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Signore, Come canteranno i tuoi Angeli in Cielo, se a noi sulla terra hai mandato una Voce così? Cantare non è per me non è un atto di orgoglio, ma solo un tentativo di elevazione verso quei cieli dove tutto è Armonia Maria Callas G. Donizetti: LUCIA DI LAMMERMOOR “Ardon gli incensi” Registrazione dal vivo del 1952 - Città del Messico Delibes – LAKME’ – “Dov’è l’indiana bruna”

Mai la Favola del Brutto Anatroccolo che diventa Cigno Reale è stata più vera! E sentite perchè! Il Dottor George Kalogheropulos, farmacista, e sua moglie Evanghelia hanno due figli; Jackie e,Vassily che muore piccolissimo.Con Evanghelia di nuovo incinta e sicura di avere di un altro maschio, la coppia emigra da Atene verso l’ America, nel 1923. In America George cambia il lunghissimo cognome greco in Callas Il 4 dicembre dello stesso anno (e non il 2 ), a New York, nasce un’altra femmina. La delusione è talmente grande che la madre si rifiuta di vederla per parecchi giorni. La bimba viene chiamata Maria e cresce molto poco amata, perché non desiderata e perché è grossa, grassa, foruncolosa e terribilmente miope, tanto quanto sua sorella è esile e raffinata.

Evanghelia è una donna della media borghesia fortemente frustrata Evanghelia è una donna della media borghesia fortemente frustrata. Sogna un mondo di successi e di lusso che suo marito farmacista non le può dare. Quando si accorge che Maria ha una bella voce (molti nella sua famiglia la hanno ma nessuno si è mai sognato di coltivarla, essendo famiglia di rigidi militari) intravede , attraverso lei ,il suo riscatto! Maria ricorderà con grande tristezza la sua infanzia negata, bruciata tutta da una madre nevrotica che la costringe allo studio ossessivo della musica ed ai concorsi per bambini prodigio Quando Maria ha tredici anni la madre lascia il marito e torna con le figlie in Grecia Spera di trovare in patria più aiuti per la carriera che ormai ha deciso per Maria. La fa studiare con la Maestra Elvira De Hidalgo che confesserà poi di essere rimasta molto perplessa davanti a quella ragazzina grassa, goffissima , foruncolosa e molto miope che vuole fare la cantante. Ma appena Maria apre bocca, ogni perplessità scompare. Maria diventa una delle sue allieve predilette: e la ragazzina vedrà in lei anche quella madre amorosa che mai ha avuto. Scoppia la guerra e le tre donne si vivono tutta l’angoscia di quel periodo tragico, in una Grecia invasa da nazisti e fascisti.. Ma non è verò che fanno la fame perché il ricco fidanzato di Jackie ed i militari italiani e tedeschi, estasiati dalla voce della ragazzina, non le fanno mancare provviste!

I primi giornali a parlare di lei giovanissima, sono proprio quelli tedeschi, con corrispondenze da Atene. A fine guerra viene accusata di collaborazionismo e torna in America dove ritrova il padre, ma non riesce a farsi apprezzare come cantante. A 23 anni parte per l’Italia. La hanno scritturata per una serie di recite all’Arena di Verona. E’ l’estate del 1947. Alla stazione le rubano la valigia con le sue poche cose e lei rimane con i vestiti che indossa e niente soldi. Ma la Fortuna ha finalmente deciso di aiutarla e la fa incontrare con l’industriale veronese Battista Meneghini che ha trenta anni più di lei ed un notevole conto in banca. Oltre alla sistemazione economica Maria vede in lui anche quel padre che mai ha saputo o potuto starle vicino. Dopo varie peripezie si sposano; Meneghini, da intenditore di Bel Canto, ha capito quale tesoro gli è capitato tra le mani e lascia la sua attività per diventare manager della moglie.

Con l’aiuto del marito, molte porte cominciano ad aprirsi; ma la voce e la personalità di Maria lasciano fortemente perplessi gli appassionati di Lirica perché non rientrano in alcun schema del Bel Canto fino a quel momento conosciuto! Maria si muove, si agita, recita con passione, là dove gli spettatori sono stati abituati a vedere belle statuine immobili e preoccupate solo a sparare acuti e Do di petto! I cultori della Tradizione non la accettano e le contrappongono un Soprano tradizionale dalla voce bellissima, Renata Tebaldi. I giovani sono invece entusiasti del vento nuovo che Maria porta sul palcoscenico. La sua bravura nel recitare è tale che in Francia la chiamano“La Grande Tragedienne” La divisione del pubblico in Callasiani e Tebaldini non ha solo barriere artistiche ma, più o meno inconsciamente, anche di costume. Nel rigido mondo patriarcale degli anni 50, la calma, angelica Renata rappresenta l’Angelo del Focolare” mentre Maria, combattiva, orgogliosa e ribelle è il simbolo di quella emancipazione femminile che tanto si teme e che arriverà 15 anni dopo.

Dopo anni di discussione dei melomani su una voce ed un’artista che sembra venuta da un altro mondo, alla fine il Critico Musicale Teodoro Celli svela l’arcano.. Maria non è una semplice Soprano, ma una Soprano Drammatico di Agilità, dalla voce tanto estesa che può coprire tutte le note, dalla più alta alla più bassa, raggiungibili dalla voce umana. Sono più di cento anni che non appare una voce così…Maria fa insomma rivivere il Grande Canto dell’ ‘800, quello della Malibran e della Pasta. Ancora grassissima e goffa Maria ha anche capito, al contrario di molte sue colleghe, l’importanza del look in una società che sta diventando della Immagine. Nel suo desiderio di perfezione, è inoltre spinta dalla esigenza di essere il più possibile vicina alle sue eroine.. Non far cadere più nel ridicolo, ad esempio, una Traviata che muore di tisi , pesando cento chili, o far spasimare Scarpia per una Tosca che veste taglia 56! Norma

Due anni dividono queste fotografie Il giornale inglese “Harpes & Quens”, nel giugno 2005 ha inserito Maria Callas tra le 100 donne più belle del 900

E’ il 1952. Maria scompare per un po’ e si ripresenta eterea, filiforme,elegantissima, come solo le Dame del Gran Mondo e le Indossatrici sanno essere! La metamorfosi fa grandissimo scalpore e scatena la stampa. Maria smette di essere solo una cantante, per quanto eccezionale, e diventa una Star da prima pagina!! Intanto, a Teatro, continua la battaglia tra Tradizionalisti ed Innovatori, ed il duello Callas-Tebaldi sarà vissuto, tra il pubblico e sulla stampa, veemenza. La Lirica, che sembrava destinata all’estinzione tra il disinteresse generale, riconquista, dopo molti decenni di oblio, le prime pagine dei giornali.Con la sua voce ed il suo temperamento, Maria può riaffrontare anche opere liriche ormai dimenticate per mancanza di voci in grado di interpretarle.

. Così è per la “Medea” di Cherubini, per “La Vestale” di Spontini, e per diverse altre Opere sepolte nell’oblio. Inoltre, con la sua vena altamente drammatica, fa riscoprire opere popolarissime, come “Norma” , “Lucia di Lammermoor” ,”Tosca” e molte altre, svuotate di tutto il loro Pathos da interpreti preoccupate solo della propria voce e del tutto incapaci di avvicinarsi emotivamente e psicologicamente ai personaggi. Le eroine d’Opera smettono insomma di essere bamboline canore e ridiventano, grazie a lei, donne di carne e sangue, con passioni, gioie e dolori.. Lei, sul palco, non recita, VIVE i sentimenti, che sono poi i sentimenti e le passioni di tutti. Molta gente ascolta e piange. Gli applausi arrivano a deliri da stadio. “ La Traviata”

Il massimo della resa artistica viene raggiunto nella metà degli anni 50, quando inizia una strepitosa collaborazione con Luchino Visconti che adora Maria e le insegna ad usare al meglio tutte le capacità interpretative che lei già possiede naturalmente. Con Visconti, oltre che grande comprensione artistica, si crea anche un profondissimo legame di rispetto ed affetto reciproci. Particolare scalpore suscita una “Traviata” che vede l’entusiasmo degli innovatori e e la ribellione dei tradizionalisti. “Traviata” rimasta comunque modello insuperabile di perfezione artistica e tecnica tanto che soltanto trenta anni dopo un soprano (la giovanissima Tiziana Fabbricini), ha il coraggio di rompere il tabù ed a ripresentarsi alla Scala nelle vesti di Violetta. Norma

La fama è intanto arrivata a vette altissime La fama è intanto arrivata a vette altissime.. Prima il Bel Mondo Milanese e poi il Jet Set Internazionale le aprono le loro case… Invitata d’onore, riverita vezzeggiata… Negli anni 50-60 del 1900 Maria è famosa come lo sono state, dopo, Carolina di Monaco o Lady Diana… I giornali trabordano di sue foto e di articoli su di lei…E’ bella, raffinata, glamour, parla correntemente quattro lingue ed ha quell’aria particolare che possiede solo chi è nato e cresciuto a New York.. Il marito, di grandissimo aiuto all’inizio, comincia a diventare un problema… Maria ha poco più di trenta anni e lui oltre sessanta.. E’ rimasto il provinciale che era, e si trova a suo agio soltanto davanti a salame e vino rosso e parlando in dialetto o, al massimo, in italiano con forte accento veneto. Normale che si annoi e si addormenti alle feste in qua ed in là per il mondo! Inoltre, ha trasformato la moglie in gallina dalle uova d’oro e pretende compensi stratosferici per le sue prestazioni. Si inimica, così, molti impresari e sovrintendenti di teatri, oltre che i colleghi invidiosi

Forse anche Maria, troppo omaggiata, troppo applaudita, troppo adorata e pagata, ha perso un po’ la testa ed il senso della misura… Si parla di liti, di prepotenze, di “capricci” inammissibili, perdonati solo perché è LEI… Lei per la quale il pubblico fa giorni di fila e notti a dormire sui marciapiedi per un biglietto a Teatro,. Tutto è insomma esasperato dal troppo chiasso che la circonda Tra il 1958 ed il 1959 le tensioni e le incomprensioni tra Maria, il Mondo Lirico e la stampa sono talmente alte che si inizia, pian piano ad emarginarla. Uno ad uno i grandi Teatri non le offrono più contratti. L’ultimo a sbatterle la porta in faccia è il Teatro alla Scala, del quale è stata incontrastate Regina per cinque anni! La stampa internazionale gioca al massacro della Dea, prima fin troppo osannata, e sua madre inizia a buttare benzina sul fuoco con interviste a raffica su sua figlia ricchissima ma sciagurata, che la obbliga a guadagnarsi la vita facendo la commessa!

Le dichiarazioni velenose di Evaghelia hanno grandissimo rilievo sulla stampa internazionale: la Callas non è quindi solo la Tigre che piglia a calci i colleghi sulla scena, ma anche figlia degenere! Maria mai apre bocca, sui giornali, circa i rapporti con sua madre; ma agli amici racconta amareggiata di come, madre e sorella, la abbiano sempre asfissiata con richieste continue di soldi.. Quasi sicuramente in questa querelle, come in tante altre, c’è lo zampino di Meneghini; dopo la separazione, Evanghelia tornerà infatti nell’ombra, di certo “foraggiata” a dovere. E’ nel mezzo di questa situazione difficilissima che nella vita di Maria compare Onassis, considerato allora l’uomo più ricco del mondo. Lui, noto sciupafemmine, la ha adocchiata da tempo. Onassis detesta la lirica e questo darà poi l’impressione a Maria di essere amata finalmente per sè stessa, non per la sua voce, come da sempre le sembra. La magnifica preda

Nella primavera del 1959, mentre la crisi di lei è al massimo, lui la invita, con il marito, per una Crociera sul Mediterraneo a bordo del suo Panfilo, il Christina, grande e lussuoso tanto, da non avere rivali al mondo. Il panfilo serve da vetrina per le sue conquiste mondane; quelle sentimentali Onassis se le vive con discrezione per non incrinare la sua famiglia alla quale, da bravo greco, tiene molto. Ari ha messo gli occhi su Maria perchè, oltre che affascinante fiera e famosissima, è anche greca, cosa che lo inorgoglisce molto! E lo colpisce tanto anche il vedere ai suoi piedi Re e Capi di Stato, mentre lui è a malapena tollerato solo per le sue immense ricchezze! I due Greci, arrivati con le proprie forze alle cime più alte del successo, si capiscono perfettamente! In quei lunghi giorni di crociera nell’azzurro del mare di Grecia,, attraverso Arì Maria scopre la sua Terra (fino ad allora trascurata per la sua vita troppo internazionale), e la sua femminilità vissuta fino ad allora solo sul palcoscenico, attraverso le sue eroine

Il panfilo Christina Impregnata tuttavia di valori morali, resiste alla corte pressante di Arì; le cose precipitano a Ferragosto, giorno del suo onomastico. I croceristi scendono a terra per omaggiare il Patriarca Ortodosso Atenagora che li riceve in chiesa. Atenagora chiama vicino a sé Maria ed Arì, unisce le loro mani e li benedice come i due Greci che, in quel momento, danno più lustro alla loro patria! “Ma questo è un matrimonio!”, sembra abbia esclamato Meneghini! Fatto sta che, da quel gesto del Patriarca, Maria ritiene benedetto il suo amore per Arì.

Sacerdotessa della Musica, tutta dedita allo studio, ad inseguire la perfezione artistica in modo quasi maniacale,Maria non ha avuto tempo, modo e testa per pensare ad altro. Ha avuto “storie” prima di sposarsi ma, evidentemente, mai abbastanza convinta ed impegnata da abbandonarsi all’Amore… Un marito più vecchio di trenta anni non ha migliorato le cose. Maria confessa agli amici più cari di aver vissuto nove anni di matrimonio “bianco” su dieci; e che solo con Onassis il Pirata, a 36 anni, ha conosciuto il piacere fisico! Meneghini, le rinfaccia aspramente, sostenuto da gran parte della stampa, di essere così ripagato dopo esser stato il suo pigmalione-. Ma omette di dire di quanto è cresciuto il suo patrimonio, da quando ha lasciato l’azienda di famiglia per diventare l’agente di sua moglie! Ricordiamo che lo scandalo è enorme in quanto scoppia alla fine dei puritanissimi anni ‘50! Negli stessi anni la “Dama Bianca” finirà in carcere per aver lasciato il marito per amore di Fausto Cappi… Ma Maria è cittadina americana ed appartiene a tutt’altro mondo e la si può solo severissimamente giudicare!

Di sicuro la cosa inizia, per Arì, come un filtrs tra i tanti Di sicuro la cosa inizia, per Arì, come un filtrs tra i tanti. Come una ennesima tacca alla sua collezione di donne belle e famose: tacche che mai hanno minimamente scalfito il solidissimo sodalizio tra lui e la moglie che gode della stessa libertà sentimentale del marito Ma Maria è troppo appassionata, troppo famosa, e si è scoperta greca fino al midollo La cosa sfugge di mano ad ambedue.. Dopo liti furibonde con Athina e Meneghini i due tagliano la testa al toro e si fanno vedere a cena, assieme e soli, in un noto ristorante di Milano. La relazione è ufficializzata!

Ovviamente Athina, di fronte a così plateale tradimento di cui trabocca la stampa mondiale, chiede il divorzio, per niente ben visto da Arì che forse per la prima volta in vita sua ha perso la testa e vorrebbe ora tenersi moglie (alla quale lo legano anche robustissimi affari economici), ed amante! Anche Maria lascia il marito distrutto, ma vorrebbe soltanto Arì. E’ la solita storia di Pigmalione! Maria va a vivere a Montecarlo; nel Principato di Monaco, con Onassis Mantiene fede agli impegni presi in precedenza, ma non sembra intenzionata a continuare la carriera. Grace Kelly, da poco Principessa, accetta a denti stretti la situazione, ufficialmente perchè Maria ed Arì sono amanti, nella realtà perché Maria le ruba parecchio la scena.

La prima uscita ufficiale della coppia nel Principato di Monaco del quale Onassis è padrone quasi assoluto e il Principe Ranieri il Socio di minoranza. Per levarsi di torno sia Onassis che la Callas Grace Kelly, freschissima sposa di Ranieri, con l’aiuto dell’alta finanza americana riesce pian piano ad estrometterlo dagli affari del Principato, assieme alla sua donna “peccatrice” ma, soprattutto, troppo famosa. Maria si trasferisce allora a Parigi., città che la ama moltissimo, ricambiata.

E’ stanca di critiche, lotte al coltello con denigratori, colleghi invidiosi, critici rancorosi . La Callas ha avuto tutto ciò che si aspettava e rispunta Maria, la donna greca che sogna solo una tranquilla vita accanto al suo Arì. A parte che Arì non è uomo da offrire ad una donna una vita tranquilla, i figli di lui le fanno guerra spietata per aver distrutto il matrimonio tra i genitori; e questo sarà uno dei motivi per cui Onassis non la sposerà. Però, ora che ha il Creso alle spalle, tutti si ripresentano ossequiosi, a cominciare dalla stampa che straripa del Grande Amore, ai grandi Teatri del mondo. Scala in testa, piovono proposte di tutti i tipi; offerte cifre da capogiro. Non è quindi vero, come vanno predicando alcuni suoi amici, che Onassis ha distrutto la carriera di Maria. Se si consultano le cronache dell’epoca Maria, nel 1959 era in caduta libera: tutti le stavano voltando le spalle; con Onassis, Grace, Ranieri e tuttì i Vip accorsi per ascoltarla, Maria si prende la rivincita di rientrare trionfante alla Scala. Canta poi al Teatro di Epidauro, nella sua Patria riscoperta, sempre in un delirio di pubblico e mass media. Ma la Voce non è più la stessa, e la voglia di esibirsi nemmeno.

Sempre più spesso esce la storia di un figlio di Maria ed Arì morto appena nato. Impossibile che ai media, ìn quel periodo ossessivamente interessati a lei, sfuggisse una sua gravidanza! Non passa giorno senza una foto sua su parecchi giornali, in tutto il mondo. Dopo nove anni di relazione, Maria non ha perso la speranza di sposare Onassis. Ma da parecchio è apparsa all’orizzonte Jackie Kennedy (un’altra Jackie rivale, dopo la sorella) ! La First Lady americana agli inizi degli anni sessanta, è in grande depressione sia perché sposa infelice, sia perché ha perso da poco il terzo figlio appena nato Jackie viene presentata ad Arì da sua sorella Lee e portata in giro per il Mediterraneo, sul Christina, tra tutti gli agi e le gratificazioni possibili. Quando Jackie torna a malincuore negli USA, richiamata severamente all’ordine dalla Casa Bianca dopo una troppo lunga assenza, tra lei ed il Greco è nata una solidissima amicizia. Poco dopo vengono uccisi il marito e l’amatissimo cognato Bob; Jackie è terrorizzata, Vuole fuggire dall’America con un uomo molto ricco che la protegga. E apparentemente all’improvviso ma in realtà dopo lunghe, sotterranee trame, il 20 ottobre 1968, il Greco filibustiere offre a Jackie quelle nozze a Maria sempre negate! Maria apprenderà la notizia dai giornali ; e quello sarà il giorno in cui lei inizierà a lasciarsi morire.

E’ un matrimonio squallido, preceduto da un lungo, dettagliatissimo contratto stilato da un team di grandissimi avvocati! In esso si enumerano persino le volte in cui il marito può andare a letto con la moglie! Queste nozze nuoceranno molto all’immagine di Jackie, considerata fino ad allora, una Icona! Fin troppo chiaro che la Vedova d’America si è venduta al miglior offerente! Onassis, dalla sua parte, oltre ad avere un’altra preziosissima perla nella sua collezione privatissima di donne Belle ed apparentemente Impossibili, , ottiene l’insabbiamento di pendenze giudiziarie molto gravi con gli USA .

Con l’impudenza di chi ha diritto a tutto senza dare spiegazioni, Onassis ricontatta Maria qualche giorno dopo le nozze, facendo con disinvoltura lo stesso giochetto che aveva tentato con la moglie! Al contrario di Tina, Maria è però schiava di quell’uomo, in un rapporto sadomasochista senza scampo.. Onassis lo sa benissimo e ne approfitta. Tra rifiuti, lacrime e recriminazioni la relazione ricomincia, e lui usa spesso cinicamente Maria in uscite pubbliche, con fotografi al seguito, per mandare segnali di disprezzo a Jackie la quale, oltre ad essere quasi sempre in America ora che la paura è passata, si è data a spese talmente folli da far vacillare persino l’Impero del Creso greco. Maria, si presta al gioco, o succube, o nel patetico tentativo di dimostrare al mondo che è ancora amata! Probabilmente tutte e due le cose assieme! Cercata, forse ancora amata, a modo suo, da Arì ma ormai “spezzata”dentro, non le resta che tentare di tornare sulla scena, per illudersi in qualche modo di vivere ancora.

Nasce una profonda amicizia con Pierpaolo Pasolini che la convince ad interpretare il film “Medea” che però, non per colpa di Maria ma della pesantezza con cui è trattato il tema, pur con scenari, costumi e musiche bellissimi, non viene affatto apprezzato né dal pubblico né della critica. L’amico di sempre ed il compagno di tanti trionfi, Giuseppe Di Stefano, le propone un giro di concerti per il mondo. Il pubblico applaude entusiasta, i critici sono spietati.. Maria capisce che viene applaudita non lei, ma il ricordo di quel che lei è stata. E chiude la carriera. Disperata, si è intanto buttata tra le braccia di Di Stefano, oltre che per autentico bisogno di appoggio, forse per tentar di ingelosire, con un rivale bello e giovanile, l’enigmatico Arì che la cerca assiduamente ma non si pronuncia. “Medea” di P.P. Pasolini

I funerali di Alexandros Intanto il matrimonio con Jackie, nato malissimo, prosegue peggio.. Non esiste alcun punto di incontro tra i due. La tensione è alle stelle e si avviano le pratiche di divorzio anche perché i ragazzi Onassis, ormai grandi, se avevano osteggiato Maria, ora odiano visceralmente, Jackie. Tutto finisce nel modo più angoscioso il giorno in cui Alexandros, a 24 anni, precipita con il suo aereo.. Il padre, devastato, è costretto a dare il consenso di “staccare la spina” per quel figlio adorato ormai in morte cerebrale. E’ il 23 gennaio 1973 Con il figlio inizia a morire anche il padre che si ammala quasi subito gravemente .

“Sola, perduta, abbandonata” Tramonto amarissimo per una delle donne più affascinanti e celebri del ‘900.. Nel 1975 muoiono Onassis e Pasolini e nel 1976 Visconti. Maria si rinchiude nel suo appartamento di Parigi. Non solo rifiuta qualsiasi proposta di lavoro ma, pian piano, si nega anche agli amici più cari che sono così impotenti di fronte alla sua lenta ma inesorabile autodistruzione. Il tempo lo passa ad ascoltare i dischi dei suoi tempi gloriosi, inebetita davanti alla Tv, o a giocare a carte con i suoi fedelissimi domestici che sono con lei da decenni e che fanno finta di non accorgersi che lei, ormai quasi fuori dalla realtà, si dimentica spesso di pagarli… Domestici talmente affezionati che rifiuteranno sempre cifre anche altissime, in cambio di indiscrezioni sulla vita privata della Divina. Sono due anni terribili, tra antidepressivi, eccitanti miscugli chimici di ogni genere.. La morte pietosa la prende all’improvviso il 16 settembre 1977, a soli 53 anni.

“Gran Dio morir sì giovine”” La persona china sulla bara è Grace Kelly – Parigi 16 settembre 1977 La persona china sulla bara è Grace Kelly

Le ceneri sparse nell’Egeo ga.leo@tiscali.it Le ceneri sparse nell’Egeo Grazie Maria!