Breve storia di un fatto tutto italiano IL RISORGIMENTO
Risorgere Valore spirituale e religioso Un fatto italiano Il mito della Terza Roma, dopo l’impero e la dominazione della Chiesa nel Medioevo
Gli antecedenti MOTI LIBERALI DEL SPAGNA ITALIA MERIDIONALE RUSSIA MASSONERIA E CARBONERIA CONTRO LE MONARCHIE RESTAURATE MOTI LIBERALI DEL PARIGI BELGIO (si divide dall’Olanda) POLONIA ITALIA CENTRALE SCARSO SEGUITO POPOLARE
Il “quarantotto” I moti del 1848 FRANCIA Carestia e disagio sociale Di nuovo la Repubblica Un operaio partecipa al governo provvisorio Il suffragio universale maschile Gli ateliers nazionali, esperimento di socialismo di fabbrica Le 7500 vittime della manifestazione operaia del Campo di Marte Il trionfo della destra e l’elezione di Luigi Bonaparte ITALIA I moti di Palermo Pio IX vieta alle truppe austriache di intervenire passando dallo Stato pontificio Concessione di diverse Costituzioni liberali, tra esse lo Statuto Albertino concesso da Carlo Alberto e destinato a sopravvivere fino al secondo dopoguerra Le rivolte a Vienna e le ovvie ricadute sui territori asburgici in Italia, si va verso la Prima guerra d’Indipendenza
I protagonisti del Risorgimento: Mazzini La fase “carbonara”, l’arresto e l’esilio volontario La critica alla Carboneria: mancanza di coordinamento e di radicamento popolare La Giovine Italia L’Italia una, libera, indipendente e repubblicana Prevale la visione “popolare”, secondaria quella sociale, esisteva una lotta di popolo non una lotta di classe
Gioberti,C.Balbo, M.D’Azeglio Dalle riviste “Il Conciliatore “ e “L’Antologia” nasce un ceto intellettuale italiano. Gioberti credeva possibile la creazione di una confederazione di regni guidati dal Papa. Ecco perché la sua concezione si definì neoguelfa. Balbo invece prevedeva una confederazione guidata da un sovrano laico e che agevolasse la centralità dell’Austria in Europa. D’Azeglio, antirivoluzionario ed antiaustriaco, prevedeva un’Italia unita grazie all’iniziativa di uno Stato militarmente forte e appoggiato da Francia e Inghilterra.
Cattaneo Avverso sia alla “piemontesizzazione” sia alla causa mazziniana Guardava con fiducia ad un sistema “federalista” che avesse la stessa Austria come protagonista
Cavour, l’uomo del fare « La storia di tutti i tempi prova che nessun popolo può raggiungere un alto grado di intelligenza e di moralità senza che il sentimento della sua nazionalità sia fortemente sviluppato: in un popolo che non può essere fiero della sua nazionalità il sentimento della dignità personale esisterà solo eccezionalmente in alcuni individui privilegiati. Le classi numerose che occupano le posizioni più umili della sfera sociale hanno bisogno di sentirsi grandi dal punto di vista nazionale per acquistare la coscienza della propria dignità » Fede nel progresso. Libertà economica è di interesse generale Il valore della nazionalità Le ferrovie
Garibaldi, l’uomo del fare Fu il braccio degli ideali risorgimentale, seppe sintetizzare, con il suo eroismo,il pensiero dei teorici e contribuì in maniera determinante al processo di unificazione nazionale.