Sigmund Freud e la Psicoanalisi

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Transcript della presentazione:

Sigmund Freud e la Psicoanalisi 1

Sigmund Freud e la Psicoanalisi Sigmund Freud La Biografia Nasce nel 1856 in Moravia da una famiglia ebrea.Per antisemitismo si stabilirà a Vienna dove si laurerà in medicina. Qui aprirà uno studio privato per la cura delle malattie nervose.In 35 anni di professione raccoglierà tutte le sue straordinarie deduzione sulla psicanalisi in varie opere la cui più importante è: *L’Interpretazione dei Sogni Colpito nel 1923 da un cancro alla bocca continuerà a lavorare e dopo essere fuggito da Vienna per la persecuzione nazista nel 1938 morirà a Londra nel 1939. 2

Sigmund Freud e la Psicoanalisi Primo approccio allo studio della mente umana è lo studio delle ISTERIE: Al tempo considerata una malattia organica tipica delle donne. Freud non è convinto e si reca a Parigi dal massimo esperto di isterie: Jean Martin Charchot:Usa l’ipnosi per fare scomparire a comando i sintomi,quindi non può esistere una causa organica Freud con il collega Breuer affronta Il caso di Anna O.:giovane isterica che con l’ipnosi rievocando il trauma subito riesce a guarire dalla malattia. Inizia dissidio con Breuer sul rapporto affettivo tra paziente e medico. Approccio a nuovo metodo di cura detto: Delle associazioni libere:Abbandonata l’ipnosi,il paziente seduto su un divano si lascia andare ad un fiume di parole che fanno emergere suo vecchio trauma. 3

Sigmund Freud e la Psicoanalisi Dopo attenti studi F. capisce che tutti gli impulsi rimossi che causano le isterie sono sempre di natura SESSUALE. Nasce elaborazione di teoria della sessualità: Prima sessualità era identificata con genitalità,cioè congiungimento con individuo delle sesso opposto,ai fini di procreare. Secondo Freud la sessualità è presente molto prima della maturità sessuale,fin dalla nascita. F. teorizza un’energia detta LIBIDO che durante la crescita si sposta su varie zone,dette erogene.Esistono 3 fasi: 1 Fase ORALE (0-1,5) =zona erogena è la bocca. 2 Fase ANALE(1,5-3)=zona erogena è l’ano. 3 Fase GENITALE Fase Fallica: scoperta pene o clitoride è oggetto di attrazione Fase Genitale in senso stretto: Prime pulsioni sessuali nelle zone genitali 4

Sigmund Freud e la Psicoanalisi Esiste anche un Complesso di Edipo: Consiste in un attaccamente libidico verso il genitore di sesso opposto. La sua risoluzione o meno determina la formazione della personalità. Nell’Interpretazione dei Sogni” F. vede nei fenomeni onirici la via regia per conoscere l’inconscio. I sogni non soggiaciono a regole di: Spazio,Tempo e Causa ed effetto.Vanno interpretati come simboli del nostro inconscio che tenta di manifestarsi. 5

Sigmund Freud e la Psicoanalisi La Scomposizione Psicoanalitica della Personalità Secondo Freud la mente umana è divisa in: ES = Forza impersonale e caotica, non conosce regole ma obbedisce solo al piacere. SUPER-IO = Insieme delle proibizioni instillate nei primi anni di vita dal mondo esterno. IO = Parte che deve mediare Es e Super-Io mediante compromessi. Se prevale l’ES l’individuo avrà comportamenti asociali e proibiti. Se prevale il Super-Io l’Es diventa inconscio e si generano isterie. L’equilibrio tra Es e Super-Io concorre in modo determinante alla formazione della personalità. 6

Influenze degli studi psicanalitici Sigmund Freud James Joyce Italo Svevo Salvador Dalì

James Joyce Some novelists during Modernism experimented with new forms and,while focusing on the mental process that develop in the human mind, tried to explore them through what is called the STREAM CONSCIOUSNESS technique. The method used to depict consciousness is the use of the interior monologueis the instrument used to translate this phenomenon into words. It was James Joyce and Virginia Woolf who exploited it more fully, athough in different ways: WOOLF used a more repetitive style and the so called “indirect interior monologue”,which provides more rational links for the association of ideas. JOYCE went further in experimentation by using the “direct interior monologue”,whereby he shifted obruptly from thought to thought,without any apparent connection of verb,subject or even punctuation. 8

James Joyce Biography James Joyce is considered the greatest but also the most complicated writer of the 20th century. He was born in Dublin in 1882.Here he studied French,Italian and German languages and literatures and English literature.In June 1904 he met Nora Barnacle and in October settled to Trieste.The years in Trieste were difficult,filled with disappointment, frustation and financial problems,while he continued his writing and his efforts to publish,a collection of short Dubliners stories all about Dublin and Dublin’s life.It had benn serialised by “The Egoist”,an avant-garde review.In 1915 he composed Ulisses.It began appearing serially in New York’s “Little Review”,and only after it was published in book form.In 1923 he began to work on Finnegans Wake;this last novel may be interpreted as a dream containing the whole of human history.Joyce died in 1941. 9

James Joyce JOYCE’S CONCEPTION OF THE ARTIST Joyce thought that the artist ought to be invisible in his work, in the sense that he must not express his own viewpoint. He should insted try to express the thoughts and experiences of other men.He advocated the total objectivity of the artist and his independence from all moral,religious or political pressures. 10

James Joyce FEATURES AND THEMES 1 A part from rejecting Irish nationalism, Joyce rejected English life “in toto”. 2 He spent nearly all his adult life abroad, choosing voluntary exile in Trieste,Zurich and Paris and becoming the most cosmopolitan of Irish writers. 3 He was deeply interested in all aspects of modern culture, including Freudian Psychoanalysis. 4 He created a new kind of dream language, a mixture of existing and non existing words to provide a dense multi-layered prose. 11

James Joyce Joyce’s literary production can be divided into two periods. THE FIRST PERIOD 1 It is marked by a realistic technique. 2 The plot is quite linear in its development. 3 Rich in detail. 4 The synthax is logical. 5 The language reflects everyday speech. One of the most significant works in this period is DUBLINERS. The fifteen stories which book contains were all written by 1905, except for “The Dead”. The work is an acute analysis of Dublin’s life. The stories are arranged in thematic sequence, divided into four sections, each of which represents one stage in life. The style of the book is essentially realistic,with a scrupulous cataloguing of detail,the ability to create a sense of place and remarkable moments of insight EPIPHANIES. 12

James Joyce THE SECOND PERIOD In this period of Joyce’s writing sees 1 The transition from a somewhat traditional approach to a stage of experimentation, rich in simbolism and allegory. Joyce availied himself of a variety of devices, such as lack of punctuation, puns,onomatopoetic words,etc. The best know work of the second period is ULISSES.. It takes as its material a single day, June 16, 1904, in the life of three Dubliners and it is divided into three corresponding parts. The technique is the MOST COMPLETE EXPERIMENT in Ulysses of the stream-consciousness method, which attemps to represent the natural, disordered yet patterned sequence of thoughts and feelings as they crop up in the individual mind, uncensored or incompletely censored by the rational control. 13

Influenze degli studi psicanalitici Sigmund Freud James Joyce Italo Svevo Salvador Dalì

Italo Svevo La Biografia Hector Schmitz nasce a Trieste da una famiglia agiata di commercianti ebrei.Svolse studi in una scuola commerciale e poi in un collegio in Baviera.Nel 1880 a causa di un tracollo finanziario lavorerà come impiegato in banca.Leggerà classici francesi,Darwin e aderirà a positivismo,naturalismo e socialismo.Scriverà Una Vita.Nel 1895 si fidanza con la cugina Livia Veneziani,figlia di una famiglia borghese che possedeva una fabbrica di vernici per sottomarini.Scrive Diario per la Fidanzata per educare la futura moglie e pubblica il romanzo Senilità.Nel 1905 segue le lezioni di Joyce che diventerà anche suo precettore privato,attraverso lui conoscerà le teorie di Freud e farà anche curare il cognato depresso da quest’ultimo.Nel 1919 ritorno alla letteratura.Stesura della Coscienza Di Zeno.Nel 1928 morrà debilitato da un incidente in auto. 15

INFLUENZE SU ITALO SVEVO DARWIN:L’uomo,in quanto il più debole degli animali soffre della malattia dell’anima,è sempre insoddisfatto e per sopravvivere all’ambiente cerca di raggiungere il successo. SCHOPENHAUER:Ideali e programmi sono determinati non da motivazioni razionali ma da diversi orientamenti della volontà,che spingono poi gli uomini fino ad ingannare se stessi ed a rimanere prigionieri delle illusioni. FREUD:Considera la psicoanalisi solo come tecnica di analisi ma la rifiuta in quanto terapia;le nevrosi sono solo un “positivo” non-adattamento alla civiltà che sacrifica la ricerca del piacere. MARX:Critica alla sua filosofia trattata nell’opera “La Tribù” e considerata solo come analisi delle classi. JOYCE:Lo incoraggiò nel continuare a scrivere e diffuse le sue opere dandogli fama e rispetto. 16

Italo Svevo LE OPERE UNA VITA (1887-1889):narra la vicenda di Alfonso Nitti, impiegato con una certa cultura che soffre la monotonia e lo squallore della propria esistenza. L'occasione di mutare la propria vita e di realizzare le sue ambizioni gli si presenta quando riesce a sedurre Annetta,la figlia del principale.Ma scoprirà di non provare la gioia che si aspettava e la lascerà,lasciando che si fidanzi col cugino.Dopo un ritorno di fiamma verrà sfidato a duello dal nuovo compagno e prima di combattere si suiciderà. 17

Italo Svevo SENILITA’:Emilio Brentani, trentacinquenne, vive assieme alla sorella Amalia, vive con lo stipendio di un modesto impiego presso una società d'assicurazioni,entrambi sono immersi nel grigiore e nella solitudine.Emilio decide di intraprendere un’avventura d'amore con Angiolina, una ragazza esuberante e piena di vita.Ma E. la idealizza e si lega indissolubilmente a lei facnedo sì che menzogne ed i tradimenti dell’amante sconvolgano la sua vita.Dopo un intreccio amoroso tra il protagonista,la sorella Amalia,l’amico artista Balli e l’amata Angiolina,tutto si concluderà con la morte della sorella ed il ritorno alla vita grigia di sempre da parte di Emilio. 18

Italo Svevo LA COSCIENZA DI ZENO:Il romanzo è in sostanza senza trama. E' suddiviso in vari capitoli, corrispondenti al resoconto di diversi episodi e situazioni della vita del protagonista: Zeno Cosini. Anziano ed agiato borghese, che vive coi proventi di un'azienda commerciale, avuta in eredità dal padre, ma vincolata da questi, per la scarsa stima che aveva del figlio, alla tutela dell’amministratore Olivi. I resoconti riguardano:Il vizio del fumo - La morte del padre - La storia del suo matrimonio - La moglie e l’amante - La storia di un’associazione commerciale E poi un capitolo finale intitolato Psico-analisi, che si ricollega strutturalmente alla Prefazione ed al Preambolo. 19

Italo Svevo Il romanzo non è altro che una serie di sondaggi fatti da Zeno sul proprio passato e scritti per il suo psicanalista, vagamente indicato con la sigla Dottor S. e pubblicati da costui per dispetto, allorché Zeno decide di liberarsi di lui, interrompendo la cura, con in più una specie di ricatto sui diritti d’autore. La natura della malattia di cui soffre Zeno non è chiara; è più una convinzione, del resto nata con lui, com’egli stesso afferma, che un dato oggettivo e reale e se i sintomi sono prevalentemente di ordine psichico e denunciano un vago disagio sociale, anche il fisico tuttavia non ne resta immune, poiché a quei turbamenti risponde sempre con intoppi e faticose articolazioni. Svevo usa il monologo interiore, perchè non canta più il racconto ordinato ma i fatti sono esposti in modo vario e privo di razionalità, in cui presente e passato si alternano e si insiste molto su fatti che sembrano poco importanti ma che servono a far capire la psicologia e la vita del personaggio. 20

Influenze degli studi psicanalitici Sigmund Freud James Joyce Italo Svevo Salvador Dalì

Il Surrealismo e Dalì IL SURREALISMO Movimento artistico nato in Francia negli anni Venti e precisato ufficialmente nelle sue linee programmatiche nel "Primo manifesto surrealista" del 1924 ad opera del poeta André Breton. Esso afferma che Freud ha concentrato i suoi studi sui sogni e quindi sull’inconscio non a caso, infatti il sogno costituisce molta parte della vita che trascorre l’uomo. B.crede ad una soluzione dei 2 stati di sonno e veglia,in una specie di realtà assoluta chiamata SURREALTA’. SURREALISMO è un automatismo psichico,un processo automatico che si realizza senza il controllo della ragione e fa sì che l’inconscio emerga e si esprima mentre siamo svegli. Questo tipo di arte porta alle estreme conseguenze alcune delle tematiche romantiche inerenti al sogno e all’irrazionale. 22

Il Surrealismo e Dalì SALVADOR DALI’ Il personaggio nel quale il Surrealismo trova la propria espressione più completa ed esasperata è senza dubbio SALVADOR DALI’ Dalì nasce nel 1904 in Catalogna. Negli anni 20 verrà ammesso nella prestigiosa Accademia Reale San Ferdinando di Madrid ma a causa del suo spirito anti-conformista verrà espulso.Nel corso della sua vita incontrerà Picasso e tramite l’amico Mirò avrà contatti con i Surrealisti con i quali manterrà un certo altezzoso distacco.Dopo un esilio a causa della Guerra Mondiale negli USA morirà nel 1989 nella sua città natale.Il personaggio costruito da Dalì risulta estroso nel modo di vestire,comportarsi e presentarsi in pubblico.Nelgi ultimi decenni della sua vita egli finisce per diventare prigioniero del suo stesso personaggio:sempre più scostante,altezzoso e imprevedibile. Con lui muore l’ultimo,vero,grande protagonista dell’avanguardia artistica del nostro secolo. 23

Il Surrealismo e Dalì Dalì inventò una sua particolarissima tecnica di automatismo,chiamata METODO PARANOICO CRITICO Le immagini che l’artista cerca di fissare sulla tela nascono dal torbido agitarsi del suo inconscio (PARANOIA),e riescono a prendere forma solo grazie alla razionalizzazione del delirio (/MOMENTO CRITICO). Quindi questo metodo consiste nella interpretazione e nella restituzione ,la più impersonale e diretta possibile, dei fenomeni deliranti. E’ grazie a ciò che gli elementi onirici,i tabù sessuali,i desideri di potenza e le fobie riescono ad emergere dagli abissi della coscienza e “materializzarsi” sulla tela. 24

Il Surrealismo e Dalì Olio su tavola “Giraffa Infuocata” 1936-1937 Il dipinto rappresenta, sullo sfondo di un paesaggio desolato e primitivo,una grande figura deturpata in primo piano.In secondo piano un’altra figura di donna leva in alto un drappo rosso,simbolo di violenza e sesso. La giraffa infuocata si staglia contro l’immenso cielo cupo,allegoria di violenza e morte. Questa tela indica come l’artista abbia “risentito” della rivoluzione psicoanalitica Freeudiana.Le figure sono rappresentate a cassetti, che indicano tutte le paranoie ed i tabù sondabili solo dalla psicoanalisi. 25

Il Surrealismo e Dalì Olio su tavola “Sogno causato dal volo di un’ape” 1944 Dopo la puntura di un’ape l’artista in questo dipinto cerca di fissare tutte le visione che l’inconscio gli ha comunicato. La moglie dell’artista riposa a mezz’aria su un piatto scoglio frastragliato.Una baionetta sta per trafiggere il braccio della donna,siamo nell’istante che precede il dolore.La puntura si materializza in 2 grosse tigri che balzano dalle fauci di un pesce a sua volta scaturito da una grossa melagrana rossa.Sullo sfondo un elefante dalle scheletriche zampe d’insettoregge un obelisco sulla groppa pur mostrando la leggerezza di una libellula. Tutta questa “pazzia” artistica dipende dalla natura stessa dell’ispirazione che attingendo dall’inconscio,è visionaria e incoerente. 26

Il Surrealismo e Dalì Freud prese sempre le distanze dal movimento surrealista che vedeva in lui una sorta di “padre spirituale”.Infatti secondo lui pittori di quel genere erano da considerarsi pazzi. Solo Dalì si guadagnò le sue simpatie,di lui fu apprezzato il talento artistico e la personalità a dir poco originale,tanto strana da incuriosire Freud e stimolare la sua curiosità “psicoanalitica” sul soggetto. Va dato comunque merito al medico Sigmund Freud di aver messo a nudo la mente umana in tutta la sua complessità,incoerenza ed essenza selvaggia;tale ricerca ha sconvolto profondamente la cultura del ‘900 indicando una nuova via per capire più a fondo l’essere umano. FINE Manassi Mauro Bibliografia 27