Protagonisti, tappe, luoghi L’Italia Unita Protagonisti, tappe, luoghi
Rete ferroviaria del 1865
“L’illustrazione universale”
… e “l’illustrazione italiana” sono le prime 2 riviste italiane con immagini
Garibaldi e Vittorio Emanuele II a Teano
giugno-luglio 1866 Custoza Lissa
Battaglia di Koniggratz (Sadowa) luglio 1866
I Mille di Garibaldi e la conquista del sud Mentre in Emilia e Toscana si svolgono i plebisciti per l’annessione dei nuovi territori al Piemonte, Garibaldi organizza, con la tacita collaborazione di Cavour, una spedizione in Sicilia. Partiti il 5 maggio 1860 da Quarto, vicino a Genova, i Mille sbarcano a Marsala l’11 e attaccano l’esercito dei Borbone a Calatafimi riscuotendo anche l’appoggio della popolazione. In due mesi conquistano l’intera Sicilia e sbarcano sul continente risalendolo fino a Napoli dove Garibaldi entra il 7 settembre. Intanto le truppe piemontesi sono entrate dalle Marche nel territorio pontificio dove hanno sconfitto le truppe papali a Castelfidardo. Il 26 ottobre ha luogo il famoso incontro di Teano dove Garibaldi consegna a Vittorio Emanuele II le terre conquistate.
Il Regno d’Italia Il 17 marzo 1861 viene proclamato il Regno d’Italia con a capo re Vittorio Emanuele II. In mano agli austriaci rimangono solo il Veneto e il Trentino. La capitale è Torino anche se molti dei patrioti vorrebbero la conquista del Lazio e di Roma considerata la capitale naturale della penisola. Roma è però protetta dalle truppe francesi di Napoleone III che per ragioni di politica interna non può inimicarsi i cattolici del suo paese.
La III Guerra d’Indipendenza (1866) Nel 1866 scoppia una guerra tra la Prussia di Bismarck (interessata all’egemonia degli stati tedeschi nell’orbita austriaca) e l’Austria. L’Italia si allea con i prussiani e nonostante le clamorose sconfitte nelle battaglie di Custoza e di Lissa (al largo della Dalmazia) ottiene il Veneto.
Breccia di Porta Pia, 20 settembre 1870
I protagonisti Stati: Capi di stato: Inghilterra Austria Francia Prussia Piemonte Chiesa Regno del Sud Toscana Intellettuali e rivoluzionari: Capi di stato: Napoleone III Bismarck Carlo Alberto Cavour Vittorio Emanuele II Pio IX Ferdinando II Leopoldo II. Garibaldi Cattaneo Gioberti Mazzini Mameli Pisacane Crispi
La presa di Roma Nel 1870 la politica espansionista di Bismarck si scontra con la Francia di Napoleone III. La guerra franco-prussiana, che si conclude con una schiacciante vittoria dei tedeschi, ha come conseguenza il richiamo in patria delle truppe francesi schierate a difesa di Roma. Il 20 settembre 1870 un reparto di fanteria e uno di bersaglieri piemontesi aprono una breccia nelle mura della città eterna presso Porta Pia. Roma è conquistata. Il plebiscito che segue nel Lazio e nella città ha un esito schiacciante a favore dell’annessione al Regno. Il 23 novembre Roma è nominata capitale e dal luglio 1871 il Governo e il Parlamento spostano effettivamente la loro sede nella nuova capitale.
Cronologia degli eventi 1860: Spedizione dei mille. 1861: Dichiarazione del Regno d’Italia. 1862: I fatti dell’Aspromonte: Garibaldi tenta di conquistare Roma.Viene fermato dall’esercito italiano. 1866: Guerra austro-prussiana, presa del Veneto. 1867: Secondo tentativo di Garibaldi di conquistare Roma. Viene fermato dai francesi. 1870: Guerra franco-prussiana, Garibaldi sconfigge i prussiani a Digione, Presa di Roma (20 settembre). 1918: Annessione di Trento, Trieste e dell’Alto Adige a seguito della vittoria nella Prima Guerra Mondiale.
Gli schieramenti internazionali durante il Risorgimento. Francia: alleata con il Papa dal 1852 al 1870, 1860-1861 non molto favorevole all’unificazione italiana. Austria: contro l’espansione piemontese dal 1848 al 1861, dal 1861 al 1866 contro il Regno d’Italia per la questione veneta, 1866 contro la Prussia di Bismarck, 1915-1918 contro l’Italia nella Prima Guerra Mondiale. Italia: alleata della Prussia nel 1866, contro lo stato pontifico dal 1861 fino al 1870. Inghilterra: favorevole all’unificazione italiana.
Gli anni delle riforme Forte influenza degli intellettuali nelle riforme politiche. Nuove teorie politiche ed economiche: Unificazione mercato interno. Critiche verso: privilegi feudali, esenzioni, pedaggi, decime, giurisdizioni private, corporazioni. Inizia una certa sfiducia verso il protezionismo. L’importanza del libero commercio. Individualismo economico. Si punta alla felicità collettiva. Concretamente: registri catastali, nuovi sistemi di tassazione, razionalizzazione dei dazi, riforme scolastiche.
Panoramica geografica
I problemi aperti dell’Italia unificata La questione territoriale (1861-1918): Veneto (1866), Roma (1862, 1867, 1870), Trento e Trieste (1918). Dopo l’unificazione mancavano ancora alcuni territori ritenuti come propri dal neonato stato italiano. La questione romana:(1861-2007): 1861, 1870, 1929, 1982, 2007. Si intendono i rapporti instaurati tra lo stato italiano e la Chiesa cattolica dopo il 1861. La questione meridionale (1861-2007): economia e società. Riguarda quindi i rapporti tra due realtà geografiche molto diverse, ma ora unite a seguito di un processo politico militare. La nazionalizzazione delle masse (1861-1945): la creazione di un senso di appartenenza nazionale. Fino a che punto gli abitanti della penisola italiana si sentono italiani? I rapporti tra stato e società (1861-2007): partecipazione politica e federalismo. In che modo gli italiani possono partecipare alle scelte politiche fatte dall’autorità? Ci si può fidare degli italiani? Lo sviluppo economico (1861-2007): un’Italia a due velocità. L’Italia unita aveva un sistema economico disomogeneo, quali politiche furono adottate? Su quali aree geografiche si preferì puntare?