Come si diventa cittadini in Italia

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Transcript della presentazione:

Come si diventa cittadini in Italia La cittadinanza Come si diventa cittadini in Italia

Definizione giuridica La cittadinanza si può definire come uno status della persona fisica, alla quale lo Stato riconosce diritti civili e politici e richiede alcuni doveri.

La nazionalità A volte si usa il termine nazionalità come sinonimo di cittadinanza, ma tale termine riguarda, più propriamente, le persone giuridiche come le società di capitali. La parola nazionalità, riferita alle persone fisiche, indica invece l'appartenenza ad una nazione, cioè a un popolo che condivide aspetti della vita di relazione come lingua, costumi, cultura, a volte origini e religione; non sempre la nazione coincide con lo Stato.

Diritti di cittadinanza I diritti di cittadinanza, enunciati nelle Costituzioni e nelle Dichiarazioni dei diritti, si distinguono tradizionalmente in diritti civili diritti politici diritti economico-sociali.

I diritti civili I diritti civili corrispondono in genere a limitazioni al potere dello Stato e comprendono la libertà personale, di movimento, di associazione, di riunione, di coscienza e di religione, l'uguaglianza di fronte alla legge, il diritto alla presunzione d'innocenza, il diritto a non essere privati arbitrariamente della cittadinanza, del nome, della proprietà.  

I diritti politici I diritti politici riguardano la partecipazione dei cittadini al governo dello Stato e degli altri enti territoriali, con strumenti di democrazia diretta (come il referendum, la proposta di legge, la petizione), e indiretta, come l’elezione dei propri rappresentanti (elettorato attivo) e la candidatura alle elezioni (elettorato passivo).

I diritti economico-sociali I diritti sociali corrispondono in genere a obblighi di fare, di erogare prestazioni, da parte dello Stato e dei pubblici poteri. I principali diritti economico-sociali riguardano la protezione sociale contro la malattia, la vecchiaia, la disoccupazione, gli infortuni sul lavoro, il diritto alla salute, il diritto al lavoro, il diritto all'istruzione. Lo Stato sociale si è affermato , con alcune differenze, nei paesi occidentali, nel corso del ventesimo secolo.

Acquisizione della cittadinanza Le regole per l’acquisizione della cittadinanza variano da Stato a Stato; in alcuni casi esse sono di natura costituzionale, in altri sono definite dalle leggi ordinarie, come avviene in Italia.

Gli apolidi iI termine “apolide” designa la condizione di una persona che nessuno Stato considera come proprio cittadino. Con la legge 306/62, l’Italia ha reso esecutivo L’art. 1 della Convenzione di New York del 28 settembre 1954 sugli apolidi.

L’apolidia in Italia Nel nostro Paese l’apolidia di un soggetto può essere riconosciuta sia in sede giudiziaria che in via amministrativa.  Per la certificazione dello status di apolidia in via amministrativa è competente il Ministero dell’Interno – Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione e la relativa procedura è disciplinata dall’art. 17 del D.P.R. n. 572/93 “Regolamento di esecuzione della legge 91/92”. 

Lo ius sanguinis Normalmente gli Stati attribuiscono automaticamente la cittadinanza ai figli di chi è già cittadino.

Lo ius soli Sono pochi gli Stati in cui la cittadinanza viene riconosciuta per il solo fatto di essere nati sul proprio territorio, anche se i genitori sono stranieri. Gli Stati in genere concedono la cittadinanza alle persone nate nel loro territorio da genitori che non hanno la cittadinanza, se sussistono altre condizioni come il compimento di una determinata età, o la residenza nel territorio per un certo numero di anni.

La naturalizzazione Gli Stati concedono la cittadinanza agli stranieri o apolidi che dimostrano di aver avuto la residenza nel territorio dello Stato per un numero variabile di anni; a tale condizione si aggiungono spesso altri requisiti come l’integrazione sociale, non avere condanne o procedimenti penali, avere un reddito sufficiente, conoscere la lingua del paese ospitante. La naturalizzazione può avvenire per alti meriti in campo culturale, scientifico, sportivo.

Il matrimonio e la cittadinanza In genere gli Stati attribuiscono la cittadinanza ai coniugi dei propri cittadini automaticamente, oppure dopo un certo periodo di convivenza, periodo che in alcuni casi varia a seconda che la coppia abbia o meno figli e risieda nello Stato a all’estero.

L’acquisizione della cittadinanza in Italia In Italia l’acquisizione della cittadinanza è regolata dalla legge 5 febbraio 1992 n. 91 e successive modifiche e integrazioni. Norme speciali sono state emanate per i discendenti di italiani emigrati all’estero e per i connazionali dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia e i loro discendenti che “hanno perso il nostro status civitatis a seguito dei Trattati di Parigi del 10/02/1947 e di Osimo del 10/11/1975”.

L’acquisizione della cittadinanza il Italia lo ius sanguinis In Italia diventano cittadini automaticamente i figli di coloro che hanno già la cittadinanza, anche se i figli stessi sono nati all’estero, o sono minorenni adottati.

L’elezione della cittadinanza italiana I figli nati in Italia da genitori stranieri possono, al compimento dei 18 anni, “dichiarare di voler eleggere la cittadinanza italiana” entro un anno dalla suddetta data, se hanno avuto residenza legale ininterrotta in Italia. Tale dichiarazione di volontà deve essere resa dall’interessato, all’Ufficiale dello Stato Civile del Comune di residenza. L’iter burocratico successivo per avere la cittadinanza è piuttosto complesso e può durare molti mesi.

L’attribuzione della cittadinanza agli stranieri residenti in Italia La cittadinanza viene riconosciuta agli stranieri che dimostrano di aver avuto residenza in Italia per 10 anni. Il periodo di residenza si riduce: a 4 anni per i cittadini di un paese appartenente all’Unione europea; a 5 anni per gli apolidi,i rifugiati, i maggiorenni adottati da italiani; a 3 anni per lo straniero del quale il padre o la madre o uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado sono stati cittadini per nascita o che è nato nel territorio della Repubblica. La cittadinanza può essere concessa a coloro che hanno lavorato per 5 anni alle dipendenze dello Stato italiano, anche all’estero.

L’acquisizione della cittadinanza italiana per matrimonio Può diventare cittadino italiano lo straniero sposato con un’italiana o la straniera sposata con un’italiano, dopo 3 anni di matrimonio se i coniugi risiedono all’estero; 2 anni di matrimonio se i coniugi risiedono in Italia; I tempi si riducono in presenza di figli.

Lo ius soli in Italia Recentemente è stata presentata una proposta di legge per rendere più rapida l’attribuzione della cittadinanza a tutte le persone nate in Italia, indipendentemente dalla provenienza dei genitori, e ai minorenni stranieri che abbiano concluso un ciclo di studi in Italia.

La cittadinanza europea Sarebbe auspicabile armonizzare a livello di Unione europea le regole di acquisizione della cittadinanza negli Stati membri, visto che essa è presupposto per la cittadinanza europea.

Classi interessate Il percorso è stato realizzato nelle classi I H e Si segnala il contributo particolare degli alunni Samuele Buonamici e Christian Piva