Progetto “Raggiungere gli Irraggiungibili” Un sostegno sicuro quando nasce un bambino Carmela Cristallo Assessorato alle Politiche di Promozione della Famiglia e dell’Infanzia Dipartimento XVI
“RAGGIUNGERE GLI IRRAGGIUNGIBILI” Il Progetto “RAGGIUNGERE GLI IRRAGGIUNGIBILI” è attivo da ottobre 1999 finanziato e promosso dal COMUNE DI ROMA Assessorato alle Politiche di Promozione della Famiglia e dell’Infanzia è realizzato dall’Associazione Il Melograno Centro Informazione Maternità e Nascita
Legge 285/1997 COME È NATO IL PROGETTO Assessorato alle Politiche di Promozione della Famiglia e dell’Infanzia Legge 285/1997 Disposizioni per la promozione di diritti ed opportunità per l’infanzia e l’adolescenza Ass. Il Melograno Centro Informazione Maternità e Nascita Alcuni operatori dei servizi territoriali
I PRESUPPOSTI
UNA VALIDA RELAZIONE DI ATTACCAMENTO PUÒ ESSERE OSTACOLATA DA UNA CONDIZIONE DI GRAVE DISAGIO SOCIO-ECONOMICO E/O PSICOLOGICO, CON UN CONSEGUENTE AUMENTO DEI RISCHI PER LO SVILUPPO DEL BAMBINO
LE COMPETENZE COGNITIVE, LA VITA AFFETTIVA, LE PRIME RELAZIONI CHE IL BAMBINO STABILISCE CON LE FIGURE DI ACCUDIMENTO INFLUENZANO LE SUE LE COMPETENZE COGNITIVE, LA VITA AFFETTIVA, LE CAPACITÀ SOCIALI E, NATURALMENTE, IL SENSO D’IDENTITA’
IL PRIMO ANNO DI VITA E’ IL PERIODO PIÙ SENSIBILE AD UN INTERVENTO PREVENTIVO EFFICACE
DUE AMARE CONSAPEVOLEZZE
NELLE AREE METROPOLITANE DELLE SOCIETA’ OCCIDENTALI SI REGISTRA UN AUMENTO DEL DISAGIO INFANTILE PSICOLOGICO E SOCIALE
VI RICORRONO TARDI E SPESSO ACCOSTANDOSI ALLE STRUTTURE DI EMERGENZA E’ DIMOSTRATO CHE I NUCLEI FAMILIARI AD ALTO RISCHIO USINO POCO E MALE I SERVIZI SANITARI E SOCIALI. VI RICORRONO TARDI E SPESSO ACCOSTANDOSI ALLE STRUTTURE DI EMERGENZA
Da qui la volontà di sostenere la Da qui la volontà di sostenere la relazione madre/bambino in situazioni di difficoltà attraverso un intervento domiciliare per tutto il primo anno di vita del bambino
FAVORIRE LA COSTRUZIONE DI UN LEGAME SICURO TRA GENITORE E BAMBINO GLI OBIETTIVI FAVORIRE LA COSTRUZIONE DI UN LEGAME SICURO TRA GENITORE E BAMBINO
AIUTARE LA FAMIGLIA AD UTILIZZARE LE RISORSE SANITARIE E SOCIALI DISPONIBILI SUL TERRITORIO
Il gruppo di lavoro Il team di operatrici è composto da dieci psicologhe specializzate nel perinatale, una counselor domiciliare, un’assistente sociale ed un supervisore clinico Il progetto si avvale inoltre di un comitato tecnico scientifico, di un responsabile e di un coordinatore
L’INTERVENTO DOMICILIARE È OFFERTO AI NUCLEI FAMILIARI ALLA NASCITA DI UN FIGLIO NEI CASI DI GEMELLARITA’ DEI FIGLI FAMIGLIA MONOPARENTALE FAMIGLIA MIGRATA GENITORE MINORENNE O CON PATOLOGIA PSICHIATRICA O TOSSICODIPENDENZA BAMBINO PREMATURO E/O DI BASSO PESO GRAVE CONDIZIONE SOCIO-ECONOMICA DELLA FAMIGLIA
Dal momento del parto, e in alcuni casi fin dalla gravidanza, l’operatrice domiciliare è accanto alla mamma, garantendo una presenza di due ore per due volte a settimana nei primi sei mesi di vita del bambino e per una volta a settimana nei successivi sei
L’ascolta, condivide le sue difficoltà, L’operatrice si affianca alla donna, valorizzando le sue competenze e rafforzando le sue capacità L’ascolta, condivide le sue difficoltà, è con lei per rassicurarla e per capire insieme i segnali inviati dal bambino
Senza mai sostituirsi sostiene la madre nell’affrontare le ansie e le difficoltà legate alle prime fasi di crescita del bambino
Favorisce il miglior utilizzo dei servizi presenti nel territorio, facilitandone l’accesso e promuovendo una rete di appoggio intorno al nucleo
RISULTATI
Fino ad oggi sono stati presi in carico 277 bambini insieme alle loro madri e alle loro famiglie Sono state erogate complessivamente più di 30.000 ore di sostegno domiciliare
riconoscere i segnali del proprio bambino La valutazione effettuata attraverso una prima ricerca sperimentale della Cattedra di Psicologia di Comunità dell’Università La Sapienza di Roma ha rilevato che le donne seguite con l’intervento domiciliare sono maggiormente in grado di riconoscere i segnali del proprio bambino di sincronizzarsi sui suoi ritmi comunicativi di fornirgli stimoli per favorire il gioco e l’attività esplorativa Benefici ancora più accentuati si sono riscontrati in donne depresse al momento della loro presa in carico
Nel tempo questi risultati si sono consolidati e, inoltre, si è rilevato che il numero dei casi presi in carico è aumentato rispetto al previsto e sono cresciute le autosegnalazioni delle donne gli interventi interrotti prima della conclusione dell’intervento sono molto bassi sia in termini assoluti sia rispetto a progetti analoghi l’integrazione con i servizi territoriali è cresciuta nel tempo favorendo il lavoro di squadra e la messa a punto di efficaci modalità di cooperazione
LA SODDISFAZIONE COMPLESSIVA RILEVATA
La soddisfazione delle madri appare riconducibile soprattutto al sostegno emotivo ricevuto e all’aiuto nel rapporto con il bambino Le mamme hanno sentito che l’intervento dell’operatrice ha accresciuto la fiducia di sé, ha permesso di non “perdersi” di fronte alle tante difficoltà e soprattutto ha sviluppato la capacità di osservare e capire meglio il proprio bambino
Per quanto riguarda la costruzione di una RETE DI SERVIZI gli effetti visibili del progetto sono stati sia il miglioramento del rapporto tra i nuclei in difficoltà ed i servizi sia l’aumento della conoscenza e dell’utilizzo dei servizi stessi
Le criticità Scarse risorse economiche Non stabilità del progetto
L’INFORMAZIONE E’ NELLA DIFFERENZA PERCEPITA G. BATESON Assessorato alle Politiche di Promozione della Famiglia e dell’Infanzia Dipartimento XVI