SCUOLA MEDIA PIO XII FOGGIA

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Transcript della presentazione:

SCUOLA MEDIA PIO XII FOGGIA ITALIANA CLASSE III D A.S.2004/2005

della Repubblica Italiana, è entrata in vigore il 1° gennaio 1948. COSTITUZIONE ITALIANA La Legge fondamentale della Repubblica Italiana, è entrata in vigore il 1° gennaio 1948.

Prima della Costituzione attuale vigeva lo Statuto Albertino: Carta costituzionale emanata dal re di Sardegna, Carlo Alberto il 4 marzo 1848 e rimasta in vigore come legge fondamentale del Regno d'Italia fino al 1° gennaio 1948.

Il 4 marzo 1848 Carlo Alberto di Savoia Carignano (1798-1849), re di Sardegna concesse lo Statuto, detto dal suo nome Albertino

Elaborata da un’assemblea di rappresentanti popolari STATUTO ALBERTINO COSTITUZIONE Concesso dal sovrano Elaborata da un’assemblea di rappresentanti popolari Forma di governo Monarchia costituzionale Repubblica Parlamentare Capo dello stato Re Presidente della Repubblica Potere esecutivo Governo Potere legislativo Parlamento: deputati eletti dai cittadini maschi più ricchi; senatori di nomina regia Parlamento: deputati e senatori eletti da tutti i cittadini che abbiano compiuto rispettivamente i 18 e i 25 anni Potere giudiziario Magistrati di nomina regia Magistrati vincitori di pubblici concorsi Tipo di Costituzione Flessibile (si può modificare come qualsiasi legge dello Stato) Rigida (si può modificare solo seguendo una particolare procedura)

La Costituzione repubblicana rappresenta il frutto del lavoro dell'Assemblea costituente, composta da 556 membri eletti il 2 giugno 1946 (lo stesso giorno in cui il popolo italiano si pronunciò per la repubblica al referendum istituzionale) e presieduta da Umberto Terracini.

Fra i redattori… Giuseppe Dossetti Vicesegretario della Democrazia Cristiana, Giuseppe Dossetti partecipò alla Resistenza; eletto all’Assemblea costituente nel 1946, fu tra i redattori del testo della costituzione della Repubblica italiana. Giuseppe Dossetti Ritiratosi dalla scena politica, prese i voti nel 1958 e si ritirò in una comunità religiosa sulle pendici dei colli bolognesi, dedicando il resto della sua vita a opere di apostolato.

La Costituzione fu firmata dal presidente della Repubblica Enrico De Nicola, e controfirmata dal presidente del Consiglio Alcide De Gasperi e dal presidente dell'Assemblea costituente, Umberto Terracini

Firma della Costituzione Italiana La Costituzione italiana fu approvata il 22 dicembre 1947 ed entrò in vigore il 1° gennaio 1948. Firma della Costituzione Italiana

Primo presidente (1954) dell’Assemblea della Comunità europea del carbone e dell’acciaio, fu tra i maggiori fautori dell’unificazione economica europea. Alcide De Gasperi Protagonista della ricostruzione politica e sociale nell'Italia del dopoguerra mondiale, De Gasperi fu leader dei governi di centro: dopo essere stato ministro degli Esteri dal 1944 al 1945, divenne presidente del Consiglio, carica che mantenne fino al 1953.

                                                                       ENRICO DE NICOLA

Enrico De Nicola nel giorno del suo insediamento Farabolafoto Deputato nelle file dei liberali giolittiani dal 1909, Enrico De Nicola svolse vari incarichi politici per ritirarsi poi dalla vita pubblica durante il fascismo. Il 2 giugno 1946 venne nominato dalla Costituente, dopo il referendum che istituì la Repubblica italiana, capo provvisorio dello Stato. Enrico De Nicola Microsoft ® Encarta ® Enciclopedia Plus. © 1993-2002 Microsoft Corporation. Tutti i diritti riservati. carica che diventò stabile a partire dal 1° gennaio 1948 e che egli mantenne fino all’11 maggio; alla scadenza del mandato non volle ricandidarsi. Enrico De Nicola nel giorno del suo insediamento

Presidenti della Repubblica Italiana Enrico De Nicola 1946-1948 Luigi Einaudi 1948-1955 Giovanni Gronchi 1955-1962 Antonio Segni 1962-1964 Giuseppe Saragat 1964-1971 Giovanni Leone 1971-1978 Sandro Pertini 1978-1985 Francesco Cossiga 1985-1992 Oscar Luigi Scalfaro 1992-1999 Carlo Azeglio Ciampi 1999

                                                                                                                                                                                                                                                                                                    CARLO AZEGLIO CIAMPI Banchiere centrale e uomo politico, nato a Livorno il 9 dicembre 1920. Ha conseguito la laurea in Lettere e il diploma della Scuola Normale di Pisa nel 1941, e la laurea in Giurisprudenza presso l'Università di Pisa nel 1946. Assunto alla Banca d'Italia, vi ha inizialmente prestato servizio presso alcune filiali, svolgendo attività amministrativa e di ispezione ad aziende di credito.

Il 13 maggio del 1999 è stato eletto, in prima votazione, decimo Presidente della Repubblica Italiana. Autore, di numerosi interventi e articoli, fra cui ricordiamo: - Considerazioni Finali del Governatore della Banca d'Italia dal 1979 al 1993; - Sfida alla disoccupazione: promuovere la competitività europea (1996); - Un metodo per governare (1996).

La Costituzione comprende 139 articoli, suddivisi in quattro sezioni: principi fondamentali (artt. 1-12); parte prima, dedicata ai diritti e ai doveri dei cittadini (13-54); parte seconda, concernente l'ordinamento della Repubblica (55-139); 18 disposizioni transitorie e finali riguardanti situazioni relative al trapasso dal vecchio al nuovo regime e destinate a non ripresentarsi.

Articolo 1 L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro La sovranità appartiene al popolo

Principi fondamentali (articoli 1 –12) la Costituzione afferma due diritti inviolabili dei cittadini italiani: LA LIBERTA’ (articoli 2 e 3)

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’ uomo, sia come singolo, sia nella formazione sociale, ove si svolge la sua personalità, e richiede l’ adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale Art. 2

2. L’UGUAGLIANZA senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (articolo 3) Espressamente tutelate sono le minoranze linguistiche. Sono poi riconosciuti esplicitamente i diritti della famiglia, dei minori, il diritto alla salute, la libertà delle arti e delle scienze, il diritto all'istruzione.

la legge è uguale per tutti uguaglianza davanti alla legge

… E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. (art. 3) Inoltre la Costituzione italiana riconosce il diritto di partecipare alla vita politica, il diritto al lavoro e i doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale

DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI (Articoli 13 – 54)

LA LIBERTA' PERSONALE Inviolabilità del domicilio (art. 14) Libertà e segretezza della corrispondenza (art. 15) Diritto di circolazione e di soggiorno (art. 16) Libertà di manifestare liberamente il proprio pensiero (art. 21) L’art. 14 afferma che nessuno può eseguire ispezioni o perquisizioni o anche semplicemente entrare in casa di un cittadino, se non è autorizzato dalla Magistratura nei casi previsti dalla legge. Art. 15: soltanto la magistratura può autorizzare l’intercettazione di comunicazioni private (lettere, telefonate, ecc… Art. 16: ogni cittadino può circolare liberamente sul territorio nazionale e scegliere il luogo del suo soggiorno o abitazione. Art. 21. Ogni cittadino può esprimere le proprie opinioni con parole, scritti, in televisione o con altri mezzi. Nel caso queste risultino offensive o pericolose (insulti, calunnie) si potrà chiedere alla Magistratura la ritrattazione pubblica o il risarcimento dei danni subiti.

LA LIBERTA' RELIGIOSA (art. 19) Tutti i cittadini possono praticare e fare propaganda religiosa in privato o in pubblico, in qualsiasi forma.

Firma dei Patti lateranensi I Patti lateranensi consistevano di un trattato che pose fine alla "questione romana", riconoscendo l'indipendenza e la sovranità del papa sullo Stato della Città del Vaticano, di un concordato che fissava le prerogative della Chiesa cattolica e di una convenzione finanziaria con la quale lo Stato italiano si impegnava a riparare i danni subiti dalla Santa Sede in seguito all'occupazione di Roma del 1870.La religione cattolica fu dichiarata sola religione dello Stato e il suo insegnamento divenne obbligatorio in tutte le scuole Il giorno 11 febbraio 1929 nel palazzo del Laterano il capo del governo Benito Mussolini firma alla presenza del legato pontificio cardinale Gasparri lo storico accordo che da allora in poi regolò i rapporti tra Santa Sede e Stato italiano.

Nuovo Concordato tra Stato italiano e Chiesa cattolica 1984: Nuovo Concordato tra Stato italiano e Chiesa cattolica Bettino Craxi I genitori o gli studenti stessi, nella scuola superiore, possono scegliere se avvalersene o meno. La religione cattolica non è più religione di Stato e il suo insegnamento non è più obbligatorio.

LA LIBERTA' DI RIUNIONE E DI ASSOCIAZIONE (Articoli 17 –18) Per riunione s’intende un raggruppamento temporaneo che può aver luogo in pubblico o in privato (comizio, manifestazione). Le associazioni possono essere: religiose, sindacali, politiche. Non si possono costituire associazioni segrete. Tutti i cittadini possono costituire dei Partiti.

La libertà politica L’art. 48 afferma che il diritto di voto è esteso a tutti i cittadini, uomini e donne, maggiorenni (SUFFRAGIO UNIVERSALE) Il suffragio universale maschile fu istituito in Italia nel 1912, quello femminile nel 1946

Il diritto all'istruzione L’istruzione inferiore, impartita per otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i più alti gradi degli studi. art. 34

Il diritto al lavoro Art. 35. La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme e applicazioni. Art. 36. Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del suo lavoro. Art. 37. La donna ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Art. 41. L’iniziativa privata è libera.

il diritto all'assistenza I lavoratori hanno diritto che siano assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in casi di infortunio, malattia, invalidità, vecchiaia, disoccupazione involontaria. Art. 38

Art. 11. L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo

Palazzi delle Istituzioni - Roma