La legislazione regia.

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Transcript della presentazione:

La legislazione regia

Diritti locali Nell’età moderna permane il particolarismo giuridico ‘soggettivo’ e ‘oggettivo, vale a dire la moltiplicazione del diritto in senso soggettivo e oggettivo Il sistema delle fonti del diritto è perciò contraddistinto da una mancanza di unità giuridica e da una frammentazione personale e locale del diritto

I diritti particolari I differenti status (di nobile, di patrizio cittadino, di militare, di appartenente ad una corporazione mercantile o artigiana o di ‘professionisti’ del diritto, di contadino o marinaio, di chierico) mantengono la loro rilevanza e, in alcune aree in maniera più spiccata (es. Germania), costituiscono complessi normativi specifici

I diritti locali Nell’ordinamento degli Stati assoluti dell’età moderna sopravvivono i diritti locali, collocandosi, nel sistema delle fonti, in posizione subordinata rispetto alla legislazione regia (imperiale o principesca), integrati in moltissimi casi dal diritto comune come diritto sussidiario Così nell’area italiana o nella tedesca, dove tra tardo Quattrocento e Cinquecento diverse nuove redazioni statutarie contemplano l’integrazione del diritto comune (Norimberga, Frankfurt am Mein, Freiburg) e/o ‘si romanizzano’

Le consuetudini e la Francia Distinzione tra pays de droit écrit e pays de droit coutumier Gran parte delle coutumes allo stadio orale Ordonnance di Montil-les-Tours (1454): ordine di Carlo VII di redazione per iscritto delle coutumes: ebbe scarso esito perché troppo complicata Ordonnance di Carlo VIII (1499): si fissa una nuova procedura che prevede un ‘decentramento’ maggiore e un intervento nella fase di redazione di pratici locali e commissari regi, dotati di cultura romanistica, e un’approvazione in sede locale da parte di un’assemblea di clero, nobiltà e terzo stato (coutume ‘accordata’); seguiva la pubblicazione

Le consuetudini e la Francia Alla fine del Cinquecento sono redatte per iscritto circa 300 Coutumes Emerge su tutte la Coutume di Parigi, redatta per la prima volta nel 1510, rivista nel 1580 con integrazioni dovute all’influenza del commento di Dumoulin ad esse e alle decisioni del Parlement di Parigi Fissazione e consolidazione dei testi consuetudinari: si blocca il processo di creazione spontanea di nuove consuetudini

Le consuetudini e la Francia Formazione di un droit commun coutumier con l’aiuto della dottrina, che commenta le diverse coutumes ponendone in rilievo gli elementi comuni (Loisel, Institutes coutumières): fattore influente ai fini della futura codificazione napoleonica 1679: Luigi XIV istituisce la cattedra di droit français

Assolutismo legislativo Nel Cinquecento si amplia lo spazio di intervento legislativo della monarchia Così in Spagna (es.: Leyes de Toro del 1505) Novae Constitutiones Mediolani emanate da Carlo V per il Ducato di Milano (1541) in Portogallo (Ordinaçoes Alfonsinas del 1446; Ordinaçoes Manuelinas nella II red. del 1521; Ordinaçoes Filipinas promulgate da Filippo III nel 1603 )

Assolutismo legislativo: Francia Nel Seicento la monarchia francese, sotto il regno di Luigi XIV, realizza le ordonnances colbertine, interventi normativi di tipo codificatorio, a largo respiro, pietre miliari nella storia delle legislazioni moderne Ordonnance civile pour la réformation de la justice (1667) su iniziativa di Colbert, predisposta da Henry Pussort: disciplina organica del processo civile essenzialmente scritto, ‘modello’ del code de procédure civile napoleonico del 1806 Ordonnance criminelle (1670): disciplina organica del processo penale di tipo inquisitorio con rigoroso apparato repressivo, criticata aspramente nell’età illuministica

Assolutismo legislativo: Francia Ordonnance du commerce (1673) su iniziativa di Colbert, predisposta dal mercante parigino, giudice mercantile Jacques Savary: testo consolidato della tradizione medievale mercantile ‘europea’ , modello del Code de commerce napoleonico del 1807 Ordonnance de la marine (1681), testo consolidato della tradizione medievale ‘europea’ del commercio marittimo: influente anche sul nostro codice della navigazione del 1942 Testi eterointegrabili con rinvio a consuetudini, a diritto comune, a dottrina e ad arrêts de règlement, non dotati del requisito della ‘completezza’ Potere legislativo sovrano rafforzato mediante l’istituto dell’interpretazione autentica

Assolutismo legislativo: Francia Nel Settecento la monarchia francese, sotto il regno di Luigi XV e l’impulso del cancelliere di Francia, grande giurista D’Aguesseau , realizza, per creare uniformità giurisprudenziale, alcune importanti ordonnances in tema di Donazioni (1731) Testamenti (1735) Sostituzioni ereditarie (1747) Testi eterointegrabili, con rinvio a consuetudini, a diritto comune, non dotati del requisito della ‘completezza’, parziali per materia (non disciplinano infatti l’intero diritto privato, reputato difficile da ‘sistemare’ con un solo atto normativo)

Assolutismo legislativo: lo Stato sabaudo Vittorio Amedeo II promuove dopo il 1713 una riforma del diritto Costituzioni sabaude (1723, 1729, 1770) Diversi livelli normativi secondo la redazione del 1729 Costituzioni regie Statuti Giurisprudenza delle corti regie Testo della legge comune Divieto di ricorso alla dottrina (ideologia antigiurisprudenziale)

Assolutismo legislativo: il Ducato di Modena Il Ducato vive sotto Francesco III un periodo di intense riforme: dal Supremo Consiglio di Giustizia alla revisione dell’intero sistema giuridico Costituzioni modenesi o Codice estense (1771) Dualismo del sistema delle fonti normative fondato sulle Costituzioni modenesi Diritto comune come diritto sussidiario Sono abrogati gli statuti del Ducato, incorporati nel testo ‘ducale’ Il Supremo Consiglio di Giustizia svolge funzioni di ‘interpretazione autentica’