Educare alla fede Lungo la Strada Per una fedeltà a Dio a partire dall’uomo
Chi è uno scout Carneade, chi era costui? Ossia: Chi è uno scout Bambino vestito da cretino guidato da un cretino vestito da bambino. George Bernard Shaw
Chi è uno scout Carneade, chi era costui? Ossia: Principio dell’autoeducazione Il ragazzo è protagonista, anche se non l'unico responsabile, della propria crescita, secondo la sua maturazione psicologica e la sua età. Il Capo, con intenzionalità educativa, fornisce mezzi e occasioni di scelta in un clima di reciproca fiducia e di serena testimonianza che evita ogni imposizione. Vita di gruppo e dimensione comunitaria Coeducazione L'esperienza e l'interdipendenza tra pensiero e azione Lo scautismo è un metodo attivo: si realizza attraverso attività concrete. Il ragazzo è aiutato dal Capo a riflettere su tali esperienze per conoscere se stesso e la realtà, così da poter giungere gradualmente a libere valutazioni critiche e a conseguenti scelte autonome. Vita all’aperto Il gioco Il servizio Il valore educativo del servizio tende a portare l'uomo a realizzarsi nel "fare la felicità degli altri". E' impegno graduale, concreto, disinteressato e costante ad accorgersi degli altri, a mettersi al passo di chi fa più fatica ed a condividere i doni che ciascuno porta. La conoscenza della realtà e delle sue contraddizioni mostra come e dove operare, nello spirito di Cristo, per il bene comune dei fratelli e per il cambiamento di tutto ciò che lo ostacola.
Tre scelte Un uomo / una donna Il cammino verso la Partenza – la dimensione adulta SCELTA DI SERVIZIO Voi siete il sale della terra, ma se il sale diventa insipido, con che cosa lo si salerà? Non serve più ad altro che a essere buttato via e a essere calpestato dagli uomini [Mt 15, 13] SCELTA POLITICA Diceva dunque: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò? È simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell'orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami». E ancora: «A che cosa rassomiglierò il regno di Dio? [Lc 13, 18-20] SCELTA DI FEDE Voi siete la luce del mondo; non può rimanere nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei Cieli. [Mt 15, 14-16]
Fedeltà a Dio a partire dall’uomo Fedeltà a Dio – Fedeltà all’uomo Fedeltà a Dio a partire dall’uomo Art. 2 – OBIETTIVO E STILE DELL’ITINERARIO DI FEDE Ricerca di tutto ciò che è autentico Spinta a trasformare i sogni e i desideri in realtà concrete. Crisi e instabilità delle relazioni e dei progetti. La loro strada è così segnata da gioie, conquiste, conferme, ma anche da dubbi, crisi e sconfitte. Maturare una relazione personale con Dio attraverso: esperienze di ascolto della Parola, di preghiera, di carità fraterna, di servizio e accoglienza. Le esperienze vissute siano rilette ed interpretate alla luce della Parola, Esercitare il discernimento che consente di scorgere la presenza dello Spirito nella propria vita e di individuare il modo per seguirlo. La Comunità R/S partecipa in modo attivo alla vita della propria Chiesa locale, Maturare la consapevolezza di essere parte dell’unica Chiesa che celebra il mistero di Cristo nel tempo. Vocazione a vivere l’amore di Cristo per l’uomo, Costruzione del Regno di Dio. Il rover e la scolta vivranno il dinamismo vocazionale della fede cristiana con lo stile proprio della Spiritualità della strada.
Fedeltà a Dio a partire dall’uomo Fedeltà a Dio – Fedeltà all’uomo Fedeltà a Dio a partire dall’uomo LA SPIRITUALITA’ DELLA STRADA La strada è caratterizzata da tratti di essenzialità, fedeltà, gioia, sacrificio, precarietà, attenzione all’altro, ed è occasione d’incontro e di silenzio, di scoperta della bellezza del creato, di abbandono fiducioso alla Provvidenza e di condivisione. Pertanto, la spiritualità della strada è disponibilità ad una continua crescita, secondo l’azione dello Spirito, al confronto e superamento delle proprie paure, verso il raggiungimento della piena maturità in Cristo. L’apostolo Paolo, che incontrò Cristo sulla via di Damasco e diventò instancabile annunciatore del Vangelo, illumina il senso profondo della strada che è attitudine al silenzio per cogliere la voce di Dio e dei fratelli e scuola di fedeltà all’amore di Cristo.
Dalla Promessa alla Partenza Progetto unitario di Catechesi Dalla Promessa alla Partenza La formazione specificamente cristiana fa riferimento a queste scelte di metodo: leggere insieme i grandi libri della Natura e della Sacra Scrittura; una catechesi che si innesta sulle esperienze che i ragazzi fanno insieme, così il Vangelo istruisce ed illumina loro i rapporti con se stessi, con gli altri, con Dio; una liturgia vissuta insieme, come gruppo, e preparata anche con servizi da rendere nella liturgia stessa, anche allo scopo di maturare il senso di appartenenza alla comunità più grande che è la Chiesa; un accompagnamento spirituale personalizzato, che valorizzi il dialogo aperto e sincero, preceduto dall’impegno del Capo di conoscere il ragazzo e la sua realtà sociale; la verifica periodica del cammino personale, il punto della strada; un incontro-confronto con diverse spiritualità e modi di pregare, che permetta di trovare il modo più congeniale per vivere la preghiera e l’intero rapporto con Dio; il servizio come strumento di crescita e approdo per una maturità che si assume il compito di rendere migliore il mondo, imitando Gesù Cristo; l’impegno, man mano che si va avanti, di studiare le verità della fede con un confronto aperto ed ampio in gruppo con l’aiuto dei Capi e dell’Assistente ecclesiastico. Il principio del protagonismo del giovane e dell’autoformazione alimenta anche il percorso di formazione cristiana nell’AGESCI, senza per questo sminuire il ruolo dei catechisti che hanno il compito dei mediatori tra il ragazzo e la Chiesa.
Dalla Promessa alla Partenza Progetto unitario di Catechesi Dalla Promessa alla Partenza E allora il maestro deve essere per quanto può profeta, scrutare i “segni dei tempi“, indovinare negli occhi dei ragazzi le cose belle che essi vedranno chiare domande che noi vediamo solo in confuso. (Don Milani) Gv 15: Io sono la Via, la Verità, la vita. Gv 20: Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza 1Gv: Noi lo annunciamo a voi.
Dalla Promessa alla Partenza Progetto unitario di Catechesi Dalla Promessa alla Partenza Il Roverismo vuol fare degli uomini che sappiano assumere il ruolo di Capi. Dove? non certo nelle eccezionalità di imprese grandiose, ma nella vita che si dipana ogni giorno: dove la Provvidenza ci pone. (Andrea Ghetti, Al ritmo dei passi)