Ardito Desio: un secolo di esplorAZIONE e di scienza di Valentina Geraci Illustrazioni relative ad una lezione tenuta presso l’Istituto Villa Flaminia di Roma nell’ambito del “Corso sul ‘900” A.S. 2012-13
L’evento più noto
1897 1900 1907 1912 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936 1937 1938 1939 1940 1942 1947 1952 1953 1954 1957 1961 1962 1963 1966 1967 1980 1984 1987 1990 2000 2001 Tutto il ‘900
Studioso ed esploratore 1897 1900 1907 1912 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936 1937 1938 1939 1940 1942 1947 1952 1953 1954 1957 1961 1962 1963 1966 1967 1980 1984 1987 1990 2000 2001 Studioso ed esploratore
1897 1900 1907 1912 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 Studioso 1936 1937 1938 1939 1940 1942 1947 1952 1953 1955 1957 1961 1962 1963 1966 1967 1980 1984 1987 1990 2000 2001 Assistente e Professore ordinario di Geologia all’Università di Milano (1927) Direttore dell’Istituto di Geologia di Milano (1931) e curatore della relativa biblioteca, che passa da 202 numeri d’inventario a 50.000 Fondatore del corso di Laurea in Scienze geologiche (1942) Fondatore dell’Associazione nazionale dei geologi (1955) e promotore (1963) dell’Ordine nazionale, di cui è il primo presidente Presidente del Comitato geologico d’Italia (1963-1973) e curatore del completamento della carta geologica d’Italia Componente della commissione interministeriale per la difesa del suolo (1966-1970) Autore di oltre 400 pubblicazioni sulle ricerche svolte in Italia e all’estero Membro dell’Accademia nazionale dei Lincei Docente del corso di Geologia applicata all’Ingegneria presso il Politecnico di Milano e autore del relativo manuale di studio Presidente del collegio dei periti del tribunale per il disastro del Vajont. Promotore del laboratorio “Piramide” ai piedi dell’Everest (1990)
1897 1900 1907 1912 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 Esploratore 1936 1937 1938 1939 1940 1942 1947 1952 1953 1954 1955 1957 1961 1962 1963 1966 1967 1980 1984 1987 1990 2000 2001 1922 Mar Egeo, esplorazioni nelle Isole del Dodecaneso 1926 Libia, prima spedizione 1929 Karakorum, esplorazione dei ghiacciai 1931 Libia, seconda spedizione (Sahara) 1933 Persia, studi geologici 1936 Libia, esplorazione aerea e terrestre del Tibesti 1937-38 Etiopia, ricerche di minerali 1940 Albania, ricerche di platino 1947-55 Europa, Medio Oriente, Egitto e Brasile, ricerche geologiche finalizzate alla costruzione di impianti idroelettrici 1954 Karakorum, conquista del K2, preceduta nell’anno prima da un viaggio di ricognizione 1961 Afghanistan, studi geologici e geofisici 1962 Antartide, studi geologici e geofisici 1966 Birmania, studi geologici per dighe fluviali 1980 Tibet, simposio ed esplorazioni su invito ufficiale delle autorità cinesi 1987 Pakistan, nuova misurazione del K2 e dell’Everest
1897 1900 1907 1912 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 La giovinezza 1936 1937 1938 1939 1940 1942 1947 1952 1953 1954 1957 1961 1962 1963 1966 1967 1980 1984 1987 1990 2000 2001 Ardito Desio nasce a Palmanova in Friuli il 18 aprile 1897. Studi ginnasiali e liceali prevalentemente nella vicina città di Udine. Al liceo scopre la passione per la montagna, che lo porta a scalare molto precocemente quasi tutti i monti delle Alpi orientali (dal M.Canin 2585 m, al M. Coglians 2780 m). In questo stesso periodo si manifesta in lui anche una grande attrazione per l’osservazione della natura e del territorio.
1897 1900 1907 1912 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936 1937 1938 1939 1940 1942 1947 1952 1953 1954 1957 1961 1962 1963 1966 1967 1980 1984 1987 1990 2000 2001 “la scoperta stimolò la mia curiosità ed il vivo interesse per quei ‘sassi’ …. documenti validi per conoscere un lembo della storia geologica di quell’incantevole territorio, che finii con l’amare maggiormente, perché avevo imparato a conoscer qualcosa di più delle sue bellezze naturali”
1897 1900 1907 1912 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 La guerra 1936 1937 1938 1939 1940 1942 1947 1952 1953 1954 1957 1961 1962 1963 1966 1967 1980 1984 1987 1990 2000 2001 Nella primavera del 1915, ancora liceale, si arruola nell’esercito italiano che stava per entrare in guerra, come volontario ciclista. Lo spinge a questa scelta il desiderio di fare qualcosa di concreto per il proprio Paese, ma, essendo minorenne ancora per pochi giorni, deve ricorrere ad uno stratagemma: la falsificazione della firma del padre. Approfitta di una licenza per affrontare l’esame di Stato e conseguire la maturità classica. Riprende poi la guerra di trincea come ufficiale degli alpini, rischiando come tanti altri suoi coetanei di perdere la vita sotto il tiro dell’artiglieria. .
1897 1900 1907 1912 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936 1937 1938 1939 1940 1942 1947 1952 1953 1954 1957 1961 1962 1963 1966 1967 1980 1984 1987 1990 2000 2001 La prigionia Catturato assieme al suo reparto, trascorre un anno di prigionia, sino alla fine della guerra, in Austria e in Boemia. “… pensai che, in ogni caso, per prima cosa avrei dovuto imparare la lingua tedesca. E così mi procurai una grammatica tedesca impiegando poi utilmente il mio tempo a studiarla. La maggioranza dei colleghi, invece, se non se ne stava a letto, giocava interminabili partite alle carte …”
Gli studi universitari 1897 1900 1907 1912 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 Gli studi universitari 1936 1937 1938 1939 1940 1942 1947 1952 1953 1954 1957 1961 1962 1963 1966 1967 1980 1984 1987 1990 2000 2001 Ancora ufficiale degli alpini, Desio si iscrive alla facoltà di Scienze Naturali a Firenze e per qualche tempo frequenta l’Università come studente militare. Finita la guerra completa il suo percorso di studi e si laurea il 27 luglio 1920 con una tesi sulla costituzione geologica della Valle di Resia nelle Alpi Giulie. Deve elaborare da solo, ex novo, una carta geologica del territorio, misurandosi per la prima volta con difficoltà pratiche mentre gli insegnamenti universitari che aveva ricevuto fino ad allora avevano un carattere puramente teorico. “Quella esperienza mi giovò molto quando mi trovai a dover addestrare gli allievi e quando raggiunsi la cattedra universitaria e potei disporre di una completa autonomia nell’organizzare l’insegnamento delle mie materie. Allora introdussi, accanto alle lezioni e alle esercitazioni di laboratorio, quelle che chiamai le ‘campagne estive’ , che allora non erano in uso …” “Il suolo e il sottosuolo sono per il geologo ciò che per l’anatomista è il corpo umano.“
L’attività accademica 1897 1900 1907 1912 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936 1937 1938 1939 1940 1942 1947 1952 1953 1954 1957 1961 1962 1963 1966 1967 1972 1980 1984 1987 1990 2000 2001 L’attività accademica Dopo la laurea comincia a lavorare all’Istituto di Geologia di Firenze e poi va a Milano come Direttore della sezione geologica del Museo civico di Storia Naturale. All’Università di Milano assume la cattedra di Geologia, che manterrà sino al 1972, e trasforma la sezione geologica del Museo civico in un vero e proprio Istituto universitario di Geologia. Alcuni anni dopo fa istituire per la prima volta il corso di Laurea in Scienze Geologiche. All’Università conosce Amelia Bevilacqua, una studentessa della facoltà di Scienze Naturali, a cui assegna la sua prima tesi di laurea come professore ordinario e con cui si sposa il 30 gennaio 1932.
1897 1900 1907 1912 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1924 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 Le prime esplorazioni 1936 1937 1938 1939 1940 1942 1947 1952 1953 1954 1957 1961 1962 1963 1966 1967 1980 1984 1987 1990 2000 2001 Tra il 1922 e il 1924 visita e studia le isole del Dodecaneso, nel mare Egeo, illustrandole poi in una monografia geologica. Due viaggi densi di avventure, durante i quali, per la sua caparbietà nel voler portare a termine le ricerche, mette più volte a repentaglio la propria vita. Gli sbarchi nelle isole sono, infatti, spesso a rischio a causa del vento e delle onde molto alte; la fortuna però, lo assiste sempre! In uno dei trasferimenti da un'isola all'altra incontra per la prima volta Aimone di Savoia Aosta, Duca di Spoleto, all'epoca comandante della torpediniera "Cassiopea".
I ghiacciai dell’Ortles-Cevedale 1897 1900 1907 1912 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 I ghiacciai dell’Ortles-Cevedale 1936 1937 1938 1939 1940 1942 1947 1952 1953 1954 1957 1961 1962 1963 1966 1967 1980 1984 1987 1990 2000 2001 Dal 1925, trasferitosi definitivamente in Lombardia, si dedica allo studio dei ghiacciai del gruppo Ortles-Cevedale. Per le sue osservazioni è capace di restare per oltre 40 giorni consecutivi ad oltre 2.000 m di altitudine. Il fronte glaciale e l’altezza dei depositi morenici vengono di volta in volta marcati attraverso dei segnali. Attraverso i controlli periodici Desio può stabilire con emozione che i ghiacciai si stanno ritirando.
La prima spedizione in Libia 1897 1900 1907 1912 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936 1937 1938 1939 1940 1942 1947 1952 1953 1954 1957 1961 1962 1963 1966 1967 1980 1984 1987 1990 2000 2001 La prima spedizione in Libia Nel 1926 parte per la Libia invitato dalla Reale Società Geografica ad un’esplorazione dell’oasi di Giarabùb nel sud-est. I mezzi a disposizione sono scarsi e vengono organizzate carovane a piedi, con i cammelli e, raramente, con automezzi che, però, rimangono spesso insabbiati. Si trattiene per tre mesi e comincia ad elaborare la carta geologica della regione. Studia l’ergh (deserto di sabbia) e il serir, “una piana sabbiosa, ma cosparsa di sassolini policromi, dalle superficie brillanti e dalle forme allungate come cioccolatini …”
La prima spedizione in Libia 1897 1900 1907 1912 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936 1937 1938 1939 1940 1942 1947 1952 1953 1954 1957 1961 1962 1963 1966 1967 1980 1984 1987 1990 2000 2001 La prima spedizione in Libia “Quella del 1926 fu la mia prima esperienza di viaggio nell’Africa Settentrionale. E ne fui vivamente impressionato. Lo strano, scheletrico, desolato, abbagliante paesaggio sahariano, senz’acqua, senza vita, senza ombre, aveva stimolato in me quell’arcano spirito di avventura che, seppure rimaneva sopito durante la mia vita cittadina, esplodeva non appena mi trovavo a diretto contatto con la natura selvaggia e ostile.”
Sui ghiacciai del Karakorum 1897 1900 1907 1912 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 Sui ghiacciai del Karakorum 1936 1937 1938 1939 1940 1942 1947 1952 1953 1954 1957 1961 1962 1963 1966 1967 1980 1984 1987 1990 2000 2001 Nel 1929 partecipa ad una spedizione di studio sui ghiacciai del Karakorum guidata dal principe Aimone di Savoia - Aosta. Studia il ghiacciaio Baltoro accampandosi in tenda tra i rumori delle valanghe che precipitano dai fianchi della valle sovraccarichi di neve fresca. Fra i ricordi più memorabili l’improvvisa apparizione del K2 come una piramide di ghiaccio e pietra sospesa sulle nubi. “Fu una visione indimenticabile che impressionò profondamente il mio spirito, lasciandomi un ricordo incancellabile, colmo di desideri e propositi”.
Sui ghiacciai del Karakorum 1897 1900 1907 1912 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936 1937 1938 1939 1940 1942 1947 1952 1953 1954 1957 1961 1962 1963 1966 1967 1980 1984 1987 1990 2000 2001 Sui ghiacciai del Karakorum Avvista in lontananza sulla cresta del Karakorum una sella prima di allora inesplorata. Per avvicinarla è necessario percorrere un cammino impervio. Assieme all’esperta guida alpina Evaristo Croux si arrampica per nove ore nella neve fresca fra i crepacci e deve anche attraversare un ponte di neve. Desio esegue misurazioni topografiche per fissare la posizione e l’altezza della sella (5626 m.), cui dà il nome dell’esploratore inglese Conway che ne aveva immaginato l’esistenza. Per misurare le distanze ai fini dei rilievi topografici, Desio, essendo rimasto insoddisfatto del funzionamento del contapassi, si affida al compagno di spedizione Vittorio Ponti, che riusciva a contare continuativamente anche per 8-10 ore al giorno sino a 40-50.000 passi al giorno!
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1897 1900 1907 1912 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936 1937 1938 1939 1940 1942 1947 1952 1953 1954 1957 1961 1962 1963 1966 1967 1980 1984 1987 1990 2000 2001 Ancora in Libia Negli anni successivi torna più volte in Libia nel periodo estivo, approfittando della pausa delle attività universitarie, per continuare le sue ricerche geologiche. In questo periodo, dà il via alla realizzazione di un museo naturalistico a Tripoli. In occasione di uno di questi viaggi in Libia, nel 1936, per rilevare geograficamente i confini tra la Libia italiana e i possedimenti coloniali francesi, effettua un’esplorazione aerea del Tibesti, un grande massiccio montuoso esteso quanto un terzo dell’Italia che si erge come un colossale pilastro nel centro del Sahara.
Ancora in Libia: il petrolio! 1897 1900 1907 1912 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936 1937 1938 1939 1940 1942 1947 1952 1953 1954 1957 1961 1962 1963 1966 1967 1980 1984 1987 1990 2000 2001 Ancora in Libia: il petrolio! Nella seconda metà degli anni ’30 le osservazioni geologiche di Desio in Libia si concentrano sulla ricerca di acqua e di giacimenti minerali nel sottosuolo. Le ricerche si svolgono con successo, consentendo l’individuazione di importanti falde artesiane e di giacimenti di fosfati e di sali. Non solo. Nel corso di alcune trivellazioni viene scoperta la presenza di metano e petrolio. Siamo nel luglio del 1938 e dal pozzo n. 8 nei pressi di Tripoli esce all’improvviso un fango effervescente che sprigiona bolle di gas infiammabile e in cui si vedono gocce di sostanza di natura oleosa: il petrolio! Nei mesi successivi Desio prepara un programma dettagliato per ulteriori ricerche e trivellazioni avvalendosi anche della carta geologica della Libia che egli stesso ha elaborato, ma lo scoppio della seconda guerra mondiale interrompe ogni attività.
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1897 1900 1907 1912 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936 1937 1938 1939 1940 1942 1947 1952 1953 1954 1957 1961 1962 1963 1966 1967 1980 1984 1987 1990 2000 2001 La conquista del K2 Il 31 luglio 1954, dopo l’allestimento di ben nove campi alle crescenti quote via via raggiunte dal gruppo degli alpinisti, Compagnoni e Lacedelli conquistano la vetta del K2 e piantano sulla cima le bandiere italiana e pakistana. Desio rimane altri due mesi per completare le indagini scientifiche di carattere geografico, geologico, geofisico, nonché botanico e zoologico.
1897 1900 1907 1912 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936 1937 1938 1939 1940 1942 1947 1952 1953 1954 1957 1961 1962 1963 1966 1967 1980 1984 1987 1990 2000 2001 L’antartide Desio si interessa lungamente dell’Antartide e per molti anni cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità politiche italiane sull’importanza di una presenza diretta dell’Italia in questa regione polare, più vasta dell’Europa . Tenta di organizzare, ma inutilmente, una spedizione italiana in Antartide in occasione dell’anno geofisico internazionale 1957-58. Non manca di recarsi personalmente in Antartide approfittando dell’invito a visitare le stazioni USA rivoltogli nel 1962 dalla National Science Foundation. Svolge numerose osservazioni di carattere geografico e geologico, individuando, fra l’altro, la diversità di struttura tra l’Antartide occidentale e quella orientale.
1897 1900 1907 1912 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936 1937 1938 1939 1940 1942 1947 1952 1953 1954 1957 1961 1962 1963 1966 1967 1980 1984 1987 1990 2000 2001 L’antartide Nel 1980 organizza con la Società Geografica Italiana una tavola rotonda sui temi scientifici dell’Antartide, facendo poi pubblicare in un volume dettagliato ed organico i resoconti del convegno. Nei suoi scritti sull’Antartide evidenzia un dato macroscopico ancor oggi attuale: eventuali variazioni nel volume dei ghiacci antartici influenzerebbero il clima di tutta la Terra e provocherebbero variazioni notevoli anche nel livello dei mari.
1897 1900 1907 1912 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936 1937 1938 1939 1940 1942 1947 1952 1953 1954 1957 1961 1962 1963 1966 1967 1980 1984 1987 1990 2000 2001 In Tibet Nel 1980 Desio viene invitato ad un simposio sull’altopiano del Tibet. Il programma prevede un’escursione di due settimane nel Tibet meridionale e questo convince Desio ad accettare l’invito. Per il volo aereo dall’Italia a Pechino sceglie la compagnia aerea pakistana, perché la sua rotta sorvola la catena del Karakorum! Desio può rivedere dall’alto il grandioso complesso di cime, di creste e di enormi ghiacciai che per anni aveva faticosamente attraversato a piedi. Viene accolto con grandi onori nelle cerimonie ufficiali e addirittura, nella cena conclusiva del simposio, prende posto da solo accanto a Deng Xiaoping, l’uomo politico più importante della Cina.
1897 1900 1907 1912 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936 1937 1938 1939 1940 1942 1947 1952 1953 1954 1957 1961 1962 1963 1966 1967 1980 1984 1987 1990 2000 2001 La cima più alta Desio torna ancora ai piedi del tetto del mondo per un’altra impresa, nel 1987, all’età di 90 anni. Questa volta l’intento è di misurare, con l’ausilio di tecnologie moderne, l’altezza di Everest e K2, dopo che un astronomo ha annunciato che il secondo sarebbe più alto del primo. Con il patrocinio del CNR nasce così la spedizione Ev-K2-CNR che, con l’ausilio di due apparecchi GPS, raggiunge il ghiacciaio Baltoro e procede alla misurazione delle due cime himalayane., confermando il primato dell’Everest. Il progetto Ev-K2-CNR non si conclude, però, con le misure topografiche. Su iniziativa di Desio viene installato nel 1990, ai piedi dell’Everest, “Piramide”, un laboratorio multidisciplinare tutt’ora funzionante.
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Con la sua vita lunga, intensa ed emozionante il Professor Desio ci trasmette una lezione profonda ed attuale. Una lezione importante in anni come i nostri. Ha guardato alla natura con grande curiosità e con la passione di conoscerla. Ma non l’ha studiata a tavolino, ha sempre cercato un contatto diretto con essa, anche nei suoi aspetti più estremi, come il deserto ed i ghiacciai. Non solo. Questa sete di esplorazione l’ha finalizzata ad un sapere scientifico messo a disposizione dei giovani, attraverso il suo coinvolgente rapporto con gli studenti d’università. Ha impegnato le sue forze, le sue capacità, da giovane e da anziano. Un uomo volitivo e concreto, che possiamo prendere ad esempio per dare qualità e forza ai nostri doveri e ai nostri interessi senza mai cedere al disimpegno o all’indifferenza.
Le citazioni dei brani di Ardito Desio sono tratte da - Desio, Sulle vie della sete, dei ghiacci e dell’oro, Novara 1987 - Desio, La conquista del K2, Milano 2004 - Scienza e avventura negli scritti di ardito Desio, a cura di Claudio Smiraglia e Guglielmina Diolaiuti – Club Alpino Italiano Documenti, informazioni e iniziative sulla figura di Desio sono conservati e curate dall’Associazione “Ardito Desio” (www.arditodesio.it) e in particolare da Maria Emanuela Desio, figlia del Professore.