TRE STRADE FANNO UNA Lo spazio: ti racconto il mio paese antico TRE STRADE FANNO UNA Scuola Primaria di Capoluogo classi 2^A-2^C a.s ISTITUTO COMPRENSIVO DI SASSO MARCONI
Queste pagine sono dedicate ad una delle tre parti dellattività denominataTre strade fanno una, il grande progetto di storia che le mie classi (due seconde elementari) hanno sviluppato per tutto questo anno scolastico. Dopo gli oggetti, ed il mondo contadino, mi pareva giusto affrontare anche il tema del paese, di come è cambiato, di cosa è rimasto. Perché i nonni, i bisnonni, si muovevano in un borgo che era differente anche nel nome, con case, strade, negozi che ora non ci sono più, ma che osservando con molta attenzione ed un pizzico di fantasia possiamo rivedere ogni volta che usciamo di casa….. Limportante è avere voglia di conoscere, e capire, e ricordare. PRESENTAZIONE Maestra Michela
INDICE Castel del Vescovo Il Fosso del Diavolo La Rupe ieri e oggi La Chiesa La Via Porrettana Santa Apollonia La Banca IL Centro La Piazza La guerra La Ricostruzione E oggi…
CASTEL DEL VESCOVO La piccola chiesetta che domina il paese è ciò che resta di un castello che sorgeva nel Medioevo : da lassù si guardava la valle e si vedevano arrivare i nemici. Proprio a Castel del Vescovo si lega la storia del Ponte sul Fosso del Diavolo……
Nellantichità Sasso era diversa. Cera un castello con le guardie, e attorno un piccolo borgo. Tra la gente si diceva che si aggirasse un diavolo nei boschi intorno. Una sera molto buia, di fulmini e tempesta, apparve il diavolo che voleva prendere le guardie: esse cercarono di scacciarlo, inutilmente. Per fortuna, dopo un fulmine accecante, nel cielo apparve la Madonna, che alzò la mano : il diavolo, con un ultimo urlo, cadde. * IL FOSSO DEL DIAVOLO ( NEL RACCONTO DEI BAMBINI) Nel punto in cui il toccò terra, si formò una spaccatura in cui scorreva un piccolo fiume. Da quel giorno il luogo si chiamò Fosso del Diavolo. Ecco perché il ponte ancora oggi ha questo strano nome…. * Qualche bimbo sostiene che la Madonna in realtà diede un bel pugno al Diavolo: la questione è tuttora irrisolta……
LA RUPE IERI E OGGI….. Nel 1700 il Borgo del Sasso, (questo il suo nome), era poco più di un pugno di case addossate alla Rupe. Lì sorgeva un Santuario dedicato alla Madonna che era scavato nella roccia, così come le case. Però, in seguito ad una serie di crolli la chiesa venne chiusa…..
Dopo qualche tempo, però, accadde una terribile tragedia: la roccia, troppo a lungo scavata, crollò, seppellendo molte povere famiglie. A quel punto le abitazioni vennero chiuse e il piccolo borgo rinacque attorno alla chiesa che nel frattempo era stata ricostruita proprio nella piazza dove sorge anche ora. Era la chiesa che custodiva limmagine della Madonna del Sasso
LA CHIESA Nel 1831, appunto, venne aperta la nuova chiesa, grande e con una bellissima facciata, adorna di statue. Allinterno fu collocata limmagine della Madonna del Sasso che si trovava alla Rupe. La chiesa era, per quei tempi, un edificio imponente. Si chiamava, e si chiama tuttora, Santuario della Beata Vergine del Sasso.
LA VIA PORRETTANA Il Borgo del Sasso era attraversato, come oggi, dalla Via Porrettana, strada importante ed antichissima. Qui si vedono i negozi che sorgevano in piazza…….
SANTA APOLLONIA Si può chiaramente notare che lOratorio di Santa Apollonia è rimasto molto simile a come era allinizio del 900; però dove ora si apre Via Helston, cera lingresso della Villa Achillini, la nostra Villa Fanti.
LA BANCA Cera la Banca, il Credito Romagnolo e ledificio era quasi identico a quello di oggi; sullo sfondo si intravede la scuola di Capoluogo, dove ora siamo noi!!
IL CENTRO Questa è unaltra parte del centro antico, confrontato quello odierno : allora, nei pressi dellattuale Bar Prestigio, cera lOsteria della Cerva….
LA PIAZZA La nostra Piazza dei Martiri, nel 1930, era chiamata Piazza Roma. Oggi non è dissimile da allora. Però sono stati tagliati gli alberi ed anche il Municipio era un po diverso….
LA GUERRA La Seconda Guerra Mondiale distrusse il paese. Questa fotografia mostra ciò che rimase della vecchia imponente chiesa della piazza: solo i campanili! Il resto era macerie e distruzione.
LA RICOSTRUZIONE Poi il paese piano piano venne ricostruito: a sinistra si vede comera Viale Kennedy allaltezza della Caserma dei Carabinieri (subito dopo la guerra)…..a destra, invece, i portici che oggi conducono alla piazza.
E OGGI? Oggi il Borgo del Sasso non cè più; il paese si chiama Sasso Marconi, in onore del grande scienziato ed è diventato una cittadina grande e moderna, con servizi, comodità e uno stile di vita che i nostri nonni non si sarebbero mai immaginati!!
ECCOCI….. Ed eccoci, noi piccoli storici, mentre ascoltiamo il nostro esperto che ci parla del paese antico…..
A questo punto…… sono doverosi i ringraziamenti al Geometra Luigi Ropa Esposti, lesperto, appunto, che ci ha accompagnato alla scoperta di ciò che rimane di antico nel paese, offrendoci informazioni, fotografie, gentilezza e…. tanta pazienza!