEL SISTEMA ECONOMICO
Parte Ia LUnione europea. Cosè? Una struttura sovranazionale costituita da varie istituzioni che interagiscono tra loro Una sorta di proto-stato europeo.
1 PROGRAMMARE SIGNIFICA COORDINARE LINTERVENTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE AL FINE DI CONSEGUIRE GLI OBIETTIVI STABILITI NELLA FASE DI DEFINIZIONE.
Il Dirigente scolastico profilo, ruolo e funzioni
Istruzione e Formazione 2010 Il Cluster Accesso e Inclusione Sociale Diana Macrì Palermo 1-3 dicembre 2010 Area Politiche ed Offerte per la Formazione.
La Valutazione.
Prof. Mario Malizia LIstituzione Scolastica Gli Esiti dellApprendimento Interventi sulle Politiche Scolastiche Interventi sulla Professionalità docente.
L’Unione Europea e le sue Istituzioni: un’introduzione
EPA 02/03 XIII / 1 LUnione Europea e le sue Istituzioni: unintroduzione un po di storia… alcune informazioni di base sui paesi membri le istituzioni dellUE.
Orientamento per il successo scolastico e formativo PIANO REGIONALE ORIENTAMENTO USR Lombardia 1° incontro – Introduzione.
Orari di insegnamento, ripartizione delle responsabilità e delle materie nelle scuole dei Paesi U.E. Antonella Turchi Unità italiana di Eurydice / Agenzia.
aspettative di inflazione e valore attuale
Lindustria Italiana Una breve sintesi Corso di Economia Applicata Facoltà di Economia Università di Torino Davide Vannoni.
CORSO DI ECONOMIA POLITICA 2° parte Docente Prof. GIOIA
LEZIONE 3 FALLIMENTI DI MERCATO E BENI PUBBLICI.
1 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Generale per le Politiche per l'Orientamento e la Formazione Ministero del Lavoro e delle Politiche.
2. Obiettivi, strumenti, effetti e criteri di valutazione Valutazione delle politiche AA 2005/2006 Davide Viaggi.
Procedure Decisionali La parte del processo di formazione di una politica con la quale le istituzioni che svolgono la funzione legislativa approvano formalmente.
1 t Cosa significa mettere lapprendimento al centro del sistema? Presentazione del toolkit di ESU (European Students Union) ed EI.
REDDITO DI EQUILIBRIO NEL BREVE PERIODO
LEZIONI DI MACROECONOMIA CAPITOLI 5 & 6
Il ciclo finanziario dell’impresa
Istituzioni di economia
Sirmione - ottobre 2008 AUTONOMIA E QUALITA NELLE POLITICHE SCOLASTICHE EUROPEE Dino Cristanini.
Il Sistema scolastico In Inghilterra.
La strategia europea per il 2020 un impegno per la scuola italiana
COS'E' YOUTH ON THE MOVE? Youth on the Move (gioventù in movimento) è un'iniziativa faro, che ha preso il via il 15 settembre 2010, promossa dalla Commissione.
Decision Making Capitolo III Valentina Cattivelli Economia Europea Università di Parma
Oltre l’emergenza educativa: capitale umano, talento e meritocrazia.
1 Corso di Analisi Finanziaria degli Enti Pubblici Le determinanti del funzionamento delle Amministrazioni Pubbliche Sergio Zucchetti Anno Accademico 2014.
Composizione grafica dott. Simone Cicconi CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo Lezione n. 10 II SEMESTRE A.A
Milano 1 Settore Sistemi Integrati per i Servizi e Statistica Statistiche dell’istruzione.
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
LE AUTONOMIE TERRITORIALI
bozza - sono graditi suggerimenti 1 Il DDL S1934 … e il ruolo dei genitoriDDL S1934 A cura di Cinzia Olivieri.
1 Carlo Salvatori Banca e Finanza Università degli Studi di Parma Prof. Carlo Salvatori.
Progettare per cultura, giovani e sport Il Programma ERASMUS+
AUMENTO DEL NUMERO DEGLI STATI MEMBRI
I Fondi Diretti all’interno dell’Unione Europea
Date: in 12 pts EUROPA & ET 2020 Indicatori statistici e raccomandazioni all'Italia Paolo Battaglia e Luca Pappalardo - DG Istruzione e Cultura (EAC) Bruxelles,
Fondi strutturali e Strategia Europa 2020 EuroMigMob – 1° Evento
PROGRAMMA EUROPA CREATIVA Il programma avrà 3 componenti: Una componente trans-settoriale dedicata a tutti i settori creativi e culturali; Una componente.
PROGRAMMA EUROPA PER I CITTADINI
Diritto Stato, servizi, imprese.
1 t Convegno La dimensione sociale dell’istruzione superiore Roma 12 novembre, 2008 La dimensione sociale: esperienze europee e esperienze.
1 Il regolamento di organizzazione A cura del dott. Arturo Bianco.
Orientamento per il successo scolastico e formativo PIANO REGIONALE ORIENTAMENTO USR Lombardia 1° incontro – Introduzione.
Le politiche di integrazione sociale dei minori stranieri
L’Istruzione Raffaele Lagravinese. Argomenti trattati Il Sistema d’istruzione italiano. Confronto Internazionale Il Sistema d’istruzione nelle regioni.
1 In collaborazione con: Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione.
L'UNIONE EUROPEA.
1 Il sovraindebitamento delle famiglie italiane: tra “l’incudine” finanziaria e il “martello” economico a cura di Carlo Milani Workshop “La gestione del.
Beni pubblici Sono caratterizzati da non escludibilità e non rivalità nel consumo Non escludibilità: non è possibile escludere dal consumo chi non paga.
L’INTERVENTO PUBBLICO NELL’ECONOMIA Prof. Fabio Asaro.
I sistemi di Programmazione e Controllo nelle Amministrazioni pubbliche (P & C) a cura della Dott.ssa Paola Contestabile.
Scienza delle Finanze Università Federico II Facoltà di Giurisprudenza Prima cattedra (lett.A-L) a.a Prof. G. Stornaiuolo.
Economia del risparmio e della Previdenza II Modulo Intervento pubblico e protezione sociale.
Area Politiche di cittadinanza – Lavoro Garanzia Giovani Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani Webinar 18/06/2014.
1 Tecniche di valutazione dei progetti di investimento Validità dell’investimento: Elementi e difficoltà Elementi da valutare Ritorno economico (rendimento.
1 L’animazione e l’autovalutazione per creare valore aggiunto e darne evidenza Laboratorio LEADER 22 giugno Carlo Ricci (Rete Rurale Nazionale – Task Force.
Transcript della presentazione:

Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia Ambra Altarocca, Michela Cardone, Silvio Corsi Prof. Giuseppe Catalano Economia e Gestione delle Amministrazioni Pubbliche a.a. 2015/2016

Agenda Il bene istruzione Motivi dell’intervento pubblico Ragioni di efficienza Ragioni di equità I livelli di istruzione Il finanziamento dell’istruzione La scuola privata I possibili strumenti dell’intervento Riforma “La buona scuola” Autonomia Dirigenti Leader Voucher Stato di previsione del MIUR Istruzione in ambito europeo Tipi di organizzazioni scolastiche Autonomie scolastiche Finanziamenti pubblici e privati Conclusioni Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

Il bene istruzione Escludibile Un bene privato Rivale Può essere però considerato pubblico sotto certi aspetti (non economici: sociali, culturali) La motivazione dell’intervento pubblico nel finanziamento dell’istruzione non è di carattere economico Istruzione come bene meritorio Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

Motivi dell’intervento pubblico: ragioni di efficienza Esternalità positive Esternalità di consumo Popolazione più istruita e ricca rende una vita sociale piacevole Esternalità della produzione Popolazione più qualificata genera migliore produttività del lavoro Sono benefici che non vanno ad esclusivo vantaggio di chi consuma o investe in istruzione (Bowen). In un mercato privato il prezzo del servizio sarebbe più elevato e la domanda e la produzione sarebbero subottimali. Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

Asimmetrie informative La natura e la qualità del bene istruzione sono valutabili solo a posteriori, dopo il consumo I destinatari dell’istruzione sono minori che non possono apprezzare pienamente il valore dell’istruzione. La carenza di informazioni da parte di genitori non istruiti determina una sottovalutazione delle scelte scolastiche. La regolamentazione della scuola dell’obbligo fino a 14-16 anni rappresenta una risposta efficace. Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

Rischio Rischio Di Abbandono lo studente potrebbe non saper utilizzare con profitto i servizi educativi e non conoscere il valore del “prodotto finito” sul mercato. Rischio Sul Valore Dell’investimento può dipendere da aspetti individuali e sociali. Il tasso di disoccupazione non è però assicurabile. Può essere affrontato attraverso forme assicurative. Il tasso di rendimento dovrà essere elevato altrimenti l’investimento in istruzione superiore sarà disincentivato. Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

Difficoltà di accesso al credito. Il mercato ad hoc dei capitali per gli investimenti in istruzione: la garanzia pubblica sui rimborsi Imperfezioni del mercato dei capitali Colui che finanziare gli studi indebitandosi non può fornire alcuna garanzia, se non i suoi redditi futuri. I costi di fruizione in assenza dell’intervento pubblico risulterebbero una componente discriminatoria. Offerta distribuita in tutto il territorio nazionale per rendere il servizio universale e fruibile a tutti. Insufficienza di offerta L’offerta privata porterebbe a problemi di scrematura del mercato o offerta monopolistica nelle zone meno abitate del paese. L’intervento di regolamentazione pubblica consente di omologare e rendere trasparenti i curricula scolastici per valutare il soggetto da parte di un datore di lavoro pubblico o privato. Funzioni di certificazione Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

Motivazioni dell’intervento pubblico: ragioni di equità l’articolo 34 della Costituzione: “i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i più elevati livelli degli studi” Lo Stato vuole raggiungere l’equità indipendentemente dalle preferenze e dalla domanda degli individui. Obiettivi Egualitarismo specifico e bene di merito (diritto all’istruzione di base come diritto primario). Equità orizzontale: istruzione di base indispensabile per garantire uguale opportunità di partenza per tutti gli individui. Equità verticale: redistribuzione di ricchezza e mobilità sociale per tutti i segmenti socio-economici della popolazione. Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

I livelli di istruzione Asilo nido Livello prescolastico Scuola dell’infanzia Scuola primaria Livello di obbligo scolastico Scuola secondaria di 1 grado Scuola secondaria di 2 grado Livello post-obbligatorio Completamento scuola superiore Università e formazione post-universitaria Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

Il finanziamento dell’istruzione Regime scolastico obbligatorio Servizio sostanzialmente gratuito Necessità di un finanziamento integralmente pubblico Partecipazione ai costi da parte dei beneficiari Finanziamento parzialmente pubblico Livello post-obbligatorio Attraverso una tassa, il cui importo è inferiore al costo medio del servizio. La differenza tra costo medio e tassa è a carico del bilancio pubblico. Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

Scuola superiore di secondo grado In Italia il settore pubblico garantisce quasi completamente il finanziamento di scuole e università Scuola superiore di secondo grado Finanziamento sostanzialmente pubblico Università (pubbliche e private) Tre/quarti delle risorse sono pubbliche In questo caso è meno forte il bisogno di egualitarismo, poiché il beneficio che va a favore dello studente è molto ampio rispetto all’esternalità positiva connessa La tassa ai beneficiari è giustificata. Ma non è l’unico strumento possibile! Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

Le scuole private Come già detto anche le istituzioni private ricevono un finanziamento dallo Stato: esso sarà integrale per l’offerta di istruzione obbligatoria, parziale per l’istruzione superiore. La soluzione presenta problemi tipici dei rapporti principale/agente L’ istituto tende a sopravvalutare i costi al fine di ottenere maggiori finanziamenti pubblici Costi del controllo statale sull’istituto privato Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

La soluzione di M. Friedman: il voucher Il prezzo del servizio dell’istruzione sarebbe stabilito dal mercato nella contrattazione tra cittadini e scuole private Lo Stato attribuisce al cittadino un buono Spendibile solo in istruzione e non commerciabile, da utilizzare in qualsiasi istituto con topping up: è possibile per il cittadino fare domanda di servizi educativi anche in misura superiore all’importo ricevuto Criticità di questa soluzione Il cittadino non è sempre un buon giudice del valore del servizio e delle sue caratteristiche Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

Riforma “La buona scuola” Legge 107/2015 L’autonomia scolastica fornisce gli strumenti finanziari ed operativi ai dirigenti per poterla realizzare. Più risorse economiche per le scuole Finanziamento aggiuntivo di 3 miliardi, da 52 a 55 miliardi di euro Raddoppiato il fondo di funzionamento per le scuole da 111 milioni ad oltre 200 Autonomia Stanziamento di oltre 126 milioni in più all’anno Piano straordinario di assunzioni 15/16 8% in più oltre 100 mila docenti assunti Assunzioni Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

Realizzano il progetto formativo d’istituto Dirigente leader educativo Individua i docenti per il proprio istituto 500 euro all’anno a docente grazie ad un finanziamento con 40milioni di euro all’anno Voucher per la formazione dei docenti Valorizzazione del merito del personale docente Finanziamento di 200milioni all’anno Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

Stato di previsione MIUR Tab.1, Stato di previsione del MIUR (in euro) Unità di voto Missione Programma Previsioni assestate a.f. 2015 Previsioni risultanti a.f. 2016 (A seguito di variazioni proposte) Previsioni anno 2017 Previsioni anno 2018 1.2 1.3 1.4 1.5 1. Istruzione scolastica (22) Istruzione prescolastica (22.2) Istruzione primaria (22.11) Istruzione secondaria di primo grado (22.12) Istruzione secondaria di secondo grado (22.13) 2. Istruzione universitaria e formazione post-universitaria (23) CP CS 42.012.729.563 42.762.558.282 4.920.842.805 5.003.359.718 12.863.050.687 12.988.092.730 9.067.812.831 9.131.412.993 14.033.991.208 14.210.060.394 7.720.692.202 5.414.231.863 44.814.718.295 45.021.944.826 5.613.015.837 5.647.006.085 13.542.402.918 13.581.924.717 9.553.161.477 9.583.161.477 15.144.813.148 15.174.813.148 7.694.537.194 7.930.548.031 44.695.316.209 44.695.316.210 5.609.347.053 13.531.250.091 9.546.389.605 15.160.799.222 7.618.905.518 7.615.905.518 44.697.247.833 44.697.247.834 5.610.686.312 13.529.280.872 9.544.472.763 15.165.090.403 15.165.090.043 7.577.474.888 Spesa in Personale attualmente pari a circa 40 miliardi di euro. Dal prossimo anno previsto incremento di 2,5 miliardi di euro a fronte delle nuove assunzioni di docenti previste dalla riforma «La buona scuola» Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

L’istruzione in ambito europeo A partire dagli anni ‘80, le decisioni in ambito scolastico sono prese seguendo una logica di tipo TOP-DOWN. Meccanismi di decisione di tipo discendente Nella quasi totalità dei paesi europei, i sistemi di autonomia scolastica sono definiti dai quadri normativi nazionali che vengono imposti a tutte le scuole Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

Tipo di organizzazioni scolastiche In Europa si ha la presenza di organizzazioni scolastiche STORICAMENTE molto differenti: Federali Germania Spagna Centralizzate Francia Italia Tradizione di autonomia scolastica sviluppata Belgio Paesi Bassi Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

In un primo caso, le nuove competenze delle scuole, vengono Autonomia scolastica In un primo caso, le nuove competenze delle scuole, vengono conferite loro da un regolamento, che non ha come unico oggetto l’autonomia scolastica, e che definisce il funzionamento dell’istituzione scolastica nella sua globalità Spagna Italia Francia Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

Lussemburgo Portogallo In un secondo caso più raro, qualche paese ha definito le regole dell’autonomia scolastica attraverso delle leggi specificatamente dedicate. Lussemburgo Portogallo Infine, terzo caso estremamente raro, per definire l’autonomia scolastica, alcuni paesi si appoggiano a semplici regolamenti amministrativi, emessi da organi esecutivi e per loro natura più flessibili. Qualunque sia il modello scelto, l’autonomia è decisa a livello centrale attraverso processi legislativi o amministrativi di tipo prescrittivo e viene imposta alle scuole. Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

Contenuti e grado di autonomia L’autonomia degli istituti scolastici è suddivisa in quattro grandi categorie: Autonomia completa: l’istituto scolastico decide senza interventi esterni l’istituto scolastico deve prendere delle decisioni in base a delle possibilità predefinite dall’autorità superiore Autonomia limitata Senza autonomia l’istituto scolastico non prende decisioni in nessun ambito d’intervento Meccanismo di delega i poteri organizzatori e/o i poteri locali possono delegare o meno il loro potere decisionale agli istituti scolastici, in alcuni ambiti Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

Utilizzo dei finanziamenti pubblici Si possono distinguere tre gruppi di paesi in funzione del grado di autonomia scolastico concesso: Belgio, Lettonia e Svezia un’autonomia completa Paesi Bassi, Danimarca, Finlandia la delega è possibile in tutti i settori gli istituti scolastici non hanno nessuna autonomia per l’utilizzo del finanziamento pubblico. Le decisioni sono prese unicamente dalle autorità educative superiori Bulgaria, Irlanda, Francia, Cipro e Romania il grado di autonomia varia a seconda della categoria di spesa; maggiore autonomia per le spese di funzionamento piuttosto che per le spese in conto capitale (spesso nessuna autonomia). Lituania, Francia, Liechtenstein, Paesi Bassi Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

Raccolta ed utilizzo di fondi privati Gli istituti in Belgio e in Italia sono autonomi per quanto riguarda l’utilizzo di fondi privati come: donazioni, affitti e prestiti. L’Irlanda ed il Regno Unito uguale, eccetto per quanto riguarda i prestiti. Al contrario, ricevere e utilizzare finanziamenti privati non è possibile in Islanda. Germania,Grecia, Irlanda, Francia, Cipro e Lussemburgo, non concedono autonomia agli istituti in questo ambito. In tutti gli altri paesi, gli istituti scolastici dispongono di un grado di autonomia diverso sia per la ricerca di risorse private che per il loro utilizzo. Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

Conclusioni Al di là del grado di autonomia, di finanziamento e di decisori, in Europa troviamo diversi scenari seppur simili. Nell'ambito di Europa 2020 (la strategia di crescita dell'UE per l'attuale decennio), gli investimenti nell'istruzione sono considerati una delle massime priorità. Tali investimenti richiedono soprattutto iniziative e azioni politiche da parte delle autorità pubbliche, in particolare quelle responsabili dell'istruzione. La sfida consiste nel concepire e nell'adottare politiche di investimento intelligenti finalizzate a sostenere lo sviluppo del capitale umano per migliorare l'occupazione. Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

Bibliografia Sitografia Bosi, P. 2015 Corso di scienza delle finanze (V ed.), Bologna, Il Mulino. Agasisti,T., Catalano,G. 2006 “Governance models of università systems-towards quasi- markets?Tendencies and perspectives: a European comparison” 2016 Legge di stabilità, Tabella 7. Arachi, G., Baldini, M. 2012 La finanza pubblica italiana, Rapporto 2012, Il Mulino Sitografia www.lavoce.info www.treellle.org www.istruzione.it www.orizzontescuola.it www.ilsole24ore.com Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015