May 18, 2001G. Chiodini - Fermilab1 R&D a FNAL: Studi condotti su fascio - Risoluzione spaziale FPIX0 64x12cells 8 bit external ADC FPIX1 160x18cells 2.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La Scienza nelle Scuole EEE Extreme Energy Events
Advertisements

Laureando: Marco DALLE FESTE
per l’esperimento ATLAS a LHC
R&D: I sensori 3D, caratteristiche
1 Dottorando Andrea Micelli University of Udine ATLAS Pixel Upgrade UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Elettrica,
Presente e futuro dellelettronica digitale in ambito spaziale Frascati 16/2/05 Dip. Scienze fisiche Università Federico II di Napoli INFN sez. Napoli stefano.
M. Citterio INFN, Sezione di Milano
INTRODUZIONE AI CONVERTITORI ANALOGICO-DIGITALI (ADC)
ANALOGICO-DIGITALI (ADC) DIGITALE-ANALOGICI (DAC)
ANALOGICO-DIGITALI (ADC) DIGITALE-ANALOGICI (DAC)
ANALOGICO-DIGITALI (ADC) DIGITALE-ANALOGICI (DAC)
L'allineamento del Tracker di CMS con raggi cosmici Marco Musich per la collaborazione CMS Tracker XCIV CONGRESSO NAZIONALE SIF Genova.
Corso di laurea specialistica in Fisica Ambientale e Biomedica ANALISI DEI DATI DI UN TEST SU FASCIO DI RIVELATORI AL SILICIO 3D FBK-irst DOUBLE-SIDE.
Misure di scattering sui nuclei
L'allineamento del Tracker di CMS con raggi cosmici Marco Musich per la collaborazione CMS Tracker XCIV CONGRESSO NAZIONALE SIF Genova.
Affidabilita’ e metodologie di qualifica dei sistemi elettronici
Ricostruzione e visualizzazione di raggi cosmici nei rivelatori MDT
INFN-Laboratori Nazionali del Sud
Progetto MATISSE MAmmographic and Tomographic Imaging with Silicon detectors and Synchrotron radiation at Elettra Tomografia Digitale per la diagnosi di.
Lezione 4 Cenni di relatività speciale: trasformazioni di Lorentz, invarianti di Lorentz, variabili di Mandelstam, relazioni fondamentali: massa, impulso,
Strumentazione Biomedica 2
Strumentazione Biomedica 2
Strumentazione per bioimmagini
Laboratorio di Strumentazione Elettronica
Rivelatori di Particelle1 Lezione 23 LHCb Introduzione Motivazione fisica: Studiare la fisica del B con particolare riguardo alla violazione di CP ed alla.
CARATTERIZZAZIONE DOSIMETRICA DI FILM RADIOCROMICI MD-55-2
Esame di Dosimetria II – Prof. A. Piermattei
Fattore di ricombinazione ionica ksat per camere a ionizzazione piatte
UNIVERSITA’ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ROMA
Conversione Analogico/Digitale
Studio delle riflessioni multiple di protoni ultrarelativistici in
Radiografia digitale.
Salvatore Loffredo 18 maggio 2007
ASIC per TOF-PET: caratteristiche generali
Roma 28 gennaio 2002 Beam Monitor per il TOP-Linac E. Cisbani, G. Vacca Riunione di lavoro TOP gennaio 2002 Polo Oncologico e Dermatologico I.F.O.
di : Antonella Lorenzato Novità nel campo dell’imaging digitale
Rivelatori al silicio a deriva
PROPRIETA' DOSIMETRICHE ED ELETTRICHE DELLA CORRENTE FOTOINDOTTA IN DIAMANTI SINTETICI CVD Cirrone G.A.P. (1,2) Bruzzi M. (3) Bucciolini M. (4), Cuttone.
INFN-Laboratori Nazionali del Sud, Via S. Sofia 44, Catania
Studio della risposta di TLD-100 in fasci di protoni da 62 MeV
Studio della Risposta TL e TSC con Fasci di Protoni
Rivelazione e misura di mesoni 0 con il rivelatore ICARUS T600 A. Menegolli – Collaborazione ICARUS A. Menegolli – Collaborazione ICARUS Università degli.
Lorenzo Giuntini Dipartimento di Fisica dell’Università e
Il Rivelatore Digitale
Simulazione dei rivelatori a microstrip di silicio
Consiglio di sezione INFN, 7 marzo 2006
La Scienza nelle Scuole EEE Extreme Energy Events Seconda Conferenza dei Progetti del Centro Fermi aprile 2012 Roma.
Front-End VLSI CMOS 0.35mm per dispositivi SiPM mirato ad applicazioni TOF con soglia regolabile ed ampio range dinamico. Davide Badoni – INFN Roma Tor.
Vantaggi rivelatori al Silicio:
Candidata: Serena Persichelli Relatore: Prof. Luigi Palumbo
Ischia, giugno 2006Riunione Annuale GE 2006 Elettronica di front-end per sensori monolitici a pixel attivi in tecnologia CMOS deep submicron a tripla.
Microscopio Elettronico a Scansione
Rivelazione e misura di mesoni 0 con il rivelatore ICARUS T600 A. Menegolli – Collaborazione ICARUS A. Menegolli – Collaborazione ICARUS Università degli.
Comportamento di un modulo “Silicon Strip Detector” dell'esperimento Alice: simulazione e prove con particelle minimo ionizzanti Federica Benedosso Trieste,
Davide Vitè - Universita' di Ginevra Torino, AMS alla ricerca dellantimateria n Il passato:AMS-01 missione STS-91, giugno giorni sul.
F. Ambrosino. Rivelatore inserito nel contesto dell’esperimento NA62 al CERN Resosi necessario da studio dei fondi da interazioni anelastiche del fascio.
Laurea Magistrale in Fisica
TESI DI LAUREA STUDIO DI UN NUOVO ALGORITMO DI TRIGGER SUI VERTICI SECONDARI PER L’ESPERIMENTO BTeV AL FERMILAB STUDIO DI UN NUOVO ALGORITMO DI TRIGGER.
Rivelatori per la fisica astroparticellare
ESPERIMENTO DI RÜCHARDT
Diffusione depolarizzata della luce in colloidi anisotropi
F. Palla INFN Pisa CSN 1 - Roma - 16 maggio 2006 PRIN06 - Un Super Tracciatore per CMS Titolo e composizione  Un Super-Tracciatore per SLHC  Pisa (G.
GuidoTonelli/Università di Pisa ed INFN/Gruppo1/Roma Elettronica tracciatore CMS: DSM 0.25  m La scelta della tecnologia rad-hard Il contratto.
Partecipanti della Sezione INFN di Lecce e dell’Università del Salento: R. Assiro P. Creti D. Martello A. Surdo (responsabile locale) P. Bernardini I.
Algoritmo di Level-2 muon trigger Seminari Atlas Napoli 15/7/2011.
Mara Martini Università di Ferrara Un Gigatracker per NA48/3 – P326.
18 Settembre Gruppo 11 BTeV: stato ed attivita’ Luigi Moroni Riunione Commissione 1 Catania, 17 Settembre 2002.
Carlo Civinini INFN - Firenze IFAE 2012 – Ferrara.
P. Valente, N. Drenska, R. Faccini, S. Martellotti INFN Roma & Sapienza, Dipartimento di Fisica C. Gatti, G. Gatti, V. Lollo INFN LNF Lo Spettrometro Magnetico.
PixFEL G. Rizzo 9-Maggio PIXFEL Non ripeto qui tutte le considerazioni fatte da Valerio e Francesco in meeting precendenti. Goal del progetto: sviluppare.
Transcript della presentazione:

May 18, 2001G. Chiodini - Fermilab1 R&D a FNAL: Studi condotti su fascio - Risoluzione spaziale FPIX0 64x12cells 8 bit external ADC FPIX1 160x18cells 2 bit internal FADC ST1-CiS p-stop ST2-CiS p-spray Bonded active area 3.2x4.4mm 2 Two ST1-Seiko p-stop ST2-Seiko p-spray Bonded active area 8x6.8mm 2 Test con fascio di pioni a 227 GeV ( m. scattering um ). Ricostruzione nello spazio delle tracce con un Telescopio a microstrip di Si ( risoluzione 2um non deconvoluta dai dati ).

May 18, 2001G. Chiodini - Fermilab2 R&D a FNAL: Studi condotti su fascio - Raccolta di carica =28850e - Q mp =23380e - Distribuzione di Landau convoluta con una gaussiana Saturazione del FE per CS=1 400 m 50 m Perdita di carica nel sensore p-spray con anello flottante Raccolta di carica uniforme nel sensore p-stop La perdita di carica non e intrinsica alla tecnologia p-spray ma e dovuto a questo particolare design.

May 18, 2001G. Chiodini - Fermilab3 R&D a FNAL: Studi condotti su fascio - Divisione di carica Divisione di carica nel caso in cui la traccia incidente non e perpendicolare. Divisione di carica in presenza di un campo B (angolo di Lorentz). Divisione di carica dovuto alla diffusione dei portatori. Meccanismi responsabili della divisione di carica Divisione di carica capacitiva: lettura ogni NxN pixel. V0V0 V AC

May 18, 2001G. Chiodini - Fermilab4 R&D a FNAL: Studi condotti su fascio - Risoluzione spaziale Algoritmo digitale x Q Fluttuazione di carica qLqL qRqR Algoritmo head-tail Divisione di carica e risoluzione spaziale dove La posizione della traccia e correlata con la carica raccolta dai pixel agli estremi del cluster. Si riduce al baricentro di carica per N=2 e f= p/2 p=pitch P=frazione di sharing

May 18, 2001G. Chiodini - Fermilab5 R&D a FNAL: Studi condotti su fascio - Risoluzione spaziale La correzione f puo essere estratta dai dati studiando la correlazione tra la posizione della traccia ed il residuo digitale. La correzione f dipende dallangolo della traccia e dalla molteplicita del cluster Traccia a 0 gradi nominali Traccia a 10 gradi nominali

May 18, 2001G. Chiodini - Fermilab6 R&D a FNAL: Studi condotti su fascio - Risoluzione spaziale Traccia fittata con il filtro di Kalman X pred = proiezione sul piano del fit fatto utilizzando tutti i piani ad eccezione di quello in esame ( pred = 1.9 m). X meas = coordinata misurata dal piano in esame utilizzando lalgoritmo head-tail. Risoluzione = dispersione dei residui (X pred –X meas ) Suddivisione di carica lungo una colonna CS=1,…,6 x y 400 m 50 m

May 18, 2001G. Chiodini - Fermilab7 R&D a FNAL: Studi condotti su fascio - Risoluzione spaziale x y m Buona risoluzione spaziale anche quando la carica e suddivisa tra colonne. Sigma= m Mappa 2D della divisione di carica per tracce a 0 gradi.

May 18, 2001G. Chiodini - Fermilab8 R&D a FNAL: Studi condotti su fascio - Risoluzione spaziale La risoluzione si degrada rapidamente al crescere della soglia Soglia nominale Sensore ST1 CiS equipaggiato con FPIX0 Nessuna degradazione della risoluzione quando il rivelatore e sovrasvuotato. A piccoli angoli di traccia la risoluzione migliora per bias vicino al potenziale di svuotamento. Bias nominale V svuotamento

May 18, 2001G. Chiodini - Fermilab9 R&D a FNAL: Studi condotti su fascio - Risoluzione spaziale Sensore ST1 CiS equipaggiato con FPIX0 Confronto tra la risoluzione ottenibile con linterpolazione di carica analogica e digitale. Linformazione di carica migliora risoluzione in modo significatico. Con quanta precisione e necessario misurare la carica raccolta per avvantaggiarsi della interpolazione analogica? Quanti bits di accuratezza digitale sono necessari nel ADC di Front-End?

May 18, 2001G. Chiodini - Fermilab10 R&D a FNAL: Studi condotti su fascio - Risoluzione spaziale FPIX0pstop(8-bit) Q th =3720e - FPIX1pstop(2-bit) Q th =3780e - FPIX0pstop(8bit) Q th =2500e - FPIX0pspray(8bit)Q th =2200e - FPIX1pstop(2bit)Q th =3780e - La risoluzione si degrada meno di 1 um passando da 8 bit (nominali) a 2 bit. Nel caso del sensore p-spray la perdita di carica peggiora la risoluzione spaziale in modo significativo. 8 bit (nominali)= 4 5 bit

May 18, 2001G. Chiodini - Fermilab11 R&D a FNAL: Studi condotti su fascio - Funzione di risoluzione La coda non-gaussiana ha le seguenti proprieta: Contiene il 15% degli eventi esponente 2.3 Emissione di raggi delta No divisione di carica: Box-shape Divisione di carica: coda non- gaussiana

May 18, 2001G. Chiodini - Fermilab12 R&D a FNAL: Studi condotti su fascio – Esposizione a raggi gamma Risposta ad un impulso di 3260e nominali prima e dopo 33 Mrad(Si) desposizione alla radiazione gamma Variazione della distribuzione del soglia e del rumore prima e dopo 33 Mrad(Si) desposizione alla radiazione gamma. Esposizione a Co 60 ad Argonne National Laboratory di diverse strutture di test (dispositivi singoli) e preFPIX2T (array di FE 2x32).

May 18, 2001G. Chiodini - Fermilab13 R&D a FNAL: Studi condotti su fascio – Esposizione a protoni di 200 MeV Tensione duscita del DAC (14 MRad[Si]). IUCF (Indiana University Cyclotron Facility). 4 preFPIX2I (matrice 18x32 completa di readout). 1 preFPIXTb (matrice 18x32 completa di readout e DAC). Leggero aumento della potenza dissipata dopo lirragiamento. Distribuzione di soglia e del rumore (26 MRad[Si]).

May 18, 2001G. Chiodini - Fermilab14 R&D a FNAL: Studi condotti su fascio – Single event effect PreFPIX2I esposto per 24 ore ad un fascio di protoni a 200 MeV. Dose totale integrata pari a 26 Mrad(Si) (equivalente a circa 8 anni di BTeV): Nessuna evidenza di Latch-up o altri eventi catastrofici. Nessuna evidenza di gate-rapture. PreFPIX2Tb esposto per 8 ore ad un fascio di protoni a 200 MeV. Dose totale integrata pari a 14 Mrad(Si) (equivalente a circa 5 anni di BTeV): Evidenza di Single Event Up Set sia nei registri di mascheramente e iniezione di carica delle celle, sia nei registri dei DAC della periferia. Misura della sezione durto di upset di un bit. Predizione del rate derrore nel rivelatore di vertice in BTeV N error = total bit errors F = I*time = integrated fluence N bits = number of bits exposed s bit = one bit SEU cross section

May 18, 2001G. Chiodini - Fermilab15 Conclusioni 1.BTeV e un esperimento tecnologicamente aggressivo ma fattibile con la tecnologia esistente. 2.Enormi progressi sono stati fatti a FNAL nel realizzare prototipi di piccoli rivelatori a pixel soddisfacenti le richieste di BTeV. 1.Elevata risoluzione spaziale. 2.Resistenza alla radiazione. 3.Elevata velocita di lettura. 3.Ora e necessario affrontare le problematiche relative alla costruzione ed integrazione di un rivelatore esteso, completo e robusto. 1.Yield delle sue varie componenti. 2.Un leggero supporto meccanico e di raffredamento. 3.Installazione e cablazione allinterno del contenitore ad alto vuoto.