Irene Mura, Carlotta E. Pilleri, Giulia Molinas, Veronica Cara, Micaela Zaccheddu, III D L PLATONE.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
F E D R O.
Advertisements

Il mito della biga alata
Prof. Bertolami Salvatore
Breve viaggio turistico nellarcipelago della conoscenza seguendo la scia di Kant, Hegel, Marx.
Diventa discepolo di Socrate
Vita, opere e miti.
Platone.
Aristotele Logica.
Aristotele Test sull’Etica.
Platone.
ARISTOTELE: il sistema del sapere
Platone: la politica prima di tutto
DAVANTI ALLO STUPORE DEL CREATO
Storia della Filosofia II
Immagini di Socrate ELVIRA VALLERI
IL MITO DELLA BIGA ALATA
S P I A Pericle Socrate Amante e maestra
Rita Fadda ha osservato come la formazione scorra parallela alla vita dell’uomo; finchè e dove c’è vita c’è anche formazione. “La nostra vita - scrive.
Έρος, demone mediatore
Alla ricerca della bellezza
Umanesimo e Rinascimento
PLATONE (428/27 – 348/47).
Vita Aristotele diviene allievo di Platone a 17 anni.
Aristotele.
Il Rinascimento: secolo dell’arte
Aristotele - Etica Nicomachea Introduzione
Platone: Simposio Approfondimento
Percorso di preparazione al matrimonio. Il sacramento del Matrimonio
6° incontro
Platone Simposio.
Percorso di preparazione al matrimonio. La fede
(tre viaggi a Siracusa).
SOCRATE.
Prima lezione. Note sulla caverna – I - (Allegoria = racconto dotato di senso ulteriore rispetto a quello letterale) lallegoria della caverna si può leggere.
I SOFISTI Antonia D’Aria
I SOFISTI E SOCRATE.
Ulisse Di Alberto Paganelli.
I Greci Democrito I sofisti Socrate
Zenone di Elea.
PLATONE introduzione.
PLATONE Filosofo ateniese nato nel 428 a.c, ha posto le
L’Indagine sull’uomo: I SOFISTI , SOCRATE E PLATONE Autore: Valerio Cappelli III A Lic. Scient. Virgilio San Giorgio del Sannio.
PLATONE : Teoria delle Idee e della Conoscenza
14.00 Come vita del contatto con Dio Benedetto XVI ha dedicato l’Udienza Generale di mercoledì 17 agosto 2011 nel cortile del Palazzo Apostolico.
PLATONE.
Platone:. All’età di vent’anni iniziò a frequentare Socrate, legandosi molto a lui.
Logos e mythos in Platone
Il mito della caverna Narra di un gruppo di uomini ,imprigionati in una caverna fin da quando erano bambini,legati con delle catene in modo che possano.
Il Matrimonio nel disegno di Dio
La dottrina delle idee Questa dottrina rappresenta il cuore del platonismo. Per Platone SCIENZA = PERFEZIONE,infatti le “cose” del mondo non possono essere.
Le forme ideali e il mondo sensibile
I SOFISTI E SOCRATE.
Socrate (Atene a.c.) La vita (cenni): nacque da padre scultore e da madre levatrice. Dopo un primo interesse per la filosofia della natura passò.
PLATONE E... LA TRIPARTIZIONE DELL’ANIMA
Educatori e Psicologi.
PLATONE.
Chiara Zanotti, Angelica Caridi, Erica Boccalon
DOTTRINA DELLE IDEE Per Platone la conoscenza era divisa in due gradi fondamentali (dualismo gnoseologico): Secondo Platone le cose del mondo non possono.
Francesco Alfieri, Andrea Bianchi, Davide Maurici, Denè Vitali 3 B Ap – 2014/15.
Percorso gnoseologico
Aristotele Poi ch’innalzai un poco più le ciglia,
Platone, Fedro Data di composizione tra il 420 e il 410 a.C. Il dialogo appartiene all’ultimo periodo della vita di Platone.
DIO NON E’ UNA RELIGIONE MA UNA RELAZIONE
Platone ( a.C) Nacque e visse ad Atene
Il centro è un concetto dinamico: “quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me” (Gv 12,32). È il punto di gravitazione, non dunque un punto statico:
Hegel e la religione.
Filosofia dello Spirito. Spirito Assoluto: Arte. Religione. Filosofia
LO STATO E L’ANIMA Platone By Sucre & Max ©. LO STATO IDEALE TRASCRIZIONE IN CHIAVE POLITICA DELL’ARMONIA E DELL’ORDINE DEL TUTTO SOCIETÀ GERARCHICA BASATA.
Il mito della Caverna Realtà Intelliggibile Idea del Bene Seconda Realtà Verità delle cose Sguardo intellettuale Dialettica Via alla Verità Educazione.
Il mito della caverna Letizia Calderoni Miriam Grandi &
Transcript della presentazione:

Irene Mura, Carlotta E. Pilleri, Giulia Molinas, Veronica Cara, Micaela Zaccheddu, III D L PLATONE

La vita Atene, 428 a.C. – 347 a.C. Viaggio a Siracusa, 388 a.C. Fonda l’Accademia (Accademo, suo allievo) La vita di Platone si può dividere in 3 periodi: Giovinezza (periodo socratico) Maturità Vecchiaia

Periodo Socratico Le due opere più importanti dedicate a Socrate: L’ Apologia di Socrate (difende le idee del maestro), e il Critone (parla della sua vita). Altre opere importanti: Protagora: “Una cosa è essere virtuosi, un’altra è essere abili e furbi”. Eutidemo: condanna l’eristica. Gorgia: polemica contro la retorica. Cratilo: parla del verbalismo, del linguaggio e introduce le idee.

Secondo periodo La dottrina delle idee costituisce l'elemento fondamentale della filosofia platonica. Platone formula la Teoria delle idee. Genesi della teoria delle idee: scienza (stabile, immutabile e quindi perfetta) Oggetto della scienza: idee (intelletto), poichè sono universali, uniche, immutabili e perfette. Esse si trovano nell' iperuranio, ovvero il mondo perfetto. 

Platone sosteneva che le cose fossero imitazioni imperfette delle idee. L’idea platonica è dunque il modello unico e perfetto delle cose molteplici e imperfette di questo mondo. Mentre nel nostro mondo vi sono molteplicità di cose belle e giuste, nell’iperuranio vi sono solo “La Bellezza” e “La Giustizia”.

CONOSCENZA SCIENZA OPINIONE Immutabile Perfetta Mutevole Imperfetta Mutevoli Imperfette Immutabili Perfette IDEE LE COSE REALTA’

Rapporti tra idee e cose: Quali sono le idee: Idee-valori: corrispondono ai supremi principi etici, estetici e politici. Idee-matematiche: corrispondono alle entità dell’aritmetica e della geometria. Rapporti tra idee e cose: Mimesi: le cose imitano le idee Metessi: le cose hanno qualcosa in comune con le idee Parosia: le cose devono essere rappresentanti delle idee

La conoscenza delle idee: La teoria della reminiscenza: sosteneva che l’anima avesse già vissuto nel mondo delle idee (trasmigrazione), dove ha conosciuto la perfezione delle cose. Innatismo: la conoscenza corrisponde al ricordo (“conoscere” = “ricordare”).

I miti nella filosofia La filosofia cerca di rispondere alle domande fondamentali della vita: chi siamo, come viviamo e che cosa ci aspetta .Quando la filosofia ancora non esisteva queste domande eterne venivano risposte dai miti. I miti erano racconti sul mondo creati per superare le paure della vita e della morte.

Diversi tipi di mito: Mito naturalistico: nasce come risposta all’impotenza dell’uomo nei confronti della natura. Tutti gli avvenimenti naturali vengono considerati come effetti di azioni divine. Mito eziologico: mito che veniva utilizzato per spiegare la nascita di città, di un rito, o di rito particolare. Mito storico: rielaborazione metaforica di avvenimenti storici tramandati oralmente.

Mito secondo Platone: Platone ha definito i miti come un prodotto inferiore dell'attivitá intellettuale. Tuttavia il filosofo riconosce al mito la capacitá di preparare il cammino al raggiungimento di alcune verità alle quali la ragione non riesce ancora a pervenire. I miti piu celebri di Platone che conosciamo sono il mito della caverna, il mito di Er e il mito della biga alata.

Il mito della caverna: Il mito è collegato alla teoria delle idee di Platone scritta durante il periodo maturo della sua vita. Racconta la storia di alcuni uomini che vissero incatenati all’ interno di una caverna tutta la vita ignari del mondo che stava al di fuori. l'unica cosa che questi uomini videro tutta la vita fu il proiettamento di alcune ombre nei muri della caverna credendo che quella fosse l'unica realtà esistente. Un giorno uno di loro si ribellò scoprendo cosi la vera realtà delle cose.

Il mito della biga alata: Platone ricorre al mito della biga alata per spiegare il rapporto fra l'uomo e il mondo delle idee. Il filosofo paragona l'anima dell'uomo ad una biga alata trainata da due cavalli uno bianco e uno nero. Il cavallo bianco tende a rimanere nel mondo delle idee mentre quello nero spinge la biga verso il mondo reale. In conclusione l'auriga cerca di mantenere l'equilibrio ma infine cede al cavallo nero incarnandosi in un corpo. Questo mito spiega la teoria di Platone secondo la quale la nostra anima prima di calarsi nel nostro corpo si trovava discarnata nel mondo delle idee e tutto ciò che conosciamo lo dobbiamo alla nostra permanenza nell'iperuranio.

Il mito di Er: Il mito di Er racconta la storia di un soldato morto in guerra e poi resuscitato. Durante questo periodo la sua anima aveva raggiunto l'aldilà, facendo esperienza di quello che sarebbe stato il destino di ogni uomo dopo la morte. Secondo Platone ogni uomo dopo la morte si trova a decidere del suo destino, tale scelta dipende da quello che l'uomo ha voluto essere ed è stato in vita.

Platone e l’amore

All’epoca di Platone l’amore era univoco UNO AMAVA E L’ALTRO SI FACEVA AMARE: nel mondo greco o l’uomo amava la donna o l’uomo amava l’uomo, infatti L’OMOSESSUALITA’ ERA DIFFUSISSIMA Ci poteva essere un amore biunivoco (dove i due amanti si amano reciprocamente) nel caso in cui si veniva a creare una situazione di “specchio” nel quale l’amato vede negli occhi di chi lo ama se stesso poiché viene riflessa la propria bellezza.

Due sono i dialoghi da lui dedicati specificamente all'amore (in Greco "eros", che designa l'amore passionale ed irrazionale) : il Simposio per intero e la prima parte del Fedro. FEDRO Il protagonista è Socrate che si imbatte in Fedro, un suo discepolo. I due si siedono e Fedro mostra a Socrate un'orazione riguardante l'amore a carattere "sofistico" che cerca di dimostrare come sia meglio concedersi a chi non ama. Socrate a sua volta imposta due discorsi: nel primo conferma la tesi, mentre nel secondo sostiene che anche per lui l'amore è una follia però è positiva: vi sono infatti follie dannose e negative, ma anche positive e benigne.

SIMPOSIO (dal Greco sun+pino=bere insieme) Secondo Platone l'amore (l'eros) è una metafora per mezzo della quale si indica la filosofia. Questa stretta parentela viene esaminata al meglio nel suo capolavoro chiamato il Simposio. SIMPOSIO (dal Greco sun+pino=bere insieme) Socrate partecipa ad un banchetto di amici e la serata diventa un momento di riflessione dal momento in cui si sceglie un argomento da trattare, l’amore. Aristofane narra una storia semiseria: si tratta di un mito secondo il quale gli uomini un tempo erano tondi, sferici e doppi; questi esseri si sentivano forti e perfetti (gli androgini) ma peccarono di tracotanza. Gli dei per punirli li tagliarono a metà. Questi esseri sentivano il bisogno di ritrovare l'altra metà e la cercavano disperatamente. Questo mito originale ci spiega due cose: a) in ogni epoca i rapporti sessuali sono sempre stati etero e omo. b) il tentativo di ritornare ad una situazione primordiale. Il discorso finale di Socrate è una sintesi in cui unisce praticamente tutti i discorsi. Egli racconta di essersi una volta incontrato con una sacerdotessa che gli ha rivelato tutti i misteri dell'eros: gli svela da chi è stato concepito: Poros (che rappresenta l’astuzia e la furbizia) e Penia (la povertà). Amore ha quindi le caratteristiche dei suoi genitori: è ignorante, povero e brutto a causa di Penia, ma sa cavarsela sempre grazie a Poros. Chiaramente se ricerca la bellezza significa che non la possiede: così il filosofo è privo e bisognoso del sapere (penia= povertà), ma ha anche le capacità di cercarsi e di procurarsi ciò di cui è privo (poros= astuzia, espediente). Eros non è un dio, ma neanche un mortale è dunque una metafora con cui si vuole dimostrare che non si può mai possedere totalmente l'amore; l' amore è la metafora della filosofia perchè l'uomo non possiede il sapere,ma si sforza per ottenerlo; può riuscire ad avvicinarvisi, ma non si tratta comunque di una conquista definitiva: il pieno sapere è irraggiungibile. Alla fine del Simposio irrompe improvvisamente il famoso Alcibiade, totalmente ubriaco, che racconta pubblicamente di aver fatto delle "avances" a Socrate, che però non ha accettato nonostante fosse bello, giovane, aitante . Il che sta a significare che la bellezza esteriore conta meno di quella interiore, ed è anche un modo per ribadire il concetto della scala gerarchica dell'amore.

Platone non condanna l’attrazione fisica nell’amore ma crede che la bellezza estetica sia un fattore materiale destinato a morire nel corso del tempo. Le idee al contrario sono immortali pertanto l’amore completo è l’amore ideale. Nella struttura sociale dell'epoca l'omosessualità era tipica dei filospartani e di coloro che avevano un'impostazione culturale arcaica: è questo il caso di Socrate e Platone. Il rapporto veniva vissuto "pedagogicamente", vale a dire che era un rapporto di tipo maestro- allievo. A differenza dell'amore eterosessuale, di livello più basso in quanto volto al piacere fisico e alla procreazione materiale, quello omosessuale era di più alto livello in quanto VOLTO ALLA PROCREAZIONE SPIRITUALE: vengono fecondate le anime per procreare nuove idee. Propriamente in Socrate non si parlava di amore, ma vanno tenute in considerazione le affermazioni a riguardo della maieutica (Socrate diceva di fare lo stesso lavoro della madre che era un'ostetrica: lei faceva partorire le donne, lui le idee): Socrate aveva quindi già in mente anime gravide da far partorire; Platone invece sostiene che ci sia una vera e propria fecondazione delle anime, che chiaramente non devono essere sterili. Ben si intuisce che la ricerca dell'amore combacia con quella della filosofia.

La politica Il pensiero di Platone riguardante la politica è racchiuso ne La Repubblica dove costruisce uno Stato ideale. L'anima non è unita, essa è divisa in parti molto diverse tra loro: l'anima concupiscibile è quell'anima che ambisce alla realizzazione di un qualcosa avendo il sostegno delle altre parti. La sua virtù è la temperanza; l'anima irascibile è quell'anima che desidera sempre combattere. La sua virtù è il coraggio; l'anima razionale è quell'anima che ama il pensiero. La sua virtù è il sapere.

Lo Stato ideale necessita di una divisione che implica tre classi diverse, rappresentate da tre tipologie diverse di persone. I Sapienti, rappresentati dai filosofi, sono razionali e dunque saggi. Platone affida a loro il governo. I Guerrieri sono irascibili e quindi coraggiosi. Il loro compito è quello di difendere la città. Tutti coloro che non appartengono a queste due categorie (possiamo definirli come "Produttori"), sono concupiscibili e neutrali. Platone non affida loro nessuna carica pubblica in quanto il loro compito è prevalentemente a carattere privato.

Per quanto riguarda le prime due classi, Platone, propone dei principi che regolino il giusto comportamento da mantenere, dovendo dare ai cittadini un educazione. Non possono sposarsi e tanto meno avere figli in quanto proporrebbero delle leggi a loro favore e non della comunità. Non devono possedere proprietà private poichè potrebbero interessarsi più ai loro interessi che a quelli della comunità. Questo ultimo punto venne " comunismo platonico" ; confrontato con il comunismo di Marx furono trovate alcune differenze ma anche notevoli accomunanze.

Terzo periodo Platone rimette in discussione alcune idee del secondo periodo. Nel “Timeo” (opera cosmologica) cerca di spiegare l’origine del mondo. Demiurgo: figura mitologica che non crea il mondo, ma lo plasma. Teoria di Atlantide: un’isola perfetta oltre le colonne d’Ercole, sommersa poi da uno tsunami.