L’inferno della sessualità La pornografia L’inferno della sessualità
Una storia di pornografia Il primo di febbraio 2005 è morta suicida l’attrice porno francese Karen Bach, appena trentaduenne, diventata -brevemente- celebre col film Baise moi, tradotto come «Scopami». Figlia della buona borghesia, aveva voluto sposarsi, per infatuazione, con un uomo squattrinato. Questi, a un certo punto, per pagare i debiti le aveva proposto di girare insieme a lui un filmino porno da rivendere. Pensando che, tanto, si trattava del marito, dopo qualche esitazione, visto il bisogno pressante, accettò. Fu il primo. Altri ne seguirono e poi il resto del cammino fu tutta una discesa. Diventata pornostar professionista, sognò la svolta con Baise moi, film semiporno, sì, ma «d’autore». Cioè, un hard con, in più, soggetto, sceneggiatura, vera recitazione e «messaggio». Un modo per sdoganare il voyeurismo, insomma, e farlo approdare ai festival e alla critica. E poi, si sono viste tante pornodive diventate celebri come soubrettes, presentatrici, addirittura deputate. A sua confessione, Karen capì di aver toccato il fondo quando si ritrovò nuda a tre gradi sotto zero, tutta imbrattata di sperma, senza nessuno che le porgesse una mano per rialzarsi, uno straccio per ripulirsi o qualcosa per ricoprirsi. Un oggetto. Anzi, meno: un pezzo di carne uguale a tanti altri, sostituibilissimo, privo di ogni dignità e attenzione come, appunto, un pezzo di roba usa-e-getta. Non c’era bisogno di arrivare al suicidio per capire in cosa consiste davvero la «libertà d’espressione» e «il corpo è mio e lo gestisco io».
La felicità del bene Quando noi permettiamo alla nostra natura di agire, e di sviluppare appieno il nostro potenziale, ne ricaviamo una sensazione di benessere Nel caso in cui l’uomo rincorra il piacere fine a se stesso, e non come l’esito di una azione naturale, ecco che il piacere sfugge
Un cattivo uso della sessualità La sessualità non serve per essere esibita e dare piacere a terzi Sarebbe come accendere il computer per illuminare la stanza, o comprare il cellulare per scattare fotografie
Una curiosità… pericolosa Molti adolescenti cominciano a fare uso di materiale pornografico per curiosità La pornografia influenza fortemente il modo in cui l’adolescente vede il rapporto con l’altro sesso, con la propria sessualità e l’uso di questa
Che cosa è la pornografia? La pornografia consiste nel sottrarre all'intimità dei partner gli atti sessuali, reali o simulati, per esibirli deliberatamente a terze persone
Le origini della pornografia Il termine “pornografia” è stato coniato nel 1769 dallo scrittore illuminista Restif de la Bertonne. Secondo gli illuministi l’uomo è buono per natura, e sono i vincoli posti dalla societa’ a corromperlo. Tutto deve essere quindi libero e spontaneo. Tutto: anche la sessualità. Così è nata la pornografia.
Gli effetti della pornografia La pornografia può dare dipendenza La pornografia chiude in se stessi e rende incapaci di relazionarsi con gli altri La pornografia modifica il senso morale delle persone La pornografia rende incapaci di vivere nel mondo reale
La spietata industria del porno L’industria della pornografia sfrutta, per trarne guadagno, le debolezze di chi si presta alla sua produzione e di chi ne fa uso. L’industria della pornografia è spesso legata alla criminalità organizzata. Del mondo della pornografia fanno parte le più aberranti perversioni, gli snuff-movie e la pedo-pornografia. Fare uso di materiale pornografico significa arricchire questa industria dell’orrore.
La pornografia e il serial-killer Ted Bundy fu accusato di aver violentato, torturato e ucciso un centinaio di donne tra il 1974 e il 1978. “Il mio percorso e' cominciato all'età di 12 anni quando sono venuto in contatto per la prima volta con dei testi pornografici…”