Mary Shelley: Mary Shelley, nata Mary Wollstonecraft Godwin (Londra 1797 – Londra, 1851), fu una scrittrice, saggista e biografa inglese. È l'autrice del romanzo gotico Frankenstein (Frankenstein: or, The Modern Prometheus), pubblicato nel 1818. Tuttavia l’idea del romanzo risale al 1816 quando Mary Shelley era in vacanza a Bellerive (Ginevra) in compagnia di suo marito, della sua sorellastra Claire Clairmont e del loro comune amico Lord Byron. La stagione era piovosa e gli amici, chiusi in casa, discutevano a lungo : da queste discussioni la scrittrice ebbe l’idea del romanzo gotico. Curò le edizioni delle poesie del marito Percy Bysshe Shelley, poeta romantico e filosofo. Era figlia della filosofa Mary Wollstonecraft, antesignana del femminismo, e del filosofo e politico William Godwin. Nel 1817 la coppia trascorse un'estate con Lord Byron, John William Polidori e Claire Clairmont nei pressi di Ginevra, in Svizzera, dove Mary ebbe l'ispirazione per la stesura del suo romanzo Frankenstein. Nel 1818 gli Shelley lasciarono l'Inghilterra per l'Italia, dove morirono i premi tre figli e dove nacque Percy Florence, l'unico a sopravvivere ai genitori. Nel 1822 morì suo marito. Un anno dopo Mary ritornò in Inghilterra dove si dedicò totalmente alla carriera di scrittrice, in modo da poter mantenere il figlio. Trascorse l'ultima decade della sua vita nella malattia, probabilmente un tumore al cervello, che la ucciderà all'età di 53 anni, nel 1851. Le opere di Mary Shelley sostengono spesso gli ideali di cooperazione e di comprensione, praticati soprattutto dalle donne, come strade per riformare la società civile. Questa idea era una diretta sfida all'etica individualista-romantica promossa da Percy Shelley e alle teorie politiche illuministe portate avanti da William Godwin.
Il romanzo Frankenstein: Il romanzo Frankenstein dell’autrice Mary Shelley, è un romanzo fantascientifico. In esso viene messo in evidenza un antico sogno quello di dimostrare la propria potenza cioè di “creare” e quindi la possibilità di dar vita ad un essere immortale e superintelligente.; L’opera inizia e finisce utilizzando una forma epistolare dove sono racchiuse lettere mandate da un capitano di una baleniera, Robert, alla sua amata sorella, Margaret. In queste missive il capitano narra di un incontro fortuito con uno strano viaggiatore che prima di morire gli ha raccontato la sua vita tra pochi piaceri e profonda disperazione.
Analisi del testo: Tipo di narrazione Si tratta di un romanzo che non è stato scritto in ordine cronologico, quindi è un intreccio. Tempo della storia la storia si svolge in un arco di tempo indeterminato. Il romanzo pur essendo costituito da lettere, specifica solamente il secolo e non l’anno preciso.
Tempo della narrazione ( ritmo ) il testo inizia in medias res, dalla quarta lettera si ha un flash back dove Frankestein inizia a raccontare la sua vita. È presente anche un sommario. Spazio/luogo l’ambiente descritto è mutevole, in base agli spostamenti che il dottor Victor compie, prima viene nominata Ginevra in Svizzera, città natale di Frankestein, poi l’Inghilterra e il Polo. I luoghi sono realistici e descritti con grande accuratezza.
Focalizzazione la narrazione è di tipo zero. Il narratore sa tutto. Narratore sono presenti tre narratori: il capitano Walton, Frankenstein e il mostro. Tutti e tre sono narratori interni
Personaggi vi sono molti personaggi all’interno della storia: il mostro, Elizabeth la cugina adottata di Victor, i due fratelli del dottore: Williamo e Ernest, Clerval suo amico fidato, i due professori Krempe e Waldman, Justine la badante della famiglia, la famiglia De Lancey e la sorella del capitano Walton.
Quali sono gli elementi che fanno dell’opera un testo di fantascienza ? Gli elementi che fanno dell’opera un testo di fantascienza molto probabilmente riguardano quegli aspetti della creazione del mostro in quanto viene creato non da Dio come nella natura ma da un essere umano che ha unito parti di cadaveri trovati in un cimitero.
Il riassunto: Victor Frankenstein nasce a Ginevra, ama studiare, e, una volta cresciuto, il giovane parte per l’università di Ingolstat. Nell’università grazie alle sue conoscenze crea un essere umano dall’aspetto mostruoso dato dall’unione di parti di diversi cadaveri. Dopo averlo creato gli dona la vita con una scintilla. Ma, poi, guardata la creatura si spaventa e fugge: il creatore prova disgusto per il mostro a cui aveva dato la vita. Immagina l’orribile creatura ovunque e si sente perseguitato, desidera tornare a casa ma la partenza viene più volte rinviata.
Nel frattempo Victor riceve una lettera dal padre da cui apprende che il fratellino William, è morto. Ritornato a Ginevra tra disperazione e sospetti, presenzia al processo di Justine, cara amica di famiglia, che viene accusata e condannata per omicidio del bambino. Per il rimorso di essere stato la causa involontaria della morte del piccolo, Victor scappa in montagna, ed è lì che incontra la sua creatura che lo invita ad ascoltare la sua triste storia. Inizialmente egli, racconta, viveva in un bosco, ma ben presto assalito dalla solitudine decide di trasferirsi in città alla ricerca di amicizia, sottovalutando l’importanza dell’aspetto esteriore. Infatti al suo arrivo gli abitanti di un villaggio lo aggrediscono ed egli furioso ed amareggiato si nasconde in un capanno. Da qui vede non visto una famiglia in esilio composta da: un anziano cieco, una ragazza e un ragazzo. Questi lavorano per il povero vecchio, spesso sono stanchi per la fatica. Alla vista di ciò il mostro intenerito decide di aiutarli, e durante la notte si procura legna da ardere che fa trovare loro davanti all’uscio di casa. La mostruosa creatura, osservando la famiglia che considera dei protettori, non solo impara la lingua ma apprende a scrivere. Dopo vari mesi decide di presentarsi all’anziano cieco, e viene accolto con gentilezza e disponibilità, in quanto è apprezzato per le qualità morali e non fisiche. Ma alla vista del mostro gli altri componenti lo aggrediscono suscitando in lui i peggiori sentimenti. Adirato scappa rifugiandosi nuovamente nel capanno. Da quel giorno la creatura maledice il suo creatore dandogli la caccia. Si dirige verso Ginevra, e in un bosco incontra un bambino, decide di stringere amicizia con lui, ma il piccolo ha paura e lo rifiuta, commettendo l’errore di rivelare il proprio cognome. Udendo quel nome, Frankenstein, l’orribile creatura, lo afferra per la gola e lo uccide.
Udendo quel nome, Frankenstein, l’orribile creatura, lo afferra per la gola e lo uccide. Sconvolto dal gesto compiuto cerca un nascondiglio ed è qui che matura in lui un desiderio: avere accanto a sé una femmina simile a lui che possa condividere la sua esistenza. Ed è questa la richiesta che rivolge al suo creatore, con l’impegno di lasciare il paese e di andare a vivere lontano con la sua donna in Sud America, per non arrecare più lutti a nessuno. Frankenstein, è atterrito, titubante teme nel promettere di creare un altro mostro ma alla fine vinto dalla loquacità cede e giura. Victor rimanda ogni giorno l’inizio della creazione. Alla fine decide di partire per l’Inghilterra con il suo amico Clerval con la promessa al padre che al ritorno sposerà l’amata Elisabeth.Dopo un viaggio tra luoghi incantevoli e meravigliosi arriva a Londra dove soggiornerà per un breve periodo. Sempre angosciato dall’ orribile giuramento decide di portare a termine l’opera in un luogo remoto a nord – est della Scozia: alle Isole Orcadi.Al creatore assale un dubbio terrificante infatti ritiene che la nuova creatura possa non gradire il mostro e questi sentendosi respinto possa uccidere nuovamente.
Decide, quindi ,di distruggere tutto il lavoro Decide, quindi ,di distruggere tutto il lavoro. Ma Victor è costantemente seguito dal mostro il quale sentendosi tradito dal suo gesto lo affronta e giura vendetta. La creatura non avrà la sua donna ma neanche il creatore sarà felice: infatti la notte delle nozze lui gli sarà accanto. Victor decide di raggiungere l’amico Clerval e lasciare la Scozia . Cosi da un piccola imbarcazione occulta in mare i resti del suo lavoro e poi stanco si addormenta. Ma un brutto risveglio lo attende: viene accusato dell’uccisione del suo amico. Impazzito per il dolore e il rimorso non si rende completamente conto di essere in carcere. Finalmente dopo tre mesi riconosciuta la sua innocenza, stanco e pieno di rimorsi ritorna a casa dove sposerà Elisabeth. Ma come promesso il mostro torna in azione e la notte delle sue nozze uccide la moglie, al dolore di tale perdita anche il padre di Victor muore. La creatura ha sterminato la sua famiglia e solo la vendetta può placare l’ira del creatore che si mette alla ricerca del mostro viaggiando verso il nord dell’Europa in condizioni di clima estreme. La fortuna non assiste Victor che si troverà ad essere alla deriva. Salvato da un’ imbarcazione avrà conforto dalla possibilità di raccontare la sua incredibile storia al capitano. Il racconto termina con la morte del creatore e il promesso suicidio della creatura.