WAVERLEY

“THE AUTHOR OF WAVERLEY” Le ventisei opere del ciclo di Waverley uscirono tutte nel giro di diciassette anni, e tutte anonimamente Nei Waverley Novels compaiono in totale 2836 personaggi, tra cui 37 cavalli e 33 cani: ipotesi sull’esistenza di una serie di “authors of Waverley” Prefazioni ai romanzi: gioco ironico a “nascondersi” dell’autore col lettore, uso alternato dei termini novel e romance, a ribadire il carattere liberamente composito, eterogeneo, dei Waverley Novels

L’APPROCCIO ALLA STORIA “Dedicatory Epistle to the Rev. Doctor Dryasdust”, firmata da un immaginario Laurence Templeton e preposta ad Ivanhoe (1820): rivendicazione della libertà di approccio del romanziere al materiale storico Manzoni: artificio del manoscritto ritrovato per dare e al tempo stesso togliere verosimiglianza alla narrazione Scott: storia = non successione di guerre e di regnanti, ma trascorrere della vita quotidiana della gente comune → importanza del “colore locale”

I PERSONAGGI STORICI Abilità di Scott nel tratteggiare i grandi personaggi storici (Riccardo Cuor di Leone in Ivanhoe e The Talisman, Mary Stuart in The Abbot, Elisabetta I in Kenilworth, Luigi XI in Quentin Durward, Cromwell in Woodstock), che però si muovono ai margini della trama Centralità dell’eroe “medio” (un “man in-between”): un giovane di estrazione sociale non necessariamente alta, dotato di mente pratica e di solide qualità morali, che viene a trovarsi in una situazione di crisi, provocata dallo scatenarsi di importanti avvenimenti socio-politici Spesso l’eroe intraprende un viaggio, che lo porta dall'ambiente noto e nativo ad uno straniero e sconosciuto → motivo del viaggio iniziatico

IL MODELLO INIZIATICO Arnold Van Gennep, I riti di passaggio, 1909 Victor Turner, The Ritual Process: Structure and Anti-Structure, 1969 L’iniziando deve dimostrare di essere pronto a un passaggio di stato Riti di separazione (fase pre-liminale o pre- liminare) → “spazio neutro” con serie di prove (riti di transizione, fase liminale o liminare) →, ritorno alla comunità d’origine con uno status più elevato (riti di ri-aggregazione, fase post- liminale o post-liminare)

WAVERLEY COME BILDUNGSROMAN (E NON SOLO) Intreccio principale: circa un anno e mezzo Edward = percorso interiore dall'adolescenza alla maturità Bildungsroman = studio dell’evoluzione di un personaggio, della sua formazione, e della sua graduale integrazione nella società Ripresa di temi e motivi dal romanzo gotico,dalla narrativa di viaggio, dal romance medievale, dal dramma shakespeariano, dalla poesia preromantica

IL PITTORESCO Waverley = applicazione dei principi del pittoresco alla narrativa Sir Uvedale Price, An Essay on The Picturesque, as Compared to the Sublime and the Beautiful ( ): la pittura paesaggistica deve soddisfare certi criteri di varietà e irregolarità, abilmente armonizzati tra loro Waverley: impiego funzionale del quadro paesaggistico come proiezione dello stato d’animo del personaggio che lo contempla (rischio della pathetic fallacy) Il pittoresco investe anche la rappresentazione dei personaggi e del loro abbigliamento (come Evan Dhu Maccombich, il primo Highlander in costume incontrato da Edward) o quella di determinate azioni (la battaglia di Prestonpans)

EROI, ANTIEROI, AVVENTURIERI, DARK E FAIR LADIES Scott = il tentativo di rovesciare l’ordine socio-politico viene infine impedito e l’onesta condotta dell’eroe rimunerata dal lieto fine (eccezione: The Bride of Lammermoor) Eroi = generalmente, carattere docile e tranquillo, natura essenzialmente “passiva” vs. antieroi, passionali e “attivi” Avventuriero (Robin Hood in Ivanhoe, Rob Roy nel romanzo omonimo, Saladino in The Talisman): vive ai confini della società e al di fuori delle sue leggi, in un’atmosfera di mistero e di magia; elimina i nemici dell’eroe, che invece non uccide mai nessuno (dark hero; in Waverley, Fergus Mac-Ivor) Personaggi femminili: dark lady (Flora Mac-Ivor) vs. fair lady (Rose Bradwardine)