Ave Maria, ie veng acopp' Scampia addo'na vota era canapa mo spade e neve pe'a via sentiment ascarfat juorn un p nat na carezza maie asciut figli e Dio annascunnut.
Santa Maria, nun c sta' niente a capi' e' nu munno e mbruoglie cchiu' sperisc e t'attache cchiu' t'arravuogl e so vulie e so verrizzi profum ca puzz sott'o suror anema cheta fa pantan e fet. A pest!
A pest! A paura i ce fa addivinta' furest e s'accirn a mamm e pat,frat, un contr a nat ma chi l'ha vulut, chi ce l'ha mannat. A pest!
A pest! Nun s po' muri' cior dance o'riest e simm jut e simm vnut e'ghiut comm e'ghiut simm uommn e nun c’arrivamm e a te cercamm aiut.
Ave Maria, nunn'e' cazzimm da mia, ma nun sapimm a chi amma crerer e a chi amma pria' e si iss over c’ha criat e ce vo’ accussi' ben pecche' ce sta tantu mal, pecche' ce stann tanti ppene.
Santa Maria, cammnann ngopp'o ffuoco jenn jenn ngopp'e spin foss'o sole d'int'o core uocchie n’ciel p guarda' foss over nata vit accumingiann do capo sulament ammor sul verita'. A pest!
A pest. Na carretta son 'a campan chiur'a fnest A pest! Na carretta son 'a campan chiur'a fnest! Pezz n’front, n’guoll, n'facc, attuorno e pier e mman attravierz terr scavz na lacrim int 'o mar. A pest!
A pest! Sicchie d'acqua, fuoc, villag capann e bestie e simm jut e simm vnut e'ghiut comm e'ghiut simm uommn e nun c’ arrivamm e a te cercamm aiuto. Ave Maria
Vittima innocente della camorra Annalisa Durante Vittima innocente della camorra
Forcella Forcella (in napoletano Furcella) è una zona di Napoli del centro storico situata in a ridosso di via Duomo, e tra Spaccanapoli e il corso Umberto I. Il nome è dovuto al suo caratteristico bivio ad ipsilon (Y) che ricorda le fattezze di una forcella. Negli anni addietro questa zona ha giocato un ruolo decisivo nelle logiche di camorra della città. Luigi Giuliano era il boss del clan Giuliano di Forcella.
Dal Corriere della Sera del 29 marzo 2004 “Annalisa Durante, la quattordicenne vittima di un agguato di camorra sabato notte a Napoli, è stata dichiarata morta dopo le sei ore di osservazione previste dalla legge. La notizia è stata diffusa dal collegio sanitario dell'ospedale. I familiari della vittima hanno autorizzato l'espianto degli organi della ragazza, che avverrà nel giro di poche ore. L'orario della morte è stato fissato, ai fini legali, alle 9,30 di lunedì mattina quando è iniziato il periodo di osservazione. I funerali si terranno martedì alle 16.00. Le mura del quartiere Forcella sono già state tappezzate di manifesti funebri”.
La dinamica Gli inquirenti stanno valutando anche l'ipotesi che il colpo mortale sia partito dalla pistola di Salvatore Giuliano, il presunto obiettivo dei sicari. Gli investigatori hanno infatti raccolto indiscrezioni nel rione Forcella secondo le quali, tra Giuliano e i killer che intendevano ammazzarlo, sia scaturito un conflitto a fuoco e che la ragazza sia stata colpita da un proiettile sparato proprio da Giuliano.
Assedio a Forcella “Circa 180 uomini tra polizia, Guardia di finanza e vigili urbani hanno preso d'assedio Forcella che appare un quartiere blindato. Le forze dell'ordine hanno svolto dal pomeriggio un'operazione di controllo nel quartiere. Il questore, Franco Malvano, ha concordato con il parroco lo spostamento a martedì sera della fiaccolata che era stata promossa per lunedì pomeriggio per evitare che in qualche modo potessero essere intralciate le operazioni degli investigatori”.
SALVATORE GIULIANO: L’ASSASSINO Salvatore Giuliano, è stato riconosciuto, con sentenza definitiva, come un esponente dell'omonimo clan e come obiettivo dell'agguato del 27 marzo 2004 nel quartiere di Forcella. Giuliano, rispondendo al fuoco dei sicari, colpisce Annalisa Durante, che morirà poco dopo il ricovero in ospedale. Il 31 marzo 2006 il ventunenne Salvatore Giuliano viene condannato dalla quarta sezione della Corte d'assise del Tribunale di Napoli a 24 anni di reclusione per l'omicidio di Annalisa. Nonostante la pena sia stata ridotta in appello a 18 anni, con la sentenza del 16 aprile 2008 la Cassazione ha definitivamente condannato Giuliano a 20 anni di reclusione. La notizia della morte di Annalisa Durante ha suscitato grande impressione a Napoli e in Italia, e la sua storia viene narrata in Gomorra di Roberto Saviano e nel libro di Luigi Merola Il cancro sociale: la camorra
don Luigi Merola In questi ultimi anni ha contribuito a lanciare un urlo alla non-camorra il prete napoletano don Luigi Merola della vicina Chiesa di San Giorgio Maggiore. Con gran coraggio e diplomazia, dando dimostrazione alla delinquenza locale, alla cittadinanza e soprattutto ai giovani che si deve combattere per un proprio ideale e che non ci si deve mai arrendere, anche di fronte a situazioni difficili.
Il Padre di Annalisa ha dichiarato: «Se mi danno un lavoro vado via da Napoli, non voglio far fare a Emanuela, l'altra mia figlia, la stessa fine di Annalisa», ha dichiarato il padre di Annalisa, Giovanni Durante. «Voglio un lavoro per me, ma anche per tutti i giovani. Non si può continuare così».
ANNALISA VIVE In seguito alla morte di Annalisa, i genitori hanno autorizzato l'espianto dei suoi organi. Nel diario della ragazza si trovano molte considerazioni sul degrado del suo quartiere: "Le strade mi fanno paura. Sono piene di scippi e rapine. Quartieri come i nostri sono a rischio" o anche semplicemente "vorrei fuggire, da Napoli. Ho paura". Il libro fu pubblicato per contribuire alla realizzazione di una cappella in memoria della ragazza.
Annalisa, un bocciolo che non è potuto diventare una rosa … … calpestata dalla vita ancor prima di viverla …
Gabriella Sara Pizzo e Landolfi Francesca A cura di: Gabriella Sara Pizzo e Landolfi Francesca 4 H