Garibaldi Giuseppe LA GIOVINEZZA Garibaldi nacque a Nizza , allora parte del Regno di Sardegna, nel 1807, la sua era una famiglia di navigatori . Fin dalla tenera età si dimostrò un piccolo eroe. All’età di 8 anni, ad esempio, salvò molte persone in procinto di annegare. I genitori avrebbero voluto avviare il figlio alla carriera di avvocato o di medico o di prete, ma il giovane Garibaldi amava poco gli studi e prediligeva gli esercizi fisici e la vita di mare. Vedendosi ostacolato dal padre tentò di fuggire verso Genova, ma scoperto da un sarcerdote che avvisò della fuga i genitori , fu quindi fermato e ricondotto a casa.
LA NAVIGAZIONE Raggiunta la maggior età iniziarono i numerosi viaggi marittimi capitanati da Garibaldi . Nel 1827 navigò per il Mediterraneo e poi nel Mar Nero dove venne attaccato più volte. Garibaldi Vestito Da Marinaio
I Viaggi In Sud America Tra il 1835 e il 1848 Garibaldi soggiornò in America Latina dove partecipò a numerose guerre per l’indipendenza delle colonie dalla Spagna. Combattè in Brasile e difese l’indipendenza dell’Uruguay dall’Argentina. Si guadagnò così l’appellativo di “Eroe dei due mondi”. Dopo essere stato catturato e ferito gravemente nel 1848 ritornò in patria.
La lotta per l’indipendenza italiana Garibaldi rientrò in Italia poco dopo lo scoppio della Prima guerra di indipendenza. In questa occasione si incontrò con Carlo Alberto, re di Sardegna . Partecipò alla guerra come volontario al servizio del governo provvisorio di Milano con la carica di generale. Difese la Repubblica romana fino all’ultimo e sfuggì a stento all’arresto con un’ epica fuga attraverso l’Italia centrale , fino a Ravenna, dove morì la moglie Anita che lo aveva accompagnato in tutte le sue eroiche evventure. Nel 1859 partecipò alla Seconda guerra d’indipendenza comandando un corpo di volontari denominato « I cacciatori delle Alpi », liberò Varese, Como, Bergamo e Brescia dagli austriaci. La loro divisa era la camicia rossa.
L’impresa dei mille La notte tra il 5 e il 6 maggio 1960 guidò la spedizione dei Mille per liberare l’Italia meridionale. Partirono da Quarto con due piroscafi: il Piemonte e il Lombardo. Sbarcarono a Marsala pochi giorni dopo, sfuggendo alle navi da guerra borboniche. Dopo un breve scontro a Calatafini, i Mille raggiunsero Palermo dove furono appoggiati dalla popolazione insorta. In breve tempo Garibaldi si impadronì di quasi tutta l’isola. Senza molte difficoltà arrivò a Napoli; in seguito arrivò a Teano dove incontrò Vittorio Emanuele II il futuro re d’Italia
IL RITIRO DELL’EROE Nel 1866 partecipò ancora con i suoi volontari alla Terza guerra d’indipendenza per l’annessione del Triveneto al Regno d’Italia. Negli ultimi anni della sua vita Garibaldi stanco e vecchio decise di ritirarsi a Caprera dove morì nel 1882.