I luoghi di Maria Sklodowska Curie a Varsavia

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Marie Sklodowska Curie nasce il 7 novembre 1867 a Varsavia da una famiglia cattolica assai numerosa, tanto che la futura scienziata e premio Nobel era.
Transcript della presentazione:

I luoghi di Maria Sklodowska Curie a Varsavia

La prospettiva di Via Freta , nella parte della città chiamata Stare Nueva . A sinistra , con il terrazzo , si vede l’edificio che era occupato da uno dei migliori istituti di istruzione femminile di Varsavia di cui fu per sette anni direttrice la madre di Maria, Bronislawa .Quando venne nominata direttrice , lei e il marito poterono trasferirsi negli alloggi annessi all’edificio scolastico . In questo edificio nacquero tutti i figli della famiglia Sklodowski , l’ultima a venire alla luce fu Maria nel 1867 . Il campanile in fondo a sinistra appartiene alla chiesa dove fu battezzata Maria . Sotto una foto della fine ottocento mostra la stessa prospettiva di oggi . Molti edifici della parte più antica della città vennero distrutti durante l’ultima guerra . Sono stati ricostruiti tutti , ripristinando l’antica Varsavia .

A sinistra in fondo a via Freta la chiesa barocca dei Domenicani intitolata a S.Giacinto , dove venne battezzata Maria . Durante l’insurrezione di Varsavia nel 1944 , qui venne organizzato un ospedale da campo ; la chiesa venne bombardata e a seguito del crollo della volta , sotto le macerie trovarono la morte centinaia di feriti .

La facciata della scuola privata che prospetta in via Freta La facciata della scuola privata che prospetta in via Freta . L’appartamento della famiglia di Maria occupava la parte posteriore dell’edificio .

Ingresso in via Freta del palazzo -museo . Le scale e la porta da cui si accedeva nelle aule della scuola , ora destinate a museo

Nel museo è allestita una ricca e anche inedita documentazione fotografica sulla vita di Maria e della sua famiglia

Nel museo possiamo vedere un vestito indossato da Maria , un armadietto che era appartenuto a suo padre .

Nell’armadietto appartenuto al padre di Maria, egli conservava strumenti di chimica e fisica insieme a libri di poesie e di letteratura .

Un abito appartenuto a Maria , esposto al museo

Alcuni oggetti appartenuti a Maria , tra cui : un elefantino donato dal presidente degli Stati Uniti Hoover , un taglia carte , porta calamari , una borsetta regalo dell’unione dei polacchi degli stati Uniti .

Alcuni oggetti appartenuti a Maria : delle pietre usate come ferma carte , la custodia per occhiali , una agenda e il libro di chimica

Con questo testo di chimica generale , che si trova al museo , Maria affrontò in modo sistematico lo studio della chimica , mentre si esercitava nel laboratorio del Museo dell’’Agricoltura e Industria .

Nel museo è ricostruito il laboratorio dove a Parigi Maria condusse le sue ricerche sul Radio .

Nel museo l’albero genealogico delle famiglie di Maria Sklodowska e Pierre Curie . In alto i nonni paterno e materno .

Le figure dei nonni Entrambi i nonni di Maria (a sinistra i padri dei rispettivi genitori di Maria ) , gli Sklodowski e i Boguski provenivano dalla nobiltà povera e dedicarono la loro vita alla professione di insegnanti. Jozef Sklodowski fu un ottimo insegnante di chimica e fisica e trasmise il suo amore per la scienza ai suoi allievi . Organizzò a Lublino una eccellente biblioteca e laboratorio nella scuola dove era direttore. Anche i genitori di Maria saranno insegnanti appassionati . Il padre insegnava fisica e matematica . Ebbe sempre una grande interesse per i progressi della scienza . Maria crebbe in un ambiente dove la cultura , in ogni suo aspetto , era vissuta con passione e trasmessa con rigore . Da questo ambiente Maria ha tratto il suo grande amore per lo studio , al quale dedicò tante delle sue energie fino dalla giovinezza.

La figura della madre La madre muore di tubercolosi quando Maria aveva solo nove anni . Ho tratto dalla sua autobiografia queste frasi molto intense . << Questa catastrofe fu il primo grande dolore della mia vita e mi gettò in una profonda depressione . Mia madre ebbe una eccellente personalità . Con tutto il suo intelletto ella ebbe un grande cuore e un forte senso del dovere . E , tuttavia , pur possedendo una infinita indulgenza e una buona natura , ella aveva in famiglia una forte autorità morale. Ella ebbe una ardente religiosità , ma non fu mai intollerante . Le differenze nei credi religiosi non la infastidivano ; ella fu ugualmente gentile con tutti quelli che non condividevano la sua opinione . La sua influenza sopra di me fu straordinaria , al naturale amore di una piccola bambina per sua madre si unì una appassionata ammirazione . >> Da “ Note autobiografiche e Pierre Curie “ di Maria Sklodowska – Curie L’8 maggio 1878 , la madre , Bronislawa Sklodowska chiamò i figli al capezzale : << Stavamo in piedi attorno al letto - ricorda la figlia Elena - lei , guardandoci tristemente , fece il segno della croce sul nostro capo e disse : “ Vi amo tutti “ >> Il giorno successivo morì .

<< …. Bronislawa ( la madre ) assunse l’incarico di direttrice di una scuola privata in Via Freta , uno dei migliori istituti di istruzione femminile di Varsavia : lei stessa vi si era diplomata alcuni anni prima e vi aveva successivamente lavorato come assistente di Eleonora Kurchanowicz , di cui era stata allieva e amica personale .Quando venne nominata direttrice , lei e il marito poterono trasferirsi negli alloggi adiacenti all’edificio scolastico , situato in una austera zona residenziale … nei sette anni in cui gli Sklodowski vissero in via Freta , Bronislawa diede alla luce cinque figli : Zofia nel 1862, Josef nel 1863 , Bronislawa (come la madre ) nel nel 1865 , Helena nel 1866 e Maria nel 1867 . Nel frattempo non mancò di condurre avanti la scuola , assumendo e licenziando insegnanti e tenendo testa alle autorità russe che guardavano con sospetto qualsiasi attività condotta da un polacco . >> Da “ Maria Curia . Una vita “ di Susan Quinn La scuola privata in via Freta a Varsavia , diretta dalla madre di Maria e dove anche la famiglia abitava . Maria vi nacque nel 1867

Bronislawa Sklodowska La madre di Maria ( 1835 – 1878) << Mania [ il soprannome dato a Maria ] ha per sua madre un amore infinito. Le sembra confusamente che nessun’altra creatura sulla terra sia altrettanto graziosa , altrettanto buona , altrettanto sapiente … La signora Sklodowska è la figlia maggiore d’una famiglia di signorotti . Suo padre , Felice Boguski , appartiene a quella piccola nobiltà terriera che conta tanti rappresentanti in Polonia . Troppo povero per vivere sulla sua proprietà , egli ha dovuto ridursi ad amministrare i beni di famiglie più potenti della sua . Il suo matrimonio è stato romantico: innamorato di una ragazza nobile , senza beni di fortuna ma di rango superiore al suo ,egli l’ha rapita e sposata clandestinamente , nonostante le proteste dei parenti della bella . Dei loro sei figli la signora Sklodowska è certo quella più equilibrata e intelligente . Nessuna originalità slava la pregiudica : non vi è nulla di fantastico in lei , nulla di agitato e di eccessivo . Essa ha ricevuto in una scuola privata in via Freta , a Varsavia , un’eccellente educazione . Decisa a darsi all’insegnamento , è poi diventata professoressa nella stessa scuola e finalmente direttrice dell’istituto . >> Da “ Madame curie “ di Eva Curie La madre di Maria contrasse la tubercolosi che la portò alla morte . Visse per molti anni con questa malattia che lentamente la consumò . << Ancora una volta la signora Sklodowska sfiora con le dita leggere la fronte della sua beniamina . Questo gesto familiare è quello che la piccola conosce di più dolce . Per quanto lontano risalga , nel suo breve passato , Mania non ricorda d’essere stata baciata da sua madre ….. essa non comprende ancora la crudele ragione di questi riti e dell’isolamento cui si condanna sua madre : la signora Sklodowska è gravemente malata . I primi segni della tubercolosi sono apparsi in lei al momento della nascita di Maria e , da cinque anni , nonostante i consulti e le cure , il male ha fatto sicuri progressi . Ma la coraggiosa cristiana vuole che nella casa ci si accorga il meno possibile della sua sofferenza. Sempre attiva , , vestita con nitore , essa conduce la vita di una massaia indaffarata e da a tutti l’illusione di godere di un’ottima salute . E tuttavia s’impone delle regole rigide : servirsi di piatti riservati a lei sola , non baciare i figlioli . … Dell’orribile malattia , i piccoli Sklodowski sanno ben poco …. Brevi attacchi d’una tosse arida che odono da una stanza all’altra , un’ombra di desolazione sul viso e la breve frase : “ Ridai la salute alla mamma “ che , da qualche tempo , è stata aggiunta alle loro preghiere serali . >> Da “ Madame curie “ di Eva Curie << Come il marito , aveva idee piuttosto avanzate per l’epoca sia rispetto al lavoro sia rispetto al proprio ruolo di donna . Dopo aver lasciato l’impiego come insegnante , decise di fare economia fabbricando in casa le scarpe dei figli : installò quindi un piccolo laboratorio nell’appartamento di via Nowolipki, acquistò gli strumenti necessari per levigare il cuoio , tagliare e cucire , e si diede , da autodidatta , al mestiere da calzolaia .Questa sua inclinazione al lavoro manuale fu ereditata dalla figlia Maria ed ebbe un ruolo determinante ,molti anni più tardi nel consentire di portare a termine l’impresa di isolare il radio . >> Da “ Maria Curie Una vita “ di Susan Quinn

La figura del padre Il padre di Maria Wladyslaw Sklodowski fu una figura altrettanto importante e positiva . Era un insegnante che viveva la sua professione con grande dedizione . Ho astratto dal bel libro della Quinn alcuni brani che ne delineano la personalità : << Come gran parte dei suoi compatrioti , aveva una particolare predisposizione per la poesia e spesso si dedicava alla traduzione di versi in lingua polacca . La sua personalità aveva tuttavia anche un lato giocoso che emergeva particolarmente quando , nelle occasioni speciali , componeva versi conviviali .La sua vita era governata dalla passione per l’apprendimento e per l’insegnamento : era particolarmente affascinato dalla scienza e approfittava di qualunque occasione per integrare i programmi piuttosto carenti che venivano svolti nella scuola ufficiale . “ Mio padre -scrisse Maria - amava molto intrattenersi con noi in lunghe spiegazioni sulla natura e i suoi segreti .Purtroppo , non disponendo di alcun laboratorio , non poteva condurre esperimenti >> . Seguiva con passione tutti i più recenti sviluppi scientifici e in più di una occasione ne scrisse in articoli divulgativi . Era anche un grande amante della letteratura , sia polacca che straniera …. In classe come nella vita quotidiana , considerava qualunque circostanza come una opportunità pedagogica .Osservare il calar del sole con il figlio Jozef durante una camminata sui Carpazi si tradusse in un pretesto per spiegargli il fenomeno del tramonto … durante il termine dell’orario di lavoro , l’attrezzatura scolastica veniva spesso utilizzata per insegnare ai figli la biologia .Persino quando la giovane Maria lasciò la famiglia per diventare istitutrice , il padre seguitò ad analizzare con lei , per corrispondenza ,problemi di matematica avanzata .>> Da “ Maria Curie . Una storia “ La sua personalità colta e raffinata non si conciliava con quella degli ispettori russi che controllavano l’attività didattica ,venne infatti licenziato dal tirannico ispettore della scuola dove prestava servizio . Fu poi coinvolto dal cugino in una disastrosa impresa economica , uscendone umiliato e impoverito . Furono avvenimenti che pesarono sulla sua vita e quella della sua famiglia . La vita stessa di Maria fu condizionata e il suo sogno di studiare alla Sorbona fu coronato solo dopo diversi anni . Nel frattempo lavorò , come istitutrice , presso ricche famiglie polacche lontano da casa.

<<…. essa ama teneramente suo padre : esso è il suo protettore , il suo maestro . Non è lontano dal credere ch’egli possegga un sapere universale . E’ vero che il signor Sklodowski sa tutto , o quasi tutto . In che paese d’Europa , al giorno d’oggi , si troverebbe , in un oscuro professore di scuola secondaria , una simile erudizione ? Questo padre di famiglia , che fa quadrare con difficoltà il proprio bilancio , trova modo di sviluppare le proprie nozioni scientifiche, consultando certe pubblicazioni che si procura con gran pena . Gli sembra molto naturale tenersi al corrente dei progressi della chimica , della fisica . E’ naturale anche sapere il greco , il latino , e , a parte il polacco , parlare il francese , l’inglese , il tedesco e il russo ; tradurre nella propria lingua , in prosa e in versi , le più belle opere degli scrittori stranieri , e , a tempo perso , comporre poesie che trascrive con cura in un quaderno di scuola , dalla copertina nera e verde : Ai miei amici per un anniversario , Brindisi per matrimonio , Ai miei ex allievi…. >> Da “Madame Curie” di Eva Curie Prof. Władysław Skłodowski and his daughters (from left) Maria, Bronia, and Helena in an 1890 photograph

. <<....quello studio è la più bella stanza dell’appartamento, o , per lo meno la più interessante per Maria . La larga scrivania francese in mogano , le poltrone Restaurazione coperte d’un inconsumabile velluto rosso , l’empiono di rispetto . Evitando lo scaffale sul quale , sulla propria sottocoppa è posata una tazza di Sèvres azzurra , adorna d’un medaglione col volto bonario di luigi XVI , … la bimba si ferma finalmente dinanzi ai suoi più cari tesori . Uno appeso al muro , è un barometro di precisione: le lunghe sfere dorate brillano sul quadrante bianco e , in certi giorni stabiliti, il professore lo regola e lo pulisce minuziosamente dinnanzi ai ragazzi attenti . L’una è una vetrina a vari piani , che contiene degli strumenti sorprendenti e graziosi , tubi di vetro e bilance leggere , campioni di minerali e persino un elettroscopio a foglie …. In altri tempi , il signor Sklodowski si serviva di questi oggetti per far lezione in classe ; ma da quando , per ordine del governo , il numero delle ore consacrate alle scienze si è ridotto , la vetrina resta chiusa . Maria non può immaginare a cosa servono quegli interessanti giocattoli . Un giorno che, ritta sulla punta dei piedi, li contemplava beatamente , suo padre le ha detto semplicemente il suo nome : << ap-pa-rec-chi di fi-si-ca >> .Uno strano nome . Essa non l’ha dimenticato , essa non dimentica mai niente , e ora , poiché è di buon umore, se lo ripete cantarellando .>> Da “ Madame curie “ di Eva Curie La foto ritrae tutti i figli della famiglia Sklodowski : da sinistra la sorella maggiore Zofia che muore a soli quattordici anni per febbre tifoide, Helena , Maria , la più piccola , Jozef, Bronislawa .

Questo edificio ospitava la scuola privata per ragazze di buona famiglia , diretta da Jadwiga Sikorska . Maria frequentò questa scuola privata . Il controllo delle autorità di occupazione russe sulle scuole private era continuo e severo . La lingua ufficiale era il russo , ed era vietato fare uso della lingua polacca . << Una vita difficile , una doppia vita - scrisse Jadwiga Sikorska nel suo diario – Dovevamo allo stesso tempo proteggere e coltivare la conoscenza di tutto ciò che ci era sacro , ma anche soddisfare le richieste delle autorità in modo che ci fosse consentito di continuare a lavorare >> . Erano continue le ispezioni da parte di funzionari russi .Un insegnante ricorda così quei momenti : << bastava un minimo segnale , un rumoreggiare di voci in corridoio , un campanello che risuonasse durante l’ora di insegnamento , per indurre tutti noi a mutare repentinamente le lingua , e spesso anche l’argomento , della lezione che stavamo conducendo … tutti i partecipanti dovevano collaborare , dalla direttrice al’ultimo bidello .>> . Molti anni dopo , quando , ormai celebre , Maria si recò a Varsavia , ad un banchetto ufficiale , dato in suo onore , riconobbe tra gli invitati la sua insegnante Jadwiga Sikorska , ormai una vecchia signora , e le corse incontro tra i tavoli e la baciò sulle guance . Brani tratti da “ Maria Curie - Una vita “ di Susan Quinn

In questo edificio a Varsavia era situato il Museo dell’ Agricoltura e Industria che ha avuto un ruolo determinante nella formazione scientifica di Maria Dopo tre anni e mezzo di lavoro come istitutrice , lontano da Varsavia , Maria torna nella sua città e continua la sua preparazione scientifica da autodidatta . L’edificio che si vede nella foto era ubicato in via Krakowskie Przedmiescie , l’ampia strada principale di Varsavia , ed era la sede del Museo dell’Industria e Agricoltura . Era annesso al Museo un laboratorio di chimica e fisica . Era divenuto capo del laboratorio un chimico , cugino di Maria , che era stato assistente di Mendeleev . Maria può così frequentare il laboratorio e finalmente compiere quella attività sperimentale che le è sempre mancata . Lavora insieme al chimico Napoleon Milicer che è stato studente di Bunsen e con l’assistente Wlodzimierrz Kossakowski . Ma soprattutto riprodurrà molti esperimenti da sola , descritti nei testi . Sarà anche questa attività che la abituerà a non scoraggiarsi di fronte a risultati non riusciti e a ricercare con tenacia le soluzioni . Insieme ai due chimici completa un corso sistematico di chimica qualitativa e quantitativa . Maria dirà poi “Se il professore Napoleon Milicer e il suo assistente Kossakowski non mi avessero insegnato così bene l’analisi , in Varsavia , mai sarei stata capace di isolare il radio .”

Maria proverà nella sua infanzia e giovinezza , come lei dice , delle prove difficili e dolorose . La morte della sorella maggiore Zosia all’età di 13 anni , a causa del tifo e poco tempo dopo la morte della madre , dopo una lunga sofferenza a causa della tubercolosi . Ma anche la sua giovinezza sarà profondamente segnata da un amore che continuerà per quattro anni e finirà alla vigilia della sua partenza per Parigi . Una storia tra due giovani , lei tutrice nella ricca famiglia del giovane , che sarà duramente contrastata dalla famiglia di lui . Il giovane non sarà capace di vincere l’opposizione dei suoi genitori . Lui diventerà in seguito un famoso matematico , professore e rettore della prestigiosa Università Jagellonian di Cracovia . Si racconta che negli ultimi anni della sua vita , fu spesso visto solo meditare , stando seduto in una banchina , davanti al monumento di Maria Sklodowska –Curie in via Wawelska a Varsavia .

La foto a sinistra mostra le truppe zariste accampate nella piazza , a seguito della rivolta di Varsavia del 1863 contro l’occupazione russa , che venne repressa duramente . Maria vivrà la sua infanzia e la sua fanciullezza a Varsavia negli anni che seguirono questi moti patriottici , in cui vennero implicati anche dei suoi parenti, e sentirà fortemente il senso di appartenenza alla nazione Polacca . La Polonia e in particolare la scuola furono in quegli anni oggetto di umiliazioni e di forti limitazioni nelle libertà . Accanto alla testimonianza drammatica della foto, ho voluto , con le altre due foto scattate nel mese di aprile del 2011 , mostrare la stessa piazza che si sta riempiendo di gente di tutte le età , pacifica con tante bandiere polacche , commemorare i morti della tragedia di … Per tutta la sera sfileranno a migliaia . Nella gente si percepiva quello stesso patriottismo che aveva sempre animato Maria.

Nel cimitero monumentale di Powazki , a Varsavia , sono sepolti , nel sepolcro di famiglia , alcuni familiari di Maria : il nonno paterno, il padre , la madre , la sorella Zosia , il fratello Jozef. Maria riposa nel Pantheon di Parigi accanto al marito Pierre Curie .