Io Cittadino La mia Costituzione Gli altri Io Cittadino La mia Costituzione Gli altri.

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Io Cittadino La mia Costituzione Gli altri Io Cittadino La mia Costituzione Gli altri

60° anniversario della Costituzione Italiana 27 dicembre 1947 – 27 dicembre 2007

LA MIA COSTITUZIONE

Per questa ragione è importante che, soprattutto i ragazzi, conoscano ed apprezzino il valore della nostra Carta Costituzionale, al fine di divenirne i nuovi depositari. Del resto la Scuola è il luogo in cui il presente ( bisogno di crescita - motivazioni ) è elaborato nellintreccio tra passato ( identità- appartenenza- radici ) e futuro ( attrezzatura per cambiamenti – conoscenze) tra memoria e progetto. … se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione… P.Calamandrei

La Costituzione Italiana è caratterizzata da una fortissima connotazione compromissoria risultato di un patto fra forze politiche che si richiamano ad ispirazioni ideologiche molto diverse. Principi comuni a tutte le ispirazioni sono : - il primato della persona - principi di libertà e di giustizia sociale - rifiuto dei totalitarismi ( Onida) ETICITA DIRITTO POSITIVO TESTO COSTITUZIONALE

Lanima ideologica plurale della Costituzione italiana è esemplificata nellart.2 e nellart.3, comma 2. Lart. 2 assegna alla Repubblica il compito di riconoscere e garantire i diritti inviolabili delluomo che, come illustrò l on. Aldo Moro in Assemblea costituente, non è soltanto singolo, non è soltanto individuo, ma che è società nelle sue varie forme, società che non si esaurisce nello Stato.

Lart. 3,comma 2, introduce invece il principio di eguaglianza sostanziale la nostra è una Costituzione che apre le vie verso lavvenire ….è una Costituzione rinnovatrice, progressiva, che mira alla trasformazione di quella società in cui può accadere che anche quando ci sono le libertà giuridiche politiche, esse siano rese inutili dalle disuguaglianze economiche e dalla impossibilità per molti cittadini di essere persone e di accorgersi che dentro di loro cè una fiamma spirituale che se fosse sviluppata in un regime di perequazione economica potrebbe anchessa contribuire al progresso della società …. ( Calamandrei, discorso agli studenti milanesi,1955 ).

La Costituzione può essere concepita come atto normativo fondamentale dellordinamento orientato ad un sistema di valori, che non presuppone,ma che assume dai valori sociali avvertiti dalla comunità e che formalizza ( POSITIVIZZA) in un atto giuridico.

Leffettività della garanzia dei diritti è resa possibile solo attraverso una equilibrata e razionale disciplina delle regole sulla limitazione del potere supremo. Lobiettivo della stabilità della Carta fondamentale è stato perseguito facendo ricorso allopzione della rigidità della Costituzione. GARANZIA DELLA RIGIDITA CORTE COSTITUZIONALE

La novità dirompente della Carta Costituzionale italiana è rappresentata proprio dalla introduzione del controllo di costituzionalità delle leggi. La Costituzione è limite per la legge del Parlamento, alla quale incombono, come dire, degli obblighi positivi in termini di implementazione e attuazione dei principi costituzionali. ( Caretti )

IO CITTADINO

Dietro langolo della storia. Il 30 gennaio 1945, alle ore 9, a Palazzo Viminale si riuniva sotto la presidenza dellOn. Ivanoe Bonomi il Consiglio dei Ministri che aveva di massima espresso il suo consenso allestensione alle donne del diritto di voto: allordine del giorno,il diritto di voto politico e la loro eleggibilità. Il Consiglio dei Ministri approvava un breve Decreto Legislativo con il quale il diritto di voto veniva esteso alle donne che avessero compiuto il 21° anno di età al 31 dicembre IL CITTADINO DONNA NELLA COSTITUZIONE

Il 2 giugno 1946 i cittadini italiani di entrambi i sessi, maggiori di 21 anni, vennero chiamati alle urne per eleggere i componenti dellAssemblea Costituente e per votare il referendum istituzionale che avrebbe stabilito se lItalia sarebbe stata una nazione monarchica o repubblicana. Quel 2 giugno del 1946, fu una giornata importante per tutta lItalia: tra le macerie e le miserie lasciate dalla dittatura e dalla guerra, ovunque si discuteva di politica e la voglia di ricominciare era tanta. Per le donne quella fu una primavera davvero eccezionale; per la prima volta potevano non solo ascoltare, ma prendere parte, attivamente, alla vita politica.

Le donne, quel 2 giugno,votarono in massa. Furono elette 21 donne su 556, cioè poco meno del 4%, quasi tutte laureate, molte di loro insegnanti, qualche giornalista una pubblicitaria, una sindacalista e una casalinga. Cinque delle ventuno neo-deputate,Angela Gotelli (Dc), Maria Federici (Pci), Nilde Iotti (Pci), Angelina Merlin (Psi) e Teresa Noce (Pci), entrarono a far parte della Commissione dei 75, quella Commissione che era stata incaricata dallAssemblea costituente di formulare la proposta di Costituzione da dibattere ed approvare in aula.

Le donne rappresentavano non solo le istanze del partito nelle cui liste erano state elette, ma anche le istanze femminili, che erano decisamente trasversali: lAssemblea Costituente rappresentava per loro loccasione irripetibile di cambiare, dal punto di vista giuridico, la condizione femminile che era in quel momento fortemente squilibrata. Sostenevano luguaglianza tra i sessi nel campo lavorativo e in quello familiare, sottolineando limportanza di un sistema che tutelasse madri e figli per garantire la maternità, considerata fino ad allora un elemento di forte discriminazione.

Alle donne vennero affidati quei temi che si riteneva fossero a loro più vicini, la famiglia, la maternità e linfanzia. Temi su cui le elette dellAssemblea, pur partendo da posizioni ideologiche diverse, trovarono soluzioni comuni grazie alla condivisione di un profondo senso di giustizia che voleva dire tutela delluguaglianza e solidarietà. Un altro tema molto importante era il lavoro, sul quale le costituenti ritenevano si dovesse intervenire fortemente per difendere e affermare i diritti delle donne: tutela della maternità ( art. 31 Cost.), parità dei salari ( art. 37 Cost.) e pari opportunità nellaccesso a tutte le professioni.( art. 51 Cost.).

Uno strumento per promuovere luguaglianza tra i sessi e rimuovere ogni discriminazione diretta e indiretta nei confronti delle donne è la Commissione Nazionale per la parità e le pari opportunità fra uomo e donna, istituita dallart. 21, comma 2, della L. 23/08/1988, n. 400 e disciplinata dalla L. 22/06/1990, n. 164, recentemente trasformata in organo consultivo e di proposta presso il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. (D. Lgs. 31/07/2003, n. 226).

GLI ALTRI

Valori di integrazione

I principi iscritti nella nostra Costituzione appaiono totalmente universalizzabili, come dimostrano tutti i documenti internazionali approvati a partire dal 1948, ed estremamente attuali di fronte alle sfide poste dalla cosiddetta globalizzazione. I diritti inviolabili delluomo, evocati dallart. 2 della Costituzione, consolidati nelle Convenzioni internazionali condivise dallItalia, tendono ad equiparare con ragionevolezza – e nel rispetto di altrettanti ragionevoli interessi nazionali – le posizioni dei cittadini e quelle dei non-cittadini che convivono nello stato, di fronte ai diritti fondamentali.

Art.2,11,48 e 51 della Costituzione Questi obiettivi di giustizia globale sono indicati, senza incertezze, dallart. 11 della Costituzione che completa lart.2. Sulla base di questi valori di fondo e di integrazione, si può rinvenire nei contenuti dellart. 48, e successivo art. 51, un anima inclusiva e, dellart. 11, una interpretazione evolutiva, sulla base della quale il legislatore ordinario ha potuto, in attuazione della Direttiva CE n.94/80, estendere il diritto di voto amministrativo locale ai cittadini europei, non italiani, residenti nel nostro Paese ( D. Lgs. 12/4/1996 n.197).

La partecipazione alla vita pubblica dello straniero extracomunitario residente in Italia va analizzata alla luce dellart. 9 del D. Lgs. n.286/98 – T.U. sullimmigrazione – e alla luce della Convenzione di Strasburgo del 1992, ratificata dallItalia con la legge 8/3/1994, n. 203, solo parzialmente. Il cap.C della Convenzione sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a livello locale, non viene recepito. Ad Oggi, in assenza di specifica legge, hanno diritto di voto soltanto gli immigrati che abbiano conseguito, avendone i requisiti, la cittadinanza italiana. (Combinazione artt. 48,51 e117 Cost.)

CONCLUSIONI LAssemblea ha pensato e redatto la Costituzione come un patto di amicizia e fraternità di tutto il popolo italiano, cui essa la affida perché se ne faccia custode severo e disciplinato realizzatore LAssemblea ha pensato e redatto la Costituzione come un patto di amicizia e fraternità di tutto il popolo italiano, cui essa la affida perché se ne faccia custode severo e disciplinato realizzatore (U. Terracini, Presidente dellAssemblea Costituente). (U. Terracini, Presidente dellAssemblea Costituente).

E compito di tutti i cittadini quello di mantenere in vita la Costituzione, perché non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé […] Perché si muova bisogna ogni giorno, in questa macchina, rimetterci dentro il combustibile, bisogna metterci dentro limpegno, lo spirito, la volontà di mantenere quelle promesse, la propria responsabilità Perché si muova bisogna ogni giorno, in questa macchina, rimetterci dentro il combustibile, bisogna metterci dentro limpegno, lo spirito, la volontà di mantenere quelle promesse, la propria responsabilità Calamandrei Calamandrei

Bibliografia Costituzione della Repubblica Italiana Dichiarazione Universale dei diritti delluomo Cosè una Costituzione : Antonio Iannuzzi Treccani scuola Costituzione della Repubblica Italiana : Wikipedia Cittadini extracomunitari, voto amministrativo e Costituzione inclusiva : Ernesto Bettinelli Bollettino Archivio pace e diritti umani n. 28 – 3/2004

Realizzazione a cura degli alunni della Classe V^ - D Programmatori dell Istituto Tecnico Commerciale Statale Leonardo Da Vinci di Frosinone. Responsabile del progetto: Prof.ssa Marilena Ferrante Il presente lavoro è stato realizzato per fini esclusivamente didattici.