05/01/20161Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO Diritti Umani Riflessioni di contesto sul tema 12.

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05/01/20161Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO Diritti Umani Riflessioni di contesto sul tema 12

05/01/2016Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO2 8 10

05/01/20163Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO 17 Gli sviluppi ……… 19 …. I precedenti …. 24

05/01/2016Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO4 22 Carta di Nizza -7/8 Dicembre 2000

05/01/2016Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO5 ani/sitografia.jsp?c=u&p=3 9

05/01/2016Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO6 Bibliografia /diritti_umani/biblio_diritti_umani.html umani Associazioni

Primo livello 05/01/20167 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO

05/01/2016Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO8 Panoramica di contesto Diritto Diritto: rivendicazione di uno spazio e determinazione dei limiti:Dovere. Riconoscimento (rafforzato dalla norma). Diritti preliminari Tre considerazioni preliminari 20 Significato del termine: Diritti umani a margine …

Sitografia -Archivio Pace Diritti Umani : -- Ufficio dell’Alto Commissariato ai diritti umani delle Nazioni Unite: -Segretariato Generale delle Nazioni Unite: -- Consiglio d’Europa: -Organizzazione degli Stati Americani: -- Avalon Project della Yale Law School: -Project Diana, data base promosso dalla Yale Law School: Multilaterals Project della Fletcher School on Law and Diplomacy: -Comitato Internazionale della Croce Rossa –ICRC: -- Minnesota Human Rights Library: 05/01/20169Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO

05/01/2016Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO10 La 1°generazione La 2° generazione La 3° generazione La 4° generazione …… e oltre …

Secondo livello 05/01/ Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO

05/01/2016Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO12 Come affrontare il tema? Approccio storico Approccio tematico Approccio problematico Approccio presentista

La 1°generazione La prima generazione dei diritti umani viene fatta risalire al 1789, quindi alla fine della Rivoluzione francese con l’approvazione della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino. Sono diritti che nascono dalla rivendicazione di una serie di libertà fondamentali. Si tratta in particolare del diritto alla vita e all’integrità fisica, e poi di tutti quei diritti legati alla libertà di pensiero, di religione, di espressione, di associazione, il diritto alla partecipazione politica,il diritto di votare e di essere votati. 05/01/201613Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO 28

La 2° generazione Questa seconda generazione ha origine con la Dichiarazione universale del 1948 e Comprende diritti di natura economica, sociale e culturale (come per esempio il diritto all’istruzione, al lavoro, alla casa, alla salute ecc.). L’esercizio effettivo di questi diritti dovrebbe contribuire al miglioramento delle condizioni di vita del cittadino. 05/01/201614Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO 29

La 3° generazione Questi diritti sono diritti di tipo collettivo: significa che i destinatari non sono i singoli individui, ma i popoli. Il diritto alla pace, allo sviluppo, all’equilibrio ecologico, al controllo delle risorse nazionali, alla difesa ambientale. Fanno parte dei diritti di terza generazione anche quelli che tutelano categorie di individui, ritenute particolarmente deboli ed esposte a pericoli di violazioni dei loro diritti: si tratta in particolare dei diritti dell’infanzia e dei diritti della donna. 05/01/201615Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO 30

La 4° generazione Esiste infine una quarta generazione di diritti, che tuttavia non è ancora stata elaborata con precisione essendo un fenomeno molto recente: i diritti di quarta generazione sono quelli relativi al campo delle manipolazioni genetiche, della bioetica e delle nuove tecnologie di comunicazione. La rivendicazione di questi nuovi diritti deriva dalla minaccia causata dalle nuove tecnologie. Si pensi ai danni che possono causare alla salute i cibi geneticamente modificati, oppure ai pericoli in cui possono incorrere specialmente i bambini utilizzando internet. 05/01/201616Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO

05/01/2016Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO17 DUDU

05/01/201618Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO Nella Dichiarazione Universale del 1948 vi è una predominanza di diritti civili e politici rispetto a quelli economici, sociali e culturali. Tuttavia questi diritti sono egualmente importanti e indispensabili dato che se una delle colonne venisse a mancare, l’intero tempio crollerebbe.

nv.html Firmata a Roma il 4 novembre 1950 Testo coordinato con gli emendamenti di cui al Protocollo n. 11 firmato a Strasburgo l’11 maggio 1994, entrato in vigore il 01 novembre 1998 Argomenti correlati (si aprirà una nuova pagina): Protocollo addizionale firmato a Parigi il 20 marzo 1952 IV Protocollo addizionale firmato a Strasburgo il 16 settembre 1963 VI Protocollo addizionale firmato a Strasburgo il 28 aprile 1983 VII Protocollo addizionale firmato a Strasburgo il 22 novembre 1984 Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (ricerca). Carta dei diritti fondamentali (testo degli articoli, analisi introduttiva). Nota di sintesi della Carta dei diritti, a cura del Servizio Studi del senato della Repubblica. Comparazione ed analisi delle Fonti della CartaProtocollo addizionaleIV Protocollo addizionaleVI Protocollo addizionaleVII Protocollo addizionaleCarta dei diritti fondamentali dell'Unione europeaCarta dei diritti fondamentaliNota di sintesiComparazione ed analisi delle Fonti della Carta 05/01/201619Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO … e altro …. 33

05/01/2016Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO20 Un esempio: l’usucapione « Sao ke kelle terre, per kelle fini che ki contene, trenta anni le possette parte sancti Benedicti. » (Capua, marzo 960) Codice Civile Art Art Usucapione dei beni immobili e dei diritti reali immobiliari. La proprietà dei beni immobili e gli altri diritti reali di godimento sui beni medesimi si acquistano in virtù del possesso continuato per venti anni. L'antecedente storico dell'usucapione è rappresentato dall'antico usus, istituto di diritto romano disciplinato già dalla Legge delle XII tavole. Pacito Capuense Rivendicazione della proprietà di un bene per l’uso che se ne è fatto per un determinato periodo di tempo.

05/01/2016Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO21 /diritti.html

Capo I: Dignità Capo II: Libertà Capo III: Uguaglianza Capo IV: Solidarietà Capo V: Cittadinanza Capo VI: Giustizia 05/01/201622Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO

05/01/2016Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO23 Dal punto di vista giuridico, i diritti umani sono un insieme di diritti che consuetudini e trattati internazionali attribuiscono in linea di principio ad ogni persona, indipendentemente dalla cittadinanza, dal sesso, dalla religione, dalla condizione sociale e da altri fattori discriminanti. Essi vanno al di là dei diritti del cittadino, in quanto sono universali; e nemmeno coincidono con quelli dei popoli, poiché appartengono tutti all'individuo, anche quando, per loro natura, debbano essere esercitati in forma collettiva (si pensi, ad esempio, al diritto di sciopero). Altre espressioni sostanzialmente equivalenti, a parte piccole sfumature ideologiche, sono "diritti dell'uomo", "diritti della persona", "diritti fondamentali". Il riconoscimento internazionale di tali diritti si basa in primo luogo su un complesso di documenti promossi dall'ONU e denominati impropriamente "Carta dei Diritti Umani" (Human Rights Bill): la Dichiarazione Universale del 1948, il Patto sui Diritti Civili e Politici col suo Protocollo facoltativo, e il Patto sui Diritti Economici, Sociali e Culturali. Entrambi i patti, aperti alla firma nel 1966, sono entrati in vigore nel '76. I principi fondamentali del cosiddetto "diritto internazionale dei diritti umani" sono generalmente considerati inderogabili (ius cogens), con la conseguenza che un trattato che ne prevedesse la violazione sarebbe di per sé nullo. Di solito, per motivi di comodità espositiva, più che per ragioni storicamente consistenti, i diritti umani vengono distinti in tre "generazioni". age29.html

05/01/201624Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO Il giusnaturalismo razionalistico moderno nacque tra il 1600 e il 1700, divisibile in due filoni: quello dell'Illuminismo di fine '700 (con l'affermazione del concetto di libertà dell'individuo, soprattutto in opposizione all'assolutismo, la forma di governo caratteristica dell'età moderna) e quello che si sviluppa a partire dal pensiero di Thomas Hobbes (il quale per la verità considerava il diritto naturale proprio solo allo stato di natura, ovvero alla condizione in cui l'uomo si trova prima di stipulare quel contratto sociale che porta all'istituzione dello stato; pertanto Hobbes non può ritenersi autenticamente un giusnaturalista) IlluminismoThomas Hobbes Secondo la formulazione di Grozio e dei teorici razionalisti del giusnaturalismo, gli uomini, pur in presenza dello stato e del diritto positivo ovvero civile, restano titolari di alcuni diritti naturali, quali il diritto alla vita, alla proprietà etc., diritti inalienabili che non possono essere modificati dalle leggi. Questi diritti naturali sono tali perché razionalmente giusti, ma non sono istituiti per diritto divino; anzi, Dio li riconosce come diritti proprio in quanto corrispondenti alla ragione. Grozio Locke Hobbes

05/01/2016Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO25 Indipendenza americana La prima dichiarazione dei diritti dell’uomo dell’epoca moderna è quella dello Stato della Virginia (USA), scritta da George Mason e adottata dalla Convenzione della Virginia il 12 giugno Questa fu largamente copiata da Thomas Jefferson per la dichiarazione dei diritti dell’uomo contenuta nella Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America (4 luglio 1776) la quale afferma "che tutti gli uomini sono creati uguali tra loro, che essi sono dotati dal loro creatore di alcuni inalienabili diritti tra cui la vita, la libertà e la ricerca della felicità".VirginiaUSAGeorge Mason12 giugno1776Thomas JeffersonDichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America4 luglio

05/01/201626Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO Déclaration des droits Déclaration des droits de l'homme et du citoyen approvata dall'Assemblea Nazionale il 26 agosto del fondamento La Dichiarazione è ancora oggi il fondamento giuridico di tutte le costituzioni delle democrazie occidentali. Ricalcata sulla Costituzione degli Stati Uniti d'America, la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino, è la summa del pensiero illuminista da Montesquieu a Voltaire, da Diderot a Rousseau. 32

terzo livello 05/01/ Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO

05/01/2016Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO28 A) I Diritti Civili e Politici, o "diritti della I generazione", sono contenuti negli articoli 1-21 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo (DUDU) del 1948, ed altresì previsti dal Patto Internazionale relativo ai Diritti Civili e Politici (PDCP) del Realizzano l'autonomia dell'individuo nella società e la partecipazione alla vita politica. Alcuni di questi diritti sono anche definiti tradizionalmente "libertà". In particolare, si distinguono libertà positive (di fare qualcosa), e libertà negative (di essere esenti da qualcosa). Sono "positive", ad esempio, le libertà di: pensiero, coscienza, religione, associazione, riunione, movimento, stampa. Sono libertà cosiddette "negative" quelle che consistono nel non dover subire tortura, schiavitù, arresto arbitrario, discriminazione. I diritti della I generazione sono quelli che più facilmente possono tradursi in forme di tutela giudiziaria.

05/01/2016Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO29 B) I Diritti Economici, Sociali e Culturali, o "diritti della II generazione", sono contenuti negli articoli della DUDU del 1948; sono altresì previsti nel Patto Internazionale relativo ai Diritti Economici, Sociali e Culturali (PDESC) del A questo gruppo appartengono diritti che richiedono un intervento attivo dello Stato a sostegno di forme di eguaglianza sostanziale: ad esempio il diritto al lavoro, alla sicurezza sociale, alla tutela sindacale, alle cure mediche, all'educazione (o più in generale alla formazione), a un livello di vita decente, alla partecipazione alla vita culturale. A differenza di quelli della I generazione sono rimasti per lo più allo stato di principi politici.

05/01/2016Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO30 C) I Diritti di solidarietà, ovvero "emergenti", o semplicemente "diritti della terza generazione" (della quarta, se i diritti civili e quelli politici vengono contati come due distinte generazioni), sono contenuti negli articoli della DUDU del 1948, e in parte previsti anche dal PDESC del Sono, ad esempio, il diritto alla pace, all'autodeterminazione, al godimento delle risorse della terra e dello spazio, a un ambiente sano ed equilibrato, allo sviluppo economico e sociale, all'aiuto umanitario in caso di catastrofi. Si tratta di diritti difficilmente "azionabili" sul piano giuridico. In qualche caso sono "diritti" in un senso palesemente diverso da quelli delle prime due generazioni, perché hanno come soggetto attivo non individui, ma comunità, popoli, o addirittura l'intera umanità.

05/01/2016Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO31

05/01/2016Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO32 I punti salienti della Dichiarazione sono la libertà di pensiero, di parola e religiosa; l'importanza della Legge (scritta) e l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte ad essa; il diritto alla proprietà e alla sicurezza; la resistenza all'oppressione perpetrata dai governi sul popolo; il dovere di ogni amministratore di rendere conto all'intera società del proprio operato; la democrazia fiscale.

05/01/2016Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO33 Il 3 maggio 1996 è stata firmata una versione aggiornata e coordinata della Carta sociale, nella quale sono inclusi i diritti garantiti nel testo originario del 1961, quelli inseriti dal protocollo del 1988 ed è aggiunta una nuova lista di diritti in campo economico e sociale che ricevono tutela. a versione approvata a Strasburgo nel 1996 è stata ratificata dall’Italia con L. 9 febbraio 1999, n. 30.

05/01/2016Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO

05/01/2016Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO35 CARTA COMUNITARIA DEI DIRITTI SOCIALI FONDAMENTALI DEI LAVORATORI (STRASBURGO 9/12/1989) o_previdenza/legisl_12.html La Carta comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori stabilisce i grandi principi sui quali si basa il modello europeo del diritto del lavoro e, più in generale, il posto che occupa il lavoro nella società. Essa comprende le seguenti rubriche: libera circolazione, occupazione e retribuzioni, miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, protezione sociale, libertà di associazione e negoziato collettivo, formazione professionale, parità di trattamento tra uomini e donne, informazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori, tutela della salute e sicurezza nell'ambiente di lavoro, protezione dei bambini e degli adolescenti, anziani, disabili.

05/01/2016Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - MILANO adolescenza.marche.it/convenzione_diritti_fanciullo_20_nov embre_1989_new_york.asp